Rassegna StamPunter

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Accertamento fiscale per la escort, che sfoggiava beni di lusso, pur essendo una professoressa di dichiarata professione.
Ecco che succede a fare troppo i fighi sui social. E posso garantire che è la prima cosa che guardano in ADE.​

Però qui non capisco: finché faceva la prostituta, faceva qualcosa di illegale? Forse che non era permesso dalla legge? Cafona o no, non mi sembra che fare i fighi sui social, per quanto odioso, sia reato.
Cioè, quando l'articolo parla di "probabili proventi illegali" si riferisce all'attività prostitutiva tout court o ad altro? Perché di per sé dei redditi da prostituzione non dovrebbero essere considerati illegali.

A quanto capisco la questione sarebbe soprattutto rappresentata dal possibile "sfruttamento" altrui; ma mi domando ad esempio: essere marito di una prostituta può essere sufficiente a determinare il reato di sfruttamento? Anche qualora tale marito non avesse altra occupazione e vivesse di fatto dei proventi dell'occupazione della moglie, non si tratterebbe di qualcosa di legittimo nell'ambito di un'unione coniugale?

O forse parliamo di un problema di evasione fiscale? In questo caso mi scuso con @Francostars che ha spiegato più volte in lungo e in largo la questione, ma sebbene abbia capito che una prostituta, volendo, ha la possibilità di aprire in qualche modo una partita IVA per pagare le tasse, mi chiedo fino a che punto i redditi da prostituzione, e la loro conseguente tassabilità, siano regolamentati. Cosa sarebbe esattamente tenuta a fare, dal punto di vista fiscale, una persona che sia dedita a vendere liberamente e legalmente il proprio corpo? (Mi lo chiedo sia in generale, sia, per ipotesi, per quanto riguarda una persona che lo faccia del tutto occasionalmente, avendo in realtà un'altra professione "regolare" come fonte fissa di reddito).
 
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Però qui non capisco: finché faceva la prostituta, faceva qualcosa di illegale? Forse che non era permesso dalla legge? Cafona o no, non mi sembra che fare i fighi sui social, per quanto odioso, sia reato.
Cioè, quando l'articolo parla di "probabili proventi illegali" si riferisce all'attività prostitutiva tout court o ad altro? Perché di per sé dei redditi da prostituzione non dovrebbero essere considerati illegali.

A quanto capisco la questione sarebbe soprattutto rappresentata dal possibile "sfruttamento" altrui; ma mi domando ad esempio: essere marito di una prostituta può essere sufficiente a determinare il reato di sfruttamento? Anche qualora tale marito non avesse altra occupazione e vivesse di fatto dei proventi dell'occupazione della moglie, non si tratterebbe di qualcosa di legittimo nell'ambito di un'unione coniugale?

O forse parliamo di un problema di evasione fiscale? In questo caso mi scuso con @Francostars che ha spiegato più volte in lungo e in largo la questione, ma sebbene abbia capito che una prostituta, volendo, ha la possibilità di aprire in qualche modo una partita IVA per pagare le tasse, mi chiedo fino a che punto i redditi da prostituzione, e la loro conseguente tassabilità, siano regolamentati. Cosa sarebbe esattamente tenuta a fare, dal punto di vista fiscale, una persona che sia dedita a vendere liberamente e legalmente il proprio corpo? (Mi lo chiedo sia in generale, sia, per ipotesi, per quanto riguarda una persona che lo faccia del tutto occasionalmente, avendo in realtà un'altra professione "regolare" come fonte fissa di reddito).
Ovviamente, l'illegalità della prostituta dovrebbe consistere proprio nella connessa evasione fiscale, visto che non sussiste la possibilità, ma l'obbligo di pagare le tasse per una prostituta in Italia al pari d'ogni altra libera professione non regolamentata, oltretutto se tale azione fosse occasionale e probabilmente quest'attività non era tale per la donna in questione, visto il grosso relativo guadagno.
Un marito di una meretrice, consapevole dell'attività di sua moglie non sarebbe imputabile, a patto che lo stesso non usufruisca del denaro della medesima prostituta e non sia presente tra questi due la comunione dei beni.
 
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Un marito di una meretrice, consapevole dell'attività di sua moglie non sarebbe imputabile, a patto che lo stesso non usufruisca del denaro della medesima prostituta e non sia presente tra questi due la comunione dei beni.

Confesso che sono molto ignorante in materia legale, quindi a volte faccio domande proprio stupide perché non ho nemmeno una lontana idea della risposta: ma quindi sostanzialmente in Italia a una prostituta (che pure eserciti legalmente il suo mestiere da ogni altro punto di vista) è vietato sposarsi in regime di comunione dei beni, pena rendere automaticamente il futuro marito uno sfruttatore "de facto"?
 
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Confesso che sono molto ignorante in materia legale, quindi a volte faccio domande proprio stupide perché non ho nemmeno una lontana idea della risposta: ma quindi sostanzialmente in Italia a una prostituta (che pure eserciti legalmente il suo mestiere da ogni altro punto di vista) è vietato sposarsi in regime di comunione dei beni, pena rendere automaticamente il futuro marito uno sfruttatore "de facto"?
Ho paura proprio di sì e rimanendo in tema del thread, mi sembra che tale storia sia stata citata dalle news anni fa! Giustamente, non si ha l'impedimento al matrimonio per i soggetti in questione, visto che esiste la divisione dei rispettivi beni!
 
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Sembra che vogliano scaricare la colpa sul meretricio a riguardo del boom di contagi da Sars-CoV2 nella relativa seconda tornata, piuttosto che evidenziare il connesso fallimento per merito di non aver chiuso fin da subito tutte le scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio italiano fin da settembre.
 
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Confesso che sono molto ignorante in materia legale, quindi a volte faccio domande proprio stupide perché non ho nemmeno una lontana idea della risposta: ma quindi sostanzialmente in Italia a una prostituta (che pure eserciti legalmente il suo mestiere da ogni altro punto di vista) è vietato sposarsi in regime di comunione dei beni, pena rendere automaticamente il futuro marito uno sfruttatore "de facto"?
Domanda interessante, mi piacerebbe sentire l'opinione dell'avv. Lafayette
 
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Sembra che vogliano scaricare la colpa sul meretricio a riguardo del boom di contagi da Sars-CoV2 nella relativa seconda tornata, piuttosto che evidenziare il connesso fallimento per merito di non aver chiuso fin da subito tutte le scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio italiano fin da settembre.

Caro collega permettermi di dissentire anche se non voglio trascinare questo tread sul tema Covid.
La chiusura delle scuole (o meglio la DAD) è l’ennesima dimostrazione di scarsa organizzazione del paese rispetto al problema.
Non si è intervenuto come necessario su altre carenze (trasporti pubblici e sanità) anche perché non facile fare molto nei tre mesi estivi dopo lustri di gestioni rivolte alla riduzione dei costi.
Fermare la didattica in presenza è l’ennesimo sgarbo gerontocratico di questa Nazione verso la generazione dei nostri figli.
Il mio auspicio, un po’ cinico, come risultato della pandemia ci sia un calo dell’aspettativa di vita e quindi (Fornero docet) si consenta di andare in pensione prima agevolando un sano ricambio generazionale nel mondo del lavoro.
 

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Solita storia di provincia...
Lo scandalo nasce perché invece di una procace Russa o di una scafata Rumena le prostitute sono italiane, non più giovani e pure insegnanti, un ruolo che - nell’ipocrita visione comune - deve essere moralmente ineccepibile h24 e non solo quando in classe con gli studenti.
A essere onesti, il reato più grave è la violazione del DPCM anti Covid.
 
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Solita storia di provincia...
Lo scandalo nasce perché invece di una procace Russa o di una scafata Rumena le prostitute sono italiane, non più giovani e pure insegnanti, un ruolo che - nell’ipocrita visione comune - deve essere moralmente ineccepibile h24 e non solo quando in classe con gli studenti.
A essere onesti, il reato più grave è la violazione del DPCM anti Covid.

Sottoscrivo in toto. Mi viene in effetti da chiedermi se ci sarebbe stato lo stesso accanimento investigativo se non si fosse trattato anche di un caso caratterizzato da reiterate violazioni delle norme anti-Covid, che francamente sono l'unica cosa che mi sentirei seriamente di imputare a queste persone.

E l'idea che certe categorie di persone debbano essere più irreprensibili delle altre nella loro vita privata è francamente di un moralismo insopportabile: un'insegnante non è una suora, non ha preso i voti; nella sua vita privata deve poter essere libera di vivere la sua sessualità come meglio crede, incluso, eventualmente, vendere, liberamente e legalmente, il proprio corpo (e che il marito e l'amico fossero aguzzini che la costringevano... beh, ovviamente non conosco le circostanze, quindi non dovrei dir niente, ma così a naso, da quello che è stato scritto sulla vicenda, mi sembra che si tratti di un'ipotesi campata per aria).
 
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Rileggendo il pezzo della Stampa mi pare una pubblicità all’Arma con tanto di nomi dei militi coinvolti nell’indagine in quanto “investigatore di razza e profondo conoscitore del territorio”...
Vedremo l’efficacia dell’indagine al termine dei dibattimenti processuali, se mai ci saranno...
 
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Scandalo a luci rosse a Imperia, spunta il nome di una seconda prof dalla doppia vita seconda prof che arrotondava a Imperia. Averne avute di prof così ai miei tempi...​
Secondo me il punto non è tanto la moralità dell’insegnante ma il regime delle incompatibilità lavorative e professionali del personale docente, che è un articolo che all’atto dell’assunzione hanno espressamente accettato a fronte di uno stipendio sicuro, delle ferie pagate, delle 36 ore settimanali e del vantaggio di lavorare in maniera per niente logorante poco più di 8 mesi all’anno. Ci sono tante attività legali e riconosciute (a differenza della prostituzione) che potrebbero assicurarmi introiti ben maggiori di quelli che percepisco ma non mi sono consentite e quelle prof non sono migliori o più furbe di me. Nell’intraprendere quella strada sapevano di mettere a rischio ciò che già avevano e hanno accettato di correrlo. Sfortunatamente è andata male. Personalmente mi sarei fatto i conti diversamente, infatti non faccio il trafficante. Dura lex sed lex.​
mi pare una pubblicità all’Arma con tanto di nomi dei militi coinvolti nell’indagine in quanto “investigatore di razza e profondo conoscitore del territorio”...​
Un anno di indagini, un fottio di intercettazioni e pedinamenti hanno un costo sui contribuenti che non sto qua a quantificare ma certamente maggiore di quanto ne ricaverà l’ADE dall’accertamento che ne scaturirà sicuramente. Una bella pubblicità non direi anche perché non è che hanno arrestato il capi dei capi. Aggiungi poi le convocazioni dei clienti a tappeto...davvero non capisco perché tanto accanimento e dispendio di risorse umane per una cosa del genere. Magari a Imperia è il reato più grave a cui dover badare, purtroppo io vivo in una realtà ben diversa.​
 
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Sembra che ultimamente il lockdown, anche se non totale, abbia lasciato più tempo libero alle FDO per indagini legate al secondo mestiere più vecchio del mondo. È già il secondo episodio, a distanza di poco tempo, di cui leggo nella cronaca de "La Stampa".
Anche in redazione saranno stufi dei soliti bollettini Covid, quindi ci marciano. Ci marcio anch'io, chiuso in casa dopo l'orario lavorativo :ROFLMAO:.
Tra l'altro l'annuncio sembrerebbe ancora attivo, su qualche portale.
 
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Solita storia di provincia...
Lo scandalo nasce perché invece di una procace Russa o di una scafata Rumena le prostitute sono italiane, non più giovani e pure insegnanti, un ruolo che - nell’ipocrita visione comune - deve essere moralmente ineccepibile h24 e non solo quando in classe con gli studenti.
Cosa simile accadde anni fa alla prof di PN che fu sospesa dall'insegnamento per la sue trasgressioni nella vita privata La porno-prof nella bufera è stata sospesa dalla scuola - Scuola & Giovani - Repubblica.it
 
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alligator

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Con la gente che c'e' in giro.....purtroppo si rischia la vita anche solo mettendo foto non reali... :(

 
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Poi qualcuno mi spiega che minchia c’entrano le foto in mutande di perfette sconosciute nell’articolo di una povera crista che ha fatto una brutta fine... Mi meraviglio di come non sia stato menzionato a mo di marchetta il proprietario di Escort Advisor come massimo esperto di annunci con foto taroccate...​
 
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Con la gente che c'e' in giro.....purtroppo si rischia la vita anche solo mettendo foto non reali... :(

‘sto assassino in galera e buttino vie le chiavi!
Ergastolo tutta la vita.
 
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Con la gente che c'e' in giro.....purtroppo si rischia la vita anche solo mettendo foto non reali... :(

Quindi, hanno utilizzato solo WA. Forse per questo non sono riusciti ad identificare subito l'assassino in questione. Sarebbe accaduto diversamente, se i due in merito si fossero scambiati le chiamate ai rispettivi numeri di telefono, visto che questi appaiono sui tabulati telefonici, visionabili dagli investigatori.
 
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