CARATTERISTICHE GENERALI
INSEGNA CENTRO MASSAGGI: nessuna
RIFERIMENTO INTERNET: pare non ce ne sia di recenti
CITTA DELL'INCONTRO: Navacchio
NOME DELLA MASSAGGIATRICE: Ilaria
NAZIONALITA': Italiana
ETA': direi 40
SERVIZI OFFERTI (vedi
DIZIONARIO): massaggio + hj
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
ATTITUDINE: buona
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: rampa di scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 37350698xx
LA MIA RECENSIONE:
Trovandomi in zona, decido di andare a trovare questa massaggiatrice di cui avevo preso il numero ed avevo pure letto recensioni abbastanza incoraggianti.
Fisso l'orario e mi presento puntuale. Lei riceve sulla tosco.romagnola in un'area piuttosto ad alto rischio sgamo per chi è del posto, io vengo da fuori e me ne fotto.
Lei da indicazioni precise, io parcheggio lì vicino e mi avvio a piedi verso il numero indicatomi.
Salgo le scale, busso, entro e me la trovo davanti: capelli corti mori, piuttosto robusta, tutto sommato non male. Buona quantità di tette.
Mi spoglio e mi sdraio sul letto, lei arriva con un baby-doll e comincia un massaggio che definirei passabile ... l'atmosfera è quella giusta, musica soft e luci soffuse.
Poi si toglie il baby doll e sventola fuori le tette (direi quarta) e comincia a strusciarmele ovunque addosso e devo dire che è stato molto piacevole, in special modo quando me le strusciava sul culetto cercando di strofinare bene anche le parti sensibili.
Al momento di girarmi cominciano le danze: strusciamenti, mani ovunque, lei che mi chiede di massaggiarla, io che le sfilo le mutande e quasi la infilo a crudo... limitandomi però a strusciarmi contro di lei col martello già bello pronto ... mani ovunque, dita che la sgrillettano, lei che viene in continuazione (mi sa che finge ...) ... e mi fa venire tra le tette con una bella spagnola.
Esperienza direi interessante, lei non è una velina anzi ... direi da 6,5...però è coinvolgente.
Da segnalare che quando sono uscito, il kebabbaro lì accanto ha cominciato a guardarmi e a ridere: stavo per prenderlo a cazzotti, ma mi sono limitato a dirgli un gentile "beato te che ridi".
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