Volevo spiegare meglio questo.
La mia era quella specie di sindrome da Cliente Preferito.
E' successo diversi anni fa, frequentavo diverse pay, ma una col tempo era diventata particolare, il fatto che concedesse una certa confidenza aiutava il mio "sentirmi vicino" a lei, e comprendeva diverse cose, tra le quali soprattutto il fatto che mi cercasse quando aveva bisogno di qualcosa, qualsiasi cazzata fosse. Quando lo faceva mi faceva stare bene, appagava il mio ego, il desiderio di un'amicizia particolare, tutte quelle cose che in una vita routinaria come avevo mi davano un pò di scossa.
Poi, sicuramente senza che me ne accorgessi, devo essere diventato più pressante, più invadente, e qualche stop è arrivato.
Appena l'ho capito e chiesto ingenuamente spiegazioni, queste mi sono arrivate chiare e inappuntabili.
Mi ha spiegato, nel caso che me ne fossi dimenticato che lei fa la prostituta, esattamente come il giorno in cui ci siamo conosciuti, che è qua per far soldi, altrimenti starebbe a casa, le interessano clienti gentili, non clienti che vogliono fare tutto per lei cercando quasi di circoscriverla, cosa impossibile da fare con una prostituta.
Mi ha spiegato tutto questo, grosso modo dicendo così: "Ci sarà sempre un cliente più ricco di te, uno che ha più tempo libero di te, uno più bello di te, uno più simpatico di te, uno che farà più di tutto quello che fai tu. Non hai speranze di arrivare a nulla con una prostituta (seria, aggiungo io) se una prostituta ti da speranze, è solo scorciatoia per ottenere qualcosa, soldi o servizi, e spesso è in malafede."
Questo è stato un bel punto fermo, non ho smesso di entrare in confidenza con altre pay, ma non ho più dimenticato chi siamo vera