@Paolo Tredici
Molte volte ho ascoltato la frase "Andare all'estero per far fortuna" a proposito di nostri connazionali che partivano, e partono,
sperando di poter un giorno tornare e comprare una casa, o un terreno, o mettere su un'attività.
Qualcuno ha fatto veramente fortuna riuscendo come commerciante o imprenditore, altri, tanti, come dipendenti hanno risparmiato
tenacemente per dieci o vent'anni.
Le ragazze che sono arrivate qui con il sogno di "far fortuna" in un anno o due, per poi tornare in patria e comprare casa e un'attività,
ci sono riuscite quelle che sono arrivate per prime.
Le prime Albanesi e Romene (esempio) arrivavano e ripartivano dopo breve tempo, vantandosi in patria di essersi sistemate e ostentando beni
che dalle loro parti erano quasi mitologici. Lo stesso vale per altre nazionalità.
Ma erano poche e la nostra economia era fiorente.
Poi ne sono arrivate un numero molto ma molto elevato, con l'illusione di replicare l'esperienza che avevano sentito raccontare dalle prime.
In una strada dove agli inizi ce ne erano due, e venivano caricate a raffica, si sono ritrovate in gran numero a contendersi lo stesso mercato;
un mercato con lo stesso numero di puttanieri, che però nel frattempo si erano impoveriti in una economia in declino da oltre vent'anni.
Considero attendibili i dati contabili che tu esponi in quanto sono acquisiti direttamente e non per sentito dire,
inoltre non ho motivo di dubitare della tua serietà.
Resta il fatto che quello che per gli italiani era "il sogno Americano" presto svanito, per queste ragazze è svanito "il sogno Italiano".
La moltitudine di ragazze che ha invaso il mercato della prostituzione ha generato un grave squilibrio tra domanda e offerta,
danneggiando se stesse e danneggiando le nostre esercenti che parimenti hanno problemi di casa, bollette, generi di sussistenza,
figli da crescere, parenti malati, debiti eccetera...
L'unica soluzione possibile è che loro lascino questo Paese andando verso mete dove sistemarsi in breve tempo,
per poter poi tornare ai loro affetti e alle loro consuetudini.
Tutto il discorso è imperniato su quanto tempo ci vuole per sistemarsi e tirare i remi in barca.
Il sogno è svanito! Devono avere questa consapevolezza, inutile vivacchiare e tirarla per le lunghe.
La tribolazione di passare la giornata in strada con questa calura, rimediando forse solo due marchette da 30€,
è minore della tribolazione di chi stende il bollente manto stradale per otto ore per la stessa cifra,
ed è anche minore della tribolazione dei braccianti agricoli che stanno sotto il sole almeno dieci ore.
Molte volte ho ascoltato la frase "Andare all'estero per far fortuna" a proposito di nostri connazionali che partivano, e partono,
sperando di poter un giorno tornare e comprare una casa, o un terreno, o mettere su un'attività.
Qualcuno ha fatto veramente fortuna riuscendo come commerciante o imprenditore, altri, tanti, come dipendenti hanno risparmiato
tenacemente per dieci o vent'anni.
Le ragazze che sono arrivate qui con il sogno di "far fortuna" in un anno o due, per poi tornare in patria e comprare casa e un'attività,
ci sono riuscite quelle che sono arrivate per prime.
Le prime Albanesi e Romene (esempio) arrivavano e ripartivano dopo breve tempo, vantandosi in patria di essersi sistemate e ostentando beni
che dalle loro parti erano quasi mitologici. Lo stesso vale per altre nazionalità.
Ma erano poche e la nostra economia era fiorente.
Poi ne sono arrivate un numero molto ma molto elevato, con l'illusione di replicare l'esperienza che avevano sentito raccontare dalle prime.
In una strada dove agli inizi ce ne erano due, e venivano caricate a raffica, si sono ritrovate in gran numero a contendersi lo stesso mercato;
un mercato con lo stesso numero di puttanieri, che però nel frattempo si erano impoveriti in una economia in declino da oltre vent'anni.
Considero attendibili i dati contabili che tu esponi in quanto sono acquisiti direttamente e non per sentito dire,
inoltre non ho motivo di dubitare della tua serietà.
Resta il fatto che quello che per gli italiani era "il sogno Americano" presto svanito, per queste ragazze è svanito "il sogno Italiano".
La moltitudine di ragazze che ha invaso il mercato della prostituzione ha generato un grave squilibrio tra domanda e offerta,
danneggiando se stesse e danneggiando le nostre esercenti che parimenti hanno problemi di casa, bollette, generi di sussistenza,
figli da crescere, parenti malati, debiti eccetera...
L'unica soluzione possibile è che loro lascino questo Paese andando verso mete dove sistemarsi in breve tempo,
per poter poi tornare ai loro affetti e alle loro consuetudini.
Tutto il discorso è imperniato su quanto tempo ci vuole per sistemarsi e tirare i remi in barca.
Il sogno è svanito! Devono avere questa consapevolezza, inutile vivacchiare e tirarla per le lunghe.
La tribolazione di passare la giornata in strada con questa calura, rimediando forse solo due marchette da 30€,
è minore della tribolazione di chi stende il bollente manto stradale per otto ore per la stessa cifra,
ed è anche minore della tribolazione dei braccianti agricoli che stanno sotto il sole almeno dieci ore.