SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Appiano Gentile
ZONA: 45.743212, 8.982967
NOME: Laura
NAZIONALITA': Romania
ETA': 23, quasi 24 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 10'
DESCRIZIONE FISICA: altezza non oltre l'1,65, molto magra, capelli biondi tinti (la ricrescita è scura) di media lunghezza, viso carino, seno n.v.
ATTITUDINE: buon impegno, cadenze frenetiche ; socievole, nonostante il viaggio brevissimo
LA MIA RECENSIONE:
UN ENIGMA DA RISOLVERE
Di rientro da MXP, la nuova Pedemontana mi permette di arrivare a Lomazzo in un baleno e quindi c'è anche il tempo di bighellonare un po' nei dintorni, prima di tornare a casa a riabbracciare l'amata branda. L'occasione è troppo ghiotta per non passare a dare un'occhiata su ad Appiano Gentile, dove si raccontano meraviglie di tale Erika, pilotessa di una Smart che sta parcheggiata dove stazionava la mia vecchia conoscenza Esther. Troppi dettagli di ciò che ho letto e di ciò che mi è stato raccontato di lei mi fanno pensare che si tratti in realtà della stessa fanciulla, che ha cambiato il pelo ma non il vizio, come i lupi delle favole.
A parte un McDonalds che sembra d'imminente apertura, non mi pare di notare grosse novità in quel di Appiano. I soliti trans occupano più o meno le loro postazioni storiche; se qualcosa è cambiato nel distributore Eni, lo è certamente in peggio, perché le sparute presenze paiono decisamente meno interessanti di quelle che ricordavo. Appena oltre la rotonda del supermercato, la Smart è lì (sullo spiazzo della corsia che porta a sud), ma della pilotessa non c'è alcuna traccia.
Mi spingo sino ad Oltrona e poi giù verso Beregazzo, ma c'è davvero poco movimento. Ma lo scopo era solo quello di fare melina, per cui posso ripresentarmi ad Appiano una decina di minuti più tardi, arrivando alla rotonda dalla strada laterale. Sul lato est, proprio dove c'è la ringhiera del parcheggio del supermercato, sta ora passeggiando una biondina. Che sia lei Erika? Mi avvicino, entro nella stradina a fondo cieco e le do una prima occhiata. Sarà alta non più di 1,65 e ha un fisico davvero molto magro. Dimostra tra i 20-25 anni e anche il viso non è paffutello come me lo ricordavo, per cui potrebbe anche essere la fantomatica Erika, ma di certo non Esther.
NON E' ERIKA, MA LAURA
Dopo un paio di passaggi radenti, mi fermo allo stop della rotonda, lascio sfilare la lunga colonna di macchine in arrivo da sud e finalmente abbasso il finestrino, per farle capire che non sono lì fermo in panne, ma proprio per scambiare due chiacchiere con lei. Avuta conferma che il rate è il solito per un BJ conoscitivo, la invito ad accomodarsi a bordo e a farmi strada verso il suo retrobottega. Il tragitto è davvero molto breve e l'imbosco è persino più esposto di quello che le ragazze erano solite usare un paio d'anni fa. C'è comunque il tempo di raccogliere le generalità della biondina: all'anagrafe delle OTR è registrata col nome di Laura, dichiara 24 anni da compiere il prossimo novembre e, nonostante un accento sul genere "te lo spiezzo in due", non è né russa né ucraina. Si professa piuttosto moldava e, con non poca fatica, scopro che si riferisce alla Moldavia rumena e non alla Moldova. Iasi è l'aeroporto più vicino, per chi volesse passare a trovarla, ma poi c'è da imbarcarsi su una scomoda corriera per la remota cittadina di Suceava, che ha dato i natali anche all'Alina del Totalerg di Lentate sud. Senza bisogno di fare ulteriori domande, ora è chiaro perché parli con accento slavo: il confine con l'Ucraina è solo pochi km più in là.
LA RECE VERA E PROPRIA
I preparativi sono abbastanza veloci e, regolati gli aspetti burocratici, siamo già pronti a dare inizio alle danze. Laura appende il giubbotto di similpelle al sedile, si sfila gli shorts, si dispone gattoni alla mia destra, incappuccia il fratellino e si cimenta senza esitazioni in un BJ ad altissima frequenza. Le oscillazioni della sua testa sono davvero frenetiche e le mani, per il momento, le servono solo per tenersi in equilibrio. Una cosa è certa, mentre la osservo pendolare con la testa alla velocità della luce: i suoi capelli non sono di certo biondi come sembrano, perché la ricrescita è di una tonalità castana molto scura, quasi corvina.
Da parte mia, inizio a manipolarle un po' le chiappette, che sono compatte come la sua corporatura skinny poteva far intendere. Il tempo di carezzargliele un po' e Laura, mentre riprende un attimo fiato, mi invita a scendere oltre: "Le calze hanno il buco ". Allungo allora il tentacolo ed, effettivamente, appena voltato l'angolo, i suoi collant hanno un maxi-foro che permette di accedere agevolmente alla zona erogena. Dato che la fanciulla è lì gattoni, è però molto più comodo arrivare a destinazione per la via più breve, per cui ritraggo il tentacolo e lo reinfilo da sotto. Con le dita divarico leggermente le grandi labbra e inizio a strusciarle all'interno, senza però penetrare nell'orifizio. Forse perché le gambe non sono molto divaricate, mi pare che il pertugio sia abbastanza stretto e non ancora del tutto slabbrato.
"Ma è grandissimissimo!", esclama ad un certo punto Laura, mentre riprende di nuovo fiato, dopo una sequenza di percussioni frenetiche. Magari voleva essere un complimento al fratellino, ma a me suona più come una scusa per prendersi una breve pausa. In ogni caso, la biondina si rituffa quasi subito sul mio basso ventre, aiutandosi d'ora in poi anche con la mano. Quasi mi vergogno a scriverlo, ma non faccio neppure in tempo a risalire con le mie carezze lungo la sua schiena e già le sue cadenze da martello pneumatico mi portano oltre la linea del traguardo! Non penso di essere mai durato così poco, ma prima o poi doveva accadere Nonostante la biondina non dichiari una carriera lunghissima sul ciglio della strada (è in Italia da un annetto), è lesta a capire che i giochi sono finiti, a differenza di altre colleghe che spesso hanno proseguito il BJ per altri 30-60 secondi, prima che io le interrompessi. "Ma non hai neanche gridato! ", mi sgrida Laura, delusa dal mio orgasmo col silenziatore. "Avevo messo il vibracall ", è la prima cretinata che mi viene in mente. In realtà, la linea del traguardo è arrivata senza che neppure potessi sentire la campanella dell'ultimo giro e l'urlo della vittoria mi è rimasto strozzato in gola!
Dev'essere vero che è rientrata in Italia solo il giorno prima, perché è sprovvista di salviette umidificate e quindi mi tocca procedere alle pulizie con i soli fazzoletti di carta. Mentre finiamo di rassettarci e poi riprendiamo la breve via che conduce al suo showroom, scambiamo ancora due chiacchiere. Mi conferma che, in effetti, anche all'ufficio anagrafe del suo paesino l'hanno scambiata per una straniera, chiedendole il passaporto ucraino anziché la vecchia carta d'identità rumena, per procedere al rinnovo. Non c'è quasi il tempo di innestare la seconda marcia (men che meno di proseguire nel social time) ed è già il tempo di congedarsi.
L'ENIGMA RESTA TALE
Ci auguriamo la buona notte, lei si risistema meglio gli shorts e riprende posizione sul suo tombino d'ordinanza, io prendo di nuovo la direzione di Oltrona, per vedere se nel frattempo qualcuna sia comparsa accanto alla Smart. Un'altra bionda staziona ora di fianco alla vetturetta, nello spiazzo sterrato che fu di Esther, per cui faccio un rapido giro di boa alla prima rotonda utile e compio un passaggio radente, per studiarla meglio. Questa dev'essere la famosa Erika e, fisicamente, potrebbe anche essere la Esther che già tre anni fa presidiava quel passaggio strategico. Per stasera, però, il gettone da mettere nel juke-box è stato già speso con Laura e quindi la soluzione del mistero è rinviata a un'altra volta.
CITTA DELL'INCONTRO: Appiano Gentile
ZONA: 45.743212, 8.982967
NOME: Laura
NAZIONALITA': Romania
ETA': 23, quasi 24 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 10'
DESCRIZIONE FISICA: altezza non oltre l'1,65, molto magra, capelli biondi tinti (la ricrescita è scura) di media lunghezza, viso carino, seno n.v.
ATTITUDINE: buon impegno, cadenze frenetiche ; socievole, nonostante il viaggio brevissimo
LA MIA RECENSIONE:
UN ENIGMA DA RISOLVERE
Di rientro da MXP, la nuova Pedemontana mi permette di arrivare a Lomazzo in un baleno e quindi c'è anche il tempo di bighellonare un po' nei dintorni, prima di tornare a casa a riabbracciare l'amata branda. L'occasione è troppo ghiotta per non passare a dare un'occhiata su ad Appiano Gentile, dove si raccontano meraviglie di tale Erika, pilotessa di una Smart che sta parcheggiata dove stazionava la mia vecchia conoscenza Esther. Troppi dettagli di ciò che ho letto e di ciò che mi è stato raccontato di lei mi fanno pensare che si tratti in realtà della stessa fanciulla, che ha cambiato il pelo ma non il vizio, come i lupi delle favole.
A parte un McDonalds che sembra d'imminente apertura, non mi pare di notare grosse novità in quel di Appiano. I soliti trans occupano più o meno le loro postazioni storiche; se qualcosa è cambiato nel distributore Eni, lo è certamente in peggio, perché le sparute presenze paiono decisamente meno interessanti di quelle che ricordavo. Appena oltre la rotonda del supermercato, la Smart è lì (sullo spiazzo della corsia che porta a sud), ma della pilotessa non c'è alcuna traccia.
Mi spingo sino ad Oltrona e poi giù verso Beregazzo, ma c'è davvero poco movimento. Ma lo scopo era solo quello di fare melina, per cui posso ripresentarmi ad Appiano una decina di minuti più tardi, arrivando alla rotonda dalla strada laterale. Sul lato est, proprio dove c'è la ringhiera del parcheggio del supermercato, sta ora passeggiando una biondina. Che sia lei Erika? Mi avvicino, entro nella stradina a fondo cieco e le do una prima occhiata. Sarà alta non più di 1,65 e ha un fisico davvero molto magro. Dimostra tra i 20-25 anni e anche il viso non è paffutello come me lo ricordavo, per cui potrebbe anche essere la fantomatica Erika, ma di certo non Esther.
NON E' ERIKA, MA LAURA
Dopo un paio di passaggi radenti, mi fermo allo stop della rotonda, lascio sfilare la lunga colonna di macchine in arrivo da sud e finalmente abbasso il finestrino, per farle capire che non sono lì fermo in panne, ma proprio per scambiare due chiacchiere con lei. Avuta conferma che il rate è il solito per un BJ conoscitivo, la invito ad accomodarsi a bordo e a farmi strada verso il suo retrobottega. Il tragitto è davvero molto breve e l'imbosco è persino più esposto di quello che le ragazze erano solite usare un paio d'anni fa. C'è comunque il tempo di raccogliere le generalità della biondina: all'anagrafe delle OTR è registrata col nome di Laura, dichiara 24 anni da compiere il prossimo novembre e, nonostante un accento sul genere "te lo spiezzo in due", non è né russa né ucraina. Si professa piuttosto moldava e, con non poca fatica, scopro che si riferisce alla Moldavia rumena e non alla Moldova. Iasi è l'aeroporto più vicino, per chi volesse passare a trovarla, ma poi c'è da imbarcarsi su una scomoda corriera per la remota cittadina di Suceava, che ha dato i natali anche all'Alina del Totalerg di Lentate sud. Senza bisogno di fare ulteriori domande, ora è chiaro perché parli con accento slavo: il confine con l'Ucraina è solo pochi km più in là.
LA RECE VERA E PROPRIA
I preparativi sono abbastanza veloci e, regolati gli aspetti burocratici, siamo già pronti a dare inizio alle danze. Laura appende il giubbotto di similpelle al sedile, si sfila gli shorts, si dispone gattoni alla mia destra, incappuccia il fratellino e si cimenta senza esitazioni in un BJ ad altissima frequenza. Le oscillazioni della sua testa sono davvero frenetiche e le mani, per il momento, le servono solo per tenersi in equilibrio. Una cosa è certa, mentre la osservo pendolare con la testa alla velocità della luce: i suoi capelli non sono di certo biondi come sembrano, perché la ricrescita è di una tonalità castana molto scura, quasi corvina.
Da parte mia, inizio a manipolarle un po' le chiappette, che sono compatte come la sua corporatura skinny poteva far intendere. Il tempo di carezzargliele un po' e Laura, mentre riprende un attimo fiato, mi invita a scendere oltre: "Le calze hanno il buco ". Allungo allora il tentacolo ed, effettivamente, appena voltato l'angolo, i suoi collant hanno un maxi-foro che permette di accedere agevolmente alla zona erogena. Dato che la fanciulla è lì gattoni, è però molto più comodo arrivare a destinazione per la via più breve, per cui ritraggo il tentacolo e lo reinfilo da sotto. Con le dita divarico leggermente le grandi labbra e inizio a strusciarle all'interno, senza però penetrare nell'orifizio. Forse perché le gambe non sono molto divaricate, mi pare che il pertugio sia abbastanza stretto e non ancora del tutto slabbrato.
"Ma è grandissimissimo!", esclama ad un certo punto Laura, mentre riprende di nuovo fiato, dopo una sequenza di percussioni frenetiche. Magari voleva essere un complimento al fratellino, ma a me suona più come una scusa per prendersi una breve pausa. In ogni caso, la biondina si rituffa quasi subito sul mio basso ventre, aiutandosi d'ora in poi anche con la mano. Quasi mi vergogno a scriverlo, ma non faccio neppure in tempo a risalire con le mie carezze lungo la sua schiena e già le sue cadenze da martello pneumatico mi portano oltre la linea del traguardo! Non penso di essere mai durato così poco, ma prima o poi doveva accadere Nonostante la biondina non dichiari una carriera lunghissima sul ciglio della strada (è in Italia da un annetto), è lesta a capire che i giochi sono finiti, a differenza di altre colleghe che spesso hanno proseguito il BJ per altri 30-60 secondi, prima che io le interrompessi. "Ma non hai neanche gridato! ", mi sgrida Laura, delusa dal mio orgasmo col silenziatore. "Avevo messo il vibracall ", è la prima cretinata che mi viene in mente. In realtà, la linea del traguardo è arrivata senza che neppure potessi sentire la campanella dell'ultimo giro e l'urlo della vittoria mi è rimasto strozzato in gola!
Dev'essere vero che è rientrata in Italia solo il giorno prima, perché è sprovvista di salviette umidificate e quindi mi tocca procedere alle pulizie con i soli fazzoletti di carta. Mentre finiamo di rassettarci e poi riprendiamo la breve via che conduce al suo showroom, scambiamo ancora due chiacchiere. Mi conferma che, in effetti, anche all'ufficio anagrafe del suo paesino l'hanno scambiata per una straniera, chiedendole il passaporto ucraino anziché la vecchia carta d'identità rumena, per procedere al rinnovo. Non c'è quasi il tempo di innestare la seconda marcia (men che meno di proseguire nel social time) ed è già il tempo di congedarsi.
L'ENIGMA RESTA TALE
Ci auguriamo la buona notte, lei si risistema meglio gli shorts e riprende posizione sul suo tombino d'ordinanza, io prendo di nuovo la direzione di Oltrona, per vedere se nel frattempo qualcuna sia comparsa accanto alla Smart. Un'altra bionda staziona ora di fianco alla vetturetta, nello spiazzo sterrato che fu di Esther, per cui faccio un rapido giro di boa alla prima rotonda utile e compio un passaggio radente, per studiarla meglio. Questa dev'essere la famosa Erika e, fisicamente, potrebbe anche essere la Esther che già tre anni fa presidiava quel passaggio strategico. Per stasera, però, il gettone da mettere nel juke-box è stato già speso con Laura e quindi la soluzione del mistero è rinviata a un'altra volta.