Accertati che la dicitura “tasso applicato” si riferisca al tasso finito massimo del mutuo e non al massimo valore del tasso assunto contrattualmente quale parametro dell’ indicizzazione (Euribor 3 mesi o tasso rifinanziamento marginale BCE o altro).Ho dato un attento sguardo come mi ha consigliato,ti riporto i punti secondo me piu importanti..
-viene concordato che il tasso applicato non potrà mai essere superiore a 4,75 punti.Decorrenza 1-10-22
-tetto massimo raggiungibile 4,750%
Credo non ci siano piu dubbi quindi,in questo caso anche se i tassi dovessero andare oltre il 4,75% io non supererò mai quel tasso d'interesse,che non è poco ma con i tempi che corrono può salire ancora dato che siamo già al 4,2%..
Sarà interessante fare un calcolo a fine mutuo quanto è stato il tasso d'interesse effettivo pagato,considerando tutti questi aumenti assurdi..
Se è tasso finito massimo sei “in forbice” cioè sarai a tasso variabile finché la somma di parametro+spread non raggiunga/superi il 4,75.
Tetto che a questo momento reputo ancora abbastanza elevato (bisognerebbe sapere quale sia lo spread - credo che 1,60 da come è articolato il mutuo), considerando che ad oggi E3M vale intorno a 2,08 (cui aggiungere spread) mentre IRS 10Y è 2,99 - a 15y 2,93 - a 20y 2,71 - a 25y 2,51 (bisogna prendere l’IRS di durata più simile alla durata residua del mutuo).
Quindi, perché il tetto massimo entri in funzione, cioè faccia davvero da paracadute, il tasso base (che ho ipotizzato per comodità E3M ma anche gli altri sono simili e collegati come valori) - dato per assunto uno spread da 160 - dovrebbe andare a 3,15, cioè aumentare di 107 basis points rispetto ad oggi.
Che possa succedere o meno e quanto possa salire nessuno può dirtelo con certezza ma l’alea
è più legata alla durata residua che agli scenari economici.
Intendo dire che se mancano 5 anni l’ipotesi è ad oggi abbastanza remota, diverso è se ne mancano 15.