DoctorJ ha scritto:
Lo stai facendo il difensore di tosi magico merlino, basta che ti rileggi e poi noterai un arrampicamento sugli specchi che non finisce più.
Sinceramente mi sono riletto, e ho un’opinione differente. Se dopo, per te, sostenere un’opinione differente dalla tua, portando un paio di esempi non campati in aria è arrampicarsi sugli specchi, allora si, io sono l’Uomo Ragno.
In ogni caso non ho fatto riferimenti a nessuno ma semplicemente evidenziato una parte della notizia, senza alzare i toni, giacchè sono convinto che farlo serva solo a nascondere una pochezza di idee.
DoctorJ ha scritto:
Non c'è guistificazione ad un aborto del genere; poi che lo faccia tosi, zanonato, cofferati non ha importanza.
Ma siamo matti??
Capisco che le minigonne suile strade diano fastidio ( io la ritengo una scusa ), ma in casa uno è libero di fare quel ca@@o che vuole; io ho il sacrosanto diritto di farmi anche delle messe nere se lo ritengo necessario.
Ma quale disturbo e disturbo??
Ognuno è libero di fare a casa propria quello che ritiene necessario, a patto di non ledere la libertà altrui. Certamente uno che si eserciti al pianoforte a casa sua alle 2 di notte può essere un disturbo, pur essendo a casa sua. La legge prevede qualcosa che si chiama “Regolamento di condominioâ€, nei quali, solitamente, sono previste alcune norme, qualcuna anche dettata dal buon senso e dal vivere civile, come i rumori molesti e l’accesso allo stabile.
DoctorJ ha scritto:
Ma cosa siamo tornati al tempo delle leggi razziali ??
Bastava avere il vicino con due ebrei nascosti e si chiama la gestapo??
E poi come lo si dimostra??
Vai a fare un pissi pissi in comune e loro ti mandano l'ordinanza ??
E le prove ??
Io posso dire la stessa cosa di casa tua, se mi abitassi accanto, tanto basta fare la segnalazione che ci pensa super tosi.
Bello sperpero di denaro pubblico.
Qui con la scusa della salvaguardia dei diritti di tutti si arriverà al coprifuoco dopo le 20:00 visto che i bambini non dormono più.
E’ mia opinione che il paragone con le leggi razziali sia piuttosto sproporzionato. Non conosco Tosi, tantomeno abito a Verona. Penso che se ha pensato ad un provvedimento del genere non l’abbia fatto perché gli giravano le balle, ma perché massicciamente sollecitato da cittadini che hanno portato alla sua attenzione il problema.
Oltretutto, aspetto secondario ma non meno importante della questione, è anche la proprietà degli appartamenti. Gira gira, i loft sono sempre i soliti. Sarei curioso di sapere quanti di questi sono locati con regolare contratto. Ne emergerebbero delle belle. Si parla spesso di tassare i proventi delle prostitute, di regolamentarne il lavoro. Questo sarebbe un ulteriore passo avanti, in quanto, ci scommetto, gli affitti percepiti sono ben distanti dall’essere equi, in barba ad un palese stato di bisogno delle ragazze che necessitano di un posto dove esercitare o anche solo abitare.
La notizia comunque oggi ha fatto un paio di passaggi in Tv, con intervista a Tosi, il quale ha confermato quanto riportato dalla notizia stessa, e cioè che l’intenzione non è certamente quella di colpire tutta la prostituzione, in quanto praticamente impossibile,
ma solo quella che può arrecare disturbo. Aggiungendo anche che l’intenzione sarebbe quella di creare dei quartieri a luci rosse. Guarda caso quanto auspicato da Jin:
jin ha scritto:
In uno stato di diritto, proprio per rispettare le libertà di ambo le parti, si dovrebbero creare le condizioni per cui le/i suddette/i professioniste/i possano praticare senza recar danno alla controparte.
Sempre per rispondere a Jin, che mi scrive:
jin ha scritto:
In uno stato di diritto una professione diffusa (e quindi cui la popolazione fa ampio ricorso) come la prostituzione sarebbe regolamentata ed ordinariamente controllata per evitare situazioni spiacevoli e salvaguardare la popolazione da possibili epidemie.
Una cosa è regolamentare, un’altra è tollerare. Da che mi risulti, una vera e propria e regolamentazione esiste in Olanda, dove le professioniste pagano le tasse in misura forfettaria, ma anche lì esistono le stradali che sfuggono a detta regola e non sono considerate legali. Oltretutto il famoso Red Light Disctrict è in via di smantellamento, progressivo, anche se lento.
In Svezia, paese da sempre indicato come la culla dell’amore libero, la prostituzione è fuori legge dal 1999.
Gli altri esempi spesso citati, come gli FKK tedeschi e i locali svizzeri sono da considerare tollerati, non certo regolamentati.
Negli Stati Uniti, la prostituzione stradale è tollerata solo a Las Vegas.