Passiamo da un vizio all'altro,e questo è il guaio peggiore;restassimo almeno attaccati ad uno soltanto,quello che ci è più familiare e che abbiamo già sperimentato.
Così a questo inconveniente si aggiunge pure il tormento che ci rode nel constatare come le nostre scelte,oltre che cattive,sono pure incostanti.
Siamo sballottati qua e la come dai flutti o dal vento,ed ora ci attacchiamo ad una cosa,ora ad un'altra,lasciamo ciò che avevamo cercato e ricerchiamo ciò che avevamo lasciato,in un altalenante avvicendamento di desideri e pentimenti.
Questo perchè dipendiamo sempre dalle opinioni degli altri,ci sembra migliore ciò che ha un gran numero di aspiranti e di elogiatori e non ciò che va cercato per il suo intrinseco valore,così come una strada la giudichiamo buona o cattiva non di per se stessa ma dalla quantità di impronte e dal fatto che nessuna torni indietro.