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diaricchio minimo
Un episodietto nel quale spero che la latente componente trash possa risultare temperata da quella comica.
Sarebbe una di quelle giornate nelle quali Apple (del RoxyBar) non lavora.
Infatti è a casa da me. Siamo sul lettone, nella piena luce del pomeriggio: io sono tramortito e guardo con pupilla da carpa ogni centimetro quadrato del volto di Apple, a 10cm dal suo naso.
Lei ridacchia e sembra pensare che questa razza di decerebrati si accontenta con poco. Mi accartoccia la testa con un braccio girellando per i miei capelli e, nelle more del tempo che passa, giochicchia con i capezzoli, verniciandoli del materiale organico ricco di cellule germinali che le impiastriccia il petto.
Ad un certo punto mi pare di intravedere un accenno di strane smorfie... la sua mascella pare un po' più serrata del normale, l'equilibrio si scompone lentissimamente a seguito di una serie di movimenti tettonici appena avvertibili. Poi sembra proprio che abbia intenzione di modificare la postura... che forse stia cercando di striracchiare i muscoli di una gamba?
Alzo un sopracciglio e scruto per provare a capire cosa stia succedendo: mi appare allora chiaro che la paziente Apple stava cercando di afferrare disperatamente l'angolino di un asciugamano blu, credo proprio con l'obiettivo di bonificare la pozza appiccicosa in fase pericolante, usando due dita del piede come fossero una pinzetta.
La manovra naturalmente oltre ad essere buffa nella sua insolita cornice era l'ennesima spettacolare manifestazione di professionalità nel take-care di queste donne, non volendo ovviamente disturbare l'augusto letargo farango con movimenti troppo ampi.
:thank_you2::thank_you2:
Un episodietto nel quale spero che la latente componente trash possa risultare temperata da quella comica.
Sarebbe una di quelle giornate nelle quali Apple (del RoxyBar) non lavora.
Infatti è a casa da me. Siamo sul lettone, nella piena luce del pomeriggio: io sono tramortito e guardo con pupilla da carpa ogni centimetro quadrato del volto di Apple, a 10cm dal suo naso.
Lei ridacchia e sembra pensare che questa razza di decerebrati si accontenta con poco. Mi accartoccia la testa con un braccio girellando per i miei capelli e, nelle more del tempo che passa, giochicchia con i capezzoli, verniciandoli del materiale organico ricco di cellule germinali che le impiastriccia il petto.
Ad un certo punto mi pare di intravedere un accenno di strane smorfie... la sua mascella pare un po' più serrata del normale, l'equilibrio si scompone lentissimamente a seguito di una serie di movimenti tettonici appena avvertibili. Poi sembra proprio che abbia intenzione di modificare la postura... che forse stia cercando di striracchiare i muscoli di una gamba?
Alzo un sopracciglio e scruto per provare a capire cosa stia succedendo: mi appare allora chiaro che la paziente Apple stava cercando di afferrare disperatamente l'angolino di un asciugamano blu, credo proprio con l'obiettivo di bonificare la pozza appiccicosa in fase pericolante, usando due dita del piede come fossero una pinzetta.
La manovra naturalmente oltre ad essere buffa nella sua insolita cornice era l'ennesima spettacolare manifestazione di professionalità nel take-care di queste donne, non volendo ovviamente disturbare l'augusto letargo farango con movimenti troppo ampi.
:thank_you2::thank_you2: