Purtroppo le persone sono “difficili”: quelle che dovrebbero essere domande perfettamente lecite (anche se non è affatto obbligatorio avere poi risposte, o risposte convincenti o ancor meglio risposte autentiche) di fatto vengono intese come insinuazioni e diffamazioni.
Questo ahimè mi porta sempre alla conclusione a priori, deducibile peraltro anche da altre premesse, che tu devi sempre dare per scontato (anche se di fatto improbabile benché non impossibile) che chi hai di fronte tu non lo conosci (e lui/lei non conosce te) nè avrai mai tempo e opportunità di conoscerlo (e lui/lei altrettanto con te), perciò devi considerarlo come una bomba batteriologica (e lui/lei deve considerare altrettanto te), anche se è moralmente deprecabile, proteggendoti di conseguenza (e lui/lei pensare e fare altrettanto).
Di conseguenza fare controlli regolari (e lui/lei anche) e in caso “d’incidente” prendere tutte le azioni “corretive” necessarie (e lui/lei idem).
Se poi invece decidi di rischiare, ogni volta che decidi di rischiare (e lui/lei come sopra, di nuovo), assumerti le tue responsabilità qualunque esse siano, qualunque cosa comportino, bella e brutta (e lui/lei ancora).
Cinico come discorso ma “safer” direbbero gli anglosassoni.
E con questo ho finito.
Questo ahimè mi porta sempre alla conclusione a priori, deducibile peraltro anche da altre premesse, che tu devi sempre dare per scontato (anche se di fatto improbabile benché non impossibile) che chi hai di fronte tu non lo conosci (e lui/lei non conosce te) nè avrai mai tempo e opportunità di conoscerlo (e lui/lei altrettanto con te), perciò devi considerarlo come una bomba batteriologica (e lui/lei deve considerare altrettanto te), anche se è moralmente deprecabile, proteggendoti di conseguenza (e lui/lei pensare e fare altrettanto).
Di conseguenza fare controlli regolari (e lui/lei anche) e in caso “d’incidente” prendere tutte le azioni “corretive” necessarie (e lui/lei idem).
Se poi invece decidi di rischiare, ogni volta che decidi di rischiare (e lui/lei come sopra, di nuovo), assumerti le tue responsabilità qualunque esse siano, qualunque cosa comportino, bella e brutta (e lui/lei ancora).
Cinico come discorso ma “safer” direbbero gli anglosassoni.
E con questo ho finito.