Sono d'accordo con quanto ha scritto Vulvalover, aggiungendo però un dettaglio: se un Comune volesse davvero bandire l'esercizio della prostituzione nelle zone residenziali del suo territorio, dovrebbe anzitutto individuare zone periferiche o industriali e orari in cui l'attività sia invece ammessa (dato che la normativa nazionale la tollera) e poi multare anche e soprattutto le ragazze che esercitano dove è vietato farlo.
Così funziona in Austria o in Germania, dove ci sono Erlaubniszonen e orari (20-6 o 22-6, a seconda della stagione) in cui è Ok che le ragazze passeggino sul ciglio della strada. Se però lo fanno dove o quando non è ammesso, vengono multate pure loro.
Alcune Otr viennesi mi hanno raccontato di avere inizialmente considerato tali multe come carta igienica, accumulando debiti di migliaia di euro (talvolta anche >10k) verso la città. Lì però le normative devono essere un filino più stringenti che da noi e, se non si è in grado di pagare, l'unica alternativa per estinguere il debito è quella di trascorrere un numero proporzionale di giorni in prigione (ora non ricordo quale fosse il fattore di conversione). Alcune hanno preferito farsi un po' di giorni in gattabuia, altre hanno preferito non sporcarsi la fedina e hanno concordato un piano di rientro del debito.
Da noi la situazione è decisamente piu ipocrita: la maggior parte dei Comuni vieta sulla carta e indiscriminatamente l'esercizio della prostituzione (con l'evidente scopo di raccogliere un consenso elettorale presso i residenti), ma non multa le ragazze e le lascia stare sulla strada, facendo invece intendere che la cosa sia tollerata.
Punendo poi a macchia di leopardo i fruitori, viene davvero il sospetto che per un Comune avere un certo numero di ragazze sul ciglio delle sue strade sia come avere il suo pozzo di petrolio personale: quando c'è bisogno di rimpinguare le casse comunali, si mandano i verzii in perlustrazione e si fa gettito fiscale, evitando di alzare altre aliquote o di tagliare i servizi alla cittadinanza.
Se non altro, Lomazzo sembra avere adottato un'ordinanza "balneare" che è coerente con lo scopo dichiarato di tenere le ragazze lontane dalla strada ...
Riguardo alla minaccia di trasmettere i dati al fisco in caso di ricorso alla multa, a me pare una misura finalizzata soprattutto a scoraggiare le Otr, che guadagnano centinaia di euro in nero a sera. Escluderei che la GdF avvii una indagine su un cliente, perchè ha pagato 20 o 30 euri senza farsi dare ricevuta
Non sono un esperto di diritto, ma a me sembra un po' illegittimo condizionare la trasmissione dei dati alla GdF in caso di ricorso, perchè con questo velato ricatto si sopprime / riduce il diritto all'autodifesa davanti al GdP.
Avrebbe avuto più senso trasmettere d'ufficio tali informazioni (non capisco però l'utilità di allegare il verbale, se non quella della deterrenza nei confronti dei multati) o solo nei casi di fondati sospetti riguardo a violazioni della normativa fiscale.
Buona giornata!