esperienza di sabato scorso:
vedo l'annuncio a Milano di una ragazza matura che avevo frequentato alcune volte un po' di anni fa, ricordo che era una bella tettona disponibile e simpatica e riprovo a contattarla
la chiamo e mi dice che riceve fino alle 10 di sera, è abbastanza vicina e concordiamo le 9.30
arrivo, posteggio, mi dice che scende a prendermi alla porta, e infatti mi apre, e qui le cose iniziano a andare malino, infatti vedo che è sì ancora tettona ma piuttosto anticata rispetto a come la ricordavo, diciamo una milfotta più che una matura
mi riconosce, sorridendo, e mi porta sull'ascensore, saliamo in un appartamento completamente vuoto, senza la corrente, freddino... c'era solo il bagno e un lettino tipo branda, purtroppo si è dimenticata la lampada per cui cristonando torna a casa a prenderla, io preferisco aspettare dentro l'appartamento, mi dico che è una esperienza alternativa, così spero
ritorna con una lampada a batteria, ecco perché riceve solo fino alle dieci (a parte che è buio lo stesso a quell'ora), ci spogliamo, le tettone sono ancora grosse, le sono cresciuti anche il sederone e le cosciotte, di per sè la cosa non mi dispiace ma lei sembra quasi mia coetanea (47), molto al di sopra delle mie abitudini, incominciamo il sesso con un pompino scoperto, poi mi sale sopra e il declino continua, inizio a sentire un odore sgradevole che immagino provenire dalla zona passerotta, ci diamo dentro per un po', io sinceramente sono infastidito e chiedo la pecorina per concludere, purtroppo l'olezzo prosegue, anzi data la posizione peggiora, tento di respirare solo con la bocca ma ormai la libidine se ne è andata, le chiedo di finire con la mano, lei toglie il preserva e propone di ultimare sulle tette, ma la poesia se ne va del tutto e il pipino si ritira alla sua dimensione abituale e non dà altri segni di risveglio nonostante lo smanettamento
a questo punto tutti e due gettiamo la spugna, io mi sdraio sulla branda in attesa di un'improbabile resurrezione pasquale, lei si siede lì accanto e chiacchieriamo un po', io intanto penso a come farle presente la cosa senza essere offensivo, finché un cliente la chiama e per modesti 150 euro la convince a lavorare oltre le dieci di sera, per cui rivestizione, bacetti di saluto, lei è dispiaciuta che non sono venuto, io stranamente no... infatti dopo faccio quello che nei piani non volevo fare, gita sulla Binasca e oretta in motel con nigeriana straconosciuta
a pensarci bene è stata la prima volta che il mio pisello non ha fatto il suo dovere e non mi sento depresso
