Cari amici, maestri, moschettieri e principi del foro vaginale, questa più che una recensione mi sembra un diario di viaggio. Come programmato sull’agenda incombeva, ormai, una incursione in quel del grande mare con antipasto al Corona. Lugano ormai mi attendeva da troppe settimane. Arrivato a destinazione a notte inoltrata mi rendo immediatamente conto che i miei piani iniziano a sciogliersi come neve al sole. I moschettieri e la cavalleria, già preallertata, dava forfait: chi il giorno prima, chi all’ultima ora. Decido, comunque, di affrontare il campo di battaglia da solo con il mio prode fratellino. Arrivato al Corona in fase di chiusura, purtroppo, mi rendo conto che la serata volgeva ormai al termine. Ahimé!
Decido, quindi, di buttarmi fra le onde oceaniche. Il grande mare sembra quieto, forse, troppo. Inizio quindi una perlustrazione durata circa un'ora e mezza per scovare questa “strafiga della madonna” ma, nonostante la doppia consumazione bruciata, della “strafiga” neanche l’ombra! (Ma si può sapere come è fatta almeno?). Piano B: attacco ad Evelina la quale, però, non è pervenuta ai miei rilevatori radar. Decido quindi di insidiare la sincera suocera ma, anche lei, non pervenuta. Probabilmente, ho pensato, si sarà data a stirare le camice del sincero presidente. Infine, decido per il paino di ripiego su Pamela ma, in breve, mi rendo conto della sua totale irrealizzabilità nel momento in cui vedo alcuni suoi devoti che sono con un santino in mano a pregare, modello madonna di Lourdes, l’apparizione della beata! Alcuni si stracciavano le vesti, altri intonavano canti propiziatori, altri ancora telefonavano nervosamente a “chi l’ha vista”, infine, mancavano solo gli ultras con uno striscione con scritto “Minetti santa subito!” ed il quadretto era completo.
Settore partenze/nuovi arrivi, noto il gradito ritorno, peraltro in grande spolvero, di Lara, sempre in forma, sempre tettata, sempre, guarda caso, impegnata quando sono libero io, sempre libera quando sono braccato io. Disdetta! Tra le poche new entry mi accorgo della presenza di una ragazza alta, mezza cinese, mezza giapponese, insomma di quelle parti lì (come direbbe Verdone). Non essendo il mio genere non mi azzardo nell’intervista. Idem per una nuova bionda alta, capelli a caschetto, filiforme, mai vista, che però suscita più le mie attenzioni sulla sua capigliatura che sul resto. All’infuori di ciò non ho rilevato altro se non una situazione pressoché bloccata dove, mi rendo sempre più conto che vige una regola non scritta del tipo: Tizio va con quella, Caia va con quell’altro, Caio è innamorata di Sempronia e tutte sono innamorata del principe Trombonauta che, ormai, mi sembra di capire, le abbia in qualche modo monopolizzate tutte! Volendo riassumere in una parola la situazione infra-settimanale: stasi!
In questa palude di presenze e di pseudo sentimentalismi, mi rendo sempre più conto di due cose: la prima è che, alcune, sicuramente più di prima, o per spezzare la noia o per accalappiare il nuovo cliente, sono disposte a spingersi oltre lo stretto dei “Dardanelli” (ovviamente, poi, è tutto da verificare). La seconda è la inattesa scoperta di una mia inadeguatezza di fronte a questo genere di situazioni dove, in qualche modo, manca il brivido della scoperta o della totale novità. E così, preso un po’ da questo strisciante tedio, decido anche io di riscaldare la minestra, evitando di buttarmi dalla finestra del sottoscala e ritornando ai vecchi studi culi-nari, peraltro, in quel momento, gli unici disponibili nelle riedizioni mariane con rilegatura in brossura. Che dirvi, dopo mesi e mesi che non assaggiavo più la tiepida minestra, mi è sembrata quasi saporita. Antipasto crudo e servito troppo frettolosamente, culatello tagliato sottile come piace a me ed, in ultimo, l’inatteso brindisi finale. Cosa volete farci, in questo paludato amarcord felliniano, anche lei credeva fosse un calesse ma alla fine, come le altre, ha scoperto il vero ammmore.
Cari amici, fratelli, maestri, moschettieri, servi della gleba uterina (come il sottoscritto) e principi del foro vaginale (come il Trombonauta), vi auguro un buon brindisi di fine settimana a tutti.
Provvisoriamente il vostro,
Hilts