Discussione [Thread unico] Test per MST

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Leggendo meglio i dati noto che i positivi erano quasi al 90% trans, la cosa un po' mi rincuora.
È vero ciò che dice smith, non ci sono studi davvero estensivi, ci sono però vari studi "puntuali" come quello già citato che nel complesso danno percentuali simili.
 
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smith

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Secondo me l’unica stima attendibile sono i dati sulla popolazione generale che raccolgono i centri mst e hiv sparsi sul territorio nazionale.
 
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C'era una discussione in merito anche in questa sezione, erano usciti circa quei numeri. Comunque anche 4% non è poco, è comunque 20 volte di più rispetto alla popolazione generale.
Se sia poco o tanto non lo so. Non so quali siano realmente i numeri nella popolazione "civile".
Come dicevi, queste sono categorie a rischio. Non so chi neghi questa cosa. Non si tratta di politicamente corretto (quello piuttosto rimbecillisce la gente che discute degli spot dei supermercati) quanto piuttosto di ignoranza del tema.



Diciamo che la verità è che dati veramente attendibili non esistono o quanto meno non esiste uno studio serio, scientifico, statisticamente rilevante e significativo fatto su tutte le persone presenti in Italia (residenti, stranieri, clandestini o di passaggio per qualunque motivo).
non esiste perché non può esistere. Cosa fai, il censimento stile Erode inserendo le IST? E' ovvio che tutti questi studi si basano sempre su campioni, ma questo non inficia necessariamente il risultato.
Poi ovviamente la qualità della selezione del campione determinerà l'affidabilità dello studio, o almeno, di una parte di esso.
Ah, e guarda che la significatività in statistica indica una cosa precisa. Se usi certe parole in un determinato contesto, assicurati di sapere cosa vogliono dire.
A voler fare veramente gli scientifici, stante questa situazione, nessuna cifra affidabile dovrebbe essere data, quantomeno con leggerezza e senza dare tutte le “esclusioni” del caso.
Questa non l'ho capita. Secondo te se non puoi avere i dati relativi alla totalità della popolazione residente allora non puoi avere risultati attendibili? Sai almeno cos'è il teorema di Bernoulli?
Il fatto che certi strumenti possano essere abusati o usati a sproposito non significa che non servano a nulla.
"Fare gli scientifici" 😂.
Secondo me l’unica stima attendibile sono i dati sulla popolazione generale che raccolgono i centri mst e hiv sparsi sul territorio nazionale.
Guarda che anche quello è un campione 😂, tra l'altro spesso fortemente incentrato su persone con frequenti comportamenti a rischio o che già sospettano di avere dei problemi. Potrebbe essere come dici se tutti andassero regolarmente a testarsi ma sappiamo che così non è.
 
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Se citi dei numeri servirebbero delle fonti. Fino al 10% mi sembra un'enormità. Credo siamo sotto il 5.


Infatti:
Tabella relativa alla demografica totale del campione:
Demografia%C2%B0.jpg


Tabella relativa a coloro che sono risultati/e positivi/e:
Risultati%C2%B0.jpg




Notare che si tratta di un'indagine che coinvolge (da quel che mi sembra) esclusivamente OTR.

Molto interessante questa statistica. Per quanto i numeri ridotti non permettano di generalizzare mi viene da fare qualche considerazione:
1- 4.3% di incidenza di HIV+, addirittura solo 0.7% nella popolazione femminile... mi sembra un numero un po' basso. Non vorrei fare il menagramo ma secondo me c'è qualche variabile che influenza il risultato. Per esempio molte di quelle che sapevano di essere positive non hanno accettato di partecipare?
2- Pochissime delle nuove positività ha fatto ulteriori controlli... veramente sconsolante e preoccupante.
3- Pare esserci una correlazione inversa tra rischio e titolo di studio. Sorprendente.
4- Più dei due terzi dei positivi usava il condom (immagino solo per rapporti vaginali/anali), quindi o mente si è contagiata/o in altro modo. Il che si riallaccia a quello che scrivevo tempo fa a chi si scandalizzava che alcune lo propongono cabrio: questo mestiere è ad alto rischio a prescindere e non esiste nulla che ci dia garanzia di sicurezza. Testa sempre accesa.
5- Il 24.4% degli H+ aveva fatto una MST nell'ultimo anno, ma siccome il 17% non va mai dal medico vuol dire un'incidenza del 29/30%, che secondo me è proiettabile sulla popolazione generale. Un bel numerello che rafforza quanto detto sopra.
 
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smith

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Ma quindi spiegatemi, alla fine anche tutti gli utenti di questo forum, o quantomeno in maggior parte, non sono categoria a rischio?

Non so chi nega questa cosa?
 
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smith

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Molto interessante questa statistica. Per quanto i numeri ridotti non permettano di generalizzare mi viene da fare qualche considerazione:
1- 4.3% di incidenza di HIV+, addirittura solo 0.7% nella popolazione femminile... mi sembra un numero un po' basso. Non vorrei fare il menagramo ma secondo me c'è qualche variabile che influenza il risultato. Per esempio molte di quelle che sapevano di essere positive non hanno accettato di partecipare?
2- Pochissime delle nuove positività ha fatto ulteriori controlli... veramente sconsolante e preoccupante.
3- Pare esserci una correlazione inversa tra rischio e titolo di studio. Sorprendente.
4- Più dei due terzi dei positivi usava il condom (immagino solo per rapporti vaginali/anali), quindi o mente si è contagiata/o in altro modo. Il che si riallaccia a quello che scrivevo tempo fa a chi si scandalizzava che alcune lo propongono cabrio: questo mestiere è ad alto rischio a prescindere e non esiste nulla che ci dia garanzia di sicurezza. Testa sempre accesa.
5- Il 24.4% degli H+ aveva fatto una MST nell'ultimo anno, ma siccome il 17% non va mai dal medico vuol dire un'incidenza del 29/30%, che secondo me è proiettabile sulla popolazione generale. Un bel numerello che rafforza quanto detto sopra.

In realtà anche quello che hai scritto tu è una cosa che si pone in un qualche punto i mezzo tra l’opinione personale e l’ipotesi.
Per il resto qualsiasi statistica e funzione di probabilità tende al valore reale solo per test ripetuti all’infinito oppure finché non si è testata tutta e dico tutta la popolazione, altresì detto anche universo, statistica.
 
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Se andate nei vari forum delle associazioni dedicate ad hiv, vedrete che c'è gente che scrive preoccupata di avere avuto un rapporto con una pay o con un trans.
Queste persone vengono subito aggredite dagli amministratori/mod benpensanti di questi forum, che scrivono robe tipo "il fatto che fosse sex worker non ha la minima rilevanza". E tirano fuori il solito discorso che non ci sono persone a rischio ma comportamenti a rischio.
Ora non voglio nemmeno "infierire" troppo sulla categoria delle pay dato che ce ne sono anche molte serie che fanno sempre i dovuti controlli e prendono tutte le precauzioni, però mi sembra ovvio che per il lavoro che fanno siano maggiormente a rischio e negarlo è uno schiaffo ad ogni logica
 
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In realtà anche quello che hai scritto tu è una cosa che si pone in un qualche punto i mezzo tra l’opinione personale e l’ipotesi.
Per il resto qualsiasi statistica e funzione di probabilità tende al valore reale solo per test ripetuti all’infinito oppure finché non si è testata tutta e dico tutta la popolazione, altresì detto anche universo, statistica.
Beh certo sono mie considerazioni fatte pour parler basate su dei dati di cui non so nulla.
Sul discorso che bisognerebbe conoscere i dati di tutta la popolazione è vero, ma è un discorso del tutto teorico in situazioni come queste dove è impossibile avere quei dati. Il che non toglie che una ricerca fatta bene possa dare risultati utili e generalizzabili, con un margine di errore stimabile.
In ogni caso per me vale sempre il principio che una sconosciuta la considero come se avesse tutte le malattie :ROFLMAO:
 
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Di solito quando si valuta il range di età in cui è più opportuno fare questo tipo di vaccino si tiene in considerazione quali sono le fasce d'età più a rischio, anche in base alla promiscuità.
L'età più problematica per le IST, ad esempio, risulta essere quella che va dai 15 ai 25, o comunque, sotto i 30-35. Questo perché il ciclo della vita della maggior parte delle persone porta ad avere differenti abitudini sessuali in momenti diversi della propria vita. Tu, date le tue frequentazioni, sei già probabilmente parte di una minoranza.
Aggiungerei che il vaccino per l'HPV lo proviene, non lo cura. Dunque, se lo hai già contratto (magari senza avere alcun tipo di manifestazione, che potrebbe non avvenire mai), il vaccino non serve a nulla o quasi. Siccome in teoria hai passato il picco dell'attività sessuale (in media) le probabilità che tu non l'abbia preso fino ad adesso ma che lo prenda in futuro sono sicuramente molto più basse rispetto a uno che se lo fa a 17 anni o a 20.
Detto questo, tu già hai delle abitudini sessuali che ti portano ad avere contatti con un numero enormemente più alto di partner rispetto ad un tuo coetaneo che non fa sesso a pagamento con regolarità.
Aggiungerei che, anche se fossi già entrato in contatto con il virus, potrebbe benissimo essere una variante a basso rischio, che non causa lesioni maligne. Dunque il vaccino nonavalente potrebbe comunque proteggerti da una variante più pericolosa con cui non sei entrato in contatto, ma che potresti incontrare nel futuro della tua carriera da punter (e non).

In generale il tuo sistema immunitario potrebbe trarne un beneficio minore rispetto ad un adolescente ma non esistono studi particolarmente chiari in merito. Quello che si trova è spesso rapportato al costo-beneficio della vaccinazione in una persona adulta rispetto ad un adolescente. C'è poi uno studio che suggerisce che abbia molto senso farlo anche in donne che hanno passato l'adolescenza, prima di iniziare un lavoro da sex worker.

Quindi, il vaccino per l'HPV ha il massimo dell'efficacia se somministrato ad adolescenti, prima che inizino l'attività sessuale.
Negli adulti l'efficacia è più bassa, specialmente tenendo in conto la distribuzione delle abitudini sessuali della maggior parte delle persone.
La maggior parte di questi studi poi vengono fatti dalla prospettiva di un policy maker e del costo-opportunità dello stesso, non da quella del singolo, magari pure puttaniere.
In ogni caso, rientri comunque ancora nell'età entro la quale è ancora ritenuto sensato farlo.

Ora, tenendo presente che non sono un medico, né un ricercatore in questo campo ma semplicemente una persona abbastanza informata sull'argomento e che si è confrontata più volte al riguardo con persone competenti in materia, personalmente, nella tua condizione, ti consiglierei di farlo.
Io lo farei. Ti dirò di più, lo farei anche se avessi parecchi più anni di te essendo un punter.

In ogni caso, prova magari a sentire uno specialista e poi prendi la tua decisione. Come vedi anche il tuo medico non ti ha detto di non farlo ma che non è una priorità, che è una cosa ben diversa.

Devi anche considerare un'altra cosa. Spesso quando si parla di vaccini, visto che non c'è una disponibilità illimitata degli stessi, si tiene in considerazione il fatto che per ogni vaccino fatto in un ricco paese occidentale, ci sarà una disponibilità minore in un paese dove quel vaccino costa (in proporzione al reddito medio) molto di più.
Quindi, valutando l'opportunità del vaccinare un adulto si tiene in conto anche quello. Se non vaccino un adulto in Italia e questo evita il lievitare del prezzo del trattamento, ci potranno essere più ragazzini vaccinati in un paese dove altrimenti non ci si vaccinerebbe, avendo un impatto maggiore sulla diffusione del virus a livello globale.
Ti ringrazio per l'interessante post
 
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Se andate nei vari forum delle associazioni dedicate ad hiv, vedrete che c'è gente che scrive preoccupata di avere avuto un rapporto con una pay o con un trans.
Queste persone vengono subito aggredite dagli amministratori/mod benpensanti di questi forum, che scrivono robe tipo "il fatto che fosse sex worker non ha la minima rilevanza". E tirano fuori il solito discorso che non ci sono persone a rischio ma comportamenti a rischio.
Ora non voglio nemmeno "infierire" troppo sulla categoria delle pay dato che ce ne sono anche molte serie che fanno sempre i dovuti controlli e prendono tutte le precauzioni, però mi sembra ovvio che per il lavoro che fanno siano maggiormente a rischio e negarlo è uno schiaffo ad ogni logica
Ok, che non bisogna generalizzare, ma alcune sex worker anzi ,alcune nazionalità (🇨🇳) di sex-worker hanno dei comportamenti ad "alto rischio",quindi persone ad alto rischio = comportamenti quotidiani ad alto rischio
concordo con te, uno schiaffo ad ogni logica
 
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Se andate nei vari forum delle associazioni dedicate ad hiv, vedrete che c'è gente che scrive preoccupata di avere avuto un rapporto con una pay o con un trans.
Queste persone vengono subito aggredite dagli amministratori/mod benpensanti di questi forum, che scrivono robe tipo "il fatto che fosse sex worker non ha la minima rilevanza". E tirano fuori il solito discorso che non ci sono persone a rischio ma comportamenti a rischio.
Ora non voglio nemmeno "infierire" troppo sulla categoria delle pay dato che ce ne sono anche molte serie che fanno sempre i dovuti controlli e prendono tutte le precauzioni, però mi sembra ovvio che per il lavoro che fanno siano maggiormente a rischio e negarlo è uno schiaffo ad ogni logica
Secondo me il messaggio che, maldestramente, vogliono far passare è che una sconosciuta rimane una sconosciuta, quindi se un contatto è a rischio lo è sempre, se non lo è non lo sarà mai. Conta che in quei siti è pieno di ansiosi e paranoici che vanno in crisi senza aver corso veri rischi solo perché si sentono in colpa ad essere andati a puttane.
Alla fine anche la tipa rimorchiata al mare può avere pessime abitudini quindi gli occhi vanno tenuti sempre aperti, il concetto è quello. Il problema è che, appunto, rischiano di far passare l'idea opposta, cioè che non ci siano categorie a rischio...
 
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E tirano fuori il solito discorso che non ci sono persone a rischio ma comportamenti a rischio.
Credo sia una cosa legata alla stigmatizzazione di determinate categorie che in passato venivano automaticamente collegate ad esempio all'HIV. Diciamo che certe campagne e spot di qualche decennio fa sul tema hanno fatto i loro danni, risultando a volte persino controproducenti, diffondendo più stereotipi che consapevolezza.
Il discorso che si fa è che un gay o un/a trans non è a rischio in quanto gay o trans. Indipendentemente dalla categoria a cui si appartiene, sono i comportamenti ad essere a rischio, e su quelli si mette l'accento.
Rompi il preservativo? Vai a testarti, a prescindere che l'altra/o fosse uomo, donna, gay, cis, trans o pay.
Poi ovvio, la promiscuità gioca sicuramente un ruolo ma meglio una persona che scopa 5 persone in due giorni sempre e solo col preservativo, per tutta la durata del rapporto e si testa regolarmente, di una che se ne fa 5 in due anni, in allegria, magari sotto l'effetto di alcool o altre sostanze, usando il preservativo un po' alla carlona e quando capita, evitando poi di testarsi perché altrimenti va in sbattimento. Di gente così purtroppo ce n'è tanta, troppa.
Credo stia tutto qui il discorso.
Poi va beh, di gente particolarmente sensibile, per vari motivi, a certi temi ce n'è a bizzeffe, ma quelli di solito non sono certo i professionisti in ambito sanitario che dovrebbero gestire certe richieste.
 
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Dal mio punto di vista, se e’ vero che “esistono comportamenti a rischio”, tale verità non può implicare che “non esistono categorie a rischio”. A rigor di logica il rischio è dato matematicamente dal prodotto di una probabilità x l’impatto. Fermo restando l’impatto e focalizzando l’attenzione sulla probabilità, va da sé che una pay che ogni giorno ha una moltitudine di rapporti è esposta automaticamente ad un rischio maggiore. Ma è importante ragionare anche sulla significatività dell’aumento di tale rischio.
A mio avviso, i punti fondamentali sono che:
- pur aumentando il rischio per una pay, se i comportamenti sono adeguati ovvero i rapporti sono attenti e protetti, tale aumento di rischio non è tale da poter parlare di categorie a rischio in maniera automatica. In questo senso è vero che “esistono comportamenti a rischio” e “non esistono categorie a rischio” ovvero “a significativo rischio”, restando però i due fatti distinti dal punto di vista dell’implicazione logica.
- purtroppo esistono pay, che però non di rado hanno sistematicamente comportamenti a rischio. In quanto “categoria” e in quanto alcune avvezze a “comportamenti” a rischio automaticamente vanno a creare “categorie a rischio”.

Un brutto esempio, in quanto sottovalutato, a mio avviso è dato dalle pay che praticano BBJ e CIM, sistematicamente, ripetutamente, quotidianamente, facendone il loro punto di forza e attrattiva. Se per l’uomo la probabilità è bassa per quanto riguarda hiv, non può dirsi lo stesso per le altre MST. Per la donna invece la probabilità di beccarsi qualcosa con quelle pratiche è elevata e quel qualcosa porterà con sé altro creando una catena di maggior rischio per tutti, anche perché potrebbero esserci malattie non ancora note.

Il tutto ri-convergere sui comportamenti sia individuali sia di specifiche categorie.
Il rischio zero non esiste mai, però esistono comportamenti più o meno prudenti e anche sottoporsi ai test disponibili in accordo alle linee guida mediche è uno di questi.
 
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smith

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Domanda: se io sono un punter che ho almeno un rapporto occasionale quotidiano ogni giorno dell’anno, o anche solo un giorno o due alla settimana, ma veramente li ho per tutta la mia vita, questo fa di me una cetogoria o sottocategoria a rischio?
 
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Domanda: se io sono un punter che ho almeno un rapporto occasionale quotidiano ogni giorno dell’anno, o anche solo un giorno o due alla settimana, ma veramente li ho per tutta la mia vita, questo fa di me una cetogoria o sottocategoria a rischio?
Aumentando la frequenza, il rischio aumenta... è un fatto matematico. Ma se il comportamento totale è adeguato, il rischio rimane ragionevolmente basso, e non penso che uno possa pertanto essere persona a rischio.
 
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Domanda: se io sono un punter che ho almeno un rapporto occasionale quotidiano ogni giorno dell’anno, o anche solo un giorno o due alla settimana, ma veramente li ho per tutta la mia vita, questo fa di me una cetogoria o sottocategoria a rischio?
A mio avviso sì, se vai a puttane tutti i giorni sei più a rischio rispetto alla popolazione generale
 
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Se vai a puttane tutti i giorni e fai tutto coperto o se vai a puttane una volta alla settimana e fai scoperto cioè BBJ intendo cosa si può rischiare?? Domanda
 
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smith

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Aumentando la frequenza, il rischio aumenta... è un fatto matematico. Ma se il comportamento totale è adeguato, il rischio rimane ragionevolmente basso, e non penso che uno possa pertanto essere persona a rischio.

Deduzione: se un/una sex worker fa tutto coperto il rischio rimane ragionevolmente basso, paragonabile a quello della popolazione generale.

A mio avviso sì, se vai a puttane tutti i giorni sei più a rischio rispetto alla popolazione generale

Deduzione: allora un sottoinsieme dell'insieme dei punte, è una categoria a rischio.
 
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uno spazietto tra il 1° ed il 47°
Qui ci si può abbastanza togliere la curiosità (e scoprire che rischiare ogni giorno o ogni settimana non cambia granchè, o insomma, la relazione è largamente meno che proporzionale):

Probability of success on a trial: probabilità di contrarre un'infezione con un incontro
Number of trials: numero di incontri
Number of successes (x): 1
Risultato nella casellina "Cumulative probability: P(X>1)", ovvero probabilità di contrarre almeno un'infezione

Il parametro da inserire nella prima casellina può essere stimato da qui:

E' una stima senza pretese, criticabile da mille punti di vista ma meno flappa di "Aumentando la frequenza, il rischio aumenta... è un fatto matematico".
Ad esempio, se la probabilità di contrarre un'infezione qualsiasi è dell'1% ad ogni incontro ed abbiamo incontri quotidiani (o una volta alla settimana, o una volta al mese) per una vita, la probabilità di contrarre almeno un'infezione nella nostra carriera diventa una certezza.

Buon divertimento ;-)
 
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grazie. ma puoi spiegare meglio per cortesia. Per esempio tu che numeri hai provato a mettere e con quel ipotesi? Ho appena dato un sguardo facendo giusto qualche prova e da queste mi sembrerebbe che per esempio per un numero elevato di contatti, per esempio BBJ come prassi per una donna, la cumulativa si avvicini ad 1!
 
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