Voglia di fuggire! Ma dove?

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Per la cronaca, viste le innumerevoli battute, ieri mattina dopo aver visto un documentario mi è balenata un'idea, ascoltati i familiari, mi è stato risposto picche.
Oggi all'uscita dal lavoro vado in agenzia a prenotarmi un volo + hotel nella città di Baku in Azerbaijan.
 
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Smurf

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Visto... ed ecco come una foto ben fatta possa ingannare l'ignaro cybernauta! Bello è bello, ma la presenza del castello reso noto ai più come location del primo film Highlander (tra parentesi anche il migliore) rende la zona molto, troppo turistica! :(

In questo caso potrei suggerire la costa occidentale dell'Irlanda, altrettanto bella anche se più brulla, ma sicuramente molto meno turistica! ...almeno quando la visitai io più o meno una quindicina d'anni fa! :ok:

Termino suggerendo una località sì turistica ma credo unica tra le mete raggiungibili velocemente: la Norvegia! Coi suoi fiordi è possibile passare, in giornata, dalla spiaggia/mare, alla montagna ed infine su un ghiacciaio! Credo non ci sia altro posto simile in Europa! :)
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
Fuggire, quante volte ci abbiamo pensato? Credo che l'abbiamo fatto tutti almeno una volta, sognando paesi lontani, culture diverse, panorami sconosciuti... ma a pensarci bene non serve a molto, perché quello da cui vorremmo fuggire, finiremmo per portarcelo comunque appresso... fuggire da stessi, dal proprio vissuto, dai propri pensieri non è possibile... siamo fortunatamente esseri umani e non macchine o computer dove si può resettare o meglio ancora formattare tutto e ripartire da capo.
Ripartire è sempre possibile, ma non cancellare ciò che è stato sino a quel momento.
Qualcuno ha scritto in questo 3d che bisognerebbe cercare la pace interiore e in un certo senso è vero, ma credo sia una conquista di pochi... un po' come la disperata ricerca della felicità.
La mia "ambizione" è la serenità, condizione più stabile, non facile da raggiungere e forse ancor più difficile da mantenere, comporta il riuscire a mettere in equilibrio tra loro, dolore, delusioni, sconfitte, gioie, vittorie e conquiste... dare il giusto peso e valore ad ogni istante della nostra esistenza, contrapponendoli tra loro... solo arrivando a questa meta, forse, sarà possibile trovare quella pace interiore che tutti vorremmo avere.

In questo momento della mia vita sento il bisogno quasi fisico di staccare da tutto, di estraniarmi da ciò che è materiale e terreno... saranno le esperienze vissute, gli anni che avanzano, ma ho la necessità di fare un passo indietro per poter andare avanti, per andare oltre...
Il mio più grande desiderio, fin da ragazzo è stato quello di incontrare un amore grande, vero, uno di quelli che durano per tutta la vita... vivere accanto ad una ragazza prima, una donna poi, a cui dedicarmi con tutto me stesso e che ricambiasse con il cuore i miei sentimenti... non ho mai ambito a grandi ricchezze materiali... quella sarebbe stata, per me, la ricchezza più grande...
Sono sicuro di essere stato un marito attento con la mia ex moglie ed oggi un compagno ancor più attento con la mia compagna...
Ho condiviso i problemi di casa, le cose di tutti i giorni, la spesa, il cucinare... non mi sono mai dimenticato un compleanno, una festa o una ricorrenza, di regalare un fiore o di preparare la colazione e servirla a letto... non sono state forzature... fa parte del mio carattere, del mio modo di amare... dall'altra parte ho trovato entrambe le volte l'opposto... donne che hanno dato per scontato le mie attenzioni e che hanno ritenuto inutile o superfluo o peggio ancora stupido, dover ricambiare.
E questo è un aspetto costante della mia vita... è sempre stato così: con la famiglia, i conoscenti, gli amici.... tranne casi rarissimi.
Oggi a 54 anni, pur non volendo mollare, mi sento stanco, deluso, dopo aver dato tutto a tutti...
Devo andare oltre... e ho bisogno di poter riflettere nel silenzio, con calma, fuori dalla quotidianità.

La scorsa settimana mi sono preso mezza giornata libera e sono andato a farmi un giro.
Non so come, sono arrivato ad un monastero che conosco bene e che ho visitato diverse volte... erano forse più di vent'anni che non ci tornavo...
Sono entrato in chiesa e mi sono seduto su una panca in silenzio, pensando a tutto e niente... dopo un po' si è avvicinato un monaco, era il Priore... abbiamo avuto un lungo colloquio e al termine mi ha proposto di trascorrere una settimana con i monaci, vivendo con loro e come loro, con le loro regole.


La giornata si divide in tre parti di otto ore ciascuna: 8 ore di sonno (in realtà meno), 8 ore di preghiera e 8 di lavoro durante le quali ogni monaco ha una sua mansione e delle responsabilità, n queste otto ore trovano spazio anche il tempo per mangiare e per un po' di riposo.
La preghiera si divide in due grandi momenti, al mattino dalle 4.20 per circa un'ora e alla sera dalle 17.30 fino alle 20.30. Può essere corale, quindi insieme in chiesa e può essere personale, ovvero lectio e meditazione individuale.
Il tempo non è scandito dall'orologio: l'orologio del monastero è la preghiera.
La giornata di un monaco inizia come vuole S. Benedetto, appunto con la preghiera delle 4.20 a cui segue il Canto delle Lodi alle 6 che apre praticamente la giornata. La "Terza" ora è alle 8 (secondo la Liturgia delle Ore), la "Sesta" a mezzogiorno, la "Nona" alle 14.45.
I momenti di preghiera collettivi, durante i quali si eseguono sempre i canti gregoriani, richiamano quello che per i monaci è l'essenziale: cercare Dio.
La preghiera del Vespro, alle 18.30 chiude la giornata e per ultima, c'è la preghiera di compieta alle 20.15.
Il pregare tutti insieme in coro interrompe il lavoro di ciascuno e libera dalla dipendenza di finire ad ogni costo quello che si sta facendo. Il vero lavoro per i monaci è la ricerca di Dio.
Durante i pasti si sta in silenzio ascoltando un monaco che legge brani tratti dai Vangeli o dalle Sacre Scritture.
S. Benedetto parla del silenzio usando il termine latino "taciturnitas", per i monaci il silenzio è fondamentale perché se si vuole imparare a parlare, necessariamente si deve prima imparare ad ascoltare. Il silenzio accompagna la giornata e durante i pasti è finalizzato a indurre il monaco a ricordare che non deve nutrire solo il corpo, ma soprattutto lo spirito.
La lettura dei brani fa parte di una serie di impegni chiamati conventuali e che durano una settimana, il monaco di turno legge per sette giorni durante i pasti, per edificare i propri confratelli. È una rotazione applicata per leggere, ma anche per servire a tavola, come per altre mansioni, ad esempio, lavare i piatti.

Forse è proprio di questo che ho bisogno, uscire dalla quotinianità della vita e delle cose, ossevare tutto dall'esterno, dimenticarsi radio, televisore, cellulare, ridurre tutto ai minimi termini... non ho la pretesa di trovare Dio o la presunzione che "parli" proprio a me, mi basterebbe trovare me stesso e la mia via e già questo non è poco...
Ho deciso di accettare l'invito del Priore, devo solo organizzarmi e decidere quando raggiungerli nel monastero, ne ho parlato alla mia compagna che da una parte fatica a capire il motivo di questa decisione, dall'altra la vedo come ammirata per questa scelta... spero, più per lei che non per me, che possa capire cosa mi ha portato a questa scelta.

So chi varcherà il portone di quel luogo, non so chi ne uscirà... mi auguro una persona migliore ed un uomo più sereno.

ACE





Caro amico,
non sono credente da tanti anni ormai, in verità sono anche tra quelli che hanno chiesto l'annullamento di tutti i " sacramenti" impostimi quando non avevo capacità di giudizio autonomo.
In realtà un tempo non la pensavo così, da giovane virgulto ebbi anche la dissennata idea di partecipare alle selezioni per entrare in un seminario, venendone poi accettato, solo che vuoi l'ambiente, vuoi uno o due " responsabili" successe che dopo solo qualche mese in occasione di una visita a casa, non feci più rientro tra quelle per me troppo opprimenti mura.
Comprendo però il tuo stato d'animo, in fondo si tratta di una fuga anche il chiudersi, certo temporaneamente in una sorta di clausura. Conosco una persona che, prima di te fece quello che ora ti accingi a fare, rimanendo una decina di giorni ospite di frati benedettini, condividendone la vita ed il lavoro, presso un eremo piuttosto isolato tra toscana ed emilia, in effetti al suo ritorno in breve tempo cambiò radicalmente vita, si separò dalla compagna di allora, vendette la casa dove viveva e di trasferì, peraltro con una nuova compagna, nel nord europa, mantenendo e sviluppando l'attività che già qui svolgeva ed avendone anche avendo un discreto successo.
Ciò non vuol dire che io ti raccomandi di mollare tutto e partire verso nuovi orizzonti, ho voluto narrare unicamente un aneddoto, il caso di una persona che ha da quella esperienza tratto a suo modo beneficio e forza interiore.
Spezzare, quella routine che ora evidentemente ti racchiude e cattura tra le sue grinfie, in qualunque modo tu lo ottenga non può che esserti positivo e fonte di nuova fiducia e coraggio, ho letto i tuoi recenti scritti, e purtroppo, mi ci ritrovo ad essere sincero, anche per me è un momento assolutamente critico, ma al tuo contrario non ho la tua freddezza ed il tuo coraggio per raccontarla, sinceramente un po' te lo invidio, non riuscirò mai ad aprirmi come fai tu, neppure su un forum come questo.
Non voglio farla troppo lunga, ti auguro di trovare ciò che cerchi in quel periodo di auspicata serenità e di distacco dalla furia del mondo alla quale ti stai preparando.
Da parte mia ho reagito invece allargando gli orizzonti, accarezzando, e spero quanto prima mettendo in pratica una fuga da questo luogo, da questo paese.
Certo ho forse il vantaggio di non avere più legami, di non avere poi così grandi affetti qui da non permettermi di fare un volo di sola andata verso una vita nuova, in verità, e già ne parlai, un legame forte, fortissimo lo avrei anche, ma è ormai unidirezionale, ed anche se egoisticamente le proponessi di partire con me non lo farebbe mai, preferendo certamente restare legata ad affetti ben più intensi e forti, non la biasimo, ha le sue ragioni e non sarò mai io a metterle in dubbio ne tantomeno ad imporre nulla.


Che dire ancora se non l'augurarti di trovare quello che cerci ed auspichi ?


Opi
 
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allora steb vuoi le coordinate precise....
o perth dal clima più mediterranero
perth1.jpg



, o camberra dalle quattro stagioni più nette e delineate (se ti piacciono le cose drastiche li non esite la mezza stagione)

canberra_aerial_home.jpg


entrambe non sono troppo incasinate o inflazionate, offrono oppotunità di lavoro a chi vuole lavorare , non sarebbe un dramma a 40/50 anni ricominciare come cameriere (li non hanno il vezzo italiano del "coperto" e le mance sono buone) tempo tre anni vai di ciringuito o se sei cucinare , solo per il fato che sei italiano passi a sous chef e in dieci ti assicuri la vecchiaia o procedi se le forze ti assistono .
Se poi sei già capace di fare l'idraulico, li li cercano come il pane. Ovvi requisiti, volgia di lavorare, lingua, deferenza ed evitare di fare casino.
Lato negativo, Ci sono le "peggio bestie del pianeta" ,squali,tarantole, coccodrilli, meduse assassine, varani e i "peggio incendi", ma parigi val bene una messa.
Ti lasceresti tutto indietro, solo se hai un po' di nostalgia, puoi guardare la tv sul satellite. Con il fatto che sei lontano migliaia di chilometri, solo chi tiene a te veramente tanto verrebbe a trovarti.... altrimenti vaffanculo anche a loro, è un nuovo inizio, una nuova "verginità", un posto in cui qualcuno che è interessato a te e chiede : "ma da dove vieni, raccontami un po' di te" puo' è essere liquidato con un faccia da clint eastwood e la battuta : "è una lunga storia":....
E' un posto che ha le sue complicazioni tra nativi e whites, ma come ce ne sono in tutte le nazioni del mondo , ma è un posto dove sono sempre stati, obtorto collo, obbligati a risolversi i problemi sempre da soli.
L'italia dopo qualche anno sarebbe come la nebbia, avresti un po' di magone un po' di nostalgia , ma con un mondo nuovo da scoprire ... scacceresti via i brutti pensieri.
Esistono agenzie che con un obolo tra i 15000 e i 30000 euro aiutano a rincominciare e a cancellare il tuo passato (lecito)
 
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Trinidad, Cuba, ma i Caraibi in generale troppi italiani.
E poi a Cuba rischierei di dover sfamare troppi figli.
 
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Guarda L3O i figli a cui mi riferisco avranno dai 17 in su e non penso che si sfamino con il riso.
E poi ci sarebbero le mamme a cui dovrei spiegare perchè non sono tornato.
 
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allora steb vuoi le coordinate precise....
o perth dal clima più


, o camberra dalle quattro stagioni più nette e delineate (se ti piacciono le cose drastiche li non esite la mezza stagione.

entrambe non sono troppo incasinate o inflazionate, offrono oppotunità di lavoro a chi vuole lavorare , non sarebbe un dramma a 40/50 anni ricominciare come cameriere (li non hanno il vezzo italiano del "coperto" e le mance sono buone) tempo tre anni vai di ciringuito o se sei cucinare , solo per il fato che sei italiano passi a sous chef e in dieci ti assicuri la vecchiaia o procedi se le forze ti assistono .
Se poi sei già capace di fare l'idraulico, li li cercano come il pane. Ovvi requisiti, volgia di lavorare, lingua, deferenza ed evitare di fare casino.
Lato negativo, Ci sono le "peggio bestie del pianeta" ,squali,tarantole, coccodrilli, meduse assassine, varani e i "peggio incendi", ma parigi val bene una messa.
Ti lasceresti tutto indietro, solo se hai un po' di nostalgia, puoi guardare la tv sul satellite. Con il fatto che sei lontano migliaia di chilometri, solo chi tiene a te veramente tanto verrebbe a trovarti.... altrimenti vaffanculo anche a loro, è un nuovo inizio, una nuova "verginità", un posto in cui qualcuno che è interessato a te e chiede : "ma da dove vieni, raccontami un po' di te" puo' è essere liquidato con un faccia da clint eastwood e la battuta : "è una lunga storia":....
E' un posto che ha le sue complicazioni tra nativi e whites, ma come ce ne sono in tutte le nazioni del mondo , ma è un posto dove sono sempre stati, obtorto collo, obbligati a risolversi i problemi sempre da soli.
L'italia dopo qualche anno sarebbe come la nebbia, avresti un po' di magone un po' di nostalgia , ma con un mondo nuovo da scoprire ... scacceresti via i brutti pensieri.
Esistono agenzie che con un obolo tra i 15000 e i 30000 euro aiutano a rincominciare e a cancellare il tuo passato (lecito)

L'Australia mi piacerebbe molto. So che offre buone possibilità. L'unica cosa, siamo così sicuri che è facile entrare? Magari sarà un programma farlocco ma lo guardate mai "airport security" su dimax? A vedere quel programma li' sembra che non ti facciano entrare se fai la diarrea troppo sciolta!
 
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Fuggo per disintossicarmi, ho bisogno di staccare.
Non ne posso più di passare i sabati a lavoro e le domeniche a casa per motivi familiari.

faxpiace penso sia da tutt'altra parte.
 
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