L'ANGOLO DELLA POESIA...

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Re: Accetto con dolcezza...

xxxchaos ha scritto:
Since I've Been Loving You - Led Zeppelin

[youtube:24ujksgv]http://www.youtube.com/watch?v=Bkjv9SscotY&feature=related[/youtube:24ujksgv]

Accetto con dolcezza
la piastrella nel cuore...

La quieta e bianca piastrella
del tuo amore...


xxxchaos


ps. ciao Peter,
sempre troppo gentile...

.......mai abbastanza per la tua grandezza, per la capacità magnetica da te posseduta di far incollare
chi ti legge, alle tue parole............................
petervivapan :hi:
 
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Glenda Cherubino

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E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

Kalihl Gibran
 
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Ci sono sere che vorrei guardare

da tutte le finestre delle strade

per cui passo, essere tutte le rade

ombre che vedo o immagino vegliare

nei loro fiochi santuari. Abbiamo,

sussurro passando, lo stesso sogno,

cancellare fino a domani il sogno

opaco, cruento del giorno, li amo

anch’io i vostri muri pallidamente

fioriti, i vostri sonnolenti acquari

televisivi dove i lampadari

nuotano come polpi, non c’è niente

che mi escluda tranne la serratura

chiusa che esclude voi dalla paura.



(Giovanni Raboni da Quare tristis)

[youtube:38rvkxpy]http://www.youtube.com/watch?v=hugIRAe2yvw&feature=related[/youtube:38rvkxpy]
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
Alycia ha scritto:
E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.

E il meglio di voi sia per l'amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.

Kalihl Gibran



:)
 
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Come nuvole nel vento...

Craig Armstrong - Paris

[youtube:2z47kv5n]http://www.youtube.com/watch?v=2U3nyje072Y&feature=related[/youtube:2z47kv5n]

Hai visitato i miei sogni che era già mattina...
e hai danzato ancora una volta per me...

Io seduto su quella panchina in quel parco di Parigi...
ti ho vista arrivare da lontano...

Mi sei passata accanto...
io..., che non riesco a parlarti...

Per un attimo hai sorriso accennando un saluto...
ma non era per me...

Ti sei allontanata senza voltarti.

Un urto silenzioso
e tutto è finito...

Mi sento solo,
divinamente morente!


xxxchaos
 
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Glenda Cherubino

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Supplica a mia madre


E' difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.

Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.

Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.

Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.

E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.

Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:

ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.

Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.

Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.

Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…


Pasolini

 
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Il raccapricciante tormento di perderti...

craig armstrong - let's go out tonight

[youtube:3h8mj16d]http://www.youtube.com/watch?v=osP05cpJKNM&feature=related[/youtube:3h8mj16d]

E respiro addosso a te. E inondo la tua carne a marcare la mia presenza con l'alito che si appiccica alla tua pelle sudata. Un soffio che punge, mentre tu già dormi con la testa affondata sul materasso, il cuscino lontano, quasi per terra. Tu nascosto dietro alle palpebre chiuse e a qualche sogno che non potrò spiare. Abile strega vorrei essere, per entrare nei tuoi pensieri con passo marziale e al diavolo la buona educazione. Vorrei poter aprire violentemente le tende del sonno e scorgere chissà quale fantasia che ora ti possiede, odiosa seduttrice della tua testa che vorrei fosse mia, solo mia, e mia. Non è ammissibile la mia gelosia. È un tormento. Mi schiaffeggia ogni volta che una donna ti guarda, ti parla in un certo modo, o ammicca da sapiente puttana. Stupida follia la gelosia.
Ma i folli non hanno scelta....
O forse si?

Che strana la vita. E il destino che si diverte a prenderci in giro. Buffo clown di un circo di periferia. Ci avvicina. Ci allontana. Ci sbatte l'uno contro l'altra come se fossimo le persiane rotte di una finestra. Come in quella vecchia casa in Brera in ottobre. Te la ricordi? Quella un po' scrostata e gialla, con i balconi di ferro battuto e quei gradini di pietra sui quali ci eravamo seduti per prendere fiato dalla lunga passeggiata. E invece abbiamo litigato. Anche allora. Il ventaccio che sbatteva e noi urlavamo di più, sempre di più, fino a sgolarci, fino a raschiare le corde vocali. Non ne possiamo fare a meno. Ci accendiamo per niente. Mettiamo il muso. E via con le parole grosse, i sei stronzo, sei stronza tu, fanculo e lasciami stare e i mutismi e tutto il resto. Ho un carattere insopportabile, lo so. Che tu pero' insopportabilmente ami.

E torno al mio corpo nel letto. E incastro la mia gamba destra in un piccolo spazio lasciato aperto dalle tue. E sento il silenzio. Teso silenzio, rotto appena da una musica rock che sembra arrivare dall'appartemento di sopra, ci abita ancora Max? Quanto è alto il volume! Lo immagino con le bacchette di legno nell'aria che suona davanti alla platea fatta di scatolette di tonno e lattine di birra. Una rullata di batteria ritma i miei pensieri. E poi mi ci infilo nelle tue gambe. Il tuo cazzo addormentato sulla tua coscia. Lo sfioro. È esausto. Stanco anche lui come te. Chiudo gli occhi e rivivo la nostra scopata.

Le tue mani che stringono il seno, soffocato tra le tue dita, e tu con gli occhi fissati su di loro. Occhi che dormono ora, occhi che invece mi attraversavano l'anima solo pochi minuti fa. Demoniaci. E vivi. Le tue mani che entravano nelle mie carni morbide, mentre mi spingevi contro il letto facendomi cadere in mezzo alle lenzuola fredde. Il rumore della fibbia della tua cintura che batte contro il pavimento. Un tonfo spezzato dalla bellezza del tuo sesso eretto e libero dai vestiti. Te lo tocchi, lo stringi, stringi le palle. Ridi. Spingi indietro per far uscire la cappella. Come a volerlo sfidare nella sua già forte erezione. O forse è me che vuoi sfidare? La mia bocca su di lei, tesa. La ingoia. La lingua si arrotola. Uno sputo. Due. Tre. E i rivoli di saliva che bagnano il tuo sesso cadono a terra sul tappeto.

...........

E poi è tutto nebbia.

Ora mi scivoli tra le mie gambe. Fluido che riscalda le mie fredde cosce e striscia giù, giù sulle lenzuola, formando una chiazza scura e bagnata sotto al mio corpo. Ne sento l'odore, dolciastro e acido. Ficcato ormai nelle mie narici. Le mie mani scendono. Il mio sesso è umido e rilassato mentre assapora gli ultimi graffi delle contrazioni di un orgasmo che ricordero per tutta la vita.
Così come gli tutti gli altri...
O forse no...

Apro gli occhi e ti trovo sveglio mentre lecco le dita tornate alle mie labbra per non perdere una sola goccia di te. Tu col tuo viso da bambino che mi guardi sorpreso.

Quanto ho dormito? Mi chiedi. Non rispondo. Sorrido. Ti bacio.

E lecco quelle labbra che hanno raccolto te, me, la tua puntuale sigaretta, i resti di una pizza fredda che hanno colmato il vuoto della fame e quel bicchiere di vino rosso che sta ancora sul comodino, accanto al libro di quell'autore che tanto ti piace.

Chissà se lo leggeremo insieme quel libro.
Vuoi?

(Giselle)
--------------------------------------------

E infine..., il raccapricciante tormento di perderti,
le ore che non ti vedrò,
il buio di dopo,
la tua assenza.

Il flauto suona a mani tremanti
in un'aurora che è solo tua,
rara e giovane.

Quando pero' è tramontato il sole,
è giusto che si stringa
la bocca dell'anima?

Per il resto, godo tutto!
La norma stillante del male...
e la gioiso infrazione del bene.

---------------------------------

Una serena notte...

xxxchaos
 
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Glenda Cherubino

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[youtube:3ej1cerf]http://www.youtube.com/watch?v=WOKI_tIBWVI&feature=related[/youtube:3ej1cerf]
Sono finita
è finito l’amore
ha vinto
non abbiamo nulla
abbiamo perso tutto
è finto l’amore
la magia non c’è più
è tragico
non riuscivi a tenere le mani a posto
sento il mondo come infettato
mi hai trascurato
le nostre vite sono cambiate, mi hai perso
E abbiamo provato
Oh quanto abbiamo pianto
Abbiamo perso noi stessi, l’amore è morto
Ed abbiamo provato
Non puoi negarlo
Siamo distanti come conchiglie
Abbiamo perso la battaglia
la magia non c’è più
è tragico
non riuscivi a tenere le mani a posto
sento il mondo come infettato
mi hai trascurato
le nostre vite sono cambiate, mi hai perso
Ora so che ti dispiace
Ed eravamo teneri insieme
Ma hai scelto la lussuria
Quando mi ha ingannato
E te ne pentirai
Ma è troppo tardi
Come potrò mai fidarmi ancora?
sento il mondo come infettato
mi hai trascurato
le nostre vite sono cambiate, mi hai perso
 
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No man's land...

Glósóli

[youtube:1gvja032]http://www.youtube.com/watch?v=lwQmDvuORY0&feature=related[/youtube:1gvja032]

"Fin dai primi anni della mia giovinezza pensavo che ognuno di noi ha la propria no man's land,
in cui è padrone di se stesso.

C'è una vita a tutti visibile, e ce n'è un altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla.
Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell'etica, una sia morale e l'altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l'una lecita e l'altra illecita.
Semplicemente, l'uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un'ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese; vive di questa sua vita libera e segreta da una sera (o da un giorno) all'altra, e queste ore hanno una loro continuità...

Queste ore..., possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la linea generale dell'esistenza.
Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà, con stupore che nella vita non s'è mai incontrato con se stesso..."

NINA BERBEROVA da Il Giunco Mormorante (ADELPHI piccola biblioteca)

Uno di quei piccoli libri, che incontri come miracoli...
Leggi e rileggi quelle poche pagine..., con la paura che finiscano troppo presto...


Una storia d'amore che nasce in quella terra di nessuno,
ricordandoci che:

"Nella vita di ognuno esistono momenti,
quando la porta sbattuta all'improvviso e senza alcun visibile motivo di colpo si riapre,
quando lo spioncino chiuso un attimo fa viene di nuovo aperto,
quando un brusco no che sembrava irrevocabile diventa un forse,
momenti in cui il mondo intorno a noi si trasfigura,
e noi stessi ci riempiamo di speranza come di nuovo sangue...
e una voce ci avverte che non tutto è perduto..."


xxxchaos
 
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Toscana
"Ti auguro tempo" (Poesia indiana)

Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perchè te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
 
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Glenda Cherubino

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Se Ogni Giorno...
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
(Pablo Neruda)
 
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Glenda Cherubino

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[youtube:3fnyutdq]http://www.youtube.com/watch?v=dyP9sut7clM&feature=related[/youtube:3fnyutdq]
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
[youtube:vajhddmo]http://www.youtube.com/watch?v=2YT_U9j32aI&feature=related[/youtube:vajhddmo]

Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.

Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.

Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.

Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.

Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere

un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.
 
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