Comunque il destino non ha nulla a vedere con le scelte individuali e le loro conseguenze nel tempo, suppongo che per destino si intenda "qualche cosa" di ineluttabile, al di sopra, non tangibile se non a fatti accaduti, non modificabile con le decisioni in un senso o nell' altro.
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- Creatore Discussione Shrike
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a proposito di destino vi racconto un episodio accaduto:
nel 1938 mio nonno, da due mesi diventato papà di una bimba che sarebbe diventata poi mia madre,faceva l'elettricista e lavorava in una grande azienda. Un giorno viene invitato dal suo capo ad andare a recuperare un attrezzo di lavoro caduto in una cisterna, mio nonno però non torna, dunque il capo invia di seguito altri due operai per recuperare questo attrezzo, finalmente si accorge che qualcosa non va e invia il soccorso che recupera i tre operai che avevano perso i sensi per la presenza di un gas venefico nella cisterna. Purtroppo il primo ad essere caduto dentro, cioè mio nonno, non è sopravvissuto, gli altri due si.
Mio nonno però era anche un marinaio in attesa di essere arruolato per la guerra, ma il destino aveva già deciso per lui, se non fosse morto nella cisterna, sarebbe morto insieme a tutti i suoi compagni a bordo della sua nave che fu affondata di li a poco.
Fatico a credere al destino segnato, ma in questa occasione mi viene solo da pensare che mio Nonno doveva morire.
nel 1938 mio nonno, da due mesi diventato papà di una bimba che sarebbe diventata poi mia madre,faceva l'elettricista e lavorava in una grande azienda. Un giorno viene invitato dal suo capo ad andare a recuperare un attrezzo di lavoro caduto in una cisterna, mio nonno però non torna, dunque il capo invia di seguito altri due operai per recuperare questo attrezzo, finalmente si accorge che qualcosa non va e invia il soccorso che recupera i tre operai che avevano perso i sensi per la presenza di un gas venefico nella cisterna. Purtroppo il primo ad essere caduto dentro, cioè mio nonno, non è sopravvissuto, gli altri due si.
Mio nonno però era anche un marinaio in attesa di essere arruolato per la guerra, ma il destino aveva già deciso per lui, se non fosse morto nella cisterna, sarebbe morto insieme a tutti i suoi compagni a bordo della sua nave che fu affondata di li a poco.
Fatico a credere al destino segnato, ma in questa occasione mi viene solo da pensare che mio Nonno doveva morire.
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Beh, in effetti, e a prescindere da tutto quanto di negativo mi sia fin'ora successo, mi reputo una personcina fortunata.Conta molto anche il fatto di sapere di non essere stupido tanto meno in malafede...
Ad ogni modo non hai considerato un fattore...
Ad un certo punto della vita, e spesso per esperienza diretta, si maturano delle convinzioni. Una di queste , vuoi perchè come ha detto Lore6 a ragione farlo è inutile, oppure perchè sono pigro e più di tanto non mi voglio sforzare neanche a lamentarmi, o perchè il mio spirito di adattamento ha decisamente preso il sopravvento, è che ora io davvero non recrimino/rimpiango nulla.
Certo, in un altro therad ("Se potessi") ho postato convinto: "non mi sposerei"... ma lì era sottinteso col senno di poi e soprattutto l'intento era di apprendimento dagli sbagli precedenti.
Oggi sono un convinto seguace del detto "non tutto il male vien per nuocere"... anche qui dirai, "finchè non ti prende un cancher!"...
Ma vuoi mettere la soddisfazione di non doversi più barcamenare in questa valle di lacrime ... ben sapendo di non dover rimpiangere nulla essendomi fatto tutte quelle che potevo?
Oi...poi se senti un altro me ti dirà che sono un coglione!
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Puoi sempre decidere di andare da un altro... magari trovi pure un centone per terra...
Oppure i capelli te li faccio io... verranno da schifo, ma il centone lo rimedi
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Puoi sempre decidere di andare da un altro... magari trovi pure un centone per terra...
Oppure i capelli te li faccio io... verranno da schifo, ma il centone lo rimedi
il parrucchiere è l'unico che non riesco proprio a tradire : )
ps devi ancora rispondere alla mia domanda sulla pornografia ehh, o hai fatto finta di non leggerla?!! chiuso ot, esco ciao ciao
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Ma... sei andata dal parrucchiere perchè il topic ti ha fatto una brutta piega?
Scusate sto delirando... :sarcastic_hand:
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Il non avere rimpianti per me deriva da una consapevolezza diversa...io sono cosciente, che anche le peggiori scelte che ho fatto in passato, le più sbagliate..le ho fatte in buona fede e soprattutto... con QUEGLI strumenti che avevo a disposizione allora, in termini di coraggio, di conoscenza delle cose, di determinazione, di capacità, di esperienza, e perchè no anche di forza fisica....
Giudicare le scelte del passato, a oggi...I RIMPIANTI appunto, è come fare un quiz, con le caselle esatte già sbarrate davanti...perfettamente inutile..
Devi storicizzare ogni evento della tua vita...il sodocaustico di 15 anni fa, che ha fatto determinate scelte, oggi non c'è più.... c'è un altro sodocaustico.
E questo vale per ognuno di voi.
Ricordate sempre che ognuno di noi, in ciascun momento sceglie sempre quello che gli sembra il meglio in quella circostanza, mai per il peggio (fatti salvi i diritti dei masochisti..
) giudicare quella scelta a distanza di anni, è una ingiustizia bella e buona, primo contro se stessi, secondo contro la logica e la razionalità..Forte di questa convinzione.... ribadisco che non ho rimpianti.
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https://www.youtube.com/watch?v=IRqI3X71p_E
Fu un bel film. A pensarci bene, insieme a Full Monty determinò la "rinascita" del cinema britannico degli anni '90.
(anche se la Paltrow mi è sempre stata sulle palle, e quello che fa Jerry nel film è forse l'uomo più brutto che io abbia mai visto)
Fu un bel film. A pensarci bene, insieme a Full Monty determinò la "rinascita" del cinema britannico degli anni '90.
(anche se la Paltrow mi è sempre stata sulle palle, e quello che fa Jerry nel film è forse l'uomo più brutto che io abbia mai visto)
Ultima modifica di un moderatore:
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Quante molte mi sono chiesto: " Ma se avessi scelto in modo diverso? Se avessi fatto questo e non quello? Se avessi preso l'altra strada?" La storia del bivio. Davanti a te ci sono due strade, ma quale imboccare? Tante volte mi sono posto questa domanda, in particolare su un evento che, successivamente, mi ha portato tanto dolore e sofferenza e dal quale mi sono fatto trascinare, abbindolare, vuoi perchè ingenuo e inesperto, vuoi perchè attratto dalla novità, anche se in una piccola parte di me, una vocina che non ho ascoltato, sapevo già in partenza che c'era qualcosa che non quadrava del tutto. Si, fosse possibile tornare indietro sceglierei diversamente. Ma sempre riguardo questa esperienza negativa ho imparato, mi sono accorto che non può andare sempre tutto bene e allora ci stanno anche gli errori, le scelte cattive, le valutazioni sbagliate. Avessi scelto diversamente avrei sicuramente sofferto di meno, ci avrei rimesso molto meno in salute psico-fisica, tempo, denaro e quant'altro. Ma al tempo stesso mi chiedo se sarei quello che sono oggi. Quindi, alla fine dei giochi, cerco di convincermi che è andata come doveva andare e sono ancora qua.
Rimpianti ovviamente ne ho, soprattutto per qualcosa che non ho forse avuto il coraggio di coltivare e inseguire fino in fondo e se davvero si potesse tornare indietro si, cercherei in ogni maniera di riuscire a realizzarla, o quanto meno provarci.
Tante volte, allo stesso modo, di fronte a cose belle, bellissime, il cui ricordo riempe ancora a distanza di tempo il cuore di gioia, allo stesso modo mi sono chiesto: "Ma se avessi scelto in modo diverso? Se non avessi fatto in quel modo, come sarebbero andate le cose? Sarebbe successo ugualmente?" E mentre tra me e me sorrido, convinto che senza queste cose la mia vita sarebbe stata ben più arida, ringrazio non so chi o cosa per aver fatto quello che ho fatto. Credo molto nel destino, nel fato, non capisco perchè certe cose, proprio certe cose accadano, magari davvero sta tutto scritto in un libro che non conosciamo, ma penso anche che non tutto dipenda dal caso, una piccola mano, una leggera spinta va anche data certe volte, insomma, bisogna mettersi nelle condizioni che qualcosa di bello accada. Ma questo lo dico con il senno di poi, perchè prima che succedessero queste belle cose ero tranquillo per la mia strada.
Rimpianti ovviamente ne ho, soprattutto per qualcosa che non ho forse avuto il coraggio di coltivare e inseguire fino in fondo e se davvero si potesse tornare indietro si, cercherei in ogni maniera di riuscire a realizzarla, o quanto meno provarci.
Tante volte, allo stesso modo, di fronte a cose belle, bellissime, il cui ricordo riempe ancora a distanza di tempo il cuore di gioia, allo stesso modo mi sono chiesto: "Ma se avessi scelto in modo diverso? Se non avessi fatto in quel modo, come sarebbero andate le cose? Sarebbe successo ugualmente?" E mentre tra me e me sorrido, convinto che senza queste cose la mia vita sarebbe stata ben più arida, ringrazio non so chi o cosa per aver fatto quello che ho fatto. Credo molto nel destino, nel fato, non capisco perchè certe cose, proprio certe cose accadano, magari davvero sta tutto scritto in un libro che non conosciamo, ma penso anche che non tutto dipenda dal caso, una piccola mano, una leggera spinta va anche data certe volte, insomma, bisogna mettersi nelle condizioni che qualcosa di bello accada. Ma questo lo dico con il senno di poi, perchè prima che succedessero queste belle cose ero tranquillo per la mia strada.
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Salve Shrike,
in cuore nostro tutti vorremmo poter tornare indietro per rimediare ad una parola detta/non detta ad una persona cara, ad un'azione fatta/non fatta in un particolare istante della nostra vita ... ci sta, fa parte della natura umana. Alcuni vivono di questi pensieri, mentre altri ne vengono a malapena sfiorati (leggendo le risposte si possono vedere tutte queste sfaccettature dell'animo umano).
Quindi ciascuno di noi ha la propria filosofia sul destino, sulle scelte giuste o sbagliate che abbiamo fatto nel corso delle nostre vite.
Per quanto mi riguarda, ho smesso di pormi questo tipo di domanda, il passato ... con tutte le sue scelte, è solo un luogo dove tengo tutti i miei ricordi belli o brutti e che come ha scritto Luma:
mi ha reso ciò che sono, e voler cambiare anche solo un pezzetto delle scelte da me fatte, giuste o sbagliate che siano, vorrebbe dire voler cambiare me stesso ... lo so alcuni non convivono bene con ciò che sono diventati, ma chi come me riesce a "volersi bene" nonostante i propri difetti può capire il mio bisogno di non modificare quello che sono oggi.
Quindi niente più rimpianti, uso i ricordi belli per tirarmi su quando sono triste e quelli brutti per darmi la carica (incazzandomi a bestia) quando mi sento debole. Ma non penso mai a cosa potrei cambiare delle mie scelte passate che tanto hanno influito sulla mia attuale personalità.
Ovviamente al futuro non c'è limite e quindi tutte le nuove esperienze di vita che avrò andranno a modificarmi ulteriormente ... e magari arriverà il giorno che tornerò a chiedermi come sarebbe andata se avessi fatto una scelta diversa ... ma questo è il bello della vita, ogni giorno è un nuovo giorno
.
Ciao, DD.
in cuore nostro tutti vorremmo poter tornare indietro per rimediare ad una parola detta/non detta ad una persona cara, ad un'azione fatta/non fatta in un particolare istante della nostra vita ... ci sta, fa parte della natura umana. Alcuni vivono di questi pensieri, mentre altri ne vengono a malapena sfiorati (leggendo le risposte si possono vedere tutte queste sfaccettature dell'animo umano).
Quindi ciascuno di noi ha la propria filosofia sul destino, sulle scelte giuste o sbagliate che abbiamo fatto nel corso delle nostre vite.
Per quanto mi riguarda, ho smesso di pormi questo tipo di domanda, il passato ... con tutte le sue scelte, è solo un luogo dove tengo tutti i miei ricordi belli o brutti e che come ha scritto Luma:
mi ha reso ciò che sono, e voler cambiare anche solo un pezzetto delle scelte da me fatte, giuste o sbagliate che siano, vorrebbe dire voler cambiare me stesso ... lo so alcuni non convivono bene con ciò che sono diventati, ma chi come me riesce a "volersi bene" nonostante i propri difetti può capire il mio bisogno di non modificare quello che sono oggi.
Quindi niente più rimpianti, uso i ricordi belli per tirarmi su quando sono triste e quelli brutti per darmi la carica (incazzandomi a bestia) quando mi sento debole. Ma non penso mai a cosa potrei cambiare delle mie scelte passate che tanto hanno influito sulla mia attuale personalità.
Ovviamente al futuro non c'è limite e quindi tutte le nuove esperienze di vita che avrò andranno a modificarmi ulteriormente ... e magari arriverà il giorno che tornerò a chiedermi come sarebbe andata se avessi fatto una scelta diversa ... ma questo è il bello della vita, ogni giorno è un nuovo giorno
.Ciao, DD.
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Io, fortunatamente, sono contenta di quella che sono e le scelte fatte da me in passato, negative e positive, non possono essere cambiate. Non sto a pensare "cosa sarebbe accaduto se..." preferisco pensare a "cosa accadrà se..." perché sono ancora in tempo per cambiare qualcosa e pianificare al meglio le cose che dipendono da me.
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OK. Ma dimmi, per curiosità ( me l'ha attaccata Petra
), il biglietto della lotteria di Capodanno tu lo compri, o semplicemente esci spesso a passeggio guardando per terra sperando di trovarlo per ...destino? Fino a che punto ti dai da fare insomma...
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OK. Ma dimmi, per curiosità ( me l'ha attaccata Petra
Sempre troppo poco...
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- Espulso
- #36
A tal proposito cito hermann hesse : Destino e carattere sono due nomi di un medesimo concetto.
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io sono bravissimo, non mi devo nemmeno impegnare, mi viene naturale.
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Se su un argomento come questo, riuscissi a scrivere quel che penso, in quelle poche sintetiche righe,
che si riescono a leggere senza annoiarsi, mi darei una pacca sulle spalle e mi direi, bravo!
Invece mi sono già perso, e non so già più cosa scrivere, ripensando a tutte le mie strade e alle indecisioni che ho provato ad ogni bivio.
A qualche marcia indietro e a qualche altra decisione presa immediatamente e senza successivi ripensamenti.
Anche se non credo al destino, mi piace che la letteratura lo abbia inventato. Ogni tanto ci si può sguazzare, con la mente.
E forse può essere anche piacevole e benefico combatterlo, anzicchè combattere e triturare se stessi.
Purchè non lo si faccia diventare l'unico responsabile delle nostre scelte.
Anche le scelte, non sono tutte e sempre solo nostre.
Nascere, come diceva Lore, non è una nostra scelta. E il dove questo accade, ha un peso non indifferente, sulle nostre scelte future.
Anche i primi anni della nostra vita, non sono una nostra scelta, pur essendo quelli che influenzeranno fortemente, il come decideremo dopo.
Poi c'è un momento in cui capiamo che, da allora in poi, siamo noi gli artefici di quello che decidiamo.
E qui inizia ill bello e, insieme, il tormento della nostra esistenza.
Io ho scelto di non chiedermi mai, cosa sarebbe potuto accadere, se avessi preso una strada invece di un'altra.
Perchè mi serve a poco, se non a rischiare rimpianti, indietroo è impossibile tornare. Nel caso, ne tengo solo nota, qualora mi ricapitasse una situazione identica.
So anche che ogni scelta che ho fatto e che farò, non è mai completamente libera. La mia vita, la mia educazione, il mio dna, in qualche modo mi hanno e mi condizioneranno.
E' una dura lotta, scegliere. Sempre.
Quando avevo sui trent'anni, mi trovai una volta in un Hotel di Roma, con l'Amministratore Delegato di una grande azienda.
Mi disse che gli piacevo e che avrebbe gradito farmi un pompino.
Rientrai a Milano da solo, il giorno dopo e mi ci vollero almeno cinque anni di fatica, per ottenere, in un'altra azienda, quella posizione che avrei potuto ottenere in una notte.
A volte, nelle cene con amici, mi do del coglione e giuro che, potendo tornare indietro, mi calerei i pantaloni.
Ma so che serve solo per avere il pretesto per alzare i bicchieri, e farsi una bella bevuta. A questa vita, che non è affatto semplice, anche quando è meravigliosa.
che si riescono a leggere senza annoiarsi, mi darei una pacca sulle spalle e mi direi, bravo!
Invece mi sono già perso, e non so già più cosa scrivere, ripensando a tutte le mie strade e alle indecisioni che ho provato ad ogni bivio.
A qualche marcia indietro e a qualche altra decisione presa immediatamente e senza successivi ripensamenti.
Anche se non credo al destino, mi piace che la letteratura lo abbia inventato. Ogni tanto ci si può sguazzare, con la mente.
E forse può essere anche piacevole e benefico combatterlo, anzicchè combattere e triturare se stessi.
Purchè non lo si faccia diventare l'unico responsabile delle nostre scelte.
Anche le scelte, non sono tutte e sempre solo nostre.
Nascere, come diceva Lore, non è una nostra scelta. E il dove questo accade, ha un peso non indifferente, sulle nostre scelte future.
Anche i primi anni della nostra vita, non sono una nostra scelta, pur essendo quelli che influenzeranno fortemente, il come decideremo dopo.
Poi c'è un momento in cui capiamo che, da allora in poi, siamo noi gli artefici di quello che decidiamo.
E qui inizia ill bello e, insieme, il tormento della nostra esistenza.
Io ho scelto di non chiedermi mai, cosa sarebbe potuto accadere, se avessi preso una strada invece di un'altra.
Perchè mi serve a poco, se non a rischiare rimpianti, indietroo è impossibile tornare. Nel caso, ne tengo solo nota, qualora mi ricapitasse una situazione identica.
So anche che ogni scelta che ho fatto e che farò, non è mai completamente libera. La mia vita, la mia educazione, il mio dna, in qualche modo mi hanno e mi condizioneranno.
E' una dura lotta, scegliere. Sempre.
Quando avevo sui trent'anni, mi trovai una volta in un Hotel di Roma, con l'Amministratore Delegato di una grande azienda.
Mi disse che gli piacevo e che avrebbe gradito farmi un pompino.
Rientrai a Milano da solo, il giorno dopo e mi ci vollero almeno cinque anni di fatica, per ottenere, in un'altra azienda, quella posizione che avrei potuto ottenere in una notte.
A volte, nelle cene con amici, mi do del coglione e giuro che, potendo tornare indietro, mi calerei i pantaloni.
Ma so che serve solo per avere il pretesto per alzare i bicchieri, e farsi una bella bevuta. A questa vita, che non è affatto semplice, anche quando è meravigliosa.
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- Creatore Discussione
- Espulso
- #40
Volevo esporvi una riflessione sul concetto di causa effetto : dalla notte dei tempi ogni essere vivente è nel suo essere è nel suo vivere l'effetto di molteplici cause. Ogni azione di ogni singolo essere produce un effetto, la combinazione di tali effetti produce il nostro presente. Tutto questo ovviamente si scontra con ciò che noi consideriamo libero arbitrio.
Se noi avessimo la capacità di considerare simultaneamente tutte le azioni (cause) potremmo conoscere l'effetto e quindi l'immediato futuro o destino.
Il "problema" è che noi possiamo "decidere" solamente di andare nella strada a destra perché in quella di sinistra c'è un ostacolo..
Se noi avessimo la capacità di considerare simultaneamente tutte le azioni (cause) potremmo conoscere l'effetto e quindi l'immediato futuro o destino.
Il "problema" è che noi possiamo "decidere" solamente di andare nella strada a destra perché in quella di sinistra c'è un ostacolo..
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