Gekkone ho dato una scorsa ai tuoi interventi e ho notato che le motivazioni ricorrenti che ti hanno spinto a smettere sono la fede e il denaro. Uno strano connubio questo, tra due elementi che per quanto possano apparire in contrasto tra loro, ritroviamo spesso nelle storie più disgraziate.
Potrei essere stato disattento durante la lettura, ma mai ho visto un riferimento alla tua famiglia o all’affetto verso moglie e figli se ci sono, come motivi validi per smettere e tanto meno ravvedo un pentimento in questo senso.
Quello che voglio dire è che una persona decide di smettere di compiere determinate azioni perché è arrivato a considerarle azioni cattive, cioè che peggiorano la propria esistenza e arrestano la propria crescita, che procurano sofferenza intima e sofferenza nel rapporto con i propri affetti e con gli altri in generale.
Potrei sbagliarmi ma non ho notato questa analisi o magari l’hai data per scontata e hai preferito risparmiarcela.
Il ricorso alla fede esposto così, sembra la bacchetta magica di Silvan, ma chi concepisce la fede come un percorso intimo, sa bene che il pentimento è un momento, alle volte perfino drammatico, di autoanalisi.
Quindi, tolto l’aspetto economico, valutato il ricorso alla fede come un aspetto non del tutto chiaro, io francamente non capisco quali siano le motivazioni che ti hanno spinto a smettere di andare a prostitute.
In ogni caso, se in qualche modo tra le motivazioni rientrano pure le relazioni affettive, potesti trovare qualche spunto di riflessione in questa vecchia discussione.
https://community.punterforum.com/showthread.php?t=228415
Potrei essere stato disattento durante la lettura, ma mai ho visto un riferimento alla tua famiglia o all’affetto verso moglie e figli se ci sono, come motivi validi per smettere e tanto meno ravvedo un pentimento in questo senso.
Quello che voglio dire è che una persona decide di smettere di compiere determinate azioni perché è arrivato a considerarle azioni cattive, cioè che peggiorano la propria esistenza e arrestano la propria crescita, che procurano sofferenza intima e sofferenza nel rapporto con i propri affetti e con gli altri in generale.
Potrei sbagliarmi ma non ho notato questa analisi o magari l’hai data per scontata e hai preferito risparmiarcela.
Il ricorso alla fede esposto così, sembra la bacchetta magica di Silvan, ma chi concepisce la fede come un percorso intimo, sa bene che il pentimento è un momento, alle volte perfino drammatico, di autoanalisi.
Quindi, tolto l’aspetto economico, valutato il ricorso alla fede come un aspetto non del tutto chiaro, io francamente non capisco quali siano le motivazioni che ti hanno spinto a smettere di andare a prostitute.
In ogni caso, se in qualche modo tra le motivazioni rientrano pure le relazioni affettive, potesti trovare qualche spunto di riflessione in questa vecchia discussione.
https://community.punterforum.com/showthread.php?t=228415