Pattaya

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… dopo tanto tempo…
Carissimo Doc, mi piace sempre leggerti ma non riesco più a farlo con la frequenza di un tempo!
Forse anche un po’ di pigrizia o per i millemila problemi del viver-lavorare per mandare avanti la famiglia! E che dire del desiderio di tornare in terra thai…
Tu hai scritto <<…giù due righe sgrammaticate a limite dell'incomprensibile, scaravento il nome di un locale o di una ragazza>> ecco che mi sono ricordato di una bella vecchia canzone del nostro Friuli:
Te la ricordi? Simpaticissima vero?
Nel frattempo son diventato amico di penna su wa con Mario dei Monelli…
Quando vengo giù da voi spero di trascorrere un po’ di vacanza insieme….
Un carissimo sempre in forma!
Stai bene come dicevano i Latini, vale.
 
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Mario è una gran persona, intelligente e d'esperienza. In livello tale da mantenersi ben lontano dal pettegolezzo che ammorba la comunità di peninsulari.
A differenza di me che, saltabecco tra Rayong e Singapore, Mario è un vero resident.
Io vado ormai quasi sempre negli stessi posti nei quali mi sono trovato bene. Lui invece è un esploratore affamato di curiosità.

Nota: non mi dire che non conosci born to be Abramo e Patrick Hernandez? ;-)
 
👍🏻 yes… 🫡 ahahaha
Che ricordi…. 20 e più anni or sono…
Io ed un mio amico una sera a Phuket, bevuti marci…, avevamo modificato il ritornello in “born to be kathoey”… se provi a canticchiare ci sta giusto giusto bene 😎
 
Maya non c'è più, maaaaa...
Giretto pomeridiano ai clubbini: TheFactory, CB, Amsterdam, Manyua (che sta cambiando nome), Sin... non trovo l'ispirazione giusta.
Provo l’altra Soi Bonkoch ed entro al Babylon. Qui un gestore molto attivo riesce a tenere il giro farango abbastanza in vita però in quanto a ladies... amichevoli ma siamo sul milfoso andante. Un po’ avanti con l’età ed un po’ troppo arrotondate, però allo scozzese o australe quadratico medio, panzone, sfumacchioe e, soprattutto, sbevazzone, piacciono.
Ne individuo una che pare bellina ma è surgelata. Dunque dopo poco ciociao.
Avevo quasi deciso di tornare sui miei passi ed aspettare momenti migliori quando, passando nella disastrata Soi Chaiyapoon adocchio il caro vecchio Amon Bar (peraltro la bella Amon, quando è libera dalle cure familiari è ancora attiva!) pieno dei soliti sfaccendati al pascolo, intravedo una faccina deliziosa che sorride. Mi fermo per indagare, si tratta davvero di un angelo: poco inglese, monomamma ma senza segni, un po’ di culotto e gambotte ma ha un sorriso che commuove. Si chiama Phueng (che significa ape), arrivata da poco, come testimonia il contatto Line desertificato.
Stanza 350, lady 1k, drink 150, tip 300. Una meravigliosa scopazzata con tutti i crismi del take care: lavaggi assistiti, massaggino, BBJ doviziosissimo, milioni di baci, abbracci e cosette sussurrate.
Al momento del gommaggio s’è avuta qualche difficoltà, si trattava di un modello per puffi che stava strettissimo, avevo la mia attrezzatura ma i thai sopportano male le contrarietà ed in più non volevo mettere in difficoltà questa meraviglia che delicatamente ha respinto il mio gommone. Fighina strettissima ma la brava Phueng ha sempre avuto un sorriso riuscendo a dare davvero l’impressione che essere sfondata dal quipresente fosse l’obiettivo ultimo della sua vita. Dunque non solo lei è stata megapartecipativa ma ad un certo punto, effettivamente, le cose sono andate per il loro verso col giusto livello di lubrificazione e rilassamento muscolare.
Phueng ha speso per il mio piacere ogni energia con l’impressione addirittura non solo di non richiedere alcuno sforzo ma di desiderare fortemente esattamente ciò. Mi suonava in testa il raffinato neologismo che utilizzano i colleghi anglofoni: LBFM... little brown fucking machine ;-)
Grande sessione finale di cuddling con le sue gambe che non mi volevano più lasciare andare. Alla fine di tutta questa poesia scopriamo però che il gommino s’era rotto... mi sono detto: mai più gommini autoctoni. Phueng invece s’è fatta l’ennesima risata, la cosa che la preoccupava di più era il letto impiastricciato ma neppure questo più di tanto. Davvero non ho insistito per capire il senso di una tale così blanda reazione ma forse ho preferito non indagare sull'angelicità di un angioletto che mi appariva così angelico.
Tornerò? Inevitabile.
 
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Diarietto della baia

- L’area della Soi 3, sia lato mare che oltre la 2nd, è tutta dedicata ai servizi per orientali. E’ Piena di alberghi asian-oriented, ristoranti giappocoreani, karaoke e robe simili. In particolare la Soi 3 è ricca di massaggifici attrezzati con masseuse giovani e carine.
Io mi sono fermato da Phai Ngoen per un Head&Shoulders con FonCham: culona ma molto simpatica e con un formidabile sorriso. Ero tramortito per la splendida avventura già raccontata all’Amon bar, ma la brava FonChan non ha tardato molto a dichiararsi prona a special specialissimi, in-house, take away, long-time e proposte di matrimonio ;-)
Quello dei massaggifici pare davvero un bacino inesauribile di brave donnine che, con 2k ed eventualmente i 500b di indennizzo, passano con noi piacevoli giornate e nottate :ok:

- Cena da Family Food: stavo cercando il ristorante Freelax, nella strada che dal TheCastle/BuffaloBar va verso l’interno passando davanti al MangoDrink, ed appena ho visto un qualcosa che assomigliava ad un ristorante mi ci sono fermato. Solo una volta appollaiato mi sono avveduto che il Freerelax era invece sull’altro lato della strada :-/
Pieno di germanofoni e francofini, tutto all’aperto, anche bagni e cucina, mangiato benissimo, costo minimo che meno non si può. Ottima insalata con granchio e gamberi.

- LT con Minny@HartBeatBar (43kg) 2000st/3kLT 500BF: fighina graziosissima ma meno volenterosa che in passato, quando era appena arrivata. Non credo che ripeterò: è un po' troppo complicata la fase degli accordi organizzativi
 
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