Provvedo scusandomi, anche se non voleva essere una Rece ma un aggiornamento sui servizi.
INSEGNA CENTRO MASSAGGI: Centro Benessere ASIA
RIFERIMENTO INTERNET:
www.benessereasia.com/
CITTA DELL'INCONTRO: PARMA
NOME DELLA MASSAGGIATRICE: non ricordo
NAZIONALITA': china
ETA': dice 30
SERVIZI OFFERTI (vedi
DIZIONARIO): hj, bj (forse bbj), rai1
COMPENSO RICHIESTO: 120
COMPENSO CONCORDATO: 90
DURATA DELL'INCONTRO: 40min.
ATTITUDINE: buona
REPERIBILITA': ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: non riscontrate
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33985575xx
LA MIA RECENSIONE:
Visitato una quindicina di giorni fa, verso le 18.30 circa, per la prima volta.
Dopo aver passeggiato per qualche minuto in attesa che si smaltisse il viavai di alcuni gruppi di tifosi diretti allo stadio, citofono e prontamente mi viene aperto.
Mi infilo nell'androne e subito si apre la porticina sulla dx, dove una cinese carina (in forma e ben proprzionata) mi invita ad entrare e subito, senza quasi chiedere che cosa poteva fare per me, mi fa accomodare nella prima stanza. Lì mi raggiunge la collaboratrice, di cui non ricordo il nome. Parla un po' italiano e un po' lo sta studiando, così mi invita a rimanere come mamma mi ha fatto e ad accomodrmi sul lettino (noto di fianco un materasso appoggiato a terra, non proposto nè richiesto). Comincia un massaggio inesistente con poco olio e qualche chiacchiera, mentre la ragazza (30 anni, dice) si informa sul mio lavoro e su quanto guadagno. Dopo una decina di minuti di massaggio-social timing, alternato a continue richieste per verificare il gradimento, inizio ad accarezzarle le gambe. Constato piacevolmente che non si sottrae e quindi, mentre si mette di fianco al lettino, proseguo avventurandomi lungo la coscia, sotto il miniabito, fino a raggiungere i glutei che fanno bella mostra di sè inframezzati dal perizoma. Eccoci al dunque, mentre io continuo ad accrezzarle l'interno coscia, "lei prende in mano la situazione", chiedendo se desideravo un lavoro di falegnameria o preferivo la sua bocca, snocciolando il listino prezzi: base massaggio 50-10, mano +20 e bocca +30. Inizio la contrattazione rilanciando secco "quanto per fare amore?". Ci provo, alla peggio sarà un no... Sempre col sorriso stampato sulle labbra pronuncia un poco credibile "no, non possibile"; non faccio nemmeno in tempo a tentare di insistere, che mi viene tariffata la richiesta per il limite autostradale -10, previa approvazione del capo. Troppo, le dico, non ho con me tutti quei soldi. "Quanto hai?" Detto fatto, mi alzo e sfilo dai jeans 100-10, preventivamente differenziati in tasche diverse, palesando che non ho altro se non il telefonino. Mi abbandona un paio di minuti per andare a chiedere deroga al capo e rientra: "visto che è plima volta, faccio sconto!". Con la promessa da parte mia di non dire a nessuno, sflia il perizoma e alza il vestito fino al collo, incappuccia il fratellino e sale sopra di me sul lettino. Un bacio molto casto e, mentre se lo infila, provvedo a slacciarle il reggiseno blindato. Mentre lei cavalca con rapidità la punta, per concedersi qualche lenta discesa fino in fondo, mi dedico a succhiarle i capezzoli. Pare che gradisca entrambe le cose, potendo constatare un aumento non indifferente di umidità nelle sue parti basse, ben gradito. Dopo una decina di minuti giungo alla conclusione, tra suoi gridolini sommessi ed ordini di fare silenzio... a mè lo dici?
Questo è quanto, buona prestazione e compartecipazione che oso pensare dettata dalla spontaneità.
Unico neo, oltre che lavarsi le mani prima di iniziare il massaggio, avrebbe dovuto dedicare la stessa attenzione alle sue parti intime... diciamo non particolarmente odorose, ma nemmeno profumate. Direi in condizioni da negare un daty.