Registrino pattayano
- sulla base di un antico consiglio da parte di Cryo30, ho goduto di un sostanzioso pranzo da Steak&co in Soi Lengkee, un notevolissimo bisteccodromo, perdipiù a due passi da molte cose interessanti, come l’ufficio postale... ;-)
Non economico ma, per chi sia particolarmente carnivoro, m’è sembrato addirittura pericoloso: menù a 2Pi steradianti, porzioni XXL ed alluvione di salse assassine :-P
- senza che io facessi nulla, la moto s’è azionata da sola e mi ha portato a fare un giretto in visita postprandiale al Terminal21, poi durante la strada di ritorno ha girato da sola in Soi6: acchiappata in ST Joy@MyKittenBar. Pallidina con capelli castano chiari dai curiosi riflessi rossi, di Rayong, nasino regolare, minuta e carina. Come al solito, visto il sorriso (ed uno splendido culo) non ci ho capito più nulla e mi sono lasciato intrappolare senza approfondire la fase dei contratti prematrimoniali: BBJ così così, niente cim, atteggiamento tiepidino (0655972300xx). Vabè la giornata è appena iniziata e possiamo fare ben peggio ;-)
- dopo una piscinata di metà pomeriggio, dato il sabato incipiente ho deciso di farmi del male: rastrellamento di Gogo.
Devo dire infatti di non essere un appassionato del genere e che il sabato è il giorno peggiore per queste cose ma la testa fa a volte come la moto, parte e svolta dove le pare...
- Windmill, che si trova in una traversina della WalkingStreet, Soi Diamond. Superate le scalette all’ingresso mi son trovato in mezzo ad una folla incredibile ma soprattutto milioni, anzi no, miliardi di topine nude-look dappertutto. Per me una piena sostanziazione della definizione di casino: vascone con schiuma, due piani di tope che starnazzano, tope che spruzzacchiano facendo la doccia, tope che si inseguono con i tubi di gomma, tripponi che tracannano birra, musica (orrenda) a manetta, umanità grovigliosa.
Sono stato arpionato al volo da una topa assetata che, sistemate le presentazioni e la propria idratazione, mi ha concesso pieno adito alle sue grazie ma, proprio mentre si stava cordialmente approfondendo la nostra conoscenza, è arrivata mamarpia per comunicare che tipina, drink o non drink, doveva balzare sul palco ed attaccare l’insulsissimo balletto del cazzo :-(
Più veloce di un prestigiatore s’è affacciata una topina-sostituta che, nelle more del mio stupore, m’ha sbottonato i pantaloni e cacciato la lingua in gola! Altro drink, qualche smanazzata a tettefigaculo, e s’è ripetuta la scenetta: mamasan, balletto, smorfiette di rammarico... ‘tacci loro >:-(
Esperito a mia volta il repertorio delle smorfiette di rammarico all’indirizzo delle dinamiche ballerine, sono uscito da questo spennapolli per cercare fortuna altrove. Tuttavia, una volta fuori, mi ha raggiunto una bella topina in kimono tutta trafelata, con la quale ci s’era scambiata in precedenza giusto qualche occhiata. Tale Aon, biondina con caschetto, alta, tosta e con un bellissimo sorriso: mi porge un bigliettino col suo numero di telefono e ci si promette amore eterno (0651067219xx).
Poco dopo mi spedisce le foto di lei in divisa da lavoro al 7/11 in un piccolo centro a qualche km da Pattaya :-/
Ho proseguito l’opera d’indagine sul territorio visitando il Lucifer: musica al consueto volume ma almeno gli orari di funzionamento della struttura sembrano meno manicomiali di molti atri discodromi. Qui, mi dicono, si fa il pieno da mezzanotte alle 2.
Ho condotto la mia campagnetta di battitura del territorio sia per una prima ricognizione del parco tope che per cercare di sfuggire al continuo assillo dei camerieri. Remunerare la disco ad ingresso gratuito con qualche bevuta è cosa buona e giusta. Smartellare un poveretto che si aggira con il suo secondo bicchiere quasi al termine, molto meno (opino).
La sventurata che ho accalappiato non mi pare proprio una verginella, comunque si bevicchia e si chiacchiera in un inglese non problematico. Infatti, mi spiega, ha uno sponsor inglese ed utilizza il Lucifer come fase pre-insomnia, secondo una diabolica (appunto) strategia di segmentazione volta a massimizzare il profitto.
Tappa successiva, uno dei miei preferiti: il Baby Dolls! come al solito gran clima zozzereccio. Una tipa che avevo importunato mesi prima l’ho vista arpionata da un farang: sto tipo sembrava dovesse farne la copia digitalizzata in 3D: accarezzava, leccava, abbrancava, soppesava, compulsava, estimava... pareva il comportamento di un soggetto che non avesse mai goduto dell’opportunità di smanacciare una sventoletta di quel genere.
Comunque sia ho noleggiato Ros (06326929xx): poco trucco, treccine tradizionali thai, pelle chiaretta, guanciottini rotondi, manozze tozze, poco inglese.
E’ stata con noi anche l’amica bionda finchè le è stato possibile scroccare qualche bevuta... i Gogo in quanto a customer care mi pare che mi piacciano sempre meno :-/
- giretto successivo in un Gogo dalla filosofia abbastanza affine: il Wildcat. Anche qui casino, musica assordante, alcool dilagante ed aircon modello cella frigorifera.
All’affacciarsi del nuovo pollastro si attiva immediatamente la compagnia di giro delle assetate: richiesta compulsiva senza neppure un piccolo sawadee da parte di una delle più sganghere. Martella e rimartella e già che ci siamo la disperata si tira dietro un branco di pazze assetate come vampire. Osservo con un po’ di preoccupazione il fatto che sbevazzino tutte certa robaccia alcolica orrenda e che, nonostante non sia tanto tardi, già sembrano avere problemi a mantenere la linearità nella struttura di un dialoghetto ancorchè dall’impianto sostanzialmente minimale. Insomma parlano a cazzo, si sbracciano come nevrotiche, inglese sottozero, musica a palla, spettacolini deprimenti. Il meglio lo da forse l’eterogeneo pubblico distribuito tra l’asiatico meditabondo e l’anziano europeo in canotta che gioca al ginecospleologo.
- i Gogo mi piacciono così poco che sono uscito e sono subito tornato al Babydolls... ho notato subito che c’era ancora la bella Ros! In tali circostanze, in un contesto normale, ci si fa una smorfietta, un segno con gli occhi o con la mano ma qui... essendo lei sdraiata sul tavolone, appoggiata sui gomiti e con la panza all’aria e la figa davanti ad un paio di baffoni sormontati da occhialoni, non potendo fare ciaociao con la manina, mi ha tirato un grido da gatto selvatico ed, alzata una gamba, mi ha indirizzato un ciaociao con la figa ;-)
Roba che si può vedere solo qui!
- vabbè massimo della perversione, proprio intesa come ribaltamento della normalità: vado a dormire finalmente da solo!
Magari comunque con i Gogo ci riprovo, lontano dal fine settimana...
- E’ passata da poco la mezzanotte e, smotorettando su per la Pratumnak, provo ad affacciarmi un istate da Mario@IMonelli, giusto per un saluto.
Con qualche ritegno relativo all’interruzione del sacro rito della partita (non è un segreto che sia appassionatissimo di gioco del calcio) è sempre un gran piacere farsi una bella chiacchierata con SuperMario, densissima di informazioni sull’universo thai.