Pensieri filosofici

Ma di scegliere cosa o chi?

Posso scegliere dove andare....delle tre possibilità,io sceglierei la terza...aiuterei una persona in difficoltà,che ha scelto la prostituzione per sopravvivere....non darei il mio denaro a una cinese,africana o dell'est,sapendo benissimo che fine farebbe....oppure ad una che lo userebbe per fare la bella vita....Questa valutazione non viene quasi mai fatta,appunto perchè è più importante il proprio piacere rispetto a qualsiasi morale
 
Posso scegliere dove andare....delle tre possibilità,io sceglierei la terza...aiuterei una persona in difficoltà,che ha scelto la prostituzione per sopravvivere....non darei il mio denaro a una cinese,africana o dell'est,sapendo benissimo che fine farebbe....oppure ad una che lo userebbe per fare la bella vita....Questa valutazione non viene quasi mai fatta,appunto perchè è più importante il proprio piacere rispetto a qualsiasi morale
Ora ho capito meglio ciò che volevi dire.
ll problema è che non è facile scindere i due aspetti. Anche le cinesi, le africane, le donne dell'est, si prostiuiscono per necessità, anche forse e più di una donna italiana, solamente che per loro non esiste la capacità di essere indipendenti.
Molte donne vengono addirittura costrette a prostituirsi. Se ne vanno dal loro paese con la prospettiva di fare un lavoro onesto, poi, in terra straniera, gli viene tolto il passaporto e vengono gettate sul marciapiede.
Io capisco le tue perplessità e mi trovo assolutamente d'accordo con te.
Ma cosa facciamo? :unknw: Scioperiamo? :pardon:
Potrebbe essere un idea!...

In realtà credo che il problema sia a monte:
1. La prostituzione non va considerata un male ma una necessità (cosa che invece ancora non vuole essere recepita dal Catto-Stato Italiano)
2. La prostituzione va controllata e regolamentata, sia dal punto di vista sanitario, sia per ciò che riguarda il fisco (5 miliardi di euro di fatturato in nero, se anche solo pagassero il 20% di tasse, non dovremmo aumentare l'IVA dal 21 al 22%)

Noi possiamo fare ben poco.
Se vedo una bella ragazza che mi piace posso anche chiedermi: "Sarà o non sarà sfruttata?"
Ma poi?
Se non ci vado non è che le faccio un favore, se lei non guadagna magari prende anche delle botte.
Se ci vado do parte dei miei soldi ad un'organizzazione criminale, ma non lo faccio volontariamente.
Non può essere lasciata al cittadino-utente l'incombenza di eliminare un'organizzazione criminale.
Altrimenti per che cosa esiste lo Stato? Solo per farci pagare le tasse?
:bye:
 
Il tuo ragionamento fila fino a un certo punto...
La verità è che ci fa comodo così,preferiamo girare la testa dall'altra parte....
So benissimo che è un'utopia,ma se tutti si comportassero nel modo giusto,in teoria,le organizzazioni criminali non avrebbero modo di esistere.

Tutto questo in attesa di una necessaria legge in tema...però non possiamo scaricare tutte le colpe sulle inefficenze dello stato...ognuno dovrebbe fare la sua parte
 
Murales di saggezza popolare.......

Letto.jpg
 
Il tuo ragionamento fila fino a un certo punto...
La verità è che ci fa comodo così,preferiamo girare la testa dall'altra parte....
Chi può permettersi di andare con una loft 'italiana indipendente e spendere 200€, può anche fare una scelta "etica". Chi invece tratta anche sulle 20€ chieste da un Nigeriana, perchè non può spendere di più, che scelta giusta vuoi che faccia? Quella di farsi una sega?
 
Alla gioventù si rimprovera spesso di credere che il mondo cominci solo con essa.
Ma la vecchiaia crede ancor più spesso che il mondo cessi con lei

C.F.Hebbel
 
Ci sono persone che parlano...parlano...parlano.......................................finchè trovano qualcosa da dire

S.Guitry
 
Gli uomini si immergono nelle passioni e,una volta che ne hanno fatto un'abitudine,non possono più farne a meno.
E sono veramente infelici,poichè giungono a sentire necessarie cose prima superflue.
Non godono dei piaceri,ma ne rimangono schiavi,e quella che è la peggior disgrazia,amano anche il proprio male.
Si raggiunge il colmo dell'infelicità quando le cose turpi non solo sono gradite,ma procurano un intimo compiacimento.
E non c'è rimedio quando quelli che erano sentiti come vizi diventano abitudine quotidiana

Seneca
 
Parlatene, parlatene sempre. Perchè i silenzi diventano pietre. E le pietre diventano muri. E i muri,distanze incolmabili...
 
Siamo tutti schiavi del destino:qualcuno è legato con una lunga catena d'oro,altri con una catena corta di vile metallo.
Ma che importanza ha?La medesima prigione rinchiude tutti e sono incatenati anche coloro che tengono a catena gli altri....
Tutta la vita è una schiavitù,e la più dura è quella dell'amore....una prigione chiusa da una porta d'acciaio,dietro la quale,se si è in due,può esserci il paradiso....ma se ci si ritrova da soli è l'inferno



50% Seneca 50% Ludwig
 
Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori,amanti,superiori e collaboratori,quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi,quanto gli impegni mondani andando in giro per la città.Aggiungi le malattie e il tempo rimasto inutilizzato,e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito.
Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi;quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito;quando sei stato padrone di te stesso;cosa hai realizzato in una vita,e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri,e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore,la sciocca allegria,un'avidità insaziabile,il frivolo conversare....
Vedrai quanto poco ti sia rimasto di tuo;allora capirai che stai morendo prematuramente



Seneca
 
Nessuno ti renderà gli anni,nessuno ti restituirà a te stesso;andrà il tempo della vita per la via intrappresa,e non tornerà indietro ne arrestera il suo corso;non farà rumore,non darà segno della sua velocità:scorrerà in silenzio,non si allungherà per editto del re o favore di popolo;correrà come è partito il primo giorno,non farà mai fermate,mai soste.
Che avverrà?Tu sei affaccendato,la vita si affretta:e intanto sarà li la morte,per la quale,tu voglia o no,devi aver tempo


Seneca
 
Due vecchietti in un ospizio. Fa il vecchietto n. 1: “Che sbobba di ‘mmerda che ci danno da mangiare in codesto ospizio!” – “Verissimo è – risponde il vecchietto n. 2 – e poi hai visto che porzioni piccole?!?”…
Così è la vita.
Morale della favola: la vita è come la scaletta del pollaio…corta et merdosa!
 
“ Povera et nuda vai, FILOSOFIA
Dice la turba al vil guadagno intesa” – (Francesco Petrarca – CANZONIERE , sonetto 7)
…invece la storia dai più vista come MAESTRA DI VITA…sempre donna di vita resta!
 
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