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Puttan tour notturno. Assorto nei miei pensieri sui viali fiorentini, alla ricerca di preda facile. Viaggio per ore e non mi decido mai, sempre le solite lì da anni, alcune new, l'indecisione di andare o non andare, solito su e giù come la pelle del cazzo a macinare chilometri e chilometri senza neache accorgersene. Il tempo passa e da un quartiere all'altro fantastico; di sesso e di problemi di lavoro. Dai sogni idilliaci alla realtà.
Ad un certo punto tutto crolla tutto si spezza. Sudo freddo come una fontana, questo dolore lo riconosco. Le girl non le voglio più, improvvisamente da angeli ammiccanti a diavoli malefici, mostri inguardabili portatrici di dolore. Accidenti a me e quando sono uscito. Ho mal di corpo, un tremendo strizzone mi assale. Cosa faccio ora? Dove vado? Sono le 3... Tutto scompare, tutte le fantasie ed i pensieri programmatici diventano un solo incubo. "Saranno gli stessi spasmi che proverò sul letto di morte?" penso. Se sarà così e meglio morire subito. Dove trovarlo? E' tutto chiuso. Inizio a girare, sto male, lo voglio subito, anche sporco, lo voglio opzionare: il cesso.
Giro, giro e rigiro, mi allontano dalla zona urbana, maledico i semafori rossi che mi fanno perdere tempo, maledico gli autovelox che mi fanno rallentare, ma eccomi nella zona industriale, apparentemente nessuno, cerco l'anfratto, tutti cancelli chiusi, ma io cerco un buco e non me ne frega se la telecamera m'inquadra, sto troppo male. Finalmente intravedo un parcheggio con una serie di rimorchi in fila. Ecco vado di là... Sto per liberarmi ma... è la legge di Murphy. Apro il vano portaoggetti, mi frugo nelle tasche, cerco nelle tasche laterali delle portiere. Nulla. Cerco addirittura la pallottola di preservativi sotto il sedile, solitamente lasciato da quache improvvida ragazza, in genere li trovo ma questa volta no. Niente fazzoletti, neache usati. Li avrei presi anche sporchi del mio sperma secco o degli umori della ragazza che in genere sono solito annusare come santa reliquia. Sto troppo male.
Ho in tasca il 50ello che avevo preparato per la missione. No troppo truce.
Un lembo della camicia? No...
Forse fuori ci sono foglie di fico? Improbabile...
Il certificato di assicurazione? Poi mi multano.
La provvidenza mi viene incontro, dopo tanto patire ecco che trovo, sporco e ingiallito, un biglietto del parcometro risalente ad un parcheggio di 8 mesi fa, controvalore: 30 centesimi. Dieci centimetri quadrati di salvezza, ma è meglio che nulla. Mi avvio a gambe strinte dietro i rimorchi e via di produzione propria DOCG.
Si comincia con un BJ e qui le prime note stonate perchè oggettivamente è come sottoporre il cazzo ad una seghetta da cucina ...
Cerco di resistere ma il dolore si fa sempre più forte ...
Ho apprezzato molto il suo impegno ma nella sua dentatura c'è qualcosa che non va perchè ne sono uscito con tutta la capocchia viola ...
Ne esco smosciato e decido di andare di mano per riprendere vigore ma il dolore è insopportabile
Nel mentre le chiedo di fare qualcosa per eccitarmi e si mette a pecora e comincia a masturbarsi
Sento un leggero odore non proprio edificante ma che cazzo di bella figa carnosa che ha !!
Ripreso vigore cominciamo una missionaria dove porto a termine l'opera con non poca fatica e dolore ...
Sono rimasto per qualche giorno con la pelle attorno alla capocchia tutta irritata dal suo BJ tagliente
Credo che fisicamente le potenzialità ci siano ma deve registrare assolutamente il bukkino perche è stato indimenticabile nel senso che per giorni ne ho portato sul mio cazzo i segni ...
Adios !!
“Amore è duro, fai piano, piano pianooooo” Ha cominciato a strillare davvero forte e non capivo, pareva la stessero sventrando, ho estratto il cazzo ed ho capito. Le ho fatto saltare le spugnette ed aveva sporcato il preservativo col mestruo. Ma che cazz! Proiettato improvvisamente sulla scena di un crimine, che faccio? Scappo? Ma anche no, non mi scompongo, prendo le salviette pulisco il condom dal sangue. Lei intanto si scusava in tutte le lingue del mondo mentre io muto mi dirigevo in bagno senza fiatare.