SULLA CARRIERA DELLA ESCORT E RELATIVE MALATTIE CORRELATE

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Si ci sono i vaccini, ed ovviamente il problema esiste solo per chi non ha fatto i vaccini. L'alimentazione, scusa , ma c'entra poco con malattie virali che possono necrotizzare il fegato. Confermo invece, che c'è una fetta di popolazione che è venuta in contatto con il virus dell'epatite B, senza aver mai manifestato i sintomi della malatita. Ma non ti sfuggirà che esistono i cosiddetti portatori sani.
Certo certo…l’alimentazione adeguata per chi soffre di epatite serve a non sovraccaricare un fegato già in difficoltà per altro….ho un parente con questo problema da moltissimi anni, causa trasfusioni ad minchiam degli anni 80 (molti si beccarono anche hiv per trasfusione)…controlli e naturalmente alcool neanche l”odore…vita di M però va avanti, naturalmente non tutti siamo uguali
 
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…Anche il bacio porta malattie...o leccare il culo...quindi
NNNNOOOOOOOOOOO!!!!??….amo fare la passata di lingua proprio lì per poi tornare alla faiga e viceversa…mi hai distrutto!???
comunque facendo il serio (mi riesce poco, lo so) … come già detto e ridetto, malattie si posson prendere per qualsiasi cosa, anche solo toccando! Quindi attenzione massima per quel che si può e meno turbe! altrimenti rasputin all days.
 
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smith

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Forse non mi sono spiegato bene, ma certamente è colpa mia. Ho ritenuto opportuno, stante il luogo, di non esibire tabelle e casistiche, temendo d'annoiare.
Provo ad essere più chiaro, cercando sempre di non utilizzare un linguaggio troppo tecnico, per non annoiare chi legge .... in fondo, punter siamo. ?
Chi ha la sfortuna di contrarre l'epatite B o C, resta positivo a vita e in una percentuale che si aggira all'incirca del 5% e mi tengo basso, andrà incontro nel corso della vita a recidiva con ovvio peggioramento del quadro clinico generale. Poi c'è la percentuale che andrà incontro alle patologie che ho illustrato nel precedente intervento ( 2/3% ) e comunque, anche chi non subirà conseguenze, dovrà assumere antivirali ( interferone, di solito si usava questo medicinale quando me ne occupavo ), fintantoché la carica virale resta alta. E può capitare anche che resti alta per sempre. Ora se ti è più chiaro, fai tu le addizioni, il minimo comune denominatore e tira fuori la percentuale finale. Ad occhio, pur non essendo una cima in matematica, mi sentirei di dire che siamo ben oltre il tuo 1 su 1000.
Questo lasciamolo cantare a Morandi, Tozzi e Ruggeri

Facciamo così: le percentuali io le sapevo anche e ben prima che me le sciorinassi.

Facciamo altresí così: l'influenza ha una mortalità accertata del, appunto, 1 per mille.
Il Covid del, almeno, 1% (stanno ancora dibattendo, perché di fatto sono totalmente ignoti, per ovvi motivi, i danni a lungo termine, se sia forse addirittura al 2-3%).

Domando e poi ci mollo: inseriresti l'influenza e il Covid tra le malattie mortali?

Lo chiedo solo per una ragione di coerenza e principio di non contraddizione negli enunciati.
 
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Facciamo così, faccio passo perché non ho capito cosa vorresti dimostrare. Siamo in un thread in cui il focus sarebbe : escort e malattie correlate, punto !
Però se vuoi, possiamo discettare su : morbillo, pertosse, rosolia, scarlattina, difterite, tifo, colera, parotite, tetano, botulino ….. e potrei continuare all’infinito.
Comunque, l’influenza e il Covid, avendo avuto numerosi casi con prognosi nefasta, volendo essere semanticamente precisi : si, sarebbero da annoverare tra le malattie che possono essere mortali.
Ripeto, mi sfugge dove vorrebbe portare il tuo ragionamento, ma certamente il limite è mio.
Ora, facciamo così, chiudiamola qua. Pax.
 
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smith

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Facciamo così, faccio passo perché non ho capito cosa vorresti dimostrare. Siamo in un thread in cui il focus sarebbe : escort e malattie correlate, punto !
Però se vuoi, possiamo discettare su : morbillo, pertosse, rosolia, scarlattina, difterite, tifo, colera, parotite, tetano, botulino ….. e potrei continuare all’infinito.
Comunque, l’influenza e il Covid, avendo avuto numerosi casi con prognosi nefasta, volendo essere semanticamente precisi : si, sarebbero da annoverare tra le malattie che possono essere mortali.
Ripeto, mi sfugge dove vorrebbe portare il tuo ragionamento, ma certamente il limite è mio.
Ora, facciamo così, chiudiamola qua. Pax.

Volevo arrivare proprio dove sei arrivato: tecnicamente, secondo il tuo enunciato (che era più o meno così "qualsiasi malattia che provoca morte è da definirsi mortale". Prego non stare a spaccare il capello in quattro su come ho citato il messaggio a cui ho replicato per primo, il significato, se lo rileggi, è quello che ho scritto qui), qualsiasi malattia che ha causato almeno un morto in tutto la sua storia può (e forse deve) definirsi mortale (o lo poteva esserlo fintanto che non è stata estinta o si fosse trovato il modo di annullare le morti per sempre).
E ci sta, perchè la tua definizione è formalmente corretta.

Solo che quando ti ho invitato a riflettere su questa cosa, tu ti sei affrettato a puntualizzare, e non so perchè, perchè fino a quel momento "andavi bene", che poi bisognava anche guardare alle percentuali e ai tassi di mortalità.
Cosa lodevole dal punto di vista della precisione ma che non contraddice in nessun modo il concetto che se una malattia uccide un individuo su un milione invece che 90 individui su 100, resta comunque mortale in ambo in casi.

Ripeto, è sembrato che tu di dovessi "scusare" di questa cosa ma non c'era proprio nulla da scusare.

"Scusandoti" hai solo dato l'idea d'entrare in contraddizione con te stesso mentre io volevo solo farti notare che quello non lo dovevi fare e, secondo me, ero corretto e coerente all'inizio del tuo discorso e non quando hai iniziato (per "pudicizia"?) a deviare e fare praticamente inversione a U.
 
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Volevo arrivare proprio dove sei arrivato: tecnicamente, secondo il tuo enunciato (che era più o meno così "qualsiasi malattia che provoca morte è da definirsi mortale". Prego non stare a spaccare il capello in quattro su come ho citato il messaggio a cui ho replicato per primo, il significato, se lo rileggi, è quello che ho scritto qui), qualsiasi malattia che ha causato almeno un morto in tutto la sua storia può (e forse deve) definirsi mortale (o lo poteva esserlo fintanto che non è stata estinta o si fosse trovato il modo di annullare le morti per sempre).
E ci sta, perchè la tua definizione è formalmente corretta.

Solo che quando ti ho invitato a riflettere su questa cosa, tu ti sei affrettato a puntualizzare, e non so perchè, perchè fino a quel momento "andavi bene", che poi bisognava anche guardare alle percentuali e ai tassi di mortalità.
Cosa lodevole dal punto di vista della precisione ma che non contraddice in nessun modo il concetto che se una malattia uccide un individuo su un milione invece che 90 individui su 100, resta comunque mortale in ambo in casi.

Ripeto, è sembrato che tu di dovessi "scusare" di questa cosa ma non c'era proprio nulla da scusare.

"Scusandoti" hai solo dato l'idea d'entrare in contraddizione con te stesso mentre io volevo solo farti notare che quello non lo dovevi fare e, secondo me, ero corretto e coerente all'inizio del tuo discorso e non quando hai iniziato (per "pudicizia"?) a deviare e fare praticamente inversione a U.
Non ho capito un cazzo, e chiedo scusa per il francesismo, ma è per rendere l’idea in maniera inequivocabile. Sul serio, ad una certa mi sono perso, nel seguire i tuoi panegirici, mi è sembrato d’essere precipitato nel labirinto di Cnosso.
Ma almeno tu, ti sei capito ? ? Se si, va benissimo così, non perdere ulteriore tempo a spiegarmelo. Io mi arrendo, sono una mente troppo semplice per poter competere con un fine dicitore come te. Fai cosi, interloquisci con @spocky e con cui ti comprende ed apprezza, io non sono alla tua altezza, non ho difficoltà ad ammetterlo. Buon proseguimento.
 
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smith

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@smith ssssiiiiiiiii!!!! Mi sei mancato una cifra smitthino! Così ti voglio!!! Ssssiiiiiiii!!!!!???

Ti dirò, sinceramente, a te e Timbraro che mi capite: sinceramente penso si essermi rotto il cazzo, sia di scrivere qui com'anche un po' di andare a puttane.
Non ho ancora deciso se sia una cosa positiva o negativa.
Il tempo lo dirà.
 
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smith

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Non ho capito un cazzo, e chiedo scusa per il francesismo, ma è per rendere l’idea in maniera inequivocabile. Sul serio, ad una certa mi sono perso, nel seguire i tuoi panegirici, mi è sembrato d’essere precipitato nel labirinto di Cnosso.
Ma almeno tu, ti sei capito ? ? Se si, va benissimo così, non perdere ulteriore tempo a spiegarmelo. Io mi arrendo, sono una mente troppo semplice per poter competere con un fine dicitore come te. Fai cosi, interloquisci con @spocky e con cui ti comprende ed apprezza, io non sono alla tua altezza, non ho difficoltà ad ammetterlo. Buon proseguimento.

Se vuoi ci riprovo più terra a terra.

Eri partito con lo scrivere che una malattia che provoca almeno un morto può definirsi mortale.
Quindi io ti ho chiesto se definiresti mortali anche malattie con tassi di mortalità tra il bassissimo e il trascurabile.
A quel punto a me è sembrato che tu sia andato nel pallone perchè, contraddicendoti, hai di fatto risposto che no, malattie del genere difficilmente sarebbero da considerare mortali.
Ti ho fatto notare la tua contraddizione e, se permetti e senza offesa, a quel punto tu non c'hai proprio capito più un cazzo.
Peccato, ripeto, perchè invece eri partito bene e coerente ma poi sei finito male e in contraddizione.

Così è relativamente chiaro?
 
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Ti dirò, sinceramente, a te e Timbraro che mi capite: sinceramente penso si essermi rotto il cazzo, sia di scrivere qui com'anche un po' di andare a puttane.
Non ho ancora deciso se sia una cosa positiva o negativa.
Il tempo lo dirà.
Premesso che ritengo ambedue le affermazioni “ mendaci “ in quanto le disattenderai tranquillamente, se anche fosse, stai sereno, il mondo sopravviverà
 
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Se vuoi ci riprovo più terra a terra.

Eri partito con lo scrivere che una malattia che provoca almeno un morto può definirsi mortale.
Quindi io ti ho chiesto se definiresti mortali anche malattie con tassi di mortalità tra il bassissimo e il trascurabile.
A quel punto a me è sembrato che tu sia andato nel pallone perchè, contraddicendoti, hai di fatto risposto che no, malattie del genere difficilmente sarebbero da considerare mortali.
Ti ho fatto notare la tua contraddizione e, se permetti e senza offesa, a quel punto tu non c'hai proprio capito più un cazzo.
Peccato, ripeto, perchè invece eri partito bene e coerente ma poi sei finito male e in contraddizione.

Così è relativamente chiaro?
È domenica, sono le ore 7,39, non avendo evidentemente nulla di meglio da fare, continuo il cazzeggio :
Mortale : ( aggettivo e sostantivo ) soggetto a morte - ( aggettivo ) che è causa o implica pericolo di morte.
Per cui, tecnicamente, qualunque malattie che può causare la morte del soggetto, potrebbe e a voler essere pignoli dovrebbe, essere considerata mortale. È talmente elementare e lapalissiano, che non capisco neanche perché sto perdendo tempo a discuterne con te.
Tu la stai buttando in vacca, facendo del sofismo, secondo me senza neanche renderti conto di farlo, perché evidentemente, preso dalla crisi d’identità derivante dai tuoi propositi d’abbandono, hai tempo da sprecare.
Io ero partito semplicemente facendo notare che le epatiti sono patologie potenzialmente pericolose che causano più morti di quanto si pensi.
Successivamente, tu hai chiesto se tutte le malattie che statisticamente possono avere un esito mortale, anche una volta su 1000, sono curabili o meno.
Io ho prima contestato i numeri che citavi a membro canino, in quanto le epatiti ( tutte le varianti e relative complicanze ), causano ben più di 1 morto su 1000, aggiungendo, ( giusto per rispondere alla tua provocazione ), che visto che i numeri sono ben diversi da quelli che a membro canino hai citato tu, non potremmo che considerarle “ potenzialmente letali. Chi cazzo ( scusa il francesismo ), ha mai citato il termine “ MORTALE “ ? Certo non io ! Ti ho fatto presente che sono curabili, a parte i casi in cui si manifestano le complicanze che ho citato con tanto di percentuali. Quindi, se rileggi attentamente i miei interventi, stavolta impegnandoti a comprenderli, vedrai che non c’è nessuna contraddizione negli stessi. Le contraddizioni le hai trovate solo tu, perché evidentemente il tuo interesse alla discussione, era ininfluente e provocatorio, fin dall’inizio.
P.S. E non mi sono mai scusato, tra l’altro, proprio perché non avevo motivo per farlo. Anche questa, è una cosa che hai colto solo tu.
Ciò detto, io non ho nessun interesse, men che meno piacere ad interloquire con te, stante la speciosità e l’inattendibilità delle tue argomentazioni. Non so se terrai fede ai tuoi propositi d’abbandono, fatti tuoi, certo sarebbe il caso di abbandonare qualsiasi motivo e/o occasione d’interloquire con me.
Grazie, buona domenica
 
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smith

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È domenica, sono le ore 7,39, non avendo evidentemente nulla di meglio da fare, continuo il cazzeggio :
Mortale : ( aggettivo e sostantivo ) soggetto a morte - ( aggettivo ) che è causa o implica pericolo di morte.
Per cui, tecnicamente, qualunque malattie che può causare la morte del soggetto, potrebbe e a voler essere pignoli dovrebbe, essere considerata mortale. È talmente elementare e lapalissiano, che non capisco neanche perché sto perdendo tempo a discuterne con te.
Tu la stai buttando in vacca, facendo del sofismo, secondo me senza neanche renderti conto di farlo, perché evidentemente, preso dalla crisi d’identità derivante dai tuoi propositi d’abbandono, hai tempo da sprecare.
Io ero partito semplicemente facendo notare che le epatiti sono patologie potenzialmente pericolose che causano più morti di quanto si pensi.
Successivamente, tu hai chiesto se tutte le malattie che statisticamente possono avere un esito mortale, anche una volta su 1000, sono curabili o meno.
Io ho prima contestato i numeri che citavi a membro canino, in quanto le epatiti ( tutte le varianti e relative complicanze ), causano ben più di 1 morto su 1000, aggiungendo, ( giusto per rispondere alla tua provocazione ), che visto che i numeri sono ben diversi da quelli che a membro canino hai citato tu, non potremmo che considerarle “ potenzialmente letali. Chi cazzo ( scusa il francesismo ), ha mai citato il termine “ MORTALE “ ? Certo non io ! Ti ho fatto presente che sono curabili, a parte i casi in cui si manifestano le complicanze che ho citato con tanto di percentuali. Quindi, se rileggi attentamente i miei interventi, stavolta impegnandoti a comprenderli, vedrai che non c’è nessuna contraddizione negli stessi. Le contraddizioni le hai trovate solo tu, perché evidentemente il tuo interesse alla discussione, era ininfluente e provocatorio, fin dall’inizio.
P.S. E non mi sono mai scusato, tra l’altro, proprio perché non avevo motivo per farlo. Anche questa, è una cosa che hai colto solo tu.
Ciò detto, io non ho nessun interesse, men che meno piacere ad interloquire con te, stante la speciosità e l’inattendibilità delle tue argomentazioni. Non so se terrai fede ai tuoi propositi d’abbandono, fatti tuoi, certo sarebbe il caso di abbandonare qualsiasi motivo e/o occasione d’interloquire con me.
Grazie, buona domenica

Mi sfugge la differenza tra (potenzialmente) letali e mortali.
E cito parole tue.
Ma evidentemente m'inganno io.
Chiuso.
 
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