Spiaggia 2020 ( tre )
Pomeriggio.
Sei al mare, seduto al baretto vicino alla zona di spiaggia dove vai di solito.
Con te c'è una tua amica escort, straniera.
E' venuta a trovarti per rilassarsi un po' per qualche ora: siete lì tranquilli, bevete qualcosa prima di tornare a stendervi all'ombrellone.
Improvvisamente arriva una coppia che conosci.
Lui è coetaneo tuo: soggetto brillante ma scontroso, è noto per i suoi sbalzi di umore.
Lei è carina, più giovane di lui e di te: brillante ma problematica, nota per pazientare parecchio.
Li conosce anche la tua amica escort: qualche volta erano nel gruppo con il quale siete andati a cena o al cinema.
Si siedono lì con voi, al tavolino del baretto.
Che poi, si siedono: in realtà si siede solo lei.
Lui resta lì a penzoloni sul tavolino, spara due frasi di circostanza, è insofferente.
Ad un tratto ti dà una pacca di commiato con il gomito sulla spalla, saluta tutti e se ne va.
La lei della coppia resta lì perplessa, ma ormai lo si conosce, siamo tutti abituati: lui fa così, ogni tanto molla tutto e tutti e va a farsi un giro.
Sicché la lei della coppia attacca a sfogarsi con la tua amica escort.
Parlotta a bassa voce lamentandosi del carattere di lui.
Per evitare che ti escluda lei dalla conversazione, ti escludi direttamente tu: ti alzi, vai alla cassa, paghi le bibite e ti avvii all'ombrellone dicendo alle due un tranquillo "beh io intanto torno giù alla brandina, ho un sonno, ma un sonno..."
La tua amica escort fa una faccia strana, specie quando le fai un gesto per dirle che quando ha finito la aspetti laggiù.
Sdraiato sulla brandina, lasci passare i minuti, che diventano dieci.
Poi quindici.
Puoi venti.
Mezz'ora.
Quarantacinque minuti.
E' in quel momento che ti arriva un messaggio dall'amica escort: " chiamami cazzo!"
La chiami.
Lei risponde al primo squillo: " arrivo subito".
Arriva, sfinita.
Si sdraia sulla brandina.
Ti dà un mezzo cazzotto sul braccio: " Te però sei stronzo. Cazzo mi lasci lì..."
"Parlavate così bene..."
"Bene un cazzo. Quei due stanno male. Lei non ne può più. "
"Eh, immagino. Peccato, sarebbero una bella coppia ..."
"Sì, lei è carina. Ma mi ha inchiodato. Non finiva più. Mi ha chiesto di andare a prendere un caffè insieme il pomeriggio di dopodomani. Mi deve dire altre cose."
"Vedi? E' una cara persona. Ti sei fatta un'amica."
" Ma che amica. Io non ho amiche qui da voi..."
"Perché non le vuoi."
"No, è che le donne italiane che conosco le conosco solo perché vogliono scoparmi."
"Non esagerare. Non tutte vogliono quello. Lei vuole solo parlare. Sfogarsi con un'amica."
"Non lo so. Non sono abituata. "
"Magari la conosci meglio e fai qualcosa di diverso dal solito. Ci vai a prendere un caffè, ci discuti, vi confidate. Una cosa tranquilla. Mica deve esserci sempre di mezzo il sesso, no?"
"Non lo so. E' una cosa strana. Te mi fai fare delle cose strane. "
"Scusa, quali cose strane? Una donna straniera che parla con una donna italiana mentre prendono un caffè è una cosa strana?"
"Sì... no. Non lo so. Mi aspetto sempre che mi chiedano di andare a letto. O di fare una cosa a tre con il loro uomo."
"Sì, ho capito. Ma non succede sempre così."
"A me sì. E comunque non lo so."
"Vai a prenderlo, quel caffè. "
"Non lo so... adesso basta, però. Io sono venuta al mare qui solo per stare tranquilla."
"Hai ragione."
Restate in silenzio.
Dopo un po' le fai una carezza sul braccio.
Lei ti prende la mano e te la tiene stretta per qualche secondo.
Il suo viso è imbronciato.
"Te mi fai fare delle cose strane..." sussurra.
ROBA DA PUNTER