Napilandia 2.0

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sul lago
non ho detto che non ci siano ... ma non sono poi cosi' tanti ....
certo ... qualcuno che gode come un riccio ci dovra' pur essere . :prankster2:
ma non e' il nostro caso ...
 
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No no no Bastian: seguendo la stessa logica, qualche anno fa avresti fatto a cambio con Fabrizio Corona o Lele Mora.
 
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maremma
[h=1]FIGURACCIA CAPITALE (IN MONDOVISIONE)- ANCHE IL GIRO D' ITALIA SI ARRENDE ALLE BUCHE DI ROMA – IL COMUNE HA PURE PAGATO 100 MILA EURO PER AVERE LA CORSA: GLI INUTILI SFORZI LAST MINUTE PER TAPPARE LE VORAGINI - LA RAGGI SUL BANCO DEGLI IMPUTATI - ANCHE LA LEGA LA BASTONA: “UN FALLIMENTO TOTALE”
[/h]

Ma cosa si pretende da Roma "Caput monney"(monnezza) e dai romani,sono stati avvertiti soltanto un anno prima!!!:lol:E hanno da fare loro mica bruscolini.....:lol:
 
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Città murata.
Bastava guardarsi intorno per capire che l'Italia non è veramente libera.
Quando passi davanti alla caserma Ederle capisci che un esercito di occupazione è arrivato 70 anni fa e non è più andato via.
Però che comandassero i tedeschi non me lo aspettavo.
 
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Cap d'Agde
lo spread.................................

5508813-my-ass-liliana.jpg
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Ne ho visti di tutti i colori, e non mi riferisco al culo postato da Şpermi, ma ai precedenti governi della Repubblica Italiana.
Le sceneggiate degli ultimi due mesi sulle trattative di governo, però, vanno oltre qualsiasi precedente esperienza.
Il compromesso storico, il governo di solidarietà, il pentapartito... Bruscolini in confronto.
Qui siamo di fronte all'evidente dimostrazione che il voto non conta un cazzo.

La mia è solo una constatazione dell'attuale situazione politica. Non mi sto schierando da una parte o dall'altra.
Se, fino a qualche tempo fa, la politica mascherava con vari sotterfugi l'inutilità del voto, - tant'è vero che governi di centro destra facevano leggi quasi di sinistra e governi di centrosinistra, facevano leggi assolutamente di destra, (abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, ad esempio); e le maggiori conquiste della sinistra e del mondo del lavoro, sono state fatte quando a governare c'era la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista era all'opposizione, oggi ci sono solo governi "tecnici". Quei governi che fanno leggi che lo mettono nel culo a tutti, tranne, guarda caso, alla classe politica.

Siamo ritornati ai tempi del Marchese del Grillo... "Io so io e voi non siete un cazzo!"

https://www.youtube.com/watch?v=uahU5m6Hvj4
 
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Bastava guardarsi intorno per capire che l'Italia non è veramente libera.
Quando passi davanti alla caserma Ederle capisci che un esercito di occupazione è arrivato 70 anni fa e non è più andato via.
Però che comandassero i tedeschi non me lo aspettavo.

Credevo non si parlasse di politica qui.
Non sono i tedeschi che comandano, sono gli italiani che sono incapaci di rispettare i patti e di non dare colpe agli altri dei loro problemi.

Riporto qui un messaggio passato in moderazione:

Art. 81 Costituzione
Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio,
tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti
del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata
a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi
eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per
farvi fronte.


Il Presidente della Repubblica fa benissimo a valutare l'idoneità della singola persona, proprio per la sua storia personale, a garantire il rispetto della Costituzione. Savona decisamente non era indicato e non vedo chi, espresso da questa maggioranza di cerebrolesi, lo sarebbe stato.

Quindi bene così, Mattarella è l'ultimo argine a separarci dalla bancarotta, e non sappiamo neanche se basterà.

Quando l'Italia si ritroverà come l'Argentina, se lo sarà meritato.
 
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Ne ho visti di tutti i colori, e non mi riferisco al culo postato da Şpermi, ma ai precedenti governi della Repubblica Italiana.
Le sceneggiate degli ultimi due mesi sulle trattative di governo, però, vanno oltre qualsiasi precedente esperienza.
Il compromesso storico, il governo di solidarietà, il pentapartito... Bruscolini in confronto.
Qui siamo di fronte all'evidente dimostrazione che il voto non conta un cazzo.

La mia è solo una constatazione dell'attuale situazione politica. Non mi sto schierando da una parte o dall'altra.
Se, fino a qualche tempo fa, la politica mascherava con vari sotterfugi l'inutilità del voto, - tant'è vero che governi di centro destra facevano leggi quasi di sinistra e governi di centrosinistra, facevano leggi assolutamente di destra, (abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, ad esempio); e le maggiori conquiste della sinistra e del mondo del lavoro, sono state fatte quando a governare c'era la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista era all'opposizione, oggi ci sono solo governi "tecnici". Quei governi che fanno leggi che lo mettono nel culo a tutti, tranne, guarda caso, alla classe politica.

Siamo ritornati ai tempi del Marchese del Grillo... "Io so io e voi non siete un cazzo!"

https://www.youtube.com/watch?v=uahU5m6Hvj4

Magari il voto fosse inutile! Il voto è deleterio!
Abbiamo votato per andare in bancarotta, non mi sembra una volontà popolare cui si possa dare seguito.

Il Presidente della Repubblica è il garante del rispetto della Costitutuzione.

Art. 81 Costituzione:
Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio,
tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti
del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata
a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi
eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per
farvi fronte.


Il Presidente della Repubblica fa bene a mettere in chiaro subito che un ministro dell'economia deve attenersi a questa norma costituzionale, e deve dare, per la sua storia e la sua persona, garanzie che adempirà il mandato secondo la legge.
 
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Mattarella deve sapere qualcosa che l'opinione pubblica ignora, altrimenti non si spiega.
Ha il pieno diritto e pieni poteri di mettere il veto sui ministri, non c'è margine per uno stato d'accusa, però ora dovrà fare una scelta... tra pochi mesi si ripresenterà la stessa situazione, dovrà dimettersi perché altrimenti rischia davvero di attentare alla Costituzione ribaltando quello che, piaccia o no, il popolo italiano ha votato.
Quella di Savona e l'uscita dall'euro è una barzelletta, tanto più che sembrerebbe abbia suggerito il vice di Salvini (Giorgetti) come ministro dell'economia... ma, come si sa, la Lega è uno di quei movimenti che più critica l'europa e non fa un segreto il desiderio di vederne l'Italia fuori... se esiste una motivazione di quello che ha fatto, Mattarella avrebbe dovuto essere più chiaro e mettere in piazza quello che sa.
 
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zioclaudio

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Magari il voto fosse inutile! Il voto è deleterio!
Abbiamo votato per andare in bancarotta, non mi sembra una volontà popolare cui si possa dare seguito.

Il Presidente della Repubblica è il garante del rispetto della Costitutuzione.

Art. 81 Costituzione:
Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio,
tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti
del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata
a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi
eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per
farvi fronte.


Il Presidente della Repubblica fa bene a mettere in chiaro subito che un ministro dell'economia deve attenersi a questa norma costituzionale, e deve dare, per la sua storia e la sua persona, garanzie che adempirà il mandato secondo la legge.
ma te credi per davvero che con savona saremmo usciti dall euro??per me favole,sto governo lega-m5s doveva nasacere cosi i piu sarebbero stati delusi
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Tra sei mesi saremo di nuovo al punto di partenza, anzi peggio, perché Lega e M5S, mantenendo l'attuale legge elettorale, si alleeranno e andranno oltre il 50% dei consensi.
Allora voglio vedere cosa succederà...

Io non sto difendendo questi due partiti, anzi, trovo che fosse assurdo il patto di governo stipulato tra Lega e M5S. Addirittura penso che di proposito sia stato presentato un programma e indicati dei ministri che mettessero in condizioni il Presidente della Repubblica di bocciare la nascita del governo.
Ai fini della propaganda elettorale la colpa della mancata realizzazione di programma ricadrà su Mattarella, e non sull'impossibilità economica di realizzarlo. Le bugie e le false illusioni di chi ha scritto quel contratto di governo passeranno in secondo piano.
Ciò non toglie che Lega e M5S andavano messi alla prova, anche con il rischio di una nuova crisi economica (Tanto peggio del 2011 non saremmo finiti).
Mettendoli alla prova, forse gli italiani avrebbero capito che certe promesse elettorali, nell'attuale contesto politico-economico europeo, sono solo specchietti per le allodole.

(@iodianninehocinquanta... grazie per la tua citazione della Costituzione, ma guarda che io di anni ne ho molto più di 60, e la costituzione la conosco da prima che tu nascessi... :pardon:)
 
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ma te credi per davvero che con savona saremmo usciti dall euro??per me favole,sto governo lega-m5s doveva nasacere cosi i piu sarebbero stati delusi

No, io penso che con Savona saremmo in bancarotta. Io l'Euro e l'uscita dall'Euro non l'ho affatto citata. Ho citato l'articolo della costituzione che parla del pareggio di bilancio.
La bancarotta la puoi fare dentro l'Euro o fuori dell'Euro. Fuori dell'Euro è peggio.
La Grecia, ad esempio, è andata in bancarotta senza uscire dall'Euro.

Tra l'altro l'uscita formale dall'Euro non è possibile perché se esci da un trattato dell'acquis comunitario esci da tutti i trattati. Quindi anche tutta la diatriba su stare dentro o fuori dall'Euro è senza senso, si è dentro o fuori l'Unione Europea.

In Europa non è ammesso il "cherry picking", l'uscire da un trattato rimanendo negli altri. Se esci, esci da tutto quello che hai firmato. O dentro o fuori. E se sei dentro ci stai secondo le regole, che sono regole che creano stabilità e crescita per tutti.
 
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RobyPG, l'articolo che ho citato è stato modificato dopo la crisi europea che ha portato al governo Monti. La legge di modifica costituzionale è la L. Cost 20 aprile 2012, n. 1.
La Costituzione che io e te abbiamo studiato in gioventù non è quella di oggi.
Quella di oggi, dopo che abbiamo sfondato il 130% di rapporto debito/PIL e siamo andati sull'orlo della bancarotta in più occasioni dagli anni '90 ad oggi, venendo salvati solo dall'adesione all'Euro, ha costituzionalizzato il principio dell'equilibrio di bilancio sostanziale (temperata da momenti di deficit per superare le crisi) .

Il vecchio testo è il seguente:
Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo
presentati dal Governo.
L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per
legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi
tributi e nuove spese.
Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi
per farvi fronte».


Come vedi c'è una bella differenza perché prima potevi semplicemente indicare il ricorso al debito cioè il finanziamento in deficit di una spesa e quella era una "copertura" ed è così che siamo arrivati al baratro.

Salvini e Grilli non possono pensare di violare la costituzione perché "questo è il volere del popolo". La Costituzione vale più del "volere del popolo", sennò è dittatura, ein Volk, ein Fuehrer.
Quindi cento votazioni e certo governi Cottarelli, se necessario, e a oltranza!

Il PdR ha il preciso dovere dal punto di vista formale di tutelare la Costituzione, e dal punto di vista sostanziale di evitare la bancarotta.
 
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TLe bugie e le false illusioni di chi ha scritto quel contratto di governo passeranno in secondo piano.

Ahimè, credo che non lo sapremo se fossero illusioni, almeno nell'immediato futuro.
Devo dire però che mi è rimasto un accenno di magone per non aver visto operare quel governo teoricamente improbabile.
Ero davvero molto curioso di capire qual era il piano per reperire le risorse necessarie, si perché, pur non apprezzando molto i grillini e la lega, quella possibilità di avere una tassazione fissa e molto inferiore all'attuale e il contributo fino all'impiego per i più giovani a me piaceva assai.
Magari era utopia, magari no. E' questo fatto di non poter giudicare almeno il tentativo che mi rode.
Devo dire che quel patto/contratto di governo era stato avallato da tecnici illustri, un qualche fondamento ci doveva pur essere, non credo che Salvini e DiMaio avessero già in programma la loro fine politica per manifesta incapacità.
A mio avviso il nodo principale era quello di una ritrattazione dei termini economico/sociali con l'europa per avere la possibilità di andare oltre lo sbarramento imposto e finanziamenti quasi a costo zero per la ripresa (cosa questa che in realtà vuole ogni schieramento politico). In questo, nello scacchiere, Savona era la pedina fondamentale, perché è vero che all'Italia non conviene uscire dalla zona euro, ma conviene ancora di meno ai nostri coinquilini; un uscita di scena dell'Italia equivarrebbe alla fine della zona euro e Savona ha abbastanza argomentazioni e peso specifico per essere ascoltato con attenzione.
Non è detto che ci sarebbe riuscito, credo che Mattarella abbia pensato alle ripercussioni e alle reazioni in caso di una trattativa fallita, sapendo che il ministro incaricato per l'economia non è uomo che si piega volentieri alle imposizioni esterne, temendo quello che ha candidamente quanto impropriamente dichiarato durante la conferenza come motivazione al suo veto.
Una scelta coraggiosa e, se vogliamo, anche legittima, ma che non lo mette al riparo da quello che succederà da qui a breve. Non potendo più non avallare un altro simile governo non gli rimane che sbugiardarsi ammettendo il precedente errore o semplicemente dimettersi per non dover scegliere. Situazione paradossale.
 
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