Perdonami GM, ma è incomprensibile come da ciò che ho scritto possa leggersi tra le righe un collegamento al concetto di status symbol. Dove avrei detto che il piacere è collegato al pagare di più, che ho soddisfazione nell'erogare tariffe maggiori, che il piacere lo traggo dall'esclusività? Ho detto altra cosa: che se ci tengo ad andare con una per cui ho la fissa, e questa si fa trovare con enormi difficoltà per per pochi e brevi periodi nell'anno, e in più è una che dovrebbe non aver preso decine di cazzi al giorno per mesi (e quindi essere meno rischiosa per la salute, in teoria), per coglierla al volo sono disposto ad accettare cifre maggiori. Se c'è un unico concerto in Italia della 'Sti Cazzi Band, se ci tengo a partecipare sarò anche disposto a pagare di più di altri che fanno cento concerti in cento stadi. Cosa del tutto diversa dal concetto di status symbol.Non era un paragone per evidenziare la differenza tra "prof" e "no-prof", era più una metafora per arrivare a capire se per il collega la discriminante fosse data dall'esclusività della prestazione (come per un collezionista il possesso di un oggetto raro) al punto da volerla pagare di più, cosa che mi pare abbia confermato successivamente.
Che poi è lo stesso motivo per cui taluni si circondano di oggetti costosi crogiolandosi nel piacere di possederli, non tanto per un'effettiva maggiore qualità degli stessi, ma più come caratterizzante di uno status symbol.
Non che ci sia nulla di male in questo, se ci fa stare bene, ben venga, però non è lo stesso (o almeno non il principale) motivo che spinge me a cercare questo genere di situazioni.
La pubblico in questo post a parte, così se è vietato non mi cancellano tutto. Vedi l'allegato 244773