Io sono uno che cerca solo escort dichiarate come tali, e che considera le sedicenti no-prof come considera chi esercita una professione senza essere iscritto all'albo professionale (del quale auspico l'istituzione per le ragazze che fanno sesso a pagamento) : aggiungici che pratico solo penetrazioni protette dal condom, dunque pensa un po' a come sono messo.
A lasciarmi tuttavia perplesso è il tuo definire troia una donna che, seppure non dichiarata come escort , fa comunque sesso a pagamento.
Nel mondo delle regole e dei diritti che auspico, l'unica definizione possibile sarebbe quella di " esercente abusiva".
"Troia" mi sembra infatti la classica definizione arrabbiata che viene da chi guarda l'interessata esprimendo una riprovazione morale: guarda caso, spesso giunge da un uomo che è stato rifiutato.
Che il termine "troia" giunga invece da un'altra donna, mi sembra ancor più spiacevole, e trova una sua immediata sanzione nei versi dell'immortale "Bocca Di Rosa" di De André, canzone nella quale a lagnarsi della protagonista, che fa sesso a pagamento, sono proprio le altre donne del paesello.
Aggiungiamoci che viviamo in una situazione non regolamentata, e mettiamoci su che probabilmente neppure tu, ai tempi nei quali esercitavi la professione in modo completo, rilasciavi fattura.
Sbaglio?
Non possiamo prendercela con un uomo che offende una donna che si prostituisce, se poi ad insultarla per prima è un'altra donna: e questo è un problema non da poco, ahimè.
Spero ne converrai.