uomini vecchi ragazze giovani...

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Io ne ho 55 (grazie alle fans della categoria). Premesso che chi si scopa le quindicenni va messo al muro, dico la mia sull'argomento.
Mi piacciono le donne in generale, senza fisse anagrafiche. Con ragazze di vent'anni o giù di lì mi sono spesso trovato assai bene, e così, a quanto mi parve, anche loro. Come mai?
Bè, intanto perchè abbiamo entrambi una cosa che l'altro/a non ha: lei la giovinezza, io l'esperienza. Poi perchè alla mia età, le illusioni, le vanità, le ansie/attese sul cosa penserà di me, il bisogno di giudicare gli altri e me stesso, etc., sono già state bruciate fino all'ultimo bruscolo di cenere. Cosa resta, allora? La voglia, certo; ma poi anche il senso dell'umorismo, l'empatia, la curiosità, il bonario cinismo, il piacere di inventarsi qualche cosa nuova, e di rivisitare le vecchie prima che se ne vadano per sempre...
La ragazza (riferisco quel che mi han detto, più o meno vero che sia) non si sente minacciata, si rilassa, se ne ha voglia si fa anche una godutina (a concludere ci vuol tempo, alla mia età, e se non hai imparato a leccare bene adesso proprio non impari più); poi si scherza un po', si fanno due chiacchiere, ci si lascia di buonumore...
E' un po', o può essere, se mi consentite il paragone, come quando un ragazzino ha la fortuna di trovare una donna matura e giustamente troia che gli fornisce alcune indispensabili spiegazioni, sul sesso e su altro.
Dunque, viva i vecchietti se non bavosi e mesti, e vivano le ragazzine se non crudeli e sciocche. No?
 
ma poi anche il senso dell'umorismo, l'empatia, la curiosità, il bonario cinismo, il piacere di inventarsi qualche cosa nuova, e di rivisitare le vecchie prima che se ne vadano per sempre...


concordo sottoscrivo e pure applaudo
 
Concordo, è proprio credulità popolare.
penso che sia legato al fascino dell'uomo, che adesso è più "uomo" dai 45 ai 50 che non dai 35 ai 40.

Che bel alura... ho ancora qualche anno per apprendere e poi sfoggiare il mio fascino!

Grazie mille AlbaChiara. Mi dai speranza! :yahoo:
 
Non voglio rompere le palle con la mia solita meccanicistica e razionalista visione della vita, ma ricordo agli stimati colleghi qui presenti che, ci piaccia o no, noi siamo animali e come tali ogni nostra azione risente di migliaia di anni di evoluzione e di pulsioni istintive profondamente incise nella nostra mente.
Fatto salvo che in un rapporto è la donna a scegliere (o qualcuno ha ancora dubbi?), tutti i rapporti nascono sempre da un'esigenza utilitaristica.
Nella maggior parte dei casi questa è la spinta alla riproduzione.
Noi DOBBIAMO tramettere il nostro DNA alle generazioni future e, la donna, cerca di scegliere sempre il meglio per attuare la sua "mission".
Un uomo maturo, nella società occidentale, in genere risponde sempre a quasi tutti i requisiti richiesti (sicurezza sociale, sicurezza emotiva, etc.), ed è per questo che moltissime donne (molto più di quanto pensiate), hanno per loro estremo gradimento.
Ed è anche per questo che in molte tribù (umani e animali), sono loro gli alfa.
Non ultimo anche l'esigenza, in molte donne, di ritrovare nel partner la figura paterna (a cui notoriamente le girls sono molto legate).
In altri contesti, invece, le doti richieste sono altre (forza fisica, capacità di garantire la sicurezza materiale, etc.), e allora gli uomini maturi saranno esclusi dalle scelte.

Io ho 39 anni, non sono un bello classico ma sono gradevole, e nella mia vita ho avuto veramente parecchie partner (parlo di free), a mio avviso proprio perché, cosciente di quanto ho detto, anche a 20 anni cercavo di soddisfare nella donna che mi interessava, la sua incoscia ricerca di quanto detto.
Alcuni lo chiamano "fascino", per me è semplice biologia.

Al contrario, e per gli stessi motivi, agli uomini piacciono le teen.
In molte società della storia, avere rapporti con minorenni era la norma e la natura stessa, inducendo il menarca attorno ai 10 anni, ha stabilito che la cosa non è un'anomalia.
Poi noi abbiamo introdotto le nostre categorie morali, sociali e culturali e abbiamo ritenuto tali rapporti disdicevoli.
Anche io faccio parte di questa società, di questa cultura e ho la moralità occidentale e come tale sono ASSOLUTAMENTE d'accordo.
Non sono violento ma credo che in presenza di un pedofilo la mia anima vichinga uscirebbe allo scoperto e a volte ho io stesso paura al pensiero delle cose che potrei fargli.
E chi ha un figlio penso capisca cosa sto dicendo.
 
angusmacleod ha scritto:
Fatto salvo che in un rapporto è la donna a scegliere (o qualcuno ha ancora dubbi?)...
Nessun dubbio, anzi è una certezza comprovata. :good:
Ho trovato molto interessante il tuo discorso, degno di un trattato di sociologia, quoto tutto. In particolare nelle società antiche il concetto di minorenne non esisteva, almeno come lo intendiamo noi oggi con i vari limiti legali ecc., una donna diventava tale dal momento in cui aveva il ciclo e cioè con la capacità di procreare. Mi sia consentita una divagazione: lo stesso discorso valeva anche per gli adolescenti che già a 13-14 anni venivano sottoposti a prove di forza e di coraggio per diventare cacciatori o guerrieri.
 
Quanto dici conferma la grande stima che ho di te...

In merito alla tua corretta osservazione sugli adolescenti, vi invito ad approfondire il concetto di "agoghé", che era il metodo educativo degli spartani.
Quando penso ai 30enni rammolliti tipici delle nostre società occidentali mi chiedo se davvero siamo andati avanti...
:bye:
 
angusmacleod ha scritto:
Fatto salvo che in un rapporto è la donna a scegliere (o qualcuno ha ancora dubbi?), tutti i rapporti nascono sempre da un'esigenza utilitaristica.
Io ho qualche dubbio. Uomo vecchio/ragazza giovane, chi ha scelto?
 
Secondo te? :biggrin:

Il fatto che noi generalmente non amiamo le donne più anziane di noi non necessariamente vale per l'altro sesso, anzi.
La donna cerca sicurezza (sia materiale che no), è chi meglio di una persona matura può garantirlo?
L'uomo, al contrario, cerca un fresco nido per i suoi semini.

Questo, ma molto in sintesi, è il motivo per cui in quasi tutte le coppie l'uomo è sempre più vecchio della donna.
Mio padre era più vecchio di mia madre di quasi 20 anni, e le mie donne (free) non sono mai state meno giovani di me di 10 anni (a parte le storie da ragazzo chiaramente!).
:bye:
 
E quindi? Ha scelto l'uomo?
Il discorso è palindromo, puoi leggerlo in un verso e nell'altro. La donna cerca la sicurezza per la propria prole e sceglie l'uomo potente economicamente, l'uomo invece cerca la sicurezza di avere una prole e per questo la sceglie giovane, perché una vecchia babbiona figli non ne può dare, più è giovane e più diventa eleggibile ad esemplare da ingravidare. Gli uomini sono spesso attratti da donne con le tette grandi perché le tette servono principalmente per allattare, quindi c'è l'idea inconscia, frutto di millenni di evoluzione, che siano le più adatte per essere fecondate. Ebbene sì, le tette servono anche per allattare. Gli uomini sono attratti e scelgono donne che hanno un particolare rapporto vita/fianchi perché esiste la presunzione (non priva di fondamento) che possano portare a termine una gravidanza senza troppe complicazioni. Sia uomini che donne scelgono rappresentanti del sesso opposto che abbiano lineamenti simmetrici perché esiste la presunzione che abbiano geni sani. E così via, tralasciando l'importanza di odori ed ormoni. Le scelte vengono fatte sia dall'uomo che dalla donna con le stesse finalità, la prosecuzione della specie. Fatto che ha una enorme influenza, spesso mascherata da mille cazzabubbole.
Poi se vogliamo considerare l'essere umano da un punto di vista più evoluto ed analizzarne i comportamenti sociali non dobbiamo dimenticarci che il posto della clava oggi è stato preso dal capitale. Potremmo pertanto riprendere tutta la tiritera del maschio alfa, che prende a mazzate gli esemplari del suo stesso sesso per avvalersi del "diritto" di scegliere e fecondare a più non posso (o perlomeno ha la possibilità di farlo), senza trovare enormi differenze tra le dinamiche dell'uomo moderno e di quello quello primitivo.
Chi sceglie?
 
...mumble mumble

quindi d'ora in poi al posto di Wilma dammi la clava...Wilma dammi l'euro?

.....potrebbe piacermi anche se la clava e' sempre la clava ;))))
 
positcor ha scritto:
lalla ha scritto:
AlbaChiara ha scritto:
Io adoro i cinquantenni!


Non dirlo a me tesora son i miei preferiti, ma il riferimento ai 45 era legato a 45 anni più di me ;)

Faro' tesoro del suggerimento circa l'inutilita del mio tread ed attendo di leggere argomenti più interessanti di una mia riflessione lanciata in uno spazio virtuale nato per questo.



PermalosaLalla

Suvvia Lalla, non è il caso di irrigidirsi.
Siamo fra gentiluomini e madame. :biggrin:
Il 3d è utile finchè si citano casi ed episodi.
Magari lo è un po' meno quando ci si fa sopra il ricamino moralistico, in un senso o nell'altro.
Così come ritengo sia un falso mito quello che fa ritenere le giovani solo delle vittime sacrificali del satrapo di turno.
:good:
 
Sono totalmente d'accordo con @angusmacleod mentre lo sono con riserva con @oblomov al quale vorrei porre tre domande:
1. Nella razza umana quale dei due sessi ha maggiori prerogative riguardo all'evoluzione genetica della specie?
2. Facendo un passo indietro di alcune migliaia di anni, poteva un maschio, a differenza della femmina, sapere qual'era la sua funzione nella procreazione?
3. Perchè nell'evoluzione degli organismi viventi le funzioni riproduttrici si sono diversificate in due sessi?
:bye:
 
E’ tardi, vado veloce e diciamo che la genetica non è strettamente il mio campo. Anzi, in realtà non mi frega tanto.
1) Cosa intendi per prerogative? Boh. Comunque direi il maschio, in quanto la combinazione cromosomica XY pare avere qualche prerogativa in più della combinazione XX.
2) Direi di no. Nemmeno adesso.
3) Credo per motivi genetici ed ambientali.
Argomento complesso, almeno per me che sono fermo a Darwin ed alla selezione sessuale. Mi pare comunque che il trittico di quesiti volesse un po’ forzare il discorso, spostandolo dal pelo di figa in favore della genetica. Bah…
Piuttosto, sapresti spiegarmi il legame tra desiderio e forme di relazione?
E per favore, anche il percorso che porta il soggetto desiderante ad una relazione orientata al sesso? Ma sì. Che differenze immagini ci siano nel medesimo percorso visto dalla prospettiva dell'uomo primitivo e quella dell'uomo moderno?
Quale importanza può avere il potere in queste forme di relazione?
Il potere ha una connotazione sessuale? Diresti che è maschio?
Visto che ci sei mi fai un excursus sulla storia della sessualità dai Greci sino all’epoca moderna, privilegiando la visione di Foucault?
:bye:
 
per @Oblomov,
Lo so che il discorso è molto complesso e qui lo stiamo di molto sintetizzando ma, senza entrare nella genetica e rimanendo nella logica, a me sembra evidente che sia il maschio quello che ha maggiori prerogative, intese come “necessità, tensione…. e 'desiderio' ” . A tale scopo è sufficiente porsi una domanda: “Perché tra i due sessi è il maschio quello che si sbatte di più?”
Sulla terza sei stato un po’ vago ma te lo concedo e anche in questo caso uso come metodo di valutazione la logica e non la genetica.
Se ci fosse un solo sesso che si auto feconda le possibilità di evoluzione sarebbero pressoché inesistenti e/o dovute a fattori esterni alla specie. Sdoppiando i sessi le possibilità hanno subito un incremento esponenziale in quanto una sola donna può procreare al massimo una trentina di figli, anche se con uomini diversi, ma un uomo può fecondare migliaia di donne. (E qui ritorniamo “logicamente” anche alla prima domanda sulle prerogative evoluzionistiche del maschio)
Da tutto questo si desume, secondo il mio pensiero, ( e anche secondo quello di @angusmacleod ) che è la donna a scegliere il maschio.
Naturalmente stiamo facendo un discorso generale e se tu riesci a dimostrarmi che la questione è diversa o palindroma, io sono disposto ad accettare la tua dimostrazione perché per me significa comprendere qualcosa di più riguardo alla funzione sessuale “ o del pelo di figa” come la definisci tu.
Ora mi diverto a rispondere alle tue domande
Desiderio e forme di relazione = Arte, sesso, rock and roll
Soggetto desiderante spinto ad una relazione orientata al sesso = AlbaChiara :rofl:
Che differenze immagini ci siano nel medesimo percorso visto dalla prospettiva dell'uomo primitivo e quella dell'uomo moderno? =

visione dell'uomo primitivo
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visione dell'uomo moderno
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Quale importanza può avere il potere in queste forme di relazione? = La stessa che ha Berluscane nei confronti dell’Europa

Il potere ha una connotazione sessuale? Diresti che è maschio? = Il potere è maschio quanto la verità è femmina… ... o no?

Visto che ci sei mi fai un excursus sulla storia della sessualità dai Greci sino all’epoca moderna, privilegiando la visione di Foucault?

Beh!... Troppo facile…. Qui basta fare il copia/incolla da wikipedia:

Importanti sono anche gli studi di Foucault sulla sessualità, secondo il quale non è sempre esistita così come la conosciamo noi oggi e così come soprattutto ne discutiamo. In particolare negli ultimi due secoli la sfera del sesso è stata oggetto di una volontà di sapere, di una pratica confessionale che prosegue in maniera blanda ma comunque diffusa la volontà di potere e di sapere istituita con la modernità dalle istituzioni prima religiose e poi secolari. Solo con la modernità, la sessualità ci appare come una caratteristica intrinseca al sé, a tal punto da sentire il bisogno di dichiarare una "identità sessuale" e addirittura le proprie scelte sessuali. Per Foucault è errata la visione di una sessualità repressa nei secoli che solo ora, attraverso lotte di emancipazione, viene ad esprimersi. Egli anzi mette in guardia proprio da questa esigenza discorsiva: si tratterebbe in realtà di una pratica confessionale che prosegue in maniera blanda ma comunque diffusa la volontà di potere e di sapere istituita con la modernità dalle istituzioni prima religiose e poi secolari. Secondo il pensatore francese infatti, il sapere è anche un mezzo per sorvegliare la gente e controllarla. Con una precisa evoluzione, però. Dapprima il potere è stato disciplinare e repressivo, potere di controllare, estirpare fino a dare la morte. Poi però è divenuto qualcosa di più funzionale, riproduttivo e pervasivo. Ecco allora che Foucault arriva a elaborare l'attualissimo concetto di biopotere, potere cioè che costruisce corpi, desideri, i modi fondamentali della stessa vita.

:bye:
 
lalla ha scritto:
Uh mamma ....siete peggio del libro di storia economica che sto studiando
Non starai mica leggendo Il Capitale di Marx per caso? :shok: ....
Non credo.... Più che di storia dell'economia, il Capitale è un trattato di economia politica che comprende lunghe analisi storiche su evoluzioni, crisi e conflitti del capitale e della forza lavoro ....Purtroppo, tuttora attuali!
 
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