Voglia di fuggire! Ma dove?

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Il profilo inquietante di un pannolone si staglia minaccioso.
Primi sintomi di una crisi di mezz'età?
:prankster2:
 
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Via verso nuove avventure!
 
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Molti anni fa l'azienda dove lavoro entro a detta di qualcuno in crisi, quindi svariate persone finirono in cassa integrazione, io non ero tra quelli interessati, ma per salvare il solito leccaculo gli diedero il mio lavoro, che tra parentesi non sapeva nemmeno come si facesse, quando una mattina mi chiamarono all'ufficio del personale per comunicarmi che dal prossimo lunedì sarei rimasto a casa in cassa integrazione gli feci un bel sorriso e me ne andai, loro al momento non capirono.
Dopo una settimana chiamai casa e mia madre mi comunicò che l'azienda mi aveva cercato, inviai un fax con una foto del genere
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Con su scritto io sono qui cosa posso fare per voi?
Mi rispedirono un fax con l'invito a tornare, ma gli risposi che ero impossibilitato in quanto non avendo un volo prenotato e nel bel mezzo della savana non avrei saputo come tornare.
Mi ripresentai a lavoro dopo un mese, sembravo un negro dell'Africa, provarono a obbiettare, ma gli risposi che avendomi comunicato che sarei stato in cassa integrazione a tempo indeterminato senza nessun obbligo di reperibilità mi ero organizzato per trascorrere le giornate nel miglior modo possibile.
Alcuni mesi dopo avendo rimesso in paro il mio lavoro fecero lo stesso giochetto ed io pure.
Lo fecero per la terza volta e fu anche l'ultima perchè invece di farli aspettare solo qualche settimana rientrai dopo 2 mesi, mentre tutti si fecero 2 anni di cassa integrazione io solo 6 mesi, così facendo loro pensavano di farmi un dispetto? Chi lo sa! Di sicuro io non ci ho rimesso.
Questo intendo per fuggire, che loro avessero fatto i loro stupidi giochi di potere, io me ne stavo lontano a divertirmi.
Logicamente io ero giovane e scapolo non spendevo i mie soldi in auto di lusso per apparire (ma questa è un'altra storia)
 
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..Steb, è venuta voglia di fuggire anche a me...
... mi son messo comodo... dove andiamo???
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.... così facendo loro pensavano di farmi un dispetto? Chi lo sa! Di sicuro io non ci ho rimesso.
Questo intendo per fuggire, che loro avessero fatto i loro stupidi giochi di potere, io me ne stavo lontano a divertirmi.
Logicamente io ero giovane e scapolo non spendevo i mie soldi in auto di lusso per apparire (ma questa è un'altra storia)
Con questa storia dimostri che sei tra quelli che hanno capito una cosa:
il lavoro serve a conquistarsi la propria libertà, anche attraverso la giusta disponibilità economica
Forse anche tu, come me, puoi essere contento sia a bordo di una Ferrari che di una 500 scassata: l'importante è che per averle tu non abbia dovuto vendere l'anima
 
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E proprio per non averla venduta che ho il lavoro più difficile e la qualifica più bassa in azienda
Quello che ho nel cuore ho sulla lingua, ai mie superiori questo non piace.

P.S.
..Steb, è venuta voglia di fuggire anche a me...
... mi son messo comodo... dove andiamo???
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Non so se sei di Vinci, ma vestito così con me puoi andare solo .....
Se ti cambi ne riparliamo
T-shirt, bermuda calzino e scarpa da trekking per zone comprese tra tropico del cancro e tropico del capricorno
Nello zaino per i cambi, magliette, mutande, calzini e bermuda, una mantellina o k-way per la pioggia, ciabatte e costume per spiaggia, sapone se bisogna lavarsi in posti non civilizzati
A me non piace la gente che puzza, scordati aperitivi, discoteche, serate mondane, quindi lo smoking lascialo nell'armadio, portati qualche farmaco di uso generico all'estero costano molto (so come si fa l'aspirina con acqua calda e foglie di salice ma li mi fermo).
 
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Vedere una cosa così dovrebbe essere un diritto di tutti e non un privilegio di pochi
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Fuggire, quante volte ci abbiamo pensato? Credo che l'abbiamo fatto tutti almeno una volta, sognando paesi lontani, culture diverse, panorami sconosciuti... ma a pensarci bene non serve a molto, perché quello da cui vorremmo fuggire, finiremmo per portarcelo comunque appresso... fuggire da stessi, dal proprio vissuto, dai propri pensieri non è possibile... siamo fortunatamente esseri umani e non macchine o computer dove si può resettare o meglio ancora formattare tutto e ripartire da capo.
Ripartire è sempre possibile, ma non cancellare ciò che è stato sino a quel momento.
Qualcuno ha scritto in questo 3d che bisognerebbe cercare la pace interiore e in un certo senso è vero, ma credo sia una conquista di pochi... un po' come la disperata ricerca della felicità.
La mia "ambizione" è la serenità, condizione più stabile, non facile da raggiungere e forse ancor più difficile da mantenere, comporta il riuscire a mettere in equilibrio tra loro, dolore, delusioni, sconfitte, gioie, vittorie e conquiste... dare il giusto peso e valore ad ogni istante della nostra esistenza, contrapponendoli tra loro... solo arrivando a questa meta, forse, sarà possibile trovare quella pace interiore che tutti vorremmo avere.

In questo momento della mia vita sento il bisogno quasi fisico di staccare da tutto, di estraniarmi da ciò che è materiale e terreno... saranno le esperienze vissute, gli anni che avanzano, ma ho la necessità di fare un passo indietro per poter andare avanti, per andare oltre...
Il mio più grande desiderio, fin da ragazzo è stato quello di incontrare un amore grande, vero, uno di quelli che durano per tutta la vita... vivere accanto ad una ragazza prima, una donna poi, a cui dedicarmi con tutto me stesso e che ricambiasse con il cuore i miei sentimenti... non ho mai ambito a grandi ricchezze materiali... quella sarebbe stata, per me, la ricchezza più grande...
Sono sicuro di essere stato un marito attento con la mia ex moglie ed oggi un compagno ancor più attento con la mia compagna...
Ho condiviso i problemi di casa, le cose di tutti i giorni, la spesa, il cucinare... non mi sono mai dimenticato un compleanno, una festa o una ricorrenza, di regalare un fiore o di preparare la colazione e servirla a letto... non sono state forzature... fa parte del mio carattere, del mio modo di amare... dall'altra parte ho trovato entrambe le volte l'opposto... donne che hanno dato per scontato le mie attenzioni e che hanno ritenuto inutile o superfluo o peggio ancora stupido, dover ricambiare.
E questo è un aspetto costante della mia vita... è sempre stato così: con la famiglia, i conoscenti, gli amici.... tranne casi rarissimi.
Oggi a 54 anni, pur non volendo mollare, mi sento stanco, deluso, dopo aver dato tutto a tutti...
Devo andare oltre... e ho bisogno di poter riflettere nel silenzio, con calma, fuori dalla quotidianità.

La scorsa settimana mi sono preso mezza giornata libera e sono andato a farmi un giro.
Non so come, sono arrivato ad un monastero che conosco bene e che ho visitato diverse volte... erano forse più di vent'anni che non ci tornavo...
Sono entrato in chiesa e mi sono seduto su una panca in silenzio, pensando a tutto e niente... dopo un po' si è avvicinato un monaco, era il Priore... abbiamo avuto un lungo colloquio e al termine mi ha proposto di trascorrere una settimana con i monaci, vivendo con loro e come loro, con le loro regole.


La giornata si divide in tre parti di otto ore ciascuna: 8 ore di sonno (in realtà meno), 8 ore di preghiera e 8 di lavoro durante le quali ogni monaco ha una sua mansione e delle responsabilità, n queste otto ore trovano spazio anche il tempo per mangiare e per un po' di riposo.
La preghiera si divide in due grandi momenti, al mattino dalle 4.20 per circa un'ora e alla sera dalle 17.30 fino alle 20.30. Può essere corale, quindi insieme in chiesa e può essere personale, ovvero lectio e meditazione individuale.
Il tempo non è scandito dall'orologio: l'orologio del monastero è la preghiera.
La giornata di un monaco inizia come vuole S. Benedetto, appunto con la preghiera delle 4.20 a cui segue il Canto delle Lodi alle 6 che apre praticamente la giornata. La "Terza" ora è alle 8 (secondo la Liturgia delle Ore), la "Sesta" a mezzogiorno, la "Nona" alle 14.45.
I momenti di preghiera collettivi, durante i quali si eseguono sempre i canti gregoriani, richiamano quello che per i monaci è l'essenziale: cercare Dio.
La preghiera del Vespro, alle 18.30 chiude la giornata e per ultima, c'è la preghiera di compieta alle 20.15.
Il pregare tutti insieme in coro interrompe il lavoro di ciascuno e libera dalla dipendenza di finire ad ogni costo quello che si sta facendo. Il vero lavoro per i monaci è la ricerca di Dio.
Durante i pasti si sta in silenzio ascoltando un monaco che legge brani tratti dai Vangeli o dalle Sacre Scritture.
S. Benedetto parla del silenzio usando il termine latino "taciturnitas", per i monaci il silenzio è fondamentale perché se si vuole imparare a parlare, necessariamente si deve prima imparare ad ascoltare. Il silenzio accompagna la giornata e durante i pasti è finalizzato a indurre il monaco a ricordare che non deve nutrire solo il corpo, ma soprattutto lo spirito.
La lettura dei brani fa parte di una serie di impegni chiamati conventuali e che durano una settimana, il monaco di turno legge per sette giorni durante i pasti, per edificare i propri confratelli. È una rotazione applicata per leggere, ma anche per servire a tavola, come per altre mansioni, ad esempio, lavare i piatti.

Forse è proprio di questo che ho bisogno, uscire dalla quotinianità della vita e delle cose, ossevare tutto dall'esterno, dimenticarsi radio, televisore, cellulare, ridurre tutto ai minimi termini... non ho la pretesa di trovare Dio o la presunzione che "parli" proprio a me, mi basterebbe trovare me stesso e la mia via e già questo non è poco...
Ho deciso di accettare l'invito del Priore, devo solo organizzarmi e decidere quando raggiungerli nel monastero, ne ho parlato alla mia compagna che da una parte fatica a capire il motivo di questa decisione, dall'altra la vedo come ammirata per questa scelta... spero, più per lei che non per me, che possa capire cosa mi ha portato a questa scelta.

So chi varcherà il portone di quel luogo, non so chi ne uscirà... mi auguro una persona migliore ed un uomo più sereno.

ACE



 
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per il mondo
prima di fuggire però sistemiamo i "conti" con le persone di merda che abbiamo incontrato nel corso della vita.
 
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Analand
Steb, se fuga deve essere, per me vale l'australia. Lontano da tutto e tutti, si ricomincia da zero e bon
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Si fa presto a dire Australia, dove di preciso? Perchè a seconda della zona imbastiamo un discorso.
 
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maremma
Insomma steb ti sei rotto i coglioni,e per non ammetterlo coinvolgi tuo figlio.Qui non hai espresso il volere della tua eredita che magari al grande viaggio non ci pensa nemmeno e se ne stara come un papa con la sua fidanzatina in giro per campagne o dove cavolo gli pare.Progetti ,stabilisci scegli per conto suo.Bene spero che tu ne riceva un bel vaffa,ben più importante dei giochetti con la tua azienda od altro.Il più importante di tutti a mio avviso.Il consigli migliori,anche se a dire il vero non ho letto tutto molto profondamente,te li hanno dati in due:quello che ti ha detto di insegnare a tuo figlio a conoscere bene se stesso(aggiungo se ci riesci e quindi conosci bene te stesso)e capire cosa vuole veramente e lo sciaguratello che ti ha consigliato di fuggire semplicemente isolandoti dal mondo.Hai girato mezzo mondo,ne ho conosciuti molti e molti non mi hanno saputo descrivere luoghi e cose preziose a poca distanza da dove sono nati e cresciuti.Forse tuo figlio preferirebbe conoscere i luoghi dove sta vivendo la sua vita.Chiedeglielo ti comporta qualcosa?Saluti dal perozzi:preved:
 
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Purtroppo caro Perozzi non tutti hanno la fortuna nella vita d'incontrare le persone giuste, mi spiace per te se hai incontrato quelle sbagliate.
 
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