@Giulia gioFaccio a tutti una domanda:
Se @Riccardore fosse stato un umile operaio nella medesima situazione che PARERE avreste dato?
ma che uno sia dirigente quadro impiegato o operaio non cambia nulla.... il no se lo sarebbe beccato in ogni caso...
poi tirare in ballo sindacalisti o patron anche no gente, ci sono operai che sono gente di merda colossale e dirigenti che sono eroi, e viceversa...
sono d'accordo con @Lafayette e @Julio , i tempi sono cambiati, ho avuto la sfiga di innamorarmi in ufficio ed è finita male, ma la tipa aveva la mia età e per fortuna di entrambi dopo poco ha cambiato lavoro, per cui al lavoro meglio evitare a priori.
se proprio vuoi provarci con una, be magari parlaci prima, conoscila, instauraci un rapporto e poi magari/forse/se proprio non ne puoi fare a meno la inviti a cena, magari non con un pacchetto di gomme da masticare (???) ma a voce, senza numeri di telefono, a quel punto il garbo è immediato e la reazione sarà un gentile "no grazie".
al di la del tipo di contratto di lei, o di ogni altra considerazione, se l'unica interazione è stata pressochè inesistente, come ci si può aspettare qualcosa di diverso da un no?
usare biglietti o messaggi è una cazzata perchè dalla fredda parola non traspare un bel niente... motivo per cui dobbiamo usare le faccine. e allora meglio dirlo di persona.
poi la denuncia è ridicola, si ok inopportuno il gesto, anche solo perchè è morosata lei, ma non integra un bel niente.
sulle occhiate che lanciano le donne, nella mia esperienza ho notato che:
1) le donne sono convinte di essere bravissime a lanciare segnali, ma la verità è che sono negate;
2) gli uomini non sanno e non sapranno mai leggere nessun segnale lanciato da una donna;
3) entrambi i sessi sembrano non capire che il linguaggio funziona se ha un significato convenzionale riconosciuto da tutti; per cui NO vuol dire NO; non vuol dire SI, non vuol dire FORSE; se una donna dice no e intende si o forse meglio non averci nulla a che fare; se un uomo prende un no per un si è un imbecille.
ergo l'incomunicabilità dei sessi, esacerbata dai mezzi di comunicazione senz'anima di oggi.