Benche' io sia un ingegnere "finto" (elettronica...), ogni tanto l'animo dell'ingegnere salta fuori.
A vedere quel capolavoro che stanno facendo a Padova fra l'Arcella e la fiera, mi commuovo.
Non discuto sulla sua utilita', necessita', sulla storia dell'eccessiva ripidita' e dell'ascensore per le biciclette etc etc.
Ma riuscire a far passare un ponte del genere sopra una ferrovia (e non si tratta di due binari in croce...), senza interrompere il traffico ferroviario, caspita! Vivissimi complimenti ai miei colleghi ingegneri "veri".
E questo fa il paio col megatunnel del Passante a suo tempo "spinto" sotto la ferrovia.
Ogni volta che vedo opere del genere mi chiedo, come tutti, se servano veramente, se abbiano un senso etc.
Ho dinanzi agli occhi (anche perche' e' un luogo in cui vado spesso in "pellegrinaggio") la diga del Vajont.
Il disastro del Vajont e' stato una tragedia immane, e quel che e' peggio, assolutamente evitabile.
Ma, cazzo, quella diga e' ancora in piedi! E dopo aver resistito a sollecitazioni inenarrabili. Se fosse venuta giu' , il disastro sarebbe stato ancora peggiore.
Non posso non essere orgoglioso davanti a queste realizzazioni dell'ingegno umano (e italiano).
Quella diga e' un simbolo di arroganza, di megalomania, di stupidita' e di avidita'. Ma e' ancora in piedi, non fosse altro che per ricordarcelo.