Una considerazione emerge da tutti questi interventi: mi sembra di capire che la maggior parte degli internauti pensano che il web sia un posto dove potere fare di tutto e di più a scapito di leggi e regole presenti nella vita reale. Man mano che una struttura informatica si avvicina alla quotidianità , sistematicamente si ha la tendenza a pensare ad una privazione di una libertà o peggio ancora di un diritto acquisito.
Un breve riepilogo.
Molti di noi provengono da una altra importante esperienza ovvero Efit. Altri da situazioni più o meno private ad ingresso limitato al passaparola. In qualità di CEO founder di PFI, ho voluto porre l'accento su una community che sia quanto più libera possibile ovviamente nel pieno rispetto delle leggi dello Stato al quale la maggior parte di noi appartiene. Un forum accessibile a chiunque in modo da verificare chi fosse realmente interessato agli argomenti della community nel pieno rispetto del DO UT DES, di quel dare per ricevere che risponde al nome di condivisione.
Detto questo e in funzione di questi principi, non ho mai indicizzato il forum. Traduzione per i non addetti ai lavori, non ho mai provveduto a fare "leggere" il forum ai vari motori di ricerca (google, Yahoo e compagnia bella) per cercare di avere un certo grado di riservatezza rispetto alle info che man mano si accumulavano all'interno del nostro (ormai) grande e aggiornatissimo archivio. Questa scelta ha portato ad una inevitabile selezione primaria degli iscritti ovvero per raggiungere il forum era ed è necessario, anche se oggi un po' meno, conoscere che cos'è un PUNTER, una ESCORT o per lo meno essere interessati agli argomenti che ruotano intorno ai servizi di accompagnamento per adulti.
Ho potuto rilevare centinaia di casi in cui la tendenza dell'utente medio era quella di rompere il silenzio legato alla promozione del sito nei confronti della comunità di internet e la cosa non posso negare che mi abbia dato un certo tipo di soddisfazione. In pratica utenti che avevano voglia di condividere, si proponevano di fare pubblicità in prima persona al sito. Pian piano il gruppo si è allargato, le voci sono circolate, ci sono state alcune congiunture a favore di PFI. Insomma le iscrizioni sono aumentate a dismisura, giorno su giorno. Non altrettanto i contributi. Purtroppo, come giustamente in molti hanno fatto notare, insieme alle mele buone sono inevitabilmente pervenute anche quelle cattive o per lo meno, con abitudini non compatibili con lo spirito di PFI. Sono stati utilizzati in primis i richiami, poi i ban, poi l'istituzione di gruppi ristretti, ora la limitazione dei PM. Questo per dire a tutti, ma proprio a tutti, non sono qui a farmi prendere per il culo. Ultimamente ci sono stati esempi in cui in PM circolavano numeri di telefono, sollecitazioni all'incontro da parte di webmaster, agenti, papponi. Insomma uno schifo. Una situazione sostanzialmente differente da quella che avevo e ho in mente tutt'ora. Ho cambiato più volte il mio avatar, fino a scegliere quello del sgt Hartman di Full metal Jacket personaggio notoriamente antipatico, duro e, a suo dire, giusto (intendendo come "giustezza", l'obbiettività nell'atteggiamento di fronte alle situazioni, per quanto umanamente possibile).
Detto questo, ancora sento dire e leggo, VORREI UN PFI UN PO' MENO CLASSISTA.
Partiamo da questo presupposto: andare con le prostitute non è un diritto inviolabile sancito dalla costituzione italiana la quale oltretutto, non potendo vietare il fenomeno, tenta di arginando colpendo la categoria dei punter indirettamente oppure facendo ricadere sulla moltitudine, le colpe di pochi. Ma questo è tutto un altro discorso che non è il caso do affrontare in questa sede.
Dunque, ieri i gruppi a permessi limitati, oggi i pm... e domani? Perchè il succo di tutti i messaggi che ho avuto il piacere di leggere, tendono soprattutto a cercare di interpretare il futuro di PFI.
Dal canto mio (e nostro, visto che ora siamo un team), abbiamo in programma molte novità per i prossimi mesi:
- prima di tutto aumentare le prestazioni del sito (velocità , navigabilità , opzioni)
- migliorare la chat
- incrementare il numero di servizi extra forum quindi più news in home page, più argomenti su cui discutere
- sezioni dedicate alle vostre fotogallery
- sezioni dedicate ai vostri video
- nuove sezioni che rispondono alle esigenze da voi segnalate in VORREI CHE PUNTERFORUM FOSSE (tettomani, coppie, indicazioni per i diversamente abili)
- miglioramento delle MATRICI nonchè sottostruttura per la sezione TRANS e OTR
- nuova grafica del sito in stile web 2.0
Tutto questo per chi?
Ho in mente l'immagine di un utente medio che si senta parte di un gruppo, che non sia solo un lettore ma che non sia neppure un punter modello. Per fare questo è necessario selezionare l'utenza ma prima di tutto bisogna che questa esista. Ragazzi, senza traffico il sito prima o poi chiude perchè i punter, insorabilmente cambiano le proprie abitudini, si ritirano, perdono interesse, muoiono (professionalmente parlando). Quindi stiamo pensando di indicizzare il forum, pur mantenendo un alto grado di selettività nei confronti degli iscritti e grosse limitazioni in lettura.
La moderazione.
Finchè eravamo un migliaio, tutto era facile: riuscivo a leggere i post di tutti... ora siamo in tre e qualche cosa sfugge. La tendenza è quella di avere un forum automoderato ma meglio ancora, autodisciplinato dove gli utenti si aiutano piuttosto che invocare l'intervento dell'admin o di mod o peggio ancora il mio. Qui è necessario l'intervento di tutti ma rispettando un certo modus operandi che non è sostituire l'amministrazione, quanto più segnalare con gli appositi strumenti, quelle situazioni out of policy. A titolo esemplificativo, esistono ancora una MAREA di utenti che non riescono neppure a rispettare le più banali regole di inserimento del titolo del thread!
Le risorse
Finchè siamo su questi livelli, PFI si autosostiene. Un po' di pay per click dalla pubblicità , un po' di risorse da DDC (sito partner) e quanto appena elencato diventa possibile. In funzione di una eventuale espansione, stiamo valutando alcune opportunità di business, nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla policy.
Detto questo, concludo il mio intervento nella speranza che non sia il solito sasso gettato nello stagno, ma qualche cosa che stuzzichi l'intelligenza di qualcuno abituato magari a fermarsi alle apparenze e a fare di tutta un'erba un fascio.