[unione di argomenti] Prostituzione e tasse

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No. Se lui esercita quel lavoro vuole essere riconosciuto.
E' ipocrisia e basta.
Stato: tu mi dai le tasse perchè hai guadagnato, ma io non riconsco la tua professione.

In più, c'è un problema. Non può aprire la P.I. identificandosi come lavoratore di una certa categoria e esercitarne un'altra. E' illegale e illogico.
Tutto già spiegato.
 
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OTR again
Grazie Franco. Per di più dubito fortemente che abbia cercato in tutti i modi di mettersi in regola ma non ce l'abbia fatta :lol:. La vedo solo come una giustificazione dopo che gli è stato presentato il conto.
 
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Grazie Franco. Per di più dubito fortemente che abbia cercato in tutti i modi di mettersi in regola ma non ce l'abbia fatta :lol:. La vedo solo come una giustificazione dopo che gli è stato presentato il conto.
Esatto. Non penso che l'Agenzia delle Entrate si rifiuti di farti aprire la Partita IVA in questo caso.
Purtroppo, queste sono le normative.
 
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fabxpiace

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Guarda che per tale attività non è possibile, bisognerebbe "mascherarlo" come servizio. Se ben ricordo anche le IENE avevano fatto un servizio tipo giornalistico dove una di loro cercava di registrarsi come mestierante presso la camera di commercio, ma era stata rifiutata in quanto non era attività considerata "lecita" e ufficialmente non esisteva.

L'unico modo per mettersi in regola è quello di aprire la Partita IVA e di rilasciare la ricevuta fiscali ai/alle clienti. Il tutto dipende da lui.

Se divenisse realtà, chissà mai che un giorno sarà rimborsata alla voce Sanità... direttamente dallo Stato Italiano. Per ora rimane solo un sogno, ci sarebbe da lavorare troppo e uno Stato attuale come il nostro, accluso, perchè tale in definitiva è allo Stato Vaticano rimane solo un dream irrealizzabile.
Avrei un rimborso mostruoso a fine anno...
 
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Guarda che per tale attività non è possibile, bisognerebbe "mascherarlo" come servizio. Se ben ricordo anche le IENE avevano fatto un servizio tipo giornalistico dove una di loro cercava di registrarsi come mestierante presso la camera di commercio, ma era stata rifiutata in quanto non era attività considerata "lecita" e ufficialmente non esisteva.



Se divenisse realtà, chissà mai che un giorno sarà rimborsata alla voce Sanità... direttamente dallo Stato Italiano. Per ora rimane solo un sogno, ci sarebbe da lavorare troppo e uno Stato attuale come il nostro, accluso, perchè tale in definitiva è allo Stato Vaticano rimane solo un dream irrealizzabile.
Avrei un rimborso mostruoso a fine anno...
Tutto errato!
Le Sentenze n. 20528/2010, 10578/2011 e 18030/2013 e l'articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006 non sono certo una mia invenzione. http://www.webalice.it/cstfnc73/prostituzionetasse.htm
Se si trovasse qualche resistenza nella relativa apertura di Partita IVA, bisognerebbe fare ricorso, il quale, grazie alle suddette pronunce della Suprema corte, dovrebbe essere accolto. Il Codice ATECO 96.09.09 "Altre attività di servizi alla persona non comuni altrove" non richiede iscrizione alla Camera di Commercio.
 
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Escort e fisco

Buongiorno, non so se l'argomento sia già stato trattato: premetto subito che è una pura curiosità e non voglio fare alcun tipo di sterile moralismo su tasse, nero, governo o altro.
Le escort come si regolano coi contanti e col fisco?
Io da medio imprenditore sono molto controllato ma in generale oggi il fisco può verificare i flussi di cassa "anormali", soprattutto se si utilizza il contante. Ora credo che ogni prestazione o quasi sia pagata in contanti, una escort che magari non ha un lavoro con una busta paga e che si trova quindi a versare migliaia di euro in contanti ogni mese ( a meno che non lo tenga sotto al materasso ) in caso di verifiche della ADE come può giustificare le proprie entrate?
Parlo ovviamente di chi risiede in Italia, cioè se io noto che in in conto corrente ci sono decine di migliaia di euro versati in contanti è istantaneo pensare che ai tratti di denaro guadagnato in nero, o peggio riciclato o altro sebbene non sia questo il caso.
 
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praticamente Milano
l'argomento non è nuovo, prova a cercare un po' nel forum

comunque ci sono precedenti di accertamenti a carico di escort condannate a pagare le imposte

:bye:
 
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rimini
E' senz'altro un argomento già trattato.
Gli accertamenti fiscali a carico di escort si sono moltiplicati negli ultimi anni, dando luogo in alcuni casi anche a contenziosi di qualche rilievo.
Alcune escort, appena ricevuta la notifica dell'accertamento, hanno abbandonato in fretta e furia il nostro paese, dopo essersi disfatte dei beni "non saldamente ancorati al suolo" che possedevano ed avere monetizzato quanto e più fosse possibile: a volte ricompaiono periodicamente dalle nostre parti, verosimilmente " a fare cassa" per poi sparire di nuovo.
Altre, dopo molte imprecazioni, hanno raggiunto degli accordi con il fisco ed hanno saldato il dovuto: si trattava di quelle che intendevano rimanere nel nostro paese.
 
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Grazie per la risposta.
Si ovviamente intendo per chi risiede e resta qui in Italia, se una russa piuttosto che una brasiliana si porta una valigia di contanti nel suo paese poi non so come funziona la, ma in Italia mi sembra complicato.
 
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Hmm conosco questi strumenti, tipo Wester Union è uno dei più famosi, ma non risolve ne aggira il problema: si va in un tabacchi coi contanti e si ritirano i contanti in un altro punto Wester Union, ma poi sempre i contanti in mano hai. Cioè se uno risiede in Italia non risolve il problema, se risiede all'estero può pure portarseli addosso o se proprio non vuole rischiare ( in molti paesi ci sono limiti al contante che possiamo avere addosso ) ne trasferisce una parte, oltretutto questi metodi hanno costi elevati.

Però ecco una escort che ad esempio in un mese fa 10k euro ( non mi interessa quanto guadagna, magari sono 3k magari sono 50k, ciò che mi interessa adesso è che sono contanti ) come fa a gestire 100 pezzi da 100€? O li tiene in casa nascosti o li deposita, e se li deposita è un casino visto l'origine.

Anche le criptovalute CREDO che si appoggino a conti correnti o conti online tipo paypall, che comunque vanno caricati tramite carte o cc, quindi comunque quel contante va mosso ed è un casino.

Cioè mi sembra davvero molto difficile ( e non dovrebbe esserlo, basterebbe legalizzare una cosa che è legale nella maggior parte del paesi evoluti ma qua per certe cose siano all'età della pietra ).
 
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Buongiorno, non so se l'argomento sia già stato trattato: premetto subito che è una pura curiosità e non voglio fare alcun tipo di sterile moralismo su tasse, nero, governo o altro.
Le escort come si regolano coi contanti e col fisco?
Io da medio imprenditore sono molto controllato ma in generale oggi il fisco può verificare i flussi di cassa "anormali", soprattutto se si utilizza il contante. Ora credo che ogni prestazione o quasi sia pagata in contanti, una escort che magari non ha un lavoro con una busta paga e che si trova quindi a versare migliaia di euro in contanti ogni mese ( a meno che non lo tenga sotto al materasso ) in caso di verifiche della ADE come può giustificare le proprie entrate?
Parlo ovviamente di chi risiede in Italia, cioè se io noto che in in conto corrente ci sono decine di migliaia di euro versati in contanti è istantaneo pensare che ai tratti di denaro guadagnato in nero, o peggio riciclato o altro sebbene non sia questo il caso.
Per chi non lo sapesse, anche in Italia qualsiasi prostituta deve pagare le tasse. Tale è stato dichiarato di recente anche dalla Corte Costituzionale con la Sentenza interpretativa in questione n. 141/2019. Il tutto chiarificato sul mio sito e tale non è una mia invenzione.
Inoltre, per ogni versamento in Banca, bisogna avere una valida causale in merito, altrimenti si possono avere ispezioni con anche il relativo Conto Corrente bloccato.
 
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