L'ENOTECA DI P.F.I.

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Essendo certo di essere tra gaudenti,e sicuramente la buona tavola e soprattutto il buon vino,insieme alle belle donne sono tra i piaceri che chi sa' gustarsi le buone cose della vita si concede,apro questo topic,sicuro di fare cosa gradita a molti.
Sono sommelier per passione,diplomato da molti anni,in tempi non sospetti a differenza di oggi,che frequentare corsi da sommelier è diventata una moda e tutti si atteggiano ad intenditori e "connisseur de vin",chi veramente ha passione e conoscenza,ha anche umilta' come in tuttele cose,sono qui per rispondere alle vostre domande,_consigli,segnalazioni,su vini,buone tavole e sono accete anche ricette regionali tipiche secondo la vostra provenienza.Magari ci sara' anche qualche collega sommelier tra voi,che mi aiutera' in questo compito.


"Costruitevi una cantina ampia, spaziosa,ben areata e rallegratela di tante bottiglie,
queste ritte,quelle coricate,da conservare con occhio amico nelle sere di primavera,estate autunno e inverno,
sogghignando al pensiero di quell' uomo senza canti , senza suoni ,senza donne e senza vino,
che dovrebbe vivere una decina d'anni piu' di voi..."
(Giacomo Bologna)


Con questo pensiero del grande vignaiolo piemontese do il via ai brindisi !!!

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Inizio io,con la rece di un grande vino che ho degustato da poco... :biggrin:

GEWURZTRAMINER KOLBENHOF RISERVA CRU 2002 (HOFSTATTER)

Recensione:

C'è da dire,che tutti i piaceri,assumono un valore ancora maggiore,se condivisi con le persone che piu' sanno apprezzarli,se questo poi avviene,in una situazione ideale,e sono preludio a piaceri ancora piu' sublimi,diventano momenti da ricordare.
L'aver condiviso con un caro amico, una delle ultime bottiglie della mia cantina di questo nettare liquido,in una delle sue annate piu' memorabili,è stato tutto cio'!
L'annata 2002 appunto,DISASTROSA,una delle peggiori degli ultimi vent'anni,che salvo' solo l'Alto Adige da piogge e grandinate che flagellarono gran parte dei vigneti Italici una delle annati piu' tristi della storia,tanto che molti grandi vini di quel millesimo non hanno purtroppo visto la luce !
Il kolbenhof invece ,grazie alla clemenza degli elementi, riservata alla sua zona specifica,si espresse in quell'anno al suo livello assoluto,confermandosi uno dei piu' grandi vini bianchi del mondo!
I 99/100 di Wine spectator lo portarono alla ribalta mondiale,superando molti dei mostri sacri della tipologia,compresi i grand crus di Alsazia,Mosella e Reno.
I vigneti che danno origine a questa meraviglia,sono dimorati su terreni di origine argillo/calcarea,nella zona nord di Termeno (BZ) al un'altezza di 600 mt s.l.m. esposti a sud-sud-est,la produzione ,nelle annate migliori è di circa 30.000 bottiglie,che gli appassionati e connisseur de vin dell'intero globo terracqueo si contendono.
Kolbenhof è un CRU, (termine Francese che sta' ad indicare una parcella di terroir particolarmente vocata all'interno stesso di una zona di produzione eccellente ) che la cantina Hofstatter tiene come gioiello di famiglia sin dagli anni '70.
Gli impianti,sin dall'inizio,cosa innimaginabile per l'epoca ,sono dimorati a GUYOT e ad un'alta densita' di ceppi per ettaro, la felicissima esposione e le considerevoli escursioni termiche tra notte e giorno fanno il resto,permettendo anche a vendemmia tardiva dei grappoli integri ed in perfetta maturazione.

ma veniamo all'analisi visiva-gusto-olfattiva:

I bicchieri idonei alla mescita sono i "petit bordeaux",(alti e non troppo panciuti,per permettere alle molecole volatili dell'alcool un'evaporazione graduata) e la temperatura ideale di servizio è sui 14°,non troppo freddo quindi.
Questa tipologia di vini con l'evoluzione vuole una temperatura sempre maggiore ,dai 12° di gioventu' ai 18 (temperatura ambiente) di quando al suo massimo livello di maturazione intorno ai 12-14 anni di eta' (dico eta' perche' non dimentichiamoci,che il vino è vivo,e questo e' uno dei motivi del suo grande fascino) si presentera' di colore ambrato scuro,e con un bouquet di aromi terziari che lo renderanno,NON piu' un vino da pasto,ma da ASSOLUTA,RELIGIOSA MEDITAZIONE.

Gia' all'occhio,a questo grado di evoluzione stupisce ! giallo oro intenso,con riflessi ambra all'unghia (circonferenza superficiale del bicchiere) compatto,senza screziature, un liquido perfettamente AUREO!

Al naso,scolvolge !!!! soprattutto chi non lo ha mai degustato !!!!
A bicchiere fermo,si sentono le nouances piu delicate ed eteree,fiori (tiglio,biancospino,fieno,erba tagliata),ma anche banana,mela ,ed ai nasi piu esperti,regala un esotico,sublime sentore di lychees !
Roteando lievemente il bicchiere emerge un'apoteosi di fruttuosita' intensissima!!! melone,pesca,albicocca,mango,frutto della passione e tutta la gamma dei frutti gialli in un crescendo stupefacente !!!
Ma e' immergendo a fondo il naso e roteando con vigore e continuita il bicchiere,che vengono fuori le caratterische che piu' denotano la CLASSE ASSOLUTA del Kolbenhof...note saline,minerali e balsamiche che fanno urlare al miracolo !!!

ASSOLUTAMENTE INEBRIANTE !!!!

In bocca si apre rotondo ,sontuoso, fodera come seta il palato,avvolge con calore a tutto tondo (14,5° !!!!!!) e regala aromi che stupiscono anche il piu' esperto dei degustatori ogni qual volta l'assaggia !!!
La lingua impazzisce a correre dietro a tutte le sensazioni aromatiche,è perfetto,bilanciato,dolcezza,sapidita' e intensita' si sentono all'unisono, con mirabile progressione ed espansione,le parti inferiori e superiori del palato sono investite da una potenza aromatica unica ed il nerbo acido ben avvertibile ai lati,regge come una spina dorsale il tutto,esprimendo superbamente un'equilibrio pertetto,e facendoci capire i tanti anni di gloriosa vita che ha ancora davanti a se' !!!
Ma è lasciando il palato,che da' il meglio di se'...la persistenza aromatica,è lunghissima persistente ed interminabile, e si risolve AD LIBITUM dinamicamente,lascianco le note minerali piu' preziose a fondo palato per diversi minuti !!!!

MASTERPIECE !!!

ABBINAMENTI GEWURZTRAMINER KOLBENHOF E CIBO.

In gioventu' è straordinario soprattutto con le ostriche,ottimo anche con i crostacei (catalana e insalate di crostacei in generale)l'elevato grado alcoolico permette di abbinarlo anche a piatti di crostacei sfumati con distillati (gamberoni rossi al cognac,al rum) indimenticabile con la "bouillabesse",compagno ideale anche di piatti in stile asiatico,molto speziati e piccanti,che accompagna bene grazie all'aromaticita' ed all'alto residuo zuccherino.

A media evoluzione,lo si accosta a "jamon serano" e fichi,formaggi a pasta media e morbida anche forti e muffati(soprattutto di capra,se poi si trovano farciti alle noci...),volendo strafare all'aragosta alla "termidor" (gratinata in forno,con besciamelle à l'ancienne e tartufo nero a scaglie) ma il marriage d'amour,la vetta dei sensi,si raggiunge accostandolo al foie gras (meglio se leggermente affumicato,stile bordolese)

Al culmine della maturazione,con i toni terziari evoluti (terra,humus,foglie,goudron) niente cibo,assume caratterische tali per essere un vino da assoluta,profonda religiosa MEDITAZIONE !

hofstattergewurztraminekw7.jpg
kolbenhofbe8.jpg


Gewurztraminer "kolbenhof" nella caratterisca bottiglia "renana"

traminerph3.jpg
Grappolo di "traminer" al culmine della maturazione.

Capisco,che i non appassionati,possano non capire tanta esaltazione,nel descrivere un vino,ma credetemi,a questi livelli,è un mondo di sensazioni infinite !!!
Invito tutti,a provare a capirlo il vino,ad apprezzarne le sfumature,e non limitarsi alla sola mera azione,seppur piacevole del berlo.
Bere il vino,sensa coglierne altro,è come nel sesso limitarsi solo,all'atto materiale e piu' scontato della penetrazione,senza capirne l'universo di piaceri che nasconde,molto piu' sottili e sublimi,sono questi che lo rendono misterioso ed affascinante,perchè INFINITO.
 
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clesgir

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LUCULLUS_ONE ha scritto:
[
"Costruitevi una cantina ampia, spaziosa,ben areata e rallegratela di tante bottiglie,
queste ritte,quelle coricate,da conservare con occhio amico nelle sere di primavera,estate autunno e inverno,
sogghignando al pensiero di quell' uomo senza canti , senza suoni ,senza donne e senza vino,
che dovrebbe vivere una decina d'anni piu' di voi..."
(Giacomo Bologna)


Con questo pensiero del grande vignaiolo piemontese do il via ai brindisi !!!

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Veramente un grande personaggio il Giacomo Bologna, e gran vino il Bricco dell'Uccellone
 
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clesgir ha scritto:
LUCULLUS_ONE ha scritto:
[
"Costruitevi una cantina ampia, spaziosa,ben areata e rallegratela di tante bottiglie,
queste ritte,quelle coricate,da conservare con occhio amico nelle sere di primavera,estate autunno e inverno,
sogghignando al pensiero di quell' uomo senza canti , senza suoni ,senza donne e senza vino,
che dovrebbe vivere una decina d'anni piu' di voi..."
(Giacomo Bologna)


Con questo pensiero del grande vignaiolo piemontese do il via ai brindisi !!!

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Veramente un grande personaggio il Giacomo Bologna, e gran vino il Bricco dell'Uccellone


Eh si Giacomo Bologna purtroppo scomparso,è stato uno dei piu' grandi personaggi dell'enologia Italiana e non solo....il vino da te citato,e' forse la piu grande barbera mai "concepita"...(barbera al femminile mi raccomando,altrimenti i piemontesi si offendono...) altro suo capolavoro,la barbera d'Asti superiore "Ai suma",altra barbera di livello eccellente e' il "bricco della bigotta",della stessa cantina seganlo anche la barbera d'asti vivace "La monella " vino "leggero" ma piacevolissimo e caratteristico.
La cantina "Braida" comunque e' adesso guidata dai figli dopo la sua scomparsa e rimane una delle eccellenze dell'enologia piemontese e nazionale.
 
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ottima idea, questo thread, anche se personalmente non capisco un cazzo di vino: so solo distinguere uno buono da uno meno buono, quando lo bevo. tutt'al più posso esprimere una preferenza generica per i rossi toscani, ma non domandare di più alla mia scarsa cultura enologica.

mi sorge una riflessione sul destino di certi uomini, che è prosaicamente riassunto nel detto "chi ha pane non ha denti (e viceversa)": nel caso del vino, saper apprezzare le sfumature di differenza tra una cantina e un'altra, tra un'annata e un'altra, è cosa che si impara solo dopo aver affinato il gusto. quindi ci vuole tempo, dedizione e studio.

ora, siccome so che io, una bottiglia di sassicaia, non me la potrò mai permettere, a studiare il vino non mi ci son mai messo. la figa, invece, fino a una certa età si studia anche gratis; dopodiché, avendo provato tutto quel che volevo provare e avendo capito con esattezza cosa mi piace, vorrei continuare a goderne senza complicazioni; ergo comprendi che pagando, risparmi strada. solo che, se chiedo al mio estratto conto, mi risponde: questo mese, al massimo, una ficcatina, o in alternativa una bottiglia di brunello (senza troppo pretendere).

e in certi casi l'esperienza del buon vino lascia sicuramente la bocca più buona che con certe donne.

mi sa che comincerò a studiare il vino.
 
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positcor

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Bella idea! :good:

A me piace il nero d'avola con la pasta alla norma di mia zia e carne ai ferri...
... può bastare?

santacecilia%20neromagnum.jpg
 
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Riguardosi complimenti al maestro. :big_boss:

Anche io sono appassionato di vino, ma non cosi' esperto da poterne fare una recensione cosi' completa.

Suggerisco un paio di bottigle inusuali, lasciandone la recensione a chi ne sa di sicuro piu di me...
A questo punto mi vedro' costretto ad una gita da quelle parti per poter degustare assieme uva e passera :biggrin:

Un vino per me eccezzionale vista la poco consueta provenienza dai colli bolognesi:

BONZARONE - Cabernet Sauvignon

94-100.jpg


Rosso di prestigio (valutato 94/100 dalla rivista wine spectator allo scorso Vinitaly) nonostante sia poco conosciuto, prodotto a circa 400 mt sull'appennino tosco emiliano nei dintorni di Sasso Marconi. E' un Cabernet Sauvignon affinato in barrique di rovere per circa 12-15 mesi. Ottimo con carni e primi con ragu' alla bolognese.

La tenuta Bonzara http://www.bonzara.it/ propone anche dei deliziosi mini appartamenti (molto appartati) dove potersi rifugiare per dolci w.e. eno-passera-gastronomici, a fronte trattoria dove degustare i loro prodotti tipici http://www.locandacastello.it/Trattoria ... o/home.asp.

Le mogli invece meglio che le portiare a cena alla locanda del castello , presso Palazzo Rossi a Pontecchio Marconi, sicuramente meno appartato e piu' raggiungibile a 5 minuti di auto dall'uscita dell'autostrada http://www.locandacastello.it/.

Rosazzo Riserva - Picolit

68_42_34_picolit_CP001_185_230.jpeg


Propongo questa meravigliosa bottiglia di vino da degustazione, molto amato dalle donne perche' dolce, ma al tempo stesso complesso e strutturato. Prodotto dalla rinomata cantina Livio Felluga di cui non occorre decantare nessuna lode....

Vi rimando al sito officiale in quanto ogni annata ha le sue sfumature e lascio agli esperti il compito di elogiarne le lodi...
 
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I GRANDI VINI DEL MONDO

Chateau Margaux





Lo Château Margaux è un campo viticolo tra i più famosi al mondo con una superficie di 262 ettari nel Médoc, situato in denominazione AOC Margaux nel comune di Margaux. Produce uno dei vini di Bordeaux più prestigiosi che porta questo stesso nome.
Il castello è di stile palladiano ed è stato costruito tra 1810 e 1816. È l'edificio di architettura neoclassica più importante del bordolese.
È stato concepito dall'architetto Louis Combe su quattro livelli. Le cantine, di una lunghezza di 100 metri e di una larghezza di 23 metri, possiedono una bella ossatura di quercia sostenuta dalle colonne doriche.

Château Margaux è un "Premier Grand Cru" secondo la classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux del 1855 insieme a Château Lafite Rothschild, Château Latour, Château Mouton-Rothschild e Château Haut-Brion.

Nel 1879, Federico Pillet-Will acquista il vigneto di Château Margaux che apparteneva agli eredi del banchiere Alexandre Aguado. Investe somme considerevoli per rilanciare la proprietà, ma i suoi sforzi sono annientati dalla fillossera. È allora che egli lancia il concetto di secondo vino creando il “Pavillon Rouge de Château Margaux”.
Nel 1977, André Mentzelopoulos acquista e restaura tutta la proprietà. Questi investimenti segnano il ritorno di Château Margaux tra i Premier Grand Cru. Inseguendo il programma di investimento definito da suo padre, Corinne Mentzelopoulos, negli anni che seguono la scomparsa di André, cerca di fare fronte all'esplosione della domanda per i grandi vini di Bordeaux a partire da 1982. Si associa quindi, nel 1990, alla famiglia Agnelli che detiene la maggioranza, col 75% del capitale di Château Margaux. Questa associazione durerà fino al 2003, data del decesso di Giovanni Agnelli.
Il gruppo italiano rivende allora le sue parti a Corinne Mentzelopoulos che ridiviene l'unica azionista dello Château. Il prezzo del riscatto sarebbe stato di 350 milioni di euro. Attualmente, Corinne Mentzelopoulos conduce Château Margaux con l'aiuto dell’enologo Paul Pontallier.

I Terreni
I suoli sono costituiti dai graves günziennes medi e fini, di origine garonnese e di un spessore da 4 a 11 m. In alcuni casi le graves si mischiano con argille. Negli strati più bassi, si trovano delle zone calcaree.

I vigneti
Le vigne a bacca rossa coprono 87 ettari per una produzione annua che rasenta le 200.000 bottiglie. Sono composte per il 75% di cabernet-sauvignon, per il 20% di merlot, e per il 5% di cabernet-franc e petit verdot. 12 ettari sono invece piantati a sauvignon blanc destinato al vino bianco “Pavillon Blanc”.

I vini
Oltre a “Château Margaux” si produce anche un secondo vino, il “Pavillon Rouge de Château Margaux”, così come un vino bianco chiamato “Pavillon Blanc” che non può avere l'appelation Margaux, ristretta ai vini rossi. Possiede un denominazione AOC Bordeaux generica dunque.

I grandi millesimati
Tra i più recenti, i migliori millesimati sono 2005, 2003, 2000, 1996, 1990, 1989, 1983 e 1982. Dei millesimati leggendari che hanno fatto la storia e la fortuna di Château Margaux sottolinerei il 1900, 1928, 1937, 1945 e soprattutto l'eccezionale 1961, “un vino costruito per l'eternità".

Aneddoti
Ernest Hemingway amava talmente il vino di Château Margaux, che chiamò sua figlia Margaux Hemingway, e non Margot.



Sensazioni
E’ sempre difficile avvicinarsi a un bicchiere di Château Margaux perché ci si aspetta sempre il massimo, l’irripetibile, l’eccelso; ma questo vino ogni volta ci ripaga con gli interessi, spiegandoci in modo tangibile il perché della sua fama. Agli occhi appare subito molto concentrato nel colore e di trama fitta. Al naso si apre potente con una gamma di profumi elegantissimi e di grande classe e finezza: viole, cassis, mirtilli, liquirizia, per lasciare spazio a note minerali di grafite e goudron.
Risalta una grande dolcezza dei profumi marcata da legni nuovi. In bocca è meraviglioso con un primo impatto deciso e avvolgente per poi cedere il passo alla leggendaria eleganza e finezza tipiche di questo vino che anche se supportate da questa struttura vigorosa non mancano di mostrarsi come il più tipico dei marchi di fabbrica dello Château.
Si dimostra muscoloso più di altre annate, i tannini sono più dolci e levigati del solito, segno di una vinificazione più moderna, l’acidità sostiene il tutto donando nervo a questo piacere liquido che in bocca finisce con una dolcezza paradisiaca che sembra interminabile.

Vitigni
80% Cabernet Sauvignon, 10% Merlot, 7% Petit Verdot e 3% di Cabernet Franc.
 
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nooooooo non iniziamo a parlare di vini che poi non mi stacco piu' dal forum!!!!!!!!!!

Grande scelta il tuo Gewurtz!!! Lucullus
 
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volevo permettermi di consigliare una cantina con ottimi vini nella zona di bolgheri (LI) castagneto carducci (LI) , si chiama ; SATTA MICHELE, si puo visitare e assaggiare qualcosa e anche olio e' favoloso.
 
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scarface66 ha scritto:
volevo permettermi di [CENSORED] una cantina con ottimi vini nella zona di bolgheri (LI) castagneto carducci (LI) , si chiama ; SATTA MICHELE, si puo visitare e assaggiare qualcosa e anche olio e' favoloso.

Confermo. Il Rosso Bolgheri della cantina Satta e' tra i migliori in rapporto qualita' prezzo e si trova agevolmente nella grande distribuzione.

 
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Power ha scritto:
scarface66 ha scritto:
volevo permettermi di [CENSORED] una cantina con ottimi vini nella zona di bolgheri (LI) castagneto carducci (LI) , si chiama ; SATTA MICHELE, si puo visitare e assaggiare qualcosa e anche olio e' favoloso.

Confermo. Il Rosso Bolgheri della cantina Satta e' tra i migliori in rapporto qualita' prezzo e si trova agevolmente nella grande distribuzione.


Molto buono il bolgheri rosso citato da Power,ma se volete provare il massimo,della stessa cantina,vi suggerisco il Bolgheri rosso superiore "I Castagni" (vino rarissimo,e di difficile reperibilita',prodotto da un vigneto cru in sole 1400 bottiglie l'anno !!!) e il Bolgheri rosso superiore "Piastraia" altro vino straordinario,in enoteca rispettivamente a 60 e 45 euro in media.

:big_boss:
 
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Caro LUCULLUS, allora giochiamo pesante...

ORNELLAIA - Serre Nuove

ornellaiaserrenuovesp5.jpg
ornellaiafe2.jpg


50% Merlot, 35% Cab.Sauvignon, 9% Cab.Franc, 6% Petit Verdot

Semplicemente favoloso senza doversi attaccare al portafoglio avventurandosi per l'irta strada di Ornellaia o Masseto...

Lascio a voi l'onore di declamare la degustazione...

PS: Le posso chiede un parere su Dom Perignon 1999 Vintage ?

Sicuramente il miglior vino per aprire le gambe ad una donna, ma per il resto, com'e' l'annata ?

dp1998wf0.jpg
 
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BRUNELLO DI MONTALCINO D.O.C.G.

(ultime 30 annate)

( :yahoo: ) annate leggendarie


1973 :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1974 :sad: :sad:
1975 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: ( :yahoo: )
1976 :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1977 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1978 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1979 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1980 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1981 :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1982 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1983 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1984 :sad: :sad:
1985 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1986 :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1987 :sad: :sad:
1988 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: ( :yahoo: )
1989 :sad: :sad:
1990 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: ( :yahoo: )
1991 :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1992 :cray:
1993 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1994 :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1995 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: ( :yahoo: )
1996 :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1997 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: ( :yahoo: )
1998 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
1999 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
2000 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
2001 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
2002 :cray:
2003 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
 
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maxione ha scritto:
Se allora rimaniamo su livelli alti, non posso esimermi dal citare Sassicaia:
Ho avuto la fortuna di assaggiare tutte le annate dal 1997 al 2002.

Io solo il 1997 il 1999 e il 2002 l'ho ancora nella cantina da aprire ma mi ispira poco... certe cantine dovrebbero saltare le annate negative...

maxione ha scritto:

Permettimi: Masi, Speri o Allegrini.
 
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LUCULLUS ha scritto:
CLASSIFICA ANNATE GRANDI VINI ITALIANI

BRUNELLO DI MONTALCINO D.O.C.G.

(ultime 30 annate)

[...]
1995 :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
[...]

Ne ho una bottiglia riserva nella cantina di cui sopra... :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:
 
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Power ha scritto:
maxione ha scritto:

Permettimi: Masi, Speri o Allegrini.

No, non permetto......scherzo! :sarcastic_hand:
Ho provato un amarone Masi ma non mi ha entusiasmato.
Allegrini è stato il mio primo degli amaroni (97) idem come sopra (poco "corpo" rispetto ad altri)
Speri non lo conosco.

Tra gli amaroni, se dovessi consigliare, metterei in una personalissima graduatoria:
1) Zenato riserva
2) Campo dei gigli
3) Bertani
fuori quota) Dal Forno (quando avrò 300 neuri da non spendere con escort lo proverò !!!!)
 
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