L'ENOTECA DI P.F.I.

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Vincent23 ha scritto:
Senza andare a scomodare i Santi in Paradiso... (intesi come vini)
due ottimi bianchi che ho avuto il piacere di testare da poco.

Provare per credere...



il lugana ca dei frati , bellissima azzienda , conosco i proprietari , fino a 3 anni fa era uno dei miei preferiti, poi secondo me hanno modificato qualcosa ed è diventato un poco sdolcinato , l'altro non lo conosco
 
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Eccomi seppur in ritardo per fare gli abbinamenti al menu di irmaladolce.
Visto che è improntato sulla tradizione piemontese, rimarrò il piu' possibile sul terroir anche per quanto riguarda i vini


irmaladolce ha scritto:
ciao amanti del vino e della buona cucina...

allora: cosa [VIETATO]? il menu e' il seguente:

antipasti:
vitello tonnato
peperoni con bagnauda
Il menu si apre con un classico della cucina piemontese, il vitello tonnato o tonnè piatto appetitoso e delicato, con grassi praticamente assenti, se non per la maionese.
Ci vuole un vino "morbido" poco aggressivo nei tannini.
L'ideale sarebbe un rosato,(e qui devo sconfinare dal piemonte) come un lagrein kretzner altoatesino, e volendo maggior corpo un salice salentino rosato (top il mitico five roses della cantina Leone De Castris).
Anche un bianco puo' andare benissimo, anche in abbinamento ai peperoni con bagnacauda: un arneis bianco, un Cortese di Gavi o volendo davvero andare su un vino cult, il timorasso dell'alessandrino, sarebbero ottimi.Permettetemi una nota sul timorasso uno dei piu'' grandi vitigni bianchi autoctoni italici, purtroppo non sperimentato abbastanza, soprattutto per le sue grandissime potenzialità organolettiche, che lo renderebbere se vinificato ad ok, anche di lungo invecchiamento.Da far invidia ai bianchi "borgognoni".

affettati misti
Beh..con gli affettati misti (grassi i classici del piemente, cito i favolosi salamin d'la duja, eccezzionali anche i salumi d'oca) ci vuole un vino tannico e vivace.
Rispettando la tradizione del nord direi un lambrusco (grasparossa di Castelvetro e mantovano i piu' indicati)
Rimanendo in piemonte, una bella barbera vivace è il top (La monella di Braida è perfetta)


primo secondo:
carrello di bolliti misti (gallina, manzo, brutto e buono, muscolo, testina, lungua, cotechino) con varei salsine (verde, rossa, mostarda ecc ecc)
e buona tazza di brodo
Qui siamo nell'apoteosi del "bel mangiare" piemontese. piatto unico che unisce entrèe e pietanza.
Grasso e succulenza a profusione, qui indubbiamente occorrono i tannini, e di quelli veri.
Una grande barbera "seria" come una Ai Suma o Bricco dell'uccellone di Braida, ma anche tante altre, La matta di Gianni Gagliardo ecc.. non sto a citare i tanti ecellentissimi vigneron langaroli.
Andrebbe benissimo anche un dolcetto, ma di quelli tosti. Il migliore? il riserva superiore di Dogliani di Marziano Abbona.
Barolo e Barbaresco per un piatto del genere sono troppo eleganti.
Per quanto riguarda il brodo, è perfetto il suggerimento dell'amico vivilavita: un bel sorbir con lo stesso vino che accompagna il resto sarebbe sublime.


dolce:
torta di nocciole d'alba
paste di meliga
Anche nei desser la tradizione piementese p rispettata alla grande.
Le nocciole d'alba sono un'eccellenza assoluta della regione e le paste di meligaparticolarissimi biscotti fatti con farina di mais tipici del monrealese.
Dolci secchi quindi, niente creme ed allora le bollicine amabili come Moscato d'Asti ecc..non vanno assulutamente bene.
Ci vuole un passito, e qui opterei senza dubbio, su un erbaluce di caluso passito straordinario e non troppo conosciuto anche per la produzione limitata. Un vero nettare paradisiaco.





attndo vs. abbinamenti e vi ringrazio in anticipo.

Fatto ! :yes:
Attendo altri menu ! :bye:



irmaladolce
 
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Underworld
Collegamento alla pagina web non disponibile

Stappata ieri per accompagnare un piatto di passatelli cotti nel brodo di gallina ripassati al burro adagiati su di un letto di fonduta di caciotta con abbondante grattugiata di tartufo bianco Vissani me fa na pippa

Consiglio della stessa cantina lo Chardonne e il Muller Thurgau
 
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C'è qualcuno che ha voglia di buttare giu un menu domenicale, magari tipico della sua regione, che facciamo gli abbinamenti "liquidi" ?

:big_boss:
 
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LUCULLUS ha scritto:
C'e' qualcuno che ha voglia di buttare giu un menu domenicale, magari tipico della sua regione, che facciamo gli abbinamenti "liquidi" ?

:big_boss:


In settimana butto giu' qualcosa anche perche' voglio segnalare una nuova bottiglia tutta particolare scoperta nelle cantine del duca di salaparuta.... :big_boss:
 
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Power ha scritto:
LUCULLUS ha scritto:
C'e' qualcuno che ha voglia di buttare giu un menu domenicale, magari tipico della sua regione, che facciamo gli abbinamenti "liquidi" ?

:big_boss:


In settimana butto giu' qualcosa anche perche' voglio segnalare una nuova bottiglia tutta particolare scoperta nelle cantine del duca di salaparuta.... :big_boss:

E' bianco o rosso?

:big_boss:
 
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LUCULLUS ha scritto:
Power ha scritto:
LUCULLUS ha scritto:
C'e' qualcuno che ha voglia di buttare giu un menu domenicale, magari tipico della sua regione, che facciamo gli abbinamenti "liquidi" ?

:big_boss:


In settimana butto giu' qualcosa anche perche' voglio segnalare una nuova bottiglia tutta particolare scoperta nelle cantine del duca di salaparuta.... :big_boss:

E' bianco o rosso?

:big_boss:

Rosso passito :big_boss: :biggrin:
 
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Capito Power ! :good:

Parli del "ALA" di salaparuta, vino rosso passito molto interessante, straordinario col cioccolato.
Chiamarlo vino pero', non è del tutto corretto, il termine giusto, sarebbe liquorvino.
L' ALA infatti, viene "corretto" con un liqueur d'expedixion per aumenatarne la gradazione, e successivamente, fatto invecchiare in grandi botti di rovere in infuso con le foglie di marasca.
La tradizione di questo tipo di vinificazione, si perde nella notte dei tempi, da quando il vino veniva speziato e corretto nella roma imperiale.
Altri esempi: il rafafià piemontese, il vino e visciole marchigiano, il vin cotto eccc..
xxxologia interessante e per certi versi sconosciuta.

:big_boss:
 
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Si e' gia' parlato del Gewurztraminer.

Mi permetto di suggerirvi di provare il vino in questione prodotto della weinkellerei H. Lun.
 
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filippocaronte ha scritto:
Si e' gia' parlato del Gewurztraminer.

Mi permetto di suggerirvi di provare il vino in questione prodotto della weinkellerei H. Lun.

qualche anno fa al vinitaly assaggiai quello di tibor gal azienda ungherese che ha 3€ mandava a casa tanti blasonati italiani , poi chiesi informazioni al marchese incisa della rocchetta (sassicaia) e mi spiego il perchè , il cugino si era portato in ungheria l' ex enologo dell' ornellaia (quello che ha creato il mito ) e ha tirato fuori qualcosa di eccezionale, idem il chardonnay , questa settimana devo assaggiare il byzantium rosso di valachia 2005 (padroni inglesi terreni romeni) non voglio dare giudizzi prima speriamo non sia come la gente che è venuta quà (per fortuna non tutti)
 
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misto441

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...visto che si parlava di gewurztraminer, stavo per decantare l'HOFFSTATTER, poi per fortuna sono andato a scorrere la prima pagina e ho visto che c'era già una trattazione più che professionale, quindi mi astengo, comunque super!!!! bye
 
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Grandissimo post che purtroppo scopro solo oggi.
Ho fatto diversi corsi, anche se mi manca ancora quello ufficiale dell'AIS. Diciamo che mi diletto a fare degustazioni abbastanza serie da circa 7 - 8 anni.

Davvero ottima l'idea di aprire questo scambio di pareri; in fondo trattasi pur sempre di argomento ad elevato tasso godereccio, no?

Una mia recente scoperta, in temi di vini "da dessert" o meditazione è stato il

TAL LUC, produttore Lis Neris.

Caro, ma davvero notevole.
Lo cito perchè magari non è poi così conosciuto.

Ho letto diverse cose davvero interessanti; a presto per altri aggiornamenti o scambi di emozioni.
 
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in questo momento sto "contemplando" questo vino meraviglioso:

a differenza della foto, io ho il 2005.

mi è venuto in mente questo vecchio thread e il suo Autore.
a Lui un mio brindisi per la sua amicizia anche se solo virtuale.
 
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Corte dei Mori - Cabernet 2019


1603891414306.png



Il calore delle terre del sud e' subito evidente dal primo calice appena stappato. Buona beva, non eccessivamente invadente, si fa notare ma non si impone come protagonista.

Il colore e' un porpora intenso e vivace, leggermente tendente al violaceo nei riflessi, pur essendo giovane esprime colori e carattere da vino al di sopra della media.

Scalda subito il palato si espande, ma non eccessivamente, rimane piacevole e fresco anche dopo diversi bicchieri, tende a domare l'impeto giovanile dopo diversi minuti nel bicchiere a prendere aria. Non eccessivo nei tannini, si abbina bene con la cucina mediterranea, paste con sughi non troppo grassi, non prevalica i gusti piu' delicati delle altre portate. Si abbina bene anche con carni bianche, manzo o maiale fatti al forno o alla brace.

Un ottimo vino per la domenica o una cena tra amici dove il bicchiere deve essere un compagno piacevole ma mai un protagonista invasivo.

Decisamente sopra la media per un vino nella fascia di prezzo da vino da tavola per tutti i giorni.



E ovviamente un calice in memoria del caro Lucullus.
 
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Grazie per aver ripreso questo thread!
Ma, vogliamo parlare di vino tout-court o sconfiniamo nel rapporto fra vino, cliente ed escort? ;)
 
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Questo thread e' rimasto a sole 5 pagine, leggiti le pagine precedenti per farti un'idea del taglio del thread.
 
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UOMO
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"Pais del pento"
Allora io oggi vi parlerò di un antico e raro vitigno autoctono che viene vinificato in purezza in una ristretta cerchia di piccoli comuni della provincia di Asti posti a nord del capoluogo.

Il RUCHE' di Castagole Monferrato DOCG (si legge ruchè, proprio come si scrive... non francesizzate o romanizzate...).

Ruchè di Castagnole Monferrato D.O.C.G.

Alcool effettivo:
13.5% vol.
Acidità totale: 4.8 g/l
Esame organolettico: Colore rosso rubino con riflessi granati. All'olfatto è delicato, fragrante con decise note floreali, in particolare di rosa e di viola, speziato dopo un leggero invecchiamento. Al gusto è molto morbido, caldo, gradevolmente amarognolo.
Temperatura di servizio: 16 - 18° C.
Abbinamenti: con formaggi stagionati e secondi piatti potenti.

E' reperibile da vari produttori della zona, ma, a mio modesto parere, un ottimo rapporto qualità/prezzo lo si trova anche nel prodotto della locale cantina sociale:


ruchèClassico.jpg
RuchèRoggeri.jpg
 
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