Per coloro che sono impegnati: se lei non ha voglia......

Andrò parzialmente in contro tendenza, ma la mie esperienza e particolare.
Sono sposato con una donna un po' più grande di me e il sesso non è stato mai il legante della relazione. Infatti dalla settimanale alla mensile per finire all'annuale.... C'è voluto poco...e le mie voglie sessuali le ho soddisfatte inizialmente con le pay ma ormai avevo già quasi 50 anni. E la cosa mi è servita per sbloccarmi ed essere più ardito con le free . Oggi trombo come non mai, e visti i quasi mie 60 anni , e la propensione per le mature spesso ho compagne che sono già in menopausa.
Sarà che magari non ho il riscontro con le più giovani, ma vedo una voglia nelle mie compagne, e una propensione all' accoppiamento che non lascia dubbi.
Qualcuno ha citato pompini in androne mai fatti, ma in ascensore, in autostrada , filmini, all' aperto , ingoi con accompagnamento dello sperma fuoriuscito....e tanto altro si.
Questo per dire che ogni rapporto è diverso io non lascerei mia moglie perché, nonostante le incazzature, e il no sex, le voglio un bene dell' anima, mi sento un porco a tradire forse, ma alla mia vita sessuale non ci rinuncio.
Napo
Concordo con tutto quello che hai scritto!
 
Sono io che non ho voglia...facciamo l'amore una volta ogni 15 giorni, e su pressione sua. Sono fidanzato da 3 anni abbondanti, comincio seriamente a vederlo come un sintomo di disinnamoramento...comunque sono fermo anche con le pay, da quando la conosco. Mah, non mi riconosco.
 
Sono io che non ho voglia...facciamo l'amore una volta ogni 15 giorni, e su pressione sua. Sono fidanzato da 3 anni abbondanti, comincio seriamente a vederlo come un sintomo di disinnamoramento...comunque sono fermo anche con le pay, da quando la conosco. Mah, non mi riconosco.
Momenti di stanca ci stanno, se proseguono lungamente allora forse se fossi in te mi comincerei a porre domande.
 
Sono davvero fortunato. Io vicino ai 70 e lei 4 anni meno, ma abbiamo una vita sessuale intensa completa e molto soddisfacente. Ma lei è abbastanza unica: molte esperienze di vita e di uomini e si bagna e gode ancora davvero tanto. E’ grazie a lei che non vado da due anni a pay.
 
Leggendo tutto ciò mi chiedo ancora una volta come sia possibile che esista gente che crede all'amore vero e puro e che in venti, trenta, quaranta o cinquanta anni di matrimonio non ci si tradisca manco una volta. Le donne sono meno propense al sesso come noi uomini e arrivano ad una soglia di età in cui lo scopare è l'ultimo dei pensieri mentre l'uomo è nella fase esattamente opposta. Diciamo che sessualmente parlando, uomo e donna sono come due rette parallele che non si incontreranno mai, sessualmente parlando.
 
Leggendo tutto ciò mi chiedo ancora una volta come sia possibile che esista gente che crede all'amore vero e puro e che in venti, trenta, quaranta o cinquanta anni di matrimonio non ci si tradisca manco una volta. Le donne sono meno propense al sesso come noi uomini e arrivano ad una soglia di età in cui lo scopare è l'ultimo dei pensieri mentre l'uomo è nella fase esattamente opposta. Diciamo che sessualmente parlando, uomo e donna sono come due rette parallele che non si incontreranno mai, sessualmente parlando.
Io ci credo onestamente, magari sarò conservatore o idiota nel pensarlo e forse pure in netta minoranza, ma ci credo in un amore che duri anni e anche con soddisfazioni sessuali, semplicemente credo che basti mettersi con la persona più affine a noi sotto ogni punto di vista e idem noi per l'eventuale persona. Penso così pure sul tradimento, se un amore finisce, piuttosto che tradire preferisco lasciare e ricominciare la vita da single per un discorso di correttezza e coerenza verso me stesso e verso la persona con cui sono stato, idem per quel che c'è stato e quindi mi riferisco ai rispettivi sentimenti che non butto a mare o svaluto per una svuotata di coglioni momentanea.
Poi ovviamente ognuno può decidere che invece è più importante l'appagamento del momento rispetto a tutto il discorso emotivo/morale.

Quindi? Si ovvio che si può non tradire e stare insieme ad una persona anche cinquantanni.
 
Ultima modifica:
Se la vostra donna non se la sente di fare l'amore/avere un rapporto con voi, vi rassegnate e andate subito a donne ?
Premetto : io ho 38 anni e lei 50.
Eccoci, prepariamoci al solito "quarto d'ora d'odio", come in 1984 di Orwell. Non so se avete letto il romanzo, ma il famoso "quarto d'ora d'odio" è un episodio del libro in cui si narra che il Grande Fratello - il dittatore - obbliga l'intera popolazione a scagliare il suo odio verso qualcuno o qualcosa per un quarto d'ora al giorno.

Sebbene io - da uomo libero - non abbia alcun interesse a difendere i Punter sposati, ho sempre sostenuto le ragioni dei Punter con moglie e che vanno comunque a Pay. Fondamentalmente sono un uomo che crede realisticamente nei compromessi, e molte, moltissime cose, nella vita, sono dei compromessi. Realisticamente, ripeto.
Oltre a credere nei compromessi, credo anche che non si debba mai buttare via il bambino con l'acqua sporca. Mi spiego. Un matrimonio - un'unione - può essere buona sotto tanti aspetti anche senza sesso, perché le unioni umane sono situazioni complesse, determinate da molteplici fattori. Ora, se non c'è più sesso ma lui - O LEI - sente l'esigenza di vivere esperienze erotiche, il mondo offre delle soluzioni. Il sesso a pagamento è una di queste e - mi verrebbe da dire - è anche una delle soluzioni più indolori.
Se una moglie dopo una certa età non la dà più, o se il marito - che può comunque essere una bravissima persona - ha un forte impulso sessuale di suo, non vedo francamente E REALISTICAMENTE perché non possa andare a Pay, godendosi un'ora di relax.

Prima di tutto, ricordiamo che una delle funzioni sociali più rilevanti del mondo Pay è stata anche quella di mantenere in vita dei matrimoni. E non solo matrimoni di gente comune. Anche re, imperatori, grandissimi uomini politici, condottieri, capi di stato, avevano concubine (cioè Pay!) con le quali vivevano ed esprimevano quella vita erotica impossibile da condurre con la moglie.

Un'altra cosa che molti non capiscono è che la monogamia - una forma di organizzazione dei rapporti umani che non mi sento né di criticare né di approvare ma che semplicemente so che esiste o è esistita - non è stata inventata - o quantomeno incentivata socialmente - perché ci fosse amore nella coppia, ma perché I FIGLI fossero tutelati e potessero crescere in una struttura familiare il più possibilmente stabile e duratura.
Molte delle cose che dico, un tempo (un tempo, o in altre culture!) sarebbero state cose ovvie. Poi è arrivata Signora Ipocrisia a insegnarci la morale, e allora è cambiato tutto.

Con questo voglio dire che il Punter sposato è BRAVO? Voglio incentivare i Punter sposati a rivolgersi alle Pay tutti i santi giorni?
No. Voglio (vorrei!) solo essere realista e razionale. Il Punter sposato che va a Pay non è né buono né cattivo, né coerente né incoerente.
Si tratta di una persona con i suoi pregi e difetti, come tutti, che - in moltissimi casi - è agito da una curiosità o da un istinto sessuale molto forte da gestire. Istinto - voglia - che non mi sento né di elogiare, né - tantomeno - di colpevolizzare.

- "Eh, ma se una moglie non la dà più, allora il marito dovrebbe avere le palle e la coerenza di troncare il matrimonio!".

Questo è un altro mantra, un altro tormentone, che sentiamo in continuazione.
Ottimo: mandiamo all'aria un matrimonio. Avviamo tutta quell'assurda e freddissima macchina giuridica che costituisce e legittima il divorzio. Facciamo ingrassare giudici e avvocati. Procuriamoci quintali di stress, destabilizziamo ogni equilibrio nella vita dei figli: litighiamo, vogliamoci male. Ma assolutamente, non andiamo a Pay, eh!

Io credo che ognuno debba e possa fare come crede. Con un briciolo di consapevolezza in più, aggiungo.

Nella vita non si sceglie mai fra il "bene" e il "male" in senso assoluto, radicale.
Spesso le nostre scelte sono fra due mali: fra il male maggiore e il male minore. Ci crediamo puri, coerenti, ma siamo tutti invischiati in questo o quel compromesso. Siamo tutti coerenti - alla fine - con ciò che ci conviene. Dobbiamo tutti, in certi momenti, accettare l'idea di mentire a noi stessi, o agli altri. Siamo sempre pronti a consolare noi stessi, ma ci è difficilissimo concedere agli altri la stessa indulgenza.

Quando lavoravo come dipendente, circa quindici anni fa, mi trovavo spesso coinvolto in situazioni psicologicamente ed emotivamente difficili. Chi è stato dipendente, sa di cosa parlo.
Ho avuto un datore di lavoro (era Olandese!) che si sentiva autorizzato a trattarmi da paggetto, soprattutto davanti agli altri. Considerava gli Italiani degli imbecilli retrogradi, mi faceva pesare qualsiasi cosa. Ho avuto, relativamente in pochi anni, la fortuna IMMENSA di uscire definitivamente da quelle situazioni di subordinazione. Se adesso posso permettermi il lusso di togliere il saluto e sfanculare il gentiluomo Olandese, quando ero vincolato per lavoro a quel figuro dovevo stare buono e zitto. Certo, avevo anche dei vantaggi. I soldi e le opportunità di lavoro, a quel tempo, derivavano anche da lì.
Se fosse stato tutto un film, avrei dovuto ribellarmi subito. Avrei dovuto prendere per la gola l'Olandese e dargli una lezione, proprio come si vede nei film, quando l'eroe si fa giustizia da solo. Ma la vita non è un film. Nei film le scene finiscono. Con un salto di montaggio tutto si risolve. Ma nella vita il montaggio non esiste. Non si salta alla scena successiva privi di conseguenze: un errore può costare caro. Le situazioni hanno strascichi talvolta perenni, occorre ponderare tutto con massima cautela.

Dico questo perché - che si sia d'accordo o meno con il Punter sposato - occorre comprendere che le situazioni, tutte le situazioni, sono stratificate e complesse. Puntare il dito è sempre stato più facile che cercare - se non di capire - almeno di immaginare uno scenario più ampio, una dinamica più estesa.
 
Comunque conviene non farsi domande sul tradimento o altro, capisco che il post sia coincidente con un altro, ma appunto c'è un altro dove se nè ampiamente discusso del tema e ognuno è giustamente rimasto della propria opinione. Credo che altrimenti si creerebbe una sequela di flame allucinante, quindi se proprio ne dobbiamo parlare conviene più nell'altro post.

Questo a mio avviso chiede un'altra cosa, ossia un consiglio su cosa fare se la propria compagna non ha voglia.

My2cent
 
Eccoci, prepariamoci al solito "quarto d'ora d'odio", come in 1984 di Orwell. Non so se avete letto il romanzo, ma il famoso "quarto d'ora d'odio" è un episodio del libro in cui si narra che il Grande Fratello - il dittatore - obbliga l'intera popolazione a scagliare il suo odio verso qualcuno o qualcosa per un quarto d'ora al giorno.

Sebbene io - da uomo libero - non abbia alcun interesse a difendere i Punter sposati, ho sempre sostenuto le ragioni dei Punter con moglie e che vanno comunque a Pay. Fondamentalmente sono un uomo che crede realisticamente nei compromessi, e molte, moltissime cose, nella vita, sono dei compromessi. Realisticamente, ripeto.
Oltre a credere nei compromessi, credo anche che non si debba mai buttare via il bambino con l'acqua sporca. Mi spiego. Un matrimonio - un'unione - può essere buona sotto tanti aspetti anche senza sesso, perché le unioni umane sono situazioni complesse, determinate da molteplici fattori. Ora, se non c'è più sesso ma lui - O LEI - sente l'esigenza di vivere esperienze erotiche, il mondo offre delle soluzioni. Il sesso a pagamento è una di queste e - mi verrebbe da dire - è anche una delle soluzioni più indolori.
Se una moglie dopo una certa età non la dà più, o se il marito - che può comunque essere una bravissima persona - ha un forte impulso sessuale di suo, non vedo francamente E REALISTICAMENTE perché non possa andare a Pay, godendosi un'ora di relax.

Prima di tutto, ricordiamo che una delle funzioni sociali più rilevanti del mondo Pay è stata anche quella di mantenere in vita dei matrimoni. E non solo matrimoni di gente comune. Anche re, imperatori, grandissimi uomini politici, condottieri, capi di stato, avevano concubine (cioè Pay!) con le quali vivevano ed esprimevano quella vita erotica impossibile da condurre con la moglie.

Un'altra cosa che molti non capiscono è che la monogamia - una forma di organizzazione dei rapporti umani che non mi sento né di criticare né di approvare ma che semplicemente so che esiste o è esistita - non è stata inventata - o quantomeno incentivata socialmente - perché ci fosse amore nella coppia, ma perché I FIGLI fossero tutelati e potessero crescere in una struttura familiare il più possibilmente stabile e duratura.
Molte delle cose che dico, un tempo (un tempo, o in altre culture!) sarebbero state cose ovvie. Poi è arrivata Signora Ipocrisia a insegnarci la morale, e allora è cambiato tutto.

Con questo voglio dire che il Punter sposato è BRAVO? Voglio incentivare i Punter sposati a rivolgersi alle Pay tutti i santi giorni?
No. Voglio (vorrei!) solo essere realista e razionale. Il Punter sposato che va a Pay non è né buono né cattivo, né coerente né incoerente.
Si tratta di una persona con i suoi pregi e difetti, come tutti, che - in moltissimi casi - è agito da una curiosità o da un istinto sessuale molto forte da gestire. Istinto - voglia - che non mi sento né di elogiare, né - tantomeno - di colpevolizzare.

- "Eh, ma se una moglie non la dà più, allora il marito dovrebbe avere le palle e la coerenza di troncare il matrimonio!".

Questo è un altro mantra, un altro tormentone, che sentiamo in continuazione.
Ottimo: mandiamo all'aria un matrimonio. Avviamo tutta quell'assurda e freddissima macchina giuridica che costituisce e legittima il divorzio. Facciamo ingrassare giudici e avvocati. Procuriamoci quintali di stress, destabilizziamo ogni equilibrio nella vita dei figli: litighiamo, vogliamoci male. Ma assolutamente, non andiamo a Pay, eh!

Io credo che ognuno debba e possa fare come crede. Con un briciolo di consapevolezza in più, aggiungo.

Nella vita non si sceglie mai fra il "bene" e il "male" in senso assoluto, radicale.
Spesso le nostre scelte sono fra due mali: fra il male maggiore e il male minore. Ci crediamo puri, coerenti, ma siamo tutti invischiati in questo o quel compromesso. Siamo tutti coerenti - alla fine - con ciò che ci conviene. Dobbiamo tutti, in certi momenti, accettare l'idea di mentire a noi stessi, o agli altri. Siamo sempre pronti a consolare noi stessi, ma ci è difficilissimo concedere agli altri la stessa indulgenza.

Quando lavoravo come dipendente, circa quindici anni fa, mi trovavo spesso coinvolto in situazioni psicologicamente ed emotivamente difficili. Chi è stato dipendente, sa di cosa parlo.
Ho avuto un datore di lavoro (era Olandese!) che si sentiva autorizzato a trattarmi da paggetto, soprattutto davanti agli altri. Considerava gli Italiani degli imbecilli retrogradi, mi faceva pesare qualsiasi cosa. Ho avuto, relativamente in pochi anni, la fortuna IMMENSA di uscire definitivamente da quelle situazioni di subordinazione. Se adesso posso permettermi il lusso di togliere il saluto e sfanculare il gentiluomo Olandese, quando ero vincolato per lavoro a quel figuro dovevo stare buono e zitto. Certo, avevo anche dei vantaggi. I soldi e le opportunità di lavoro, a quel tempo, derivavano anche da lì.
Se fosse stato tutto un film, avrei dovuto ribellarmi subito. Avrei dovuto prendere per la gola l'Olandese e dargli una lezione, proprio come si vede nei film, quando l'eroe si fa giustizia da solo. Ma la vita non è un film. Nei film le scene finiscono. Con un salto di montaggio tutto si risolve. Ma nella vita il montaggio non esiste. Non si salta alla scena successiva privi di conseguenze: un errore può costare caro. Le situazioni hanno strascichi talvolta perenni, occorre ponderare tutto con massima cautela.

Dico questo perché - che si sia d'accordo o meno con il Punter sposato - occorre comprendere che le situazioni, tutte le situazioni, sono stratificate e complesse. Puntare il dito è sempre stato più facile che cercare - se non di capire - almeno di immaginare uno scenario più ampio, una dinamica più estesa.
Mi posso permettere di dire che non sarei stato in grado di descrivere meglio il mio pensiero che hai espresso.
Aggiungo per rafforzare che il matrimonio in se stesso è un compromesso xchè la formula recita :
" ..nel bene e nel male,.."
Quindi implicitamente con un compromesso.
Napo
 
Eccoci, prepariamoci al solito "quarto d'ora d'odio", come in 1984 di Orwell. Non so se avete letto il romanzo, ma il famoso "quarto d'ora d'odio" è un episodio del libro in cui si narra che il Grande Fratello - il dittatore - obbliga l'intera popolazione a scagliare il suo odio verso qualcuno o qualcosa per un quarto d'ora al giorno.

Sebbene io - da uomo libero - non abbia alcun interesse a difendere i Punter sposati, ho sempre sostenuto le ragioni dei Punter con moglie e che vanno comunque a Pay. Fondamentalmente sono un uomo che crede realisticamente nei compromessi, e molte, moltissime cose, nella vita, sono dei compromessi. Realisticamente, ripeto.
Oltre a credere nei compromessi, credo anche che non si debba mai buttare via il bambino con l'acqua sporca. Mi spiego. Un matrimonio - un'unione - può essere buona sotto tanti aspetti anche senza sesso, perché le unioni umane sono situazioni complesse, determinate da molteplici fattori. Ora, se non c'è più sesso ma lui - O LEI - sente l'esigenza di vivere esperienze erotiche, il mondo offre delle soluzioni. Il sesso a pagamento è una di queste e - mi verrebbe da dire - è anche una delle soluzioni più indolori.
Se una moglie dopo una certa età non la dà più, o se il marito - che può comunque essere una bravissima persona - ha un forte impulso sessuale di suo, non vedo francamente E REALISTICAMENTE perché non possa andare a Pay, godendosi un'ora di relax.

Prima di tutto, ricordiamo che una delle funzioni sociali più rilevanti del mondo Pay è stata anche quella di mantenere in vita dei matrimoni. E non solo matrimoni di gente comune. Anche re, imperatori, grandissimi uomini politici, condottieri, capi di stato, avevano concubine (cioè Pay!) con le quali vivevano ed esprimevano quella vita erotica impossibile da condurre con la moglie.

Un'altra cosa che molti non capiscono è che la monogamia - una forma di organizzazione dei rapporti umani che non mi sento né di criticare né di approvare ma che semplicemente so che esiste o è esistita - non è stata inventata - o quantomeno incentivata socialmente - perché ci fosse amore nella coppia, ma perché I FIGLI fossero tutelati e potessero crescere in una struttura familiare il più possibilmente stabile e duratura.
Molte delle cose che dico, un tempo (un tempo, o in altre culture!) sarebbero state cose ovvie. Poi è arrivata Signora Ipocrisia a insegnarci la morale, e allora è cambiato tutto.

Con questo voglio dire che il Punter sposato è BRAVO? Voglio incentivare i Punter sposati a rivolgersi alle Pay tutti i santi giorni?
No. Voglio (vorrei!) solo essere realista e razionale. Il Punter sposato che va a Pay non è né buono né cattivo, né coerente né incoerente.
Si tratta di una persona con i suoi pregi e difetti, come tutti, che - in moltissimi casi - è agito da una curiosità o da un istinto sessuale molto forte da gestire. Istinto - voglia - che non mi sento né di elogiare, né - tantomeno - di colpevolizzare.

- "Eh, ma se una moglie non la dà più, allora il marito dovrebbe avere le palle e la coerenza di troncare il matrimonio!".

Questo è un altro mantra, un altro tormentone, che sentiamo in continuazione.
Ottimo: mandiamo all'aria un matrimonio. Avviamo tutta quell'assurda e freddissima macchina giuridica che costituisce e legittima il divorzio. Facciamo ingrassare giudici e avvocati. Procuriamoci quintali di stress, destabilizziamo ogni equilibrio nella vita dei figli: litighiamo, vogliamoci male. Ma assolutamente, non andiamo a Pay, eh!

Io credo che ognuno debba e possa fare come crede. Con un briciolo di consapevolezza in più, aggiungo.

Nella vita non si sceglie mai fra il "bene" e il "male" in senso assoluto, radicale.
Spesso le nostre scelte sono fra due mali: fra il male maggiore e il male minore. Ci crediamo puri, coerenti, ma siamo tutti invischiati in questo o quel compromesso. Siamo tutti coerenti - alla fine - con ciò che ci conviene. Dobbiamo tutti, in certi momenti, accettare l'idea di mentire a noi stessi, o agli altri. Siamo sempre pronti a consolare noi stessi, ma ci è difficilissimo concedere agli altri la stessa indulgenza.

Quando lavoravo come dipendente, circa quindici anni fa, mi trovavo spesso coinvolto in situazioni psicologicamente ed emotivamente difficili. Chi è stato dipendente, sa di cosa parlo.
Ho avuto un datore di lavoro (era Olandese!) che si sentiva autorizzato a trattarmi da paggetto, soprattutto davanti agli altri. Considerava gli Italiani degli imbecilli retrogradi, mi faceva pesare qualsiasi cosa. Ho avuto, relativamente in pochi anni, la fortuna IMMENSA di uscire definitivamente da quelle situazioni di subordinazione. Se adesso posso permettermi il lusso di togliere il saluto e sfanculare il gentiluomo Olandese, quando ero vincolato per lavoro a quel figuro dovevo stare buono e zitto. Certo, avevo anche dei vantaggi. I soldi e le opportunità di lavoro, a quel tempo, derivavano anche da lì.
Se fosse stato tutto un film, avrei dovuto ribellarmi subito. Avrei dovuto prendere per la gola l'Olandese e dargli una lezione, proprio come si vede nei film, quando l'eroe si fa giustizia da solo. Ma la vita non è un film. Nei film le scene finiscono. Con un salto di montaggio tutto si risolve. Ma nella vita il montaggio non esiste. Non si salta alla scena successiva privi di conseguenze: un errore può costare caro. Le situazioni hanno strascichi talvolta perenni, occorre ponderare tutto con massima cautela.

Dico questo perché - che si sia d'accordo o meno con il Punter sposato - occorre comprendere che le situazioni, tutte le situazioni, sono stratificate e complesse. Puntare il dito è sempre stato più facile che cercare - se non di capire - almeno di immaginare uno scenario più ampio, una dinamica più estesa.
Grazie per le tue parole 🫶
 
Io do un parere da ragazzo giovane. Ho avuto diverse ragazze e rapporti lunghi. In tutti i casi si parte a palla, voglia di scopare, provare di tutto. Dopo molti anni di relazione si scopa sempre perché siamo giovani, però finisce sempre che quello più gasato e che prende più iniziative sono io. Ma anche la qualità della prestazione tende a calare. Da giovani...Posso immaginare dopo!!! Le donne sono tutte uguali, non saranno mai come noi uomini. Alla fine è anche comprensibile che uno si arrenda e vada a pay (parlo per i più grandi). Sarebbe una punizione avere voglia e finire sempre solo a seghe.
 
Io do un parere da ragazzo giovane. Ho avuto diverse ragazze e rapporti lunghi. In tutti i casi si parte a palla, voglia di scopare, provare di tutto. Dopo molti anni di relazione si scopa sempre perché siamo giovani, però finisce sempre che quello più gasato e che prende più iniziative sono io. Ma anche la qualità della prestazione tende a calare. Da giovani...Posso immaginare dopo!!! Le donne sono tutte uguali, non saranno mai come noi uomini. Alla fine è anche comprensibile che uno si arrenda e vada a pay (parlo per i più grandi). Sarebbe una punizione avere voglia e finire sempre solo a seghe.
Diciamo che è una dinamica usuale e che viene riportata spesso. Io credo che la motivazione sia perché le donne vadano stimolate mentalmente anche prima dell'atto, a parole, flirtando e così via. Per dire io con la mia ultima ex ho iniziato da subito una relazione non vanilla, inserendo piano piano pratiche BDSM e devo dire che poi la prestazione in seguito da parte sua era sempre meglio di qualsiasi pay con cui ero e sono andato fin'ora. Non solo perché gli piacevo, ma anche perché la portavo ad un climax tale che era lei a scoparmi "male". Ecco io credo che spesso nelle coppie manchi questo (al di là di usare o meno determinate pratiche rispetto ad altre). Ora non sarà stato il caso tuo e magari ci sono evindeti "non partecipazioni" della tua di lei di volta in volta che si è alternata, ma io credo che purtroppo sia questo il problema di fondo, poi posso sbagliare eh ci mancherebbe.
 
Diciamo che è una dinamica usuale e che viene riportata spesso. Io credo che la motivazione sia perché le donne vadano stimolate mentalmente anche prima dell'atto, a parole, flirtando e così via. Per dire io con la mia ultima ex ho iniziato da subito una relazione non vanilla, inserendo piano piano pratiche BDSM e devo dire che poi la prestazione in seguito da parte sua era sempre meglio di qualsiasi pay con cui ero e sono andato fin'ora. Non solo perché gli piacevo, ma anche perché la portavo ad un climax tale che era lei a scoparmi "male". Ecco io credo che spesso nelle coppie manchi questo (al di là di usare o meno determinate pratiche rispetto ad altre). Ora non sarà stato il caso tuo e magari ci sono evindeti "non partecipazioni" della tua di lei di volta in volta che si è alternata, ma io credo che purtroppo sia questo il problema di fondo, poi posso sbagliare eh ci mancherebbe.
Guarda con la mia attuale mi trovo ancora benissimo e facciamo tante pratiche. Pure costumi, perversioni, ci si imbosca all'aria aperta... Inoltre lei è sempre pazza di me e scopa forte . Però rispetto ai primi anni noto già una differenza. Un po' in diminuzione. Con le mie ex vabbè... Tutto questo no, solo sesso voglioso standard ma non facevo quello che faccio con la mia attuale.
 
Guarda con la mia attuale mi trovo ancora benissimo e facciamo tante pratiche. Pure costumi, perversioni, ci si imbosca all'aria aperta... Inoltre lei è sempre pazza di me e scopa forte . Però rispetto ai primi anni noto già una differenza. Un po' in diminuzione. Con le mie ex vabbè... Tutto questo no, solo sesso voglioso standard ma non facevo quello che faccio con la mia attuale.
E vabbè ci sta, poi specifico che ovviamente il mio era un commento generale e non ad personam, stare sempre a palla oppure una prestazione fotocopia dopo l'altra non penso che sia replicabile ;).
Poi ovviamente la relazione che vivi la sai tu, quindi se noti una differenza sicuramente è così.
 
10-15 anni è un enormità a mio avviso, che cosa vi scambiate ammesso e non concesso che piacete ad un eventuale donna più giovane?

Faccio un esempio, se un uomo ha 45 anni lei dovrebbe averne 30, se l'uomo ne ha 50 lei 40/35 e così via, ovviamente non mi riferisco a un uomo di 30 anni perché altrimenti si va verso la pedofilia 😅 :ROFLMAO:.
 
Io sono 45 anni che sto con mia moglie.Non la cambierei con nessuna, e non l avevo mai tradita fino alla nascita dei figli.A 35 anni ho iniziato ad inanellare storie parallele con grandi scopate e sensazioni fantastiche.Poi queste storie ti rendi conto che ti minano il rapporto e sono molto stressanti , a volte ci vai sotto e così a 45 anni ho iniziato a sciftare con le pay. Un altro genere di piacere , magari più hard ma meno emozionante. Premetto a casa scopicchio ma con quel poco non ci vado avanti.Ormai sono dipendente , se mi beccasse non potrei decidere di rinunciare alle scopate fuori via. Rimorsi? Ora non più.Se me la desse di più non andrei più a pay ? Non credo ma ridurrei l esigenza.Sicuramente evito le free , anche se le rimpiango , ma ormai è una dipendenza mentale.
 
Io sono 45 anni che sto con mia moglie.Non la cambierei con nessuna, e non l avevo mai tradita fino alla nascita dei figli.A 35 anni ho iniziato ad inanellare storie parallele con grandi scopate e sensazioni fantastiche.Poi queste storie ti rendi conto che ti minano il rapporto e sono molto stressanti , a volte ci vai sotto e così a 45 anni ho iniziato a sciftare con le pay. Un altro genere di piacere , magari più hard ma meno emozionante. Premetto a casa scopicchio ma con quel poco non ci vado avanti.Ormai sono dipendente , se mi beccasse non potrei decidere di rinunciare alle scopate fuori via. Rimorsi? Ora non più.Se me la desse di più non andrei più a pay ? Non credo ma ridurrei l esigenza.Sicuramente evito le free , anche se le rimpiango , ma ormai è una dipendenza mentale.
Come ti capisco... Tutto uguale a te tranne che io fortunatamente scopo molto e non ho figli . Perché vado a pay lo stesso? Una volta provato non ho più smesso.
 
Per dire io con la mia ultima ex ho iniziato da subito una relazione non vanilla, inserendo piano piano pratiche BDSM e devo dire che poi la prestazione in seguito da parte sua era sempre meglio di qualsiasi pay con cui ero e sono andato fin'ora. Non solo perché gli piacevo, ma anche perché la portavo ad un climax tale che era lei a scoparmi "male".
Bene, e di quanti anni stiamo parlando?
 
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