Pattaya

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Diarietto dalla baia (ma è meglio se metto la cravatta a pallini o se prima visito qualche altro arcipelago delle Andamane?)
Per i canoni thai (e forse anche per quelli forumicoli) Miss Coffee non è certo una giovanotta. Tuttavia ha 25-30 anni meno di me e questo le conferisce, dal mio sistema di riferimento, una vitalità ed una carica sessuale di livello atomico. Non si scopa come si fa di solito nei clubbini ma una sessione di sesso con Coffee può durare ore, con in mezzo del sonno, una doccetta o uno spuntino. E durante queste operazioni il tempo scorre meravigliosamente fluido.
E’ incomparabile con l’usuale esperienza del mongerizzatore il fatto di trovarsi per le mani un corpo tanto atletico e desiderabile (senza alcuna necessità di unghioni, tettoni o labbroni) che a sua volta mostra (in modo verosimile) di provare desiderio attraverso una fighetta che in un attimo è allagata, pronta e rilassata. Inoltre, avendo entrambi ormai ben chiaro dove si trovino i pulsantini per attivare le reazioni opportune, si scopazza di prima mattina, nel caldo del primo pomeriggio, la notte prima di stramazzare... in modo tanto piacevole e naturale.
Chi voglia ancora uscirsene con le comparazioni di costo orario tra il bordellone mitteleuropeo e le possibilità del LT asiatico, credo abbia capito, e di conseguenza goduto, forse ben poco di questa parte di mondo :ok:
😻
 
Un giro in città assieme a Mr. Peter ;-)
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Diarietto
vivere dall’interno la piccola comunità che popola da mane a sera, tutti i giorni della settimana, il massage shop può essere divertente ed interessante. Mi sono piaciuti in particolare: il pakistano che pretendeva la rimozione dell’effige sacra sulla parete; l’indiano che ha preteso (ed ottenuto) 20thb di rimborso perché a suo dire il massaggio non era ok; il giapponese che usa la torcia del telefono per scrutare ogni millimetro quadro dalla vagina delle ragazze; il coreano che prende 5 ragazze 5 per un’ora di massaggio (e le tippa pure); il californiano che si presenta ogni giorno pari alla stessa ora e ne prende 2 o 3 da portare nel suo hotel dove poi sbevazzano fan festa ma si scopa poco o niente; il cliente ottimo tippatore che prende sempre la stessa ragazza, quando si presenta nel day-off scoppia il litigio perché tutte se le lo vogliono accaparrare; l’arabo che si accorge in ritardo del fatto che la massaggiatrice è un lady-boy... un fantastico mondo di pazzi :ok:
 
Diarietto mandorlo
– massaggificio in Soi3 (sulla destra, verso la fine della strada arrivando dalla BR. Aperto h11am-3pm. Mi aveva incuriosito per l'incredibile quantità di piante e fiori sulla parte esterna che quasi nascondono tutta la facciata del negozietto. Qui sono capitato con una tizia, anche bellina, ma superlagnosa e scarsissima nel massaggio. Pretendeva un tip e s'è arraffata 100THB dalla mia mazzetta come non avevo mai visto fare in tanti anni. Ha continuamente insistito per questo cazzo di special che sarebbe stato un disastro. Sfanculacchiata diplomaticamente. In tutta la Soi 3 ci sono massaggifici con belle tipine ma purtroppo, in gran parte, si calamitano qui proprio in vista della possibilità di guadagnare bene con una pigra pippetta.

- cena veloce al Runaway street food (sotto alle ali dell’aeroplanone): 150thb per roti banana+cioccolata + smoothie miele e carote ;-)
Incontro la tipa ricciolina e scura che avevo visto qualche giorno prima in un baretto di Soi8: è arrivata da poco e l’amorevole mamasan le sta facendo fare un giro della città. Ci si scambia il contatto Line e qualche battuta ma, soprattutto, naturalmente, la coppia non si fa sfuggire l’occasione di scroccare un piccolo tiket mangereccio |-)

- Soi6 è abbastanza imballata di farang e ladies. E’ un modello che ha funzionato, le ragazze sono ben selezionate (giovani e di bell’aspetto), adattssime ad una vetrina, ma il loro atteggiamento è quello di massimizzare i quattrini minimizzando l’impegno. Del resto il farang di S6 cerca minimo sbattimento, ha una consapevolezza basica delle meccaniche pattayane e si fa andare benone la scopatina furiosa di 30’ con stanze a 500, lady a 1500-3000 e beveraggi a 200.
Comunque sia, proprio perché è spesso un bel vedere, ci sta un giretto in S6 dopo una merendina nello spazio Runaway. A metà strada sono inciampato fatalmente in un bel sorriso, davvero una bella ragazza, Bowie@Soho dove però non hanno stanze :-(
Però a 500 si trovano fuori + 1500 per lei. E’ moooolto carina però pare dorma in piedi. Mi sembra desiderosa di combinare l’affaruccio ma intuisco che poi sarà svogliata. Insomma si bevicchia una cosa, una toccacciatina ma ciaociao.
Però... so che tornerò. Maledetto tarlo ;-)

- mentre rimugino sul vado-non-vado, mi capita invece che vedo. Vedo una vecchia amica che sbadiglia: corro in soccorso, si tratta di Kib@KKong (un posto che è una notevole miniera di ciuccione da battaglia). Kib non sarà una bellezza da vetrina ma è di una simpatia esplosiva, arrotondata e con l’aspetto rassicurante di una signorotta da ufficio. Mi ha lavato, insaponato ed asciugato prima e dopo, svestito, messo seduto. Poi s’è inginocchiata sui cuscinoni a forma di gatto per una celestiale sessione di BBJ :ok:
Su specifica istanza s’è spostata l’azione sul lettone dove, dopo la spruzzata del mattino con Coffee, Kib è riuscita di nuovo nel miracolo.
350 room, 200 beveraggi, 1k lady, 300 tip.

Kib è di cosciotto robusto il che però la rende ancora più simpatica, di carattere superespansivo, anche aggraziata nonostante non sia esile, manine e piedini amorevoli, pochi orpelli (unghie, tatuaggi, trucco) fa il mestiere con quel mix di perizia e porcaggine che è risolutivo.
Il bel volto di Kib, visto a 5 millimetri di distanza, mentre lei ti acchiappa con le sue gambone imprimendo il giusto ritmo alla faccenda con l’espressione di chi se la stia ridendo di gusto è una esperienza che risolve la giornata :ok:

Kib è disponibile al LT, anche se con qualche impiccio e chiede 3k + 1kBF.

Il KingKong è un baretto infimo, con i suoi alti e bassi come tutt,i ma generalmente funzionale. Cosa significa?
- al KK c’è anche Chompoo ;-)
- a differenza della maggior parte degli altri baretti della zona, la musica è mantenuta ad un livello tale da permettere di parlarsi;
- il bar ha un piccolissimo banco esterno ma dispone poi di uno spazio all’interno, separato dal mondo con una porta. Embè? Ciò vuol dire che all’interno, secondo una tipica impostazione ipocrita della morale thai, è tollerata moooolta più azione che non negli altri baretti che sono invece sostanzialmente affacciati sulla strada ;-)

Purtroppo il baretto gemello, il C-Lick bar, è ancora chiuso per motivi misteriosi :-(

- Mango Drink sulla Bongkoch 3 (la stradina che parte dall’infame The Castle e si allontana dalla 2nr) dispone di una coppia di divertenti e molto entusiaste signorotte (direi almeno sui 50). Forse per ciò mi sono trovato come unico cliente, oggetto o vittima delle attenzioni sfrenate delle due giovialone da battaglia. Al primo lady-drink saltano via almeno i reggiseni e l’attività tentacolare è più che incoraggiata. Anche la boss, dietro alla cassa, ci ha tenuto a mostrare con chiarezza la sua avversione a reggiseni e mutandine ;-)
Insomma, ci si trova rincretiniti, a notte fonda, morti di stanchezza, a giocare a biliardo con due vegliardone incartapecorite seminude, con le tette sballonzolanti che, ad ogni colpo, cercano di inficiare a tradimento le esauste virtù di un povero farango assonnato... TIT ;-)


Linkografia di riferimento ;-)
https://www.tripadvisor.com/Attract...ay_Street_Food-Pattaya_Chonburi_Province.html
https://community.punterforum.com/threads/pattaya.46544/page-219#post-3451142
https://community.punterforum.com/threads/pattaya.46544/page-219#post-3450767
https://community.punterforum.com/threads/pattaya.46544/page-222#post-3461277
 
Ultima modifica:
Dialietto
- Darun Barber & Salon sulla Buakhao: una delle tante botteghine che fanno parte dell’indotto di questa vivace strada di città: unghie, ciglia, vestiti, estetiste e parrucchiere.
Il taglio dei capelli in questi posti, peraltro a cifre irrisorie tra 100 e 200thb, non ha nulla a che vedere con l’esperienza nostrana: donnine, anche stagionate, di gran esperienza e professionalità incomparabile con la mestizia dei locali che, utilizzando una pletora di rasoi, pettini, spazzolette, spruzzini, coltelli e coltellini sistemeranno non solo i capelli ma ogni pelucchio fuori norma da qualche parte sulla superficie della testa.

- massaggio Head&Shoulders in Soi8 con Hmai@AvantiMassage, disponibilissima a ST/LT. Ci si frequenta da un po', s'è dormito assieme in passato ed ogni tanto ci si rivede. Longilinea, contadinotta, dentatura un po’ sofferta, carattere un po’ insistente ma mi piace il suo fisico magrissimo ed il suo atteggiamento un po’ da matta.

- colazionepranzo da Sailor in Soi8. Posto tarato sul farang UK, ed infatti le camerierine sgambettanti sono perfettamente instronzite. Menù superstandard e risicato ma prezzi onesti. Tavoli tristi popolati da visi pallidi con mandorla sbadigliante al seguito.

- Dalle 17 in poi giro disperante di brutture al Cosy beach club, TheFactory, Sin, Bdabing, Pirates... una desolazione. Un paio carine al Secret ma una mezza ammalata l’altra fredda surgelata. Neppure raccolti i contatti Line. Era ancora in trincea la validissima Jom solo che... è diventata una signorotta un po’ tropo arrotondata. Al Malibu Fa è in day off, Orawan impegnata, le ladies residue sono purtroppo inguardabili e, per via di un cazzo di festicciola, sono vestite come pellirosse con le penne... ma che caz, a questi gestori non sfugge un dettaglietto su quello che dovrebbe essere il core business?

- si ripiega su uno dei porti sicuri: megapompa con Kib@KK (nella mia top-ten delle BBJ artist) 800 lady+300room+200drink

- cena insulsa nel solito posto pretenziosetto: Thai Beauty Coffee and Restaurant sulla 3Rd, riso scotto, pochi piatti, solita roba.
 
Dialietto
- Darun Barber & Salon sulla Buakhao: una delle tante botteghine che fanno parte dell’indotto di questa vivace strada di città: unghie, ciglia, vestiti, estetiste e parrucchiere.
Il taglio dei capelli in questi posti, peraltro a cifre irrisorie tra 100 e 200thb, non ha nulla a che vedere con l’esperienza nostrana: donnine, anche stagionate, di gran esperienza e professionalità incomparabile con la mestizia dei locali che, utilizzando una pletora di rasoi, pettini, spazzolette, spruzzini, coltelli e coltellini sistemeranno non solo i capelli ma ogni pelucchio fuori norma da qualche parte sulla superficie della testa.

- massaggio Head&Shoulders in Soi8 con Hmai@AvantiMassage, disponibilissima a ST/LT. Ci si frequenta da un po', s'è dormito assieme in passato ed ogni tanto ci si rivede. Longilinea, contadinotta, dentatura un po’ sofferta, carattere un po’ insistente ma mi piace il suo fisico magrissimo ed il suo atteggiamento un po’ da matta.

- colazionepranzo da Sailor in Soi8. Posto tarato sul farang UK, ed infatti le camerierine sgambettanti sono perfettamente instronzite. Menù superstandard e risicato ma prezzi onesti. Tavoli tristi popolati da visi pallidi con mandorla sbadigliante al seguito.

- Dalle 17 in poi giro disperante di brutture al Cosy beach club, TheFactory, Sin, Bdabing, Pirates... una desolazione. Un paio carine al Secret ma una mezza ammalata l’altra fredda surgelata. Neppure raccolti i contatti Line. Era ancora in trincea la validissima Jom solo che... è diventata una signorotta un po’ tropo arrotondata. Al Malibu Fa è in day off, Orawan impegnata, le ladies residue sono purtroppo inguardabili e, per via di un cazzo di festicciola, sono vestite come pellirosse con le penne... ma che caz, a questi gestori non sfugge un dettaglietto su quello che dovrebbe essere il core business?

- si ripiega su uno dei porti sicuri: megapompa con Kib@KK (nella mia top-ten delle BBJ artist) 800 lady+300room+200drink

- cena insulsa nel solito posto pretenziosetto: Thai Beauty Coffee and Restaurant sulla 3Rd, riso scotto, pochi piatti, solita roba.
Il caldo come è? Sopportabile? Grazie
 
Mi pare che io sopravvivo, credo anche discretamente felice ;-)

[ per aggiungere informazioni utili ad un post già parecchio utile per le sue doti intrinseche, direi che ai tropici hai le stagioni tropicali, insomma circa sempre lo stesso tempo ;-)
Più in dettaglio troverai sulla GGP un intero capitolo sulle questioni meteo, con valutazioni storiche così come contingenti.
Non funzia come in occidente dove l'estate è d'estate... qui il periodo più caldo è alle spalle e ci si avvia pian piano verso il periodo piovoso.

Giusto per aggiungere un'informazione forse più sensata: è una signora low-season! alberghi e locali semivuoti, scomparsi i grupponi di cinesi, Line ingolfato di piagnistei da borsellino desertificato ]
 
Una foto presa all’esterno della più scardinata delle lavanderie: quattro piantine agonizzanti, il selciato sbrecciato e... degli animaletti di gesso benauguranti. Mi pare un’immaginetta capace di raccontare un po’ la lievità d’animo con la quale i thai affrontano gli impicci della vita
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La suggestività della raffinata composizione figurativa è tale che... ragionare sulle cose da fare e non fare, è praticamente un attimo ;-)



+ Wrong (qual’è il migliore albergo, la migliore ragazza, i migliori locali...)

Sabai sabai o Mai Pen Rai. Questa sono le formule fatalistico-apotropaiche con le quali i thai sistemano ogni questione. Potrebbero, con qualche libertà, assomigliare ai nostri scialla, porta pazienza, tutto s’aggiusta o, insomma, nulla è così grave da doversi preoccupare davvero soprattutto se non lo puoi controllare (che generalmente significa solo che per farlo dovresti spendere della fatica). Si tratta di atteggiamenti spesso guardati con sufficienza o giudicati incomprensibili da chi arrivi dalla frenesia degli ambienti metropolitani occidentali.

La prima volta che sono arrivato a Pattaya non sapevo bene cosa aspettarmi. Cioè, avevo letto qualcosa ma mi ero fatto anche molte idee personali. L’immancabile amico mi aveva raccontato di giovani e vispe ragazze che ti fermano lungo le strade per trascinarti all’interno di un baretto. Non è che non avessi creduto a ciò, semplicemente mi era parsa un’idea difficile da categorizzare nella mia esperienza di vita. Dopo la mia prima visita, dopo avere scoperto che la quantità di ragazze è semplicemente immane e che fanno assai di più che trascinarti in un locale, sono qui a programmare la prossima visita...
6 mesi dopo la prima visita, infatti, sono su un aereo diretto alla città degli angeli ma ho già fatto il primo grande errore, ancor prima di raggiungere l’aeroporto.
Ho messo da pare dei quattrini, in gran parte rinunciando a qualcosa nella mia vita occidentale. Ho speso parte del mio tempo libero e parte pure di quello che sarebbe destinato al lavoro per vagheggiare e raccattare informazioni su Pattaya. Ho compilato infinite liste di baretti, free-lancers e cose varie da fare che non riuscirà ad esaurire neppure in un secolo. Nonostante tale consapevolezza ho messo tutto in un calendario da maratoneta dello spruzzo, soi per soi, contatto per contatto, ed ho iniziato a tampinare le ragazze ed altri frequentatori del luogo con le richieste più improbabili.
Quell’irrazionalità di fondo che ho guardato con sufficienza nei thai è palese nell’esplosione della mia confusionaria lista pur nella piena consapevolezza di disporre di appena due settimane di vacanza.

In una spirale vagamente paranoide, proprio nella consapevolezza del poco tempo, ho affinato e ristrutturato la lista in modo da ficcare idealmente in ogni minuto qualcosa di ritenuto indispensabile. Il massaggiodromo di Pompinella di primo mattino dopo il LT con figasecca, il baretto AlSucchiottone a pranzo, se ho tempo per un pranzo, il clubbino SwallowInTheDark nel pomeriggio e la disco Vanigliasbadiglia di sera. Ho pensato di predisporre, nella mia testa, tutto al meglio sacrificando anche altri progetti vacanzicoli, forse più rilassati e meno paranoidi. Ho cercato di prefigurarmi ogni attimo della vacanza pattayana senza pensare neppure per un momento a cose inafferrabili come la spontaneità, il caso, il flusso naturale delle cose.

Ho tenuto il conto alla rovescia dei mesi, delle settimane, dei giorni finché è arrivato il momento fatidico.
Appena sbarcato, ancora squinternato dalla notte di aeroplano, spinto dalla incomprimibile fotta del momento mi sono infilato nel primo baretto ed ho agguantato la prima lady che (mi sembra) mi abbia sorriso. Esperienza mediocre. Il demone mi dice che devo dunque sperimentare assolutamente un altro baretto e... poi una altro e una altro ecc... alla ricerca (vana) di un pezzo di realtà che in qualche modo assomigli a quel che la mia fantasia aveva prefigurato.

In questo delirio, dato che devo passare al bar successivo che potrebbe essere la rivelazione (il mitico ‘meglio’), spendo male il tempo con la ragazza del momento ed assecondo pure la sua tendenza a concludere velocemente perdendo la bellezza del momento, senza capire che il quieora è ciò che conta e che non tornerà. La vocina dice: ‘devi provare un altro bar, un altro club, un altra disco, un’altra lady’.

E’ una lotta tra me e l’orologio. Tra me e il calendario. Più la lotta si fa aspra e più mi pare che siano tutti un po’ stupidi con questa loro mania del take—it-easy. Finisco esausto, passo un giorno intero senza fare nulla. Poi si ricomincia. Ho incontrato solo una minima frazione delle ragazze della spietata lista.
Non sono non si riesce ad intaccare la lista ma questa, quasi in autonomia, continua ad espandersi. Pensiamo che la sistemeremo al prossimo viaggio, invece... la lista crescerà anche mentre saremo di nuovo nel mezzo del freddo inverno europeo.

Dopo un po’ forse si affaccia un pensiero un diverso: la mia vacanza sarà solo di due settimane ma Pattaya è sempre qui che mi aspetta. La prossima sarà... meglio!


+ Right (Plan for your plan: not to go to plan)

Circa 25 anni di esperienza in giro per l’Asia anche se con forti specificità: moltissimo Singapore, e molta Thai ma soprattutto Pattaya. Alcuni chilometri di todo-list compilati.
Centinaia di missioni esplorative, basate su migliaia di note su 'have to visit', regolarmente senza mai trovare esattamente la lady che si andava cercando, magari rimanendo delusi da quella che sulla recensione di chissachì compariva come superba.

In assoluto le migliori esperienze nelle quali sono inciampato non avevano alcuna relazione con quanto programmato, sono state del tutto fortuite determinate dalla causalità del momento.
Roba, raccontata mille volte: una lady che ci sorride affacciandosi dalla porticina di qualche anonimo negozietto di massaggi, piccola chiacchierata, scambio di contatto Line, scambio di messaggi durante il pomeriggio e poi... una magnifica nottata con questa reginetta del take-care arrivata letteralmente dal nulla ;-)

Non c’è niente di meglio da fare che abbandonare l’idea di impaciugarsi con stupide pillole da prestazione olimpionica, lasciarsi scorrere addosso il tempo, girare, esplorare, mantenere un atteggiamento positivo e curioso, acchiappare l’opportunità del momento (quando tornerai quella lady sarà scomparsa...), apprezzare quel che avviene, momento per momento, anche se non combina esattamente con la nostra prefigurazione di mondo (che dovrà essere ricalibrata a tutto beneficio della nostra possibilità di goderne) e, soprattutto, non compilare assurde liste chilometriche che finiscono per trasformarsi in gabbie troppo rigide e fonte di delusioni ;-)

Cioè, un po’ di programmazione logistica è utile (conoscere dove si trovano i posti e come spostarsi, la tipologia di locali e le procedure diplomatiche e contrattualistiche standard) un po’ di programmazione scopereccia può essere divertente (molto meno per ladies e farang oggetto del tampinamento) ma oltre un limite molto vicino, del tutto inutili o dannose. Lasciamo fare liste e classifiche ai tanti ottusi youtuber che ormai infestano il seafront con i loro cappellini da baseball ed i loro cazzofoni sempre in mano.

Esempio: progetti di visitare un certo bar/agogo/GC per incontrare una determinata signorina. Vai (in genere all’orario sbagliato) ma lei non c’è. Alcuni ti diranno che è in day-off, altri che è al villaggio, o che in questi giorni c’è lo sponsor in città, che è scomparsa senza dire nulla... non è detto che mentano, magari lei stessa ha raccontato o lasciato intendere cose diverse nella usuale vaghezza thai. Magari vedi altre ragazze interessanti ma l’idea della vittima predefinita che girava da tanto nella testa rende le altre non così interessanti. Intanto fai qualche giro di lady-drink senza grandi stimoli. Progetti di tornare. Mentre sei ormai lontano dal locale ti tornano in mente quelle che ora invece appaiono come più interessanti e ti lamenti di non aver acchiappato al volo l’occasione...

Però hai in tasca il tuo fantastico piano. Dunque, con gran risoluzione punti alla successiva voce della lista. Entri nel localuccio, la proprietaria di uno splendido culo ti blandisce al volo, pare proprio rapita dal tuo fulgido look, inizia a smanettare tra i tuoi pantaloni apprezzando misure e consistenza ma tu hai in mente solo una precisa immaginetta. Uno stupido quadratino di pixel colorati a cui hai associato un nickname (tipo Pim, Pik, Pon o cose del genere che probabilmente sarà già cambiato) e, disorientato da sonno, fame, squinternamento da figa e pensieri raggomitolati, saluti anche questa occasione di divertimento riprendendo dall’inizio... tornerò quando lei ci sarà, devo assolutamente vedere quest’altro locale, poi devo certamente scopare tre volte Prik o Prot ecc.
Non lo sai, ma se solo avessi assecondato questa brava donnina, ti saresti divertito, anzi sareste stati bene entrambi e vi sareste scambiati il contatto Line e magari reincontrati altre volte.

Intanto i giorni passano e la fretta di provare tutto quello che avevamo pensato si fa sempre più ingombrante. Il tick-demon, ovvero la fotta di spuntare ogni riga della sterminata lista (che ormai ha inghiottito milioni di stupidi video da YT o di post, leggeri come il vento, arraffati tra le pieghe di tanti forum internazionali arronzati col traduttore di Google) prevale su ogni altro pensiero.

Mille ragazze ti sorridono, ti chiamano, sinceramente sarebbero curiose di capire com’è questo nuovo tipo, ma tu sei frettoloso, speri sempre che la prossima sia migliore, hai la sensazione di stare a perdere del tempo mentre la realizzazione dei tuoi sogni è potenzialmente dietro l’angolo. Rieggi da qualche parte (quando chiedo ‘dove lo hai letto?’, quasi immancabilmente mi sento rispondere ‘in internet’ o nei casi più disperati ‘su google’...) che tipa è tornata. Torni al locale e lei... naturalmente non c’è, per i soliti motivi.

Quando invece la trovi... scopri che il quadratino di pixel era diverso. Davanti a te c’è qualcuno che assomiglia all’idea che avevi in testa ma è ben più arrotondata, piena di tatuaggi fatti male, ha la voce da papero e la grazia di un bufalo ;-)

Pianificazione e Pattaya hanno in comune solo la P iniziale, null’altro. Tutto ciò che è stato pianificato, in genere, vola fuori dalla finestra a partire dal giorno zero. Una to-do-list contenuta e non tanto dettagliata può essere utile come bussola del tempo, per cercare di vedere cose diverse nei vincoli del tempo concesso alla nostra vacanza.

Non fare liste rigide, non confondere video o immagini con la realtà (spesso provo a pubblicare nella sezione Mandorle foto realistiche che quasi mai ricevono pollici sollevati ;-) avere sogni ma non pensare che davvero il mondo ci si conformi al volo, non è in contraddizione col fatto di studiare. Più ci si informa e meglio ci si troverà. Una listina di luoghi, locali, alberghi, posti da visitare e magari anche qualche lady ci sta, come ausilio di orientamento generale.
Richiamerei un passo di John Lennon che pare quasi saggio: 'Life is what happens when you are busy making other plans'
 
Diarietto
Giro inutile all’MClub (open h14-23). I Club hanno i loro cicli storici, qui mi pare che siamo al ribasso?
O forse è solo il timing. Infatti mamasan mi dice che tante ladies sono state prenotate e sono fuori... può essere vero, può essere una balla o qualcosa di intermedio: esattamente la visione thai dell’universo ;-)

Giro al Sin: poche ladies ma quelle guardabili sono tutte impegnate con quella che sembra essere una comitiva di orientali (Jap o Kor): questi bambaloni stanno ore seduti a smanacciare, bevicchiando qualcosa, elargendo qualche centino ogni tanto. Finiscono la giornata tramortiti dall’alcool, dopo avere speso parecchi millini ed avere al più slinguazzato qua e là. Forse gli strani siamo noi scopatori?

Prima visita al RedHouse, che sostituisce il Manuya (che aveva sostituito il Club4). Stessa proprietà del Sin, tavolo da biliardo al centro, politica hands-on, parco ladies interessante, prezzi allineati.
 
Sul valore dell’esperienza di noi esperti
Jaja@Kinnaree, non l’avevo riconosciuta. Solo dopo lo scambio del contatto Line abbiamo scoperto che s’era scopazzato nel lontano 2019!
Genere milfetta ben tenuta, Belle poppe naturali, minuta, bel culotto, pelle perfetta, ma lagnosetta stile Kinna: carineria a gogo ma poi ti fan male le poppe, e sbrigati a finire, CIM non se ne parla bla bla mille paletti e fretta, naturalemnte a tariffe da S6 (1500 per la lady). Nuove stanze anche belline con ottimi bagnetti, non pittoreschi come quelli che frequento di solito però avete fatto queste nuove stanze (ora 7 in tutto), con aria condizionata a 22° che però non puoi regolare.
E' pieno di clienti. Si vede che va bene così :-/
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Diarietto mandorlo
Cena da Devonshire Restaurant & Guesthouse. Ha di buono che è aperto fino alle 23, si trova però in Lengkee una posizione nella quale anche se non fai nulla hai clienti a colazione, pranzo e cena. Infatti niente di che.
Quando sono arrivato io l’ondata degli anglofoni era già passata (loro cenano alle 5-6pm), cameriera stronzina che non capisce una mazza ma dice sempre di si. C’è un unico farang che pare dormire rivolto alla parete, ma SuaStronzosità va di fretta come dovesse correre tra mille tavoli. Chiedo due cose che però non sono disponibili, la tipa sembra incazzarsi un po’ perché sono andato a scegliere proprio le cose del menu che non ci sono un po' perché probabilmente è la sua natura.
Prezzi naturalmente più alti del dovuto. Sulla cucina western OK, sui piatti thai... scarsini e pieni di spezie al limite dell’immangiabile anche per un’isaniana, il bello è che avevamo chiesto poche spezie.
Un altro posto al quale dire ciaociao.
 
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