Mi è capitato, quindi parlo per cognizione di causa, non per sentito dire o ad minchiam.
Quando le fdo ti fermano chiedendoti i documenti all'uscita di un loft o di un centro
massaggi significa che hanno gia' verificato che all'interno dell'uno o dell'altro
si sta perpetrando un illecito. Iniziare con la pantomima del
"Ero stato a trovare un amico..."
"Sto leggendo i contatori della luce.."
"Stavo verificando alcuni parametri in funzione di un eventuale futuro acquisto..."
"Sono talmente figo che la prostituta era alla finestra, mi ha visto passare,
mi ha chiamato su, ed anzi, mi ha dato dei soldi lei..."
fanno assumere alla situazione un certo nonsochè di fantozziano, per non dire
fracchiano, tenendo poi presente che il funzionario di polizia che ti indentifica
gia' dentro di se se la sghignazza alla stragrande, perchè farlo sghignazzare
ancor piu' fragorosamente? Tenendo poi presente che il poliziotto e il suo
collega (sono sempre in due e in borghese) ti seguono in ogni tuo respiro,
dal momento in cui parcheggi, ti palèsi dinnanzi al portoncino in inequivocabile
posa con smartphone all'orecchio, entri ed esci. Nel mio caso cronometrarono
pure il tempo di permanenza, congratulandosi per la mia tempistica di circa 60 min,
in confronto a una media di 12.
Come lo sanno del possibile illecito?
Come mi è stato spiegato dagli stessi i modi sono due:
1) Il poliziotto pregno di desiderio di fare piazza pulita di tutto questo
sordido mondo di tette e di culi a pagamento che ci oltraggia e ci sommerge
facendo precipitare la dignita' sociale al periodo delle barbarie, se non
piu sotto, si siede al pc, apre Bakeca, e comincia a verificare (difficile)
2) Una denuncia o una segnalazione anonima (facile)
Di solito la prima arriva dal vicinato, la seconda da una collega invidiosa o un cm concorrente.
Poi, quando l'unita' operativa decide di diventare operativa succede che uno
di loro chiama o suona, si finge cliente, si guarda in giro, valuta, soppesa,
fa alcune domande, ottiene alcune risposte, che di solito sono quelle sbagliate,
ed appura che un illecito in effetti sta avvenendo. In alcuni casi, in quelli
piu particolari o seri, credo, siano possibili anche intercettazioni ambientali
(telecamere) o telefoniche. Appurata la perpretazione dell'illecito, cioè se le
ragazze in casa sono due o piu' e/o se c'è una tenutaria che fa da
portinaia/interprete/cassiera (e forse anche nel caso venga appurata l'esistenza
della cosiddetta "centralinista") a questo punto l'unica cosa necessaria per
il proseguimento dell'operazione è la testimonianza, cioè redigere il verbale,
atto che servira' poi per dimostrare in giudizio l'effetivo svolgimento di tale
illecito, che c'è un testimone che lo attesta, e quindi poter condannare
il favoreggiatore e/o lo sfruttatore (i reati di solito imputati in tal caso).
C'è da sottolineare che cliente non commette nessun reato. Unica seccatura
potrebbe essere un'eventuale convocazione in questura o in tribunale a testimoniare
quale persona informata dei fatti, ma di solito non capita. Il cliente commette
invece reato di falsa testimonianza se non racconta il vero al pubblico ufficiale
al momento della stilatura del verbale. Se il funzionario di polizia è corretto
ti fa notare il tomo di verbali riguardanti il loft che si è gia formato sulla
scrivania e ti informa che sanno gia' tutto, cioè di quale illecito si tratta
e di come si svolge e ti avverte delle eventuali serie complicazioni PENALI
qualora si vada poi a verificare che tu non hai dichiarato il vero. Poi, una
volta stilato il verbale, ti viene vivamente consigliato di non recarti o
telefonare alla ragazza/telefonista/mamasan per avvertirla di cio' che sta succedendo.
Se tu lo fai diventi complice dei malfattori nel reato di favoreggiamento e sfruttamento.
Ergo, non fai altro che dire cio che è successo all'interno del loft, non informi
il loft, e sei così esente da ogni tipo di preoccupazione. Almeno il sottoscritto
ne è stato esente. Unica cosa che so è che un paio di settimane dopo lessi l'articolo
su un quotidiano web, tipo XXXtoday, dove scrivevano che avevano arrestato
la mamasan e rimpatriato la cinese che versava in condizioni di semi-schiavitu'.
Ricordo che ci rimasi malissimo: la tizia che mi ero scopato all'anagrafe aveva
20 anni in piu' di quelli che avevo stimato avesse.