La primavera avanza e, pian piano, anche le più dormiglione escono dal letatgo ...
Alla posizione diurna di Emma, una presenza alta, dai lunghi capelli castano/biondi ondulati e dalla silhouette che sembrava interessante (ma l'ho vista solo seduta sul guard rail, con le gambe accavallate). Viso non pervenuto, causa enormi occhiali a specchio, per cui non ho potuto fugare il dubbio che potesse riservare sorprese inaspettate in mezzo alle gambe ...
All'autolavaggio di Carugo, riapparse dopo mesi le prime due black, abbigliate in modo un po' sciatto ma sgargiante: una un po' over-sized per i miei gusti, l'altra più carina.
Alla fermata del bus di viale Chisinau, l'occhialuta Bianca affiancata da una comare appena un po' meno in carne e dai lineamenti più carucci. Forse è l'Anna amica della greca, di cui ci aveva riferito il buon Delfino.
A Vertemate, la novità è che, oltre alla macchina di Joanna, ci sia anche la pilotessa a bordo. Dato che è già la 2a o 3a sera che la becco seduta nella sua utilitaria scura, pure lei deve lanciare improperi contro il sole, che è convinto di essere a capo nord e tramonta sempre più tardi.
Alle piscine di Cermenate, la ragazzona new entry che avevo visto sabato era decisamente Simona, ben nota a chi era solito partecipare alle processioni votive al camposanto di Carugo.
Lo scopo del giro turistico era andare a rivedere l'altra Joanna, quella di Lurago, ma orrore all'ambasciata albanese: tutte le consolatrici in pesanti tute scure o leggings felpati e scarpe da tennis bianche, per cui mi è toccato mio malgrado fare un immediato dietro-front e rinviare i miei intenti bellicosi alle prossime settimane! Che abbiano avuto problemi coi verzii locali o i negrii, per dovere tirare fuori dall'armadio le mute da allenamento?
In compenso, sulla via del ritorno, vista una moretta più che interessante al distributore (Q8?) che secoli fa fu di Sara: non molto alta di statura, ma dalla silhouette magra e dai lineamenti piacenti. Accompagnata da una comare mora dal fisico decisamente più in carne. Peccato per i jeans, per cui per ora ho solo annotato la velinetta sul taccuino e l'ho rimandata ... a giugno.
Per il resto, più o meno le solite presenze delle ultime settimane "gialle".
L'ora del tramonto sta diventando sempre più un problema, perchè comincia a calare un'oscurità rassicurante solo verso le 21.15, ma 15-20 minuti dopo molte scappano già via e le altre iniziano a fare fretta, per non avere problemi a rientrare a casa.
Non capisco tutte queste titubanze a ritardare il coprifuoco alle 23: in tempi normali, la movida non finisce ma inizia a quell'ora e quindi non credo proprio che possa scatenarsi l'inferno, se si concede un'oretta in più prima di suonare il gong ... oltretutto con le mille restrizioni ancora in vigore riguardo ai luoghi di ritrovo.
Speriamo nella cabina di regia di inizio settimana prossima ...
Alla posizione diurna di Emma, una presenza alta, dai lunghi capelli castano/biondi ondulati e dalla silhouette che sembrava interessante (ma l'ho vista solo seduta sul guard rail, con le gambe accavallate). Viso non pervenuto, causa enormi occhiali a specchio, per cui non ho potuto fugare il dubbio che potesse riservare sorprese inaspettate in mezzo alle gambe ...
All'autolavaggio di Carugo, riapparse dopo mesi le prime due black, abbigliate in modo un po' sciatto ma sgargiante: una un po' over-sized per i miei gusti, l'altra più carina.
Alla fermata del bus di viale Chisinau, l'occhialuta Bianca affiancata da una comare appena un po' meno in carne e dai lineamenti più carucci. Forse è l'Anna amica della greca, di cui ci aveva riferito il buon Delfino.
A Vertemate, la novità è che, oltre alla macchina di Joanna, ci sia anche la pilotessa a bordo. Dato che è già la 2a o 3a sera che la becco seduta nella sua utilitaria scura, pure lei deve lanciare improperi contro il sole, che è convinto di essere a capo nord e tramonta sempre più tardi.
Alle piscine di Cermenate, la ragazzona new entry che avevo visto sabato era decisamente Simona, ben nota a chi era solito partecipare alle processioni votive al camposanto di Carugo.
Lo scopo del giro turistico era andare a rivedere l'altra Joanna, quella di Lurago, ma orrore all'ambasciata albanese: tutte le consolatrici in pesanti tute scure o leggings felpati e scarpe da tennis bianche, per cui mi è toccato mio malgrado fare un immediato dietro-front e rinviare i miei intenti bellicosi alle prossime settimane! Che abbiano avuto problemi coi verzii locali o i negrii, per dovere tirare fuori dall'armadio le mute da allenamento?
In compenso, sulla via del ritorno, vista una moretta più che interessante al distributore (Q8?) che secoli fa fu di Sara: non molto alta di statura, ma dalla silhouette magra e dai lineamenti piacenti. Accompagnata da una comare mora dal fisico decisamente più in carne. Peccato per i jeans, per cui per ora ho solo annotato la velinetta sul taccuino e l'ho rimandata ... a giugno.
Per il resto, più o meno le solite presenze delle ultime settimane "gialle".
L'ora del tramonto sta diventando sempre più un problema, perchè comincia a calare un'oscurità rassicurante solo verso le 21.15, ma 15-20 minuti dopo molte scappano già via e le altre iniziano a fare fretta, per non avere problemi a rientrare a casa.
Non capisco tutte queste titubanze a ritardare il coprifuoco alle 23: in tempi normali, la movida non finisce ma inizia a quell'ora e quindi non credo proprio che possa scatenarsi l'inferno, se si concede un'oretta in più prima di suonare il gong ... oltretutto con le mille restrizioni ancora in vigore riguardo ai luoghi di ritrovo.
Speriamo nella cabina di regia di inizio settimana prossima ...
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