Di solito quando si valuta il range di età in cui è più opportuno fare questo tipo di vaccino si tiene in considerazione quali sono le fasce d'età più a rischio, anche in base alla promiscuità.
L'età più problematica per le IST, ad esempio, risulta essere quella che va dai 15 ai 25, o comunque, sotto i 30-35. Questo perché il ciclo della vita della maggior parte delle persone porta ad avere differenti abitudini sessuali in momenti diversi della propria vita. Tu, date le tue frequentazioni, sei già probabilmente parte di una minoranza.
Aggiungerei che il vaccino per l'HPV lo proviene, non lo cura. Dunque, se lo hai già contratto (magari senza avere alcun tipo di manifestazione, che potrebbe non avvenire mai), il vaccino non serve a nulla o quasi. Siccome in teoria hai passato il picco dell'attività sessuale (in media) le probabilità che tu non l'abbia preso fino ad adesso ma che lo prenda in futuro sono sicuramente molto più basse rispetto a uno che se lo fa a 17 anni o a 20.
Detto questo, tu già hai delle abitudini sessuali che ti portano ad avere contatti con un numero enormemente più alto di partner rispetto ad un tuo coetaneo che non fa sesso a pagamento con regolarità.
Aggiungerei che, anche se fossi già entrato in contatto con il virus, potrebbe benissimo essere una variante a basso rischio, che non causa lesioni maligne. Dunque il vaccino nonavalente potrebbe comunque proteggerti da una variante più pericolosa con cui non sei entrato in contatto, ma che potresti incontrare nel futuro della tua carriera da punter (e non).
In generale il tuo sistema immunitario potrebbe trarne un beneficio minore rispetto ad un adolescente ma non esistono studi particolarmente chiari in merito. Quello che si trova è spesso rapportato al costo-beneficio della vaccinazione in una persona adulta rispetto ad un adolescente. C'è poi uno
studio che suggerisce che abbia molto senso farlo anche in donne che hanno passato l'adolescenza, prima di iniziare un lavoro da sex worker.
Quindi, il vaccino per l'HPV ha il massimo dell'efficacia se somministrato ad adolescenti, prima che inizino l'attività sessuale.
Negli adulti l'efficacia è più bassa, specialmente tenendo in conto la distribuzione delle abitudini sessuali della maggior parte delle persone.
La maggior parte di questi studi poi vengono fatti dalla prospettiva di un policy maker e del costo-opportunità dello stesso, non da quella del singolo, magari pure puttaniere.
In ogni caso, rientri comunque ancora nell'età entro la quale è ancora ritenuto sensato farlo.
Ora, tenendo presente che
non sono un medico, né un ricercatore in questo campo ma semplicemente una persona abbastanza informata sull'argomento e che si è confrontata più volte al riguardo con persone competenti in materia,
personalmente, nella tua condizione, ti consiglierei di farlo.
Io lo farei. Ti dirò di più, lo farei anche se avessi parecchi più anni di te essendo un punter.
In ogni caso, prova magari a sentire uno specialista e poi prendi la tua decisione. Come vedi anche il tuo medico non ti ha detto di non farlo ma che non è una priorità, che è una cosa ben diversa.
Devi anche considerare un'altra cosa. Spesso quando si parla di vaccini, visto che non c'è una disponibilità illimitata degli stessi, si tiene in considerazione il fatto che per ogni vaccino fatto in un ricco paese occidentale, ci sarà una disponibilità minore in un paese dove quel vaccino costa (in proporzione al reddito medio) molto di più.
Quindi, valutando l'opportunità del vaccinare un adulto si tiene in conto anche quello. Se non vaccino un adulto in Italia e questo evita il lievitare del prezzo del trattamento, ci potranno essere più ragazzini vaccinati in un paese dove altrimenti non ci si vaccinerebbe, avendo un impatto maggiore sulla diffusione del virus a livello globale.