interessante e molto astuto: tu acquisisci i corsi azionari a dicembre in UE, poi ratto come la saetta ti rechi in Thailandia a novembre, fai un salto al primo ufficio titoli di una filiale Kasikorn a Bangkok e li freghi tutti. Bec tu de futur! ;-)
ti ringrazio per poter arricchire il campionario delle richieste inusuali. Pare che se non siamo un po' freak, a Pattaya non ci vogliono. Chiederei volentieri dove lo 'hai visto'?
Dai tempi nei quali era divertente minarle con una scheda grafica appena un po' sgaggia non seguo più il mondo delle criptovalute.
In Thailandia si usano criptovalute e coins.co.th è un operatore stabile, riconosciuto e attivo da ormai 10 anni ma non so di ATM specifici a Pattaya o aree limitrofe. Forse potrebbe esserci qualcosa a Bangkok.
Ricordo un inglese, gestore di un locale che, soprattutto per divertimento, ammetteva il pagamento in BTC. L'idea si estinse da sola dato che la conferma del pagamento richiedeva lo stesso tempo di una scopata (anche fino ad un'ora). Oggi con robe come ETH o altri stablecoins potremmo avere la soluzione ed ecco che... potrebbe esserci il nuovo imprenditore emiliano pronto per implementare questa svolta ;-)
Sono rimasti posti che accettano BTC ma, curiosamente, hanno un po' tutti un carattere da acchiappaturisti. Ci sono agenzie di escorting (quanto di più inutile in una città del genere) che dichiarano di accettare BTC con gran enfasi. Mai provati ma immagino che al momento si possa trovare curiosamente il servizio fuori uso. Già è così difficile (nel settore del mongering) farsi accettare una carta di credito...
Conoscendo un po' i pensieri del commerciante thai immagino che il semplice accenno al traffico in BTC possa avere qualche appeal sul turista quadratico medio russo.
Curiosamente ricordo che al BeerGarden, all'inizio della WS, c'era un cartello che accennava al fatto di accettare criptopagamenti.
Come in tanti altri settori le norme thai hanno avuto una storia ondivaga e s'è passati dal permesso al divieto ad una specie di indifferenza. Oggi è ammesso commerciare in criptovaluta ed è pure ammessa l'estrazione che però è vista come un'attività commerciale sulla quale dunque si dovrebbero pagare delle tasse. Non conosco davvero la norma specifica però ogni tanto vanno sul giornale, proprio per questioni fiscali, dei gruppetti di autoctoni che hanno messo in piedi in qualche cantina (con attrezzature cinesi) delle stazioni di estrazione. Due o tre anni fa ricordo che ne trovarono anche uno fulminato in un groviglio di cavi a Jomtien :-/
C'è poi una lunga sequenza di dati di cronaca legati a vere e proprie truffe, quasi sempre operate da cinesi. Ad esempio roba di questo tipo:
Alleged Chinese Bitcoin Scammer who Operated in Pattaya Busted in Chiang Mai - The Pattaya News
Anche su TF puoi trovare ladies che accettano BTC, quasi sempre associate a foto di piuttosto chiara origine fantastica...
tu vendi BTC e contemporaneamente eroghi del contante: siamo sicuri che sia proprio un affare?