uhm...non ho mai mandato sms, ma spesso ho confermato a voce che sarei ripassato perché ero stato bene, anzi raramente, perché raramente ho trovato chi mi faceva star bene. Indipendentemente dalla cifra.
Io la vedo come rapporto professionale, se sono stato bene, il mio "ritornare" è il mio sms.
Quando ricevo una prestazione professionale, da una dottoressa, da una psicologa...ecc, mica mando l'sms post incontro ! Perché non c'è un rapporto affettivo, ed è giusto che non ci sia.
Quando vado da un ragazza a pagamento, sto andando a trovare una professionista (non una puttana), alla quale spesso sborso il 100ne, semmai dovrebbe mandarlo lei l'SMS di ringraziamento "grazie del 100ne, spero tu sia stato bene, ritorna".
Quando si guarda un film, c'è un fenomeno chiamato "sospensione dell'incredulità" (suspension of belief), cioè sai che il film è finto, però lo guardi come se fosse storia vera, e ci credi per tutta la durata del film. Dopo, quando il film è finito, ritorni in te e pensi che quel film era totalmente improbabile. Ecco, io vado da una professionista, posso anche credere che lei è venuta, che si è bagnata, che non vede l'ora di rivedermi, che è stata bene ecc, ma poi quando chiude la porta il film è finito.
Io rispetto tutti, e rispetto chi pensa di dover mandare sms di cortesia, ma credo che le ragazze siano totalmente indifferenti nel riceverne. Non è una questione di ringraziare o meno, ma una questione di stile, di aver ben compreso i ruoli.
Per capirsi, mi è capitato invece di ricevere e mandare SMS post incontro, da ex riviste a distanza di tempo (bisogna sempre lasciarsi in buoni rapporti :-D ), o amiche con le quali c'è stato qualcosa (quest'ultimo raramente :-D).
Fra l'altro c'è poco spazio in un sms, potremmo usare il linguaggio dei gggiovvani "sn stt bne, mi hai ftt un blla pmp stsra" ppff....uahaha e con questa è ora di andare a dormire !
ok tutto vero ... più o meno ...
ma ... non è proprio sempre così cruda la realtà!
il discorso va bene quando ci vai una volta o due o tre e poi ... chi la vede più ...
lavoro è lavoro punto
ma se ti capita di frequentare una pay-girl per qualche volta di più
(parlo di mesi di frequentazioni diciamo settimanali)
può essere che si instauri un minimo di rapporto confidenziale
(che è ancora lontano da essere amicizia o affetto o altro sentimento "importante")
e che si parli del più e del meno, di qualche problema nostro e di qualche faccenda sua,
tra le chiacchiere più confidenziali si finisce sempre a parlare anche dei suoi clienti,
d'altra parte è la SUA VITA
quando mi è capitato con alcune fidelizzate nel corso della mia vita da punter
mi sono sempre stupito di come ne parlano, di quale considerazione hanno per alcuni di essi,
i clienti NON sono tutti uguali,
come per noi le persone che frequentiamo, al di là degli affetti,
sul lavoro, dal fornaio, al bar, o dove passiamo la NOSTRA VITA
non sono tutte uguali così è per loro,
ci sono quelli più simpatici, quelli meno, quelli di cui abbiamo più considerazione di altri,
tanto a noi fa piacere ricevere apprezzamenti da persone di cui abbiamo considerazione
tanto vale per loro
tanto rimaniamo indifferenti alle persone che meno stimiamo
tanto vale per loro.
una cosa si sbaglia di solito:
che siccome crediamo gli stiamo simpatici pensiamo che siano disposte a darcela gratis,
non è così,
come noi non ci sogniamo di fare qualcosa gratis anche ad una persione
di cui abbiamo grande considerazione e stima
ma vogliamo comunque essere pagati per il lavoro che facciamo
tanto vale per loro
lavoro è lavoro punto