DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Maya
Nazionalità: rumena, la targa direbbe di Alba Iulia
Età apparente: attorno ai 25
Descrizione fisica: alta fra 1.70-1.75, fisico snello ma non skinny, lunghi capelli rosso fluo raccolti in una coda, viso piacevole, begli occhi verdi, labbroni a canotto, piercing nelle vicinanze, seni di una 2a-3a taglia naturali e discretamente tonici, svariati tattoo un po' ovunque
Attitudine: BJ svolto con movimento arcuato ; social time N/V, viaggiando su auto separate
Reperibilità: media
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ non concluso, per l'eccessivo via vai nel retrobottega
Durata dell'incontro: 10' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Santa Palomba
Coordinate: uscita del Keropetrol, su vecchia serie 1 argentata con targa rumena AB
LA MIA RECENSIONE
Il volo di rientro è a inizio serata, la giornata è un po' così così, Santa Palomba sta a 35 minuti da Fiumicino e allora all'uscita dell'Ardeatina metto la freccia e lascio il GRA.
Dopo un po' di divertenti saliscendi per le colline, arrivo alla rotonda di Santa Palomba nord e, poco più avanti sulla dx vedo già la prima OTR-mobile parcheggiata, una vecchia station wagon blu, nell'ampio spiazzo del ristorante Fabiani.
La fregatura rispetto ad altri luna park (ma lo scoprirò solo dopo un po' di vasche) è che le signorine non lasciano la macchina né alcun segnaposto alla loro mattonella, per cui è quasi impossibile scoprire subito quante ce ne siano. In pratica, si vedono solo quelle che non lavorano 😄
Con una ventina di minuti di pazienza, mi si disvelano più o meno tutte le presenze e, alla fine, ne conterò circa una decina. Come generalmente accade col diurno, il primo impatto estetico non è entusiasmante, perché diverse ragazze sono un po' avanti con gli anni e anche quelle più giovani non sono all'altezza delle Togliattine viste le sere prima.
Sinché al Keropetrol (ma è attivo, perché sembra un distributore diroccato da anni?) non appare una vecchia serie 1 argentata con targa rumena ... e della portiera semi-aperta si intravede il fisico statuario di una bonazza dal lungo crine rosso e dal bikini praticamente in tinta.
Sul mio taccuino c'erano segnati solo due nomi "potabili" e questa è per forza Maya! Non la carico subito, perchè vedo che al distributore c'è anche una 500 bianca (tale Giovanna, immagino, che però non mi entusiasma) e quindi do per scontato che prima o poi appaia anche l'altra leggenda vivente di Santa Palomba, Laurette.
IL TRENINO
Non ho però tantissimo tempo a disposizione e, quando mi rendo conto che l'altra bonazza tarda a rientrare, accosto infine da Maya. Pur se un po' deturpato da due labbroni che tornerebbero utili a Fregene come canotti, il viso è carino e impreziosito da begli occhi verdi. Il rate per il BJ conoscitivo è quello di mercato e allora la invito a bordo ... anzi lei mi invita a seguirla.
Capisco la fretta di raggiungere il retrobottega, ma dovrebbe tenere conto del fatto che non tutti i clienti abbiano sotto le chiappe una potente BMW come la sua, per cui rischio quasi di farmi seminare, ma di riffa o di raffa raggiungo anch'io il "Circo Massimo" di Santa Palomba, lungo la cui circonferenza sono già regolarmente schierate altre 2 coppie di punter + OTR. A una cinquantina di metri vedo un'altra serie 1, però di colore nero e con targa DJ di Craiova, e non ci vuole molto a immaginare che la pilotessa sia la famosa Laurette, l'unica che mancava al contrappello.
IL TRASLOCO
Appena la Roscia di Santa Palomba si trasferisce nella mia macchina, le domando se arrivi direttamente dalla spiaggia, visto che è in bikini e calza sandaloni aperti da lapperina (o da coatta), come se fuori ci fossero 30 gradi e non i 13-14 che segna il termometro. La bonazza si mette a ridere e mi spiega che il riscaldamento della Bmw è anche più potente del motore ed è acceso a palla.
Visto che siamo in tema Top Gear, mi tocca anche chiederle che città sia AB, quella della sua targa. Lei dice Timisoara (da cui magari proviene), ma a successiva verifica risulterà essere Alba Iulia, cittadina transilvana fra Cluj e Sibiu.
LA RECE VERA E PROPRIA
Mentre le consegno l'obolo, che per il momento sarà appoggiato sulla plancia, faccio giusto in tempo a farmi confermare il nome: Maya, of course.
"Te lo alzo un po' con la mano?", mi domanda la rossa. "Sì, fai pure... ", le do l'OK, così posso studiarmela per un giro di lancette e recuperare il tempo perduto durante il mancato viaggio assieme.
Il bikini di oggi è rosso, ma anche con un colore meno sgargiante Maya non passerebbe inosservata in spiaggia: sarà alta almeno 1.70, bel fisico slanciato ma non filiforme, seni che potrebbero essere di una 3a taglia e che paiono naturali, lineamenti piacevoli e occhi verdi in cui ci si potrebbe perdere. Qui finisce il lavoro di madre natura e comincia quello dell'estetista (o del chirurgo): abbronzatura integrale alla Carlo Conti da assidua frequentatrice delle isole Lampados, svariati tatuaggi un po' ovunque, due canotti al posto delle labbra, un piercing se ricordo bene e capelli rosso fluo! Insomma, il classico pu..anone da combattimento, che si accompagna al maranza rumeno largo come un armadio a 4 ante e automunito di Bmw o Audi da 300 Cv 😄
Dopo un minuto abbondante di snanacciamento, Maya incappuccia il compare (con il classico gommone rosso Serena, ahimè), si china sul mio basso ventre e dà inizio al BJ vero e proprio. Stavolta non siamo sotto al faro di San Siro, ma la luce del sole illumina anche meglio la scena e quindi posso osservare per bene il modus operandi, anche perché il crine alla Noemi è raccolto in una coda con un elastico e non mi intralcia la visuale.
Maya non si è messa a piombo sul compare, nè si muove su e giù come farebbe la maggior parte delle ragazze, ma sfrutta lo snodo della cervicale per far percorrere alla bocca una traiettoria arcuata nel piano verticale. Il fratellino non viene quindi stimolato dal solo scorrimento delle labbra, ma in questo modo il glande sfrega ripetutamente contro il palato e le sensazioni non sono malvagie.
Il meglio è però alla mia destra e i miei tentacoli si srotolano subito in quella direzione, andando a saggiare le praterie di pelle nuda che il bikini stenta a coprire. Sulla schiena, bella tonica e levigata, c'è una lunghissima scritta tatuata, che più o meno recita che serve un po' di oscurità per vedere le stelle ... chissà perché Maya ha scelto allora di lavorare in diurna 😄
Anche le chiappe sono al top e lì parcheggiano i miei tentacoli, mettendo le quattro frecce, in attesa di potere poi saggiare i seni, non appena Maya si rialzerà col busto.
UN PORTO DI MARE
La nota negativa è che il "Circo Massimo" di Santa Palomba è un vero e proprio porto di mare, con punter che entrano al seguito delle ragazze ma anche solo per curiosare e capire se la loro prediletta ci sia e quando si libererà. Nei dieci minuti di permanenza, ci saranno più o meno altrettanti movimenti di navigli in entrata o in uscita e ogni sagoma che appare all'orizzonte mi vale un colpo al cuore, nel timore che possa materializzarsi una navicella aliena, col suo simpatico carico da novanta.
Il lavoro di Maya non è malvagio, ma ogni suo sforzo di portarmi al massimo del turgore viene vanificato un attimo dopo dallo spavento del prossimo ingresso nel porto ... una fatica di Sisifo per me, ma soprattutto per lei!
Dopo 6-7 minuti, la rossa si rende conto che non potrà mai portarmi oltre la linea del traguardo col lavoretto orale e allora concordiamo di tentare la conclusione alla Mastro Geppetto. Maya si mette a smanacciare il compare, mentre io mi dedico al suo lato A, carezzando dapprima le lunghe gambe e l'addome piattissimo e insinuandomi poi sotto uno dei triangolini del bikini, per manipolare la mammella e titillarne il capezzolo. La taglia potrebbe essere appunto una terza e la consistenza è discreta ma non marmorea, per cui i seni sono per certo naturali, come lei stessa mi conferma.
Purtroppo il via vai di macchine continua, sono sempre con un occhio al vialone d'ingresso e per il nervosismo non c'è verso di portare il compare al pieno turgore, men che meno sino alla linea del traguardo. Anche Maya inizia a farmi capire che non può trattenersi ancora a lungo e allora rinuncio persino a invocare l'ingresso in campo di Federica e, quando sono più o meno trascorsi i dieci minuti canonici, alzo bandiera bianca.
MAYA LA NETTURBINA
La rossa mi passa un paio di salviette per le pulizie e poi mi dice di consegnarle il tutto, così che possa buttarlo nel sacco della monnezza appeso proprio davanti a noi. Per essere rumena e per quello che ho visto nei retrobottega della Togliatti, nota di merito per lei (e per le altre colleghe, perchè il "Circo Massimo" non era ridotto a un immondezzaio).
Non appena le consegno la pallottola, la rossa raccoglie anche l'obolo dalla plancia e mi saluta, scendendo dall'auto. La visione di spalle è fugace, ma faccio in tempo a scorgere due fiocchetti tatuati sul retro delle cosce, praticamente identiche a quelle di Stefania de' Roma, OTR proveniente dalla capitale, che bazzicò per un paio d'anni i viali della Brianza e che ora si è riciclata loftina in Canton Ticino. Facile che appartengano alla stessa scuderia, pur essendoci una mezza generazione di mezzo ...
Mentre mi rivesto, Maya va effettivamente a gettare i rifiuti e poi riparte a manetta verso la Keropetrol, per attendere il prossimo cliente.
MANCA SOLO LAURETTE ALL'APPELLO
A questo punto, rimane la curiosità di vedere la pilotessa della serie 1 nera, per cui accosto in un parcheggio più avanti e aspetto. Appena vedo il bolide targato Craiova sfrecciare lungo la via, mi rimetto in marcia anch'io, faccio il giro dall'altro lato e, quando arrivo alla Keropetrol, la fanciulla è regolarmente parcheggiata all'ingresso.
La portiera è purtroppo chiusa e dunque non riesco a vederne la silhouette, ma pure questa moretta sembra una bonazza mica male. I lineamenti sono piacevoli, i labbroni sono anche più esagerati di quelli di Maya e dunque mi immagino che la presunta Laurette porti a spasso un buon paio di chili di silicone sparsi qua e là ... perfetta per fare la pubblicità dei sigillanti Saratoga 😄
Quando le dedico un passaggio radente, da quei labbroni esce pure un invitante "Andiamo, tesoro?", ma non c'è oggettivamente il tempo di fare un secondo giro di giostra: dovrei aspettare almeno una mezz'oretta per far calare l'oscurità, così da non farmi sgamare da Maya con la sua rivale e da essere più tranquillo al buio, ma poi sarei troppo tirato coi tempi e allora mi tocca rifiutare la sua offerta e prendere mestamente la strada di Fiumicino.
Nome: Maya
Nazionalità: rumena, la targa direbbe di Alba Iulia
Età apparente: attorno ai 25
Descrizione fisica: alta fra 1.70-1.75, fisico snello ma non skinny, lunghi capelli rosso fluo raccolti in una coda, viso piacevole, begli occhi verdi, labbroni a canotto, piercing nelle vicinanze, seni di una 2a-3a taglia naturali e discretamente tonici, svariati tattoo un po' ovunque
Attitudine: BJ svolto con movimento arcuato ; social time N/V, viaggiando su auto separate
Reperibilità: media
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ non concluso, per l'eccessivo via vai nel retrobottega
Durata dell'incontro: 10' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Santa Palomba
Coordinate: uscita del Keropetrol, su vecchia serie 1 argentata con targa rumena AB
LA MIA RECENSIONE
Il volo di rientro è a inizio serata, la giornata è un po' così così, Santa Palomba sta a 35 minuti da Fiumicino e allora all'uscita dell'Ardeatina metto la freccia e lascio il GRA.
Dopo un po' di divertenti saliscendi per le colline, arrivo alla rotonda di Santa Palomba nord e, poco più avanti sulla dx vedo già la prima OTR-mobile parcheggiata, una vecchia station wagon blu, nell'ampio spiazzo del ristorante Fabiani.
La fregatura rispetto ad altri luna park (ma lo scoprirò solo dopo un po' di vasche) è che le signorine non lasciano la macchina né alcun segnaposto alla loro mattonella, per cui è quasi impossibile scoprire subito quante ce ne siano. In pratica, si vedono solo quelle che non lavorano 😄
Con una ventina di minuti di pazienza, mi si disvelano più o meno tutte le presenze e, alla fine, ne conterò circa una decina. Come generalmente accade col diurno, il primo impatto estetico non è entusiasmante, perché diverse ragazze sono un po' avanti con gli anni e anche quelle più giovani non sono all'altezza delle Togliattine viste le sere prima.
Sinché al Keropetrol (ma è attivo, perché sembra un distributore diroccato da anni?) non appare una vecchia serie 1 argentata con targa rumena ... e della portiera semi-aperta si intravede il fisico statuario di una bonazza dal lungo crine rosso e dal bikini praticamente in tinta.
Sul mio taccuino c'erano segnati solo due nomi "potabili" e questa è per forza Maya! Non la carico subito, perchè vedo che al distributore c'è anche una 500 bianca (tale Giovanna, immagino, che però non mi entusiasma) e quindi do per scontato che prima o poi appaia anche l'altra leggenda vivente di Santa Palomba, Laurette.
IL TRENINO
Non ho però tantissimo tempo a disposizione e, quando mi rendo conto che l'altra bonazza tarda a rientrare, accosto infine da Maya. Pur se un po' deturpato da due labbroni che tornerebbero utili a Fregene come canotti, il viso è carino e impreziosito da begli occhi verdi. Il rate per il BJ conoscitivo è quello di mercato e allora la invito a bordo ... anzi lei mi invita a seguirla.
Capisco la fretta di raggiungere il retrobottega, ma dovrebbe tenere conto del fatto che non tutti i clienti abbiano sotto le chiappe una potente BMW come la sua, per cui rischio quasi di farmi seminare, ma di riffa o di raffa raggiungo anch'io il "Circo Massimo" di Santa Palomba, lungo la cui circonferenza sono già regolarmente schierate altre 2 coppie di punter + OTR. A una cinquantina di metri vedo un'altra serie 1, però di colore nero e con targa DJ di Craiova, e non ci vuole molto a immaginare che la pilotessa sia la famosa Laurette, l'unica che mancava al contrappello.
IL TRASLOCO
Appena la Roscia di Santa Palomba si trasferisce nella mia macchina, le domando se arrivi direttamente dalla spiaggia, visto che è in bikini e calza sandaloni aperti da lapperina (o da coatta), come se fuori ci fossero 30 gradi e non i 13-14 che segna il termometro. La bonazza si mette a ridere e mi spiega che il riscaldamento della Bmw è anche più potente del motore ed è acceso a palla.
Visto che siamo in tema Top Gear, mi tocca anche chiederle che città sia AB, quella della sua targa. Lei dice Timisoara (da cui magari proviene), ma a successiva verifica risulterà essere Alba Iulia, cittadina transilvana fra Cluj e Sibiu.
LA RECE VERA E PROPRIA
Mentre le consegno l'obolo, che per il momento sarà appoggiato sulla plancia, faccio giusto in tempo a farmi confermare il nome: Maya, of course.
"Te lo alzo un po' con la mano?", mi domanda la rossa. "Sì, fai pure... ", le do l'OK, così posso studiarmela per un giro di lancette e recuperare il tempo perduto durante il mancato viaggio assieme.
Il bikini di oggi è rosso, ma anche con un colore meno sgargiante Maya non passerebbe inosservata in spiaggia: sarà alta almeno 1.70, bel fisico slanciato ma non filiforme, seni che potrebbero essere di una 3a taglia e che paiono naturali, lineamenti piacevoli e occhi verdi in cui ci si potrebbe perdere. Qui finisce il lavoro di madre natura e comincia quello dell'estetista (o del chirurgo): abbronzatura integrale alla Carlo Conti da assidua frequentatrice delle isole Lampados, svariati tatuaggi un po' ovunque, due canotti al posto delle labbra, un piercing se ricordo bene e capelli rosso fluo! Insomma, il classico pu..anone da combattimento, che si accompagna al maranza rumeno largo come un armadio a 4 ante e automunito di Bmw o Audi da 300 Cv 😄
Dopo un minuto abbondante di snanacciamento, Maya incappuccia il compare (con il classico gommone rosso Serena, ahimè), si china sul mio basso ventre e dà inizio al BJ vero e proprio. Stavolta non siamo sotto al faro di San Siro, ma la luce del sole illumina anche meglio la scena e quindi posso osservare per bene il modus operandi, anche perché il crine alla Noemi è raccolto in una coda con un elastico e non mi intralcia la visuale.
Maya non si è messa a piombo sul compare, nè si muove su e giù come farebbe la maggior parte delle ragazze, ma sfrutta lo snodo della cervicale per far percorrere alla bocca una traiettoria arcuata nel piano verticale. Il fratellino non viene quindi stimolato dal solo scorrimento delle labbra, ma in questo modo il glande sfrega ripetutamente contro il palato e le sensazioni non sono malvagie.
Il meglio è però alla mia destra e i miei tentacoli si srotolano subito in quella direzione, andando a saggiare le praterie di pelle nuda che il bikini stenta a coprire. Sulla schiena, bella tonica e levigata, c'è una lunghissima scritta tatuata, che più o meno recita che serve un po' di oscurità per vedere le stelle ... chissà perché Maya ha scelto allora di lavorare in diurna 😄
Anche le chiappe sono al top e lì parcheggiano i miei tentacoli, mettendo le quattro frecce, in attesa di potere poi saggiare i seni, non appena Maya si rialzerà col busto.
UN PORTO DI MARE
La nota negativa è che il "Circo Massimo" di Santa Palomba è un vero e proprio porto di mare, con punter che entrano al seguito delle ragazze ma anche solo per curiosare e capire se la loro prediletta ci sia e quando si libererà. Nei dieci minuti di permanenza, ci saranno più o meno altrettanti movimenti di navigli in entrata o in uscita e ogni sagoma che appare all'orizzonte mi vale un colpo al cuore, nel timore che possa materializzarsi una navicella aliena, col suo simpatico carico da novanta.
Il lavoro di Maya non è malvagio, ma ogni suo sforzo di portarmi al massimo del turgore viene vanificato un attimo dopo dallo spavento del prossimo ingresso nel porto ... una fatica di Sisifo per me, ma soprattutto per lei!
Dopo 6-7 minuti, la rossa si rende conto che non potrà mai portarmi oltre la linea del traguardo col lavoretto orale e allora concordiamo di tentare la conclusione alla Mastro Geppetto. Maya si mette a smanacciare il compare, mentre io mi dedico al suo lato A, carezzando dapprima le lunghe gambe e l'addome piattissimo e insinuandomi poi sotto uno dei triangolini del bikini, per manipolare la mammella e titillarne il capezzolo. La taglia potrebbe essere appunto una terza e la consistenza è discreta ma non marmorea, per cui i seni sono per certo naturali, come lei stessa mi conferma.
Purtroppo il via vai di macchine continua, sono sempre con un occhio al vialone d'ingresso e per il nervosismo non c'è verso di portare il compare al pieno turgore, men che meno sino alla linea del traguardo. Anche Maya inizia a farmi capire che non può trattenersi ancora a lungo e allora rinuncio persino a invocare l'ingresso in campo di Federica e, quando sono più o meno trascorsi i dieci minuti canonici, alzo bandiera bianca.
MAYA LA NETTURBINA
La rossa mi passa un paio di salviette per le pulizie e poi mi dice di consegnarle il tutto, così che possa buttarlo nel sacco della monnezza appeso proprio davanti a noi. Per essere rumena e per quello che ho visto nei retrobottega della Togliatti, nota di merito per lei (e per le altre colleghe, perchè il "Circo Massimo" non era ridotto a un immondezzaio).
Non appena le consegno la pallottola, la rossa raccoglie anche l'obolo dalla plancia e mi saluta, scendendo dall'auto. La visione di spalle è fugace, ma faccio in tempo a scorgere due fiocchetti tatuati sul retro delle cosce, praticamente identiche a quelle di Stefania de' Roma, OTR proveniente dalla capitale, che bazzicò per un paio d'anni i viali della Brianza e che ora si è riciclata loftina in Canton Ticino. Facile che appartengano alla stessa scuderia, pur essendoci una mezza generazione di mezzo ...
Mentre mi rivesto, Maya va effettivamente a gettare i rifiuti e poi riparte a manetta verso la Keropetrol, per attendere il prossimo cliente.
MANCA SOLO LAURETTE ALL'APPELLO
A questo punto, rimane la curiosità di vedere la pilotessa della serie 1 nera, per cui accosto in un parcheggio più avanti e aspetto. Appena vedo il bolide targato Craiova sfrecciare lungo la via, mi rimetto in marcia anch'io, faccio il giro dall'altro lato e, quando arrivo alla Keropetrol, la fanciulla è regolarmente parcheggiata all'ingresso.
La portiera è purtroppo chiusa e dunque non riesco a vederne la silhouette, ma pure questa moretta sembra una bonazza mica male. I lineamenti sono piacevoli, i labbroni sono anche più esagerati di quelli di Maya e dunque mi immagino che la presunta Laurette porti a spasso un buon paio di chili di silicone sparsi qua e là ... perfetta per fare la pubblicità dei sigillanti Saratoga 😄
Quando le dedico un passaggio radente, da quei labbroni esce pure un invitante "Andiamo, tesoro?", ma non c'è oggettivamente il tempo di fare un secondo giro di giostra: dovrei aspettare almeno una mezz'oretta per far calare l'oscurità, così da non farmi sgamare da Maya con la sua rivale e da essere più tranquillo al buio, ma poi sarei troppo tirato coi tempi e allora mi tocca rifiutare la sua offerta e prendere mestamente la strada di Fiumicino.