Ho iniziato un periodo di disintossicazione, diciamo maturato verso la fine dell'anno e messo in pratica dall'inizio del 2015, con sole due esperienze pay (il che, per uno abituato a 3-4 esperienze mensili – quando non di più in tempi economicamente migliori)- vi assicuro che è una bella differenza.
La maturazione avviene sicuramente, più che da una scelta volontaria, attraverso i seguenti episodi (vado a braccio): riduzione dei giri OTR diurni per mancanza di tempo e a volte anche dell'auto, giri notturni sempre più tristi (vuoi la riduzione generale del fenomeno OTR, vuoi che le tipe a disposizione erano rumene arroganti (e non voglio fare del razzismo da due soldi, ne ho trovate anche di ben più solari in passato

, ma l'ultima impressione è stata tutt'altra) oppure africane infreddolite che francamente mi hanno fatto sentire un bieco sfruttatore della loro condizione e quindi andare alla larga intristito. Altro episodio che ha segnato un vero punto di svolta, l'essere fermato dalle forze dell'ordine per la seconda volta a distanza di alcuni mesi -forse un anno, e per giunta dalla stessa persona, essere riconosciuto e NUOVAMENTE graziato come la prima volta e quindi esonerato dalla pesantissima multa che mi sarebbe spettata (non metto i dettagli, ma vi prego di credermi): quello che mi ha abbastanza segnato è la netta sensazione di essere ritenuto alla stregua di quei cleptomani che vengono beccati per l'ennesima volta al supermercato e lasciati andare perchè malati, incapaci di controllarsi. Così mi sono sentito e ho deciso di darci un taglio netto con l'OTR in quella zona (che per me era zona di ampio sollazzo e poco rimpiazzabile con altre).
Altre cosucce successe (non determinanti, ma che hanno contribuito). Una trans OTR mezza delinquente con la quale sono venuto quasi alle mani perchè voleva fregarmi il resto di 50 euro (e poi me l'ha fregato davvero, scappando nella notte): inevitabile rincasando la riflessione su quanti di questi episodi ho rischiato negli anni, e incredibilmente quanti pochi per non dire nessuno me ne sono capitati in tutti questi anni di frequentazioni.
Poi veniamo ai due incontri pay di questo nuovo anno: il primo con una trans cosiddetta fidelizzata, che mi ha liquidato cortesemente ma decisamente con fare professionale, invece di farmi divertire a mio piacimento come tutte o quasi le altre volte. E poi il mese successivo, altro incontro con una super professionista del sesso con la quale ho provato ogni posizione contorsionistica possibile ma che poi tra smartphone che non mollava e logorroica com'era me lo ha fatto ammosciare (è già tanto se alla fine non l'ho strozzata per farla tacere!

)
Boh, direte voi, quante volte succedono cose simili e si va avanti lo stesso? Tante probabilmente, e in effetti forse il tutto parte da me, se non consapevolmente, senz'altro inconsciamente. Un atteggiamento già predisposto fa percepire come segnali quelli che magari sono coincidenze, ma che noi decidiamo di ritenere tali
Posso dire che dopo alcuni mesi di “astinenza” (e ovviamente mi riferisco al sesso pay e non parlo di masturbazione o i pochi incontri avuti con un'amica free- vd altro topic), la sensazione è molto positiva: non mancano i momenti duri (mai parola fu più adatta

), ovverosia quando passi per strada e incroci quella gran gnocca che ti ha fatto sognare, e seppure diventata un po' stronzetta due colpi glieli daresti eccome, oppure quando fai uno squillo a quella gran porcona che ti ha svuotato anche l'anima e lei ti manda un sms con scritto “ciao tesoro sono tornata” e poi lasci perdere. Eppure la mente è davvero più lucida, si riapprezza il piacere di corteggiare e flirtare (lì fermandosi, ma questo è un altro paio di maniche), riesco a controllare meglio la rabbia. Probabilmente ero davvero un drogato e solo ora ne sto uscendo: guardandosi indietro, un misto di amarezza per le energie investite, e di nostalgia per le belle trombate fatte. Per ora, la speranza che questo equilibrio duri a lungo. Vi saprò dire.