Facciamo il punto:
Mi pare di capire che è opinione generale che la donna che si fa pagare viene considerata pay;
Mi pare di capire che la terminologia no-prof viene affibbiata dai maschi a quelle donne pay che battono ma hanno anche un'altra occupazione (o che comunque non fanno le prostitute a tempo pieno), dalle donne invece il termine viene stigmatizzato del tutto;
Mi pare di capire che è opinione generale che il termine prof viene rivolto verso quelle donne pay che si dedicano al meretricio come esclusiva attività;
Analisi terminologica:
- pay → prostituta;
- prof → professionista;
- no-prof → dilettante;
Considerazioni:
Nulla da dire sul termine
pay (prostituta), di fatto non è fraintendibile;
Sul termine
professionista (prof), considerato il mero contesto in causa, esclusa la digressione figurativa perché sinonimo di prostituta, messa da parte anche l'accezione di professionalità intesa come particolare abilità e competenza che nel sesso ha valore relativo (
prismatico per compiacere il consocio Gustaf), rimane come unico significato l'esercitare una professione come attività economica primaria, ovvero come professione abituale anche se generalmente considerata occasionale e non lavorativa;
Sul termine
dilettante (no-prof), fermo restando il contesto di causa, escluse dunque anche le accezioni d'affermazione di modestia e di senso spregiativo, rimane inteso come unico senso del termine la donna che coltiva l'arte non per professione, né per lucro, ma per piacere proprio, ovvero che si diletta con piacere e lo pratica in modo amatoriale.
Conclusioni (
mea sententia):
Appare evidente che esiste una discriminante oggettiva,
la finalità di lucro. Ragion per cui il termine
no-prof (dilettante) è da considerarsi del tutto inappropriato se riferito alla donna che, a prescindere se impegnata a tempo pieno o determinato nella sua attività, si dedica a pratiche sessuali chiedendo in cambio un compenso economico.
Al solo fine di favorire l'immediata e facilmente intuitiva diversificazione delle due figure in questione, propongo di modificare la terminologia identificativa come segue:
prof →
paypro
no-prof →
payama .
Ringraziando LaBonnie per lo spunto digressivo sul tema,
sperando di aver fatto cosa gradita,
confidando un sereno proseguimento disquisitòrio,
mi ritiro per impellenti pratiche culinarie.
Cordialmente
L3ONARDO
