Pochi minuti di pellicola.

Oggi è morto un grande attore: Tomas Milian, che non sarebbe giusto ricordare solo perché è stato un divertente Monnezza o uno spassoso Ispettore Giraldi . Eccolo infatti interpretare alla grande, in età già avanzata, il losco Generale Salazar nel pluripremiato Traffic di S. Soderbergh, faccia a faccia con l'emergente Benicio Del Toro:

 
Uno dei film più inquietanti che mi sia capitato di vedere tanti anni fa (è del 1976): Monsieur Klein di J. Losey, con un Alain Delon incredibilmente bravo nell'interpretare un meschino opportunista che nella Parigi occupata dai nazisti compra oggetti preziosi dagli ebrei costretti a fuggire, ma ad un tratto scopre di avere una specie di sosia, che si chiama esattamente come lui ed è perseguitato in quanto ebreo. Tra l'altro è uno dei primi film ( se non proprio il primo) a trattare chiaramente del Rafle du Vélodrome d'Hiver , il grande e tremendo rastrellamento antisemita fatto proprio dai francesi a Parigi, durante l'occupazione nazista. Metto il trailer, perché non ho trovato un frammento adeguato:

 
A completamento del post precedente, segnalo che sul tema del "doppio" nel cinema qualcuno ( Enrico Ghezzi) scrisse più di un articolo: qui un classico esempio da La Doppia Vita di Veronika di K.Kieślowski, ossia il momento nel quale la protagonista polacca Weronika ( la bella Irène Jacob) vede in una tumultuosa piazza di Cracovia la 'se stessa' Véronique, francese, con la quale ella non sa, ma 'sente', di avere tanto in comune :

 
Beh, visto che hai citato un capolavoro, non resta che citarne la diretta parodia, che raggiunse una fama quasi pari all'originale: con grande senso dell'umorismo e dell'autoironia, Bernardo Bertolucci confessò in un documentario di non averlo mai voluto vedere, perché temeva fosse meglio del suo Ultimo Tango a Parigi.
Ecco dunque il finale di Ultimo Tango a Zagarol di N.Cicero con un grande Franco Franchi:

 
... ed ecco il remake del 1983, non particolarmente riuscito, intitolato All'Ultimo Respiro e diretto dal regista J.McBride, con Richard Gere e Valérie Kaprinski, quest'ultima tanto bella quanto poco capace come attrice : infatti dopo questo film si parlò molto di lei, che però esaurì in fretta la notorietà e fece pochi altri film degni di nota.
Per giunta, non fu certo aiutata nel nostro paese da un doppiaggio piuttosto "lagnoso":

 
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