è cambiata in noi la considerazione della donna dopo essere divenuti punter?

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rimini
@Infizz: " La qualcosa non necessariamente sconfessa ilconcetto di decolle...."
@Decolle


Sì, senz'altro, sempre ammesso che vogliamo considerare quelli espressi da Decolle come "concetti" e non come una serie di luoghi comuni: basati peraltro non si sa su quali esperienze personali, visto che egli non risulta aver scritto ancora una recensione che sia una, e nei suoi messaggi postati fino ad oggi mi sembra essersi limitato solo a criticare chi fa parte di questa comunità, escort comprese.
Il che è ben bizzarro, visto che anch'egli è iscritto tanto quanto noialtri, dunque fa parte di questo panorama sociale.
Abbiate pazienza, Professore e Decolle medesimo: con il passare degli anni non sto solo invecchiando, ma diventando pure un tantino irritabile.
Sicché sarebbe utile che chi fa certe affermazioni non si limitasse a scriverle come massime inconfutabili, ma le motivasse , rendendo edotti noialtri poveri mortali di come, e sulla base di quali esperienze personali, egli le abbia maturate.
Grazie.
 
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Culandia
... il livello della situazione attuale è dato dal fatto che le italiane la vendono cara, altrimenti non saremmo cosi in tanti iscritti su questo forum.

Allora...
bisogna pesare per bene le parole.
Implicitamente hai dato dello sfigato ad ogni membro di questo forum.
Chiamami permaloso ma mi sento offeso; gradirei delle scuse.

Considera anche poi che ti sei accodato alla già abbondante schiera di chi pensa per luoghi comuni.
Se una italiana la "vende" cara, avrà fatto le sue considerazioni che, sicuramente, non ti obbligano ad assecondarla, magari vuole proprio scremare parte del palcoscenico clienti che non possono permetterselo o son abituati a mercanteggiare prestazioni standard da otr.
Se invece non la vende ma la "molla", allora ha ancora più ragione ad ambire a quello che lei reputa il "meglio" per lei, senza preoccuparsi di loschi tornaconti personali.
C'è anche da dire che anche generalizzare su tutte le italiane è un preconcetto sbagliato.
Il fatto è che noi maschietti non ci accontentiamo di una italiana qualunque, la vogliamo bona, giovane, intelligente e, possibilmente anche a buon prezzo.
Sono ragionevolmente sicuro che se provassi a fare il filo a qualche italiana non proprio di prima scelta, la media del tuo successo da conquistatore s'innalzerebbe di parecchio. Senza neanche pagare.

Forse sono estremamente nazionalista, comunque trovo ingeneroso e stupido andare contro le nostre conterranee; leggevo proprio oggi che la donna italiana è in media la più addottrinata del mondo e, nonostante non abbia approfondito la fonte, credo proprio sia vero.

Nuove-intercettazioni.jpg
 
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nd
Lafayette, la situazione è sotto gli occhi di tutti e pertanto non è da provare ma semplicemente da vedere senza prosciutto sugli occhi, sempre che se ne abbia le capacità.
Cosa fanno le straniere e quale sia il loro livello culturale è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere e la mia esperienza indiretta (visto che non sono così fesso da mettermi con una rumena o altra straniera di paesi arretrati e nemmeno da perder tempo uscendoci) è quella di ragazze o donne in cerca solo di qualcuno che le mantenga. Ed in certi casi che permetta loro di ottenere la cittadinanza.
Che a prendersele siano per lo più giovani poco svegli e anziani con poco da perdere è un dato di fatto. Ma se io dicessi a vari miei conoscenti che bazzicano rumene, russe e affini, che lo fanno solo perché son poco intelligenti, negherebbero, per il semplice motivo che lo stolto difficilmente sa di esserlo.
Che rumene, russe (ma anche arabe, nere e quant'altro) siano arretrate è parimenti evidente. Lungi da me frequentarle, ma basta vedere come si comportano e come parlano. Poi è chiaro che ci sono italiani al loro livello o così affamati da non accorgersene.
 
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nd
Allora...
Il fatto è che noi maschietti non ci accontentiamo di una italiana qualunque, la vogliamo bona, giovane, intelligente e, possibilmente anche a buon prezzo.

Appunto, tanti pretendono una donna con molti requisiti (in realtà anche "solo" che sia giovane e bella) senza offrire altrettanto.
Allora finiscono dalle rumene/bulgare/russe sperando di fare i "Briatore" della situazione.
Però anche le belle rumene & company hanno un loro mercato e ormai non si prendono più l'italiano di mezza età con pancia e reddito medio, che quindi finisce per ripiegare solo sul requisito del "giovane". Giovane ma non troppo, perché la 20 enne, se non è un bidone, non prende in considerazione il suddetto italiano, il quale finisce per ritrovarsi in casa una straniera con 10 anni meno di lui (se va bene), non bella, non elegante, non colta, tante volte nemmeno pulita, che facilmente gli porta in casa qualche altro rumeno/bulgaro ecc. dai giri poco chiari e che però si farà mantenere a vita.
L'epilogo più frequente è infatti che nel giro di poco la straniera chieda la separazione, pigli il mantenimento e se ne torni a casa sua alla faccia dell'italiano in questione.
 
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rimini
@decolle:

Ah, bene.
Ora provo a leggere i tuoi messaggi senza il prosciutto sugli occhi : consideri testualmente rumene, russe - ma anche arabe, nere e quant'altro - delle persone arretrate, basta vedere come si comportano e come parlano .
Immagino dunque che tu, se frequenti escort, ti unisca sessualmente con donne straniere che disprezzi profondamente.
Forse lo fai per marcare le distanze da quei tuoi conoscenti che bazzicano rumene, russe e affini, che dichiaratamente consideri stolti ( ma ti guardi bene dal dirglielo, forse per non mettere alla prova il tuo bizzarro senso di superiorità).
A questo punto mi chiedo dove e quando potremo leggere una tua recensione in questo forum: perché se il trailer è questo, il film non può che costituirne il degno corollario.
Resta da capire che ci fai in questo ambiente: ma viste le premesse non so quanto ciò possa risultare interessante, se non come ulteriore documento delle contraddizioni della società contemporanea .
 
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Tralfamador
Va be' ragazzi, dall'alto dei miei 62 anni dico la mia.
1) Smitizzazione della donna 1. Come tutti, da ragazzino quando mi innamoravo mi compariva davanti la Madonna. Mi sono accorto presto che l'apparizione era un'illusione ottica (la prima volta che una ragazza mi ha fatto un pompino).
2) Smitizzazione della donna 2. Sui 25, scopavo con una ragazza intelligente e sensibile, dal visino angelico, che aveva un fidanzato. Un pomeriggio, mentre scopavamo (mi stava seduta sopra) il fidanzato telefona. Lei risponde al telefono. Segue telefonata affettuosa con il malcapitato, sempre con il mio coso dentro la pancia. Al ritorno a casa, sposto la letteratura romantica nello scaffale della letteratura fantasy.
3) Col passare degli anni, scopro quanto segue:
a) che le donne ambiscono sempre scopare col più figo. Il lemma "più figo" può corrispondere a moltissime definizioni, da "il più forte", a "il più ricco", a "il più scafato", a "il più desiderato dalle altre donne", a "il capo", a "il serial killer più spietato" (v. le lettere d'amore che ricevono a pacchi personaggi come Charles Manson). Ma il concetto base quello, è.
b) Che a un momento x, di solito intorno ai 28-32, le donne si accorgono che è ora di sposarsi, fare figli, etc. Gli piacerebbe assai sposarsi con il più figo, ma da un canto c'è molta competizione, dall'altro il più figo per definizione può scoparsene quante vuole, e dunque perchè dovrebbe sposarsi? E proprio con te? Dunque si mettono alla ricerca di un surrogato, un "meno figo". Anche qui il lemma "meno figo" può coprire tante definizioni, e la ricerca può essere brutale ricerca di un coglione da sfruttare o ricerca di un bravo ragazzo con cui mettere la testa a posto e metter su famiglia.
c) purtroppo, la promiscuità femminile non favorisce un lieto fine dell'impresa sub b. Quando una donna ha preso molti cazzi prima di sposarsi, da un canto ha logorato la sua capacità di darsi a una persona sola, dall'altro nei momenti (inevitabili) di noia e fatica del matrimonio si ricorda delle belle scopate attaccati al lampadario che si faceva quando era libera di ambire al più figo. Seguono corna, divorzio, sequestro di figli e reddito al malcapitato.
d) Però gli uomini cominciano ad accorgersene, e a riluttare sempre di più all'ingresso nella trappola mortale del matrimonio con una che ha preso troppi cazzi. Inoltre, la divorziata ha sì fregato l'ex marito, ma post divorzio deve accorgersi che sul mercato sessuale la concorrenza delle più giovani è spietata, e quindi non cuccherà mai il più figo. Missione felicità fallita, si profila un avvenire di gattara.
4) In questo quadro, le pay. Da un canto le pay forniscono un rifugio non per i peccatori, ma per i richiedenti asilo dalle condizioni di vita intollerabili causate dalla competizione sul mercato sessuale con i "più fighi", e sono quindi benemerite della democrazia e della pace sociale. Dall'altro, le pay, e in particolare le pay noprof, mettono a reddito una inclinazione fondamentale della donna, quella di usare la sessualità per ottenere vantaggi. Con la fine o meglio l'attenuarsi della pressione sociale che condannava la promiscuità femminile, diventa più facile e logico il passaggio all'atto nudo e crudo della prostituzione, che da metaforica (mi sposo il bravo ragazzo con lo stipendio assicurato) diventa fattuale.
5) Per concludere, ricordo che le donne, "per amore" (qualunque cosa si voglia intendere con la parola "amore") fanno assolutamente qualunque cosa, anche cose che un uomo non farebbe MAI se non in casi assolutamente eccezionali e patologici. Quando invece l'amore non c'è, scatta la ricerca del vantaggio, in tutto il ventaglio di opzioni sottintese in questa parola, da più ragionevole al più delinquenziale.
 
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Cosa fanno le straniere e quale sia il loro livello culturale è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere e la mia esperienza indiretta (visto che non sono così fesso da mettermi con una rumena o altra straniera di paesi arretrati e nemmeno da perder tempo uscendoci) è quella di ragazze o donne in cerca solo di qualcuno che le mantenga. Ed in certi casi che permetta loro di ottenere la cittadinanza.
Che a prendersele siano per lo più giovani poco svegli e anziani con poco da perdere è un dato di fatto. Ma se io dicessi a vari miei conoscenti che bazzicano rumene, russe e affini, che lo fanno solo perché son poco intelligenti, negherebbero, per il semplice motivo che lo stolto difficilmente sa di esserlo..
Sono totalmente d'accordo con te.
Se solo quel coglione di Donald ti avesse dato ascolto... ma lo stolto e anziano non capisce una mazza.
 
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Come tutte le affermazioni perentorie vera solo in parte.. In primis se per straniere si intendono le Escort e compagnia, logico che si parte col piede sbagliato, anche se fosse italiana. Chi cerca una relazione o una compagna in questo settore convengo che non ha le idee chiare. Se si intendono straniere in generale invece non sono d'accordo. Una mia amica rumena è laureata in fisica, insegna in scuole italiane, ed ha trovato marito italiano. Persona che nulla ha da invidiare a coetanee italiane, sotto ogni profilo. Idem russe che conosco che lavorano in vari settori
 
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Buon film e bella trama, personalmente mi lascia un velo di tristezza, se le vite di tutti fossero cosi'...
ci sarebbe da preoccuparsi. Manca completamente il lato ludico, un certo lasciarsi andare senza paure,
pay o free che sia. Si chiama vivere.
 
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mi scuso per il ritardo con cui rispondo , ma ero uscito per un batton tour , e chi segue le mie rece sa che faccio molti chilometri all'uopo e torno abbastanza stanco.....
Bene ,intanto ringrazio pubblicamente La Fayette per aver risposto in modo completo , esaustivo e, per quanto mi riguarda, condivisibile al 100%.
Preciso anche che, in tutta sincerità, non ho mai considerato il punter come uno sfigato, del resto nella categoria ci sono anche io, e se qualcuno si è, in qualche modo ,sentito offeso mi scuso con lui.
Resto comunque del mio avviso che all'estero la danno più facilmente, parlo del free, che da noi .qua ancora oggi fanno mille filtri prima di dartela, come sei vestito, che lavoro fai, sei sposato ecc, all estero ho trombato free da copertina vestito di jeans e senza null'altro, questa almeno è la mia esperienza, certo soggettiva ma per me importante e reale. Poi ad ognuno la sua...
 
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LAZIO
A tutti questi discorsi mi viene da obiettare con un concetto semplice, per altro presente anche in molti altri commenti, ma siamo sicuri che "le donne", "le straniere", "le italiane", "le free", "le pay" e tutte le altre categorie citate abbiano caratteristiche uniche ed uguali a quelle che conosce ciascuno di noi?
Visto le idee diverse che manifestano coloro che sono intervenuti direi di no.
Per me sono tutte fantastiche a meno di qualche pecora nera.... in momenti diversi della vita ho avuto il piacere di frequentare persone con diverse peculiarità che mi affascinavano in quel momento quindi aggiungerei al sono tutte fantastiche che non sono tutte rispondenti a quello che cerco ora, ma è un problema mio non loro.
Poi credo che questi argomenti siano fuori 3d
 
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rimini
Le italiane la danno, ma all'estero!

Affermazione molto interessante, che mi fa ricordare un fatto.
Tanti anni fa, quando ero più giovane, alcune mie coetanee compagne di università letteralmente si scatenavano, non appena approdavano in un paese straniero per vacanza o viaggio studio.
Parevano assumere una disinvoltura ed una disponibilità verso il sesso che mai avevano (né avrebbero poi al ritorno) mostrato in patria.
Davvero da rifletterci su: forse il mettere molti chilometri tra loro ed il luogo d'origine le rendeva più libere?
 
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CrazyHorse69
CrazyHorse69 ha commentato
oppure è giusta la diagnosi di The equalizer, anche le italiane perdono la loro puzza sotto al naso in ambienti "più sani"... io porto la mi esperienza che va in questa direzione, in Italia la più ciospa se la tira come fosse una modella. All'estero ho scopato modelle, da free, che avevano molte meno pare nella testa delle italiane. Completo la narrazione dicendo che la responsabilità probabilmente è sia delle italiane che degli italiani. Quando vivevo all'estero mi dicevano i miei amici stranieri, voi italiani cmq siete ossessionati, quando uscite pensate in maniera ossessiva alla figa, a come scopare la notte stessa... noi usciamo per divertirci, poi se viene la donna, ottimo, altrimenti pazienza, l'importante è divertirsi... probabilmente le italiane sn diventate con difesa alta per colpa degli italiani che sn invasati della figa, e contemporaneamente, gli italiani sn diventati ossessionati perché si trovano dei bunker da annientare di fronte a loro, che se nn si mettono di impegno nn vedono la figa, free, per anni... ho vissuto anni all'estero e ogni volta che sn tornato in Italia mi rendevo conto di quanto fosse deprimente il panorama italico... all'estero si andava nei bar, conoscevo gente, anche uomini, per il gusto di parlare conoscere... molto meno sulla difensiva.... in Italia devi essere amico di, solo per ambire a parlare con una, rinchiusa nel suo tavolo, fra il suo gruppo di amici.... tutto altro gioco in Italia... tant'è che quando noi italiani andiamo all'estero, essendo stati addestrati stile "giungla nudi con le bestie feroci e vedi come sopravvivi", abbiamo nn 1, ma 5 marce in più degli altri... è un pò come la burocrazia, appena andiamo in un altro paese diamo due giri a tutti gli altri, abituati a un sistema che mai funziona e che ci ha costretto ad imparare a risolvere da soli tutte le grane...
 

smith

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Era semplicemente "occhio non vede cuore non duole" (il cui cuore non significa necessariamente quello del fidanzato italiano che può anche non esserci).
E' semplicemente la (fallace) convinzione che, lontano da casa, le cose (molto probabilmente) non si verranno a sapere e quindi è come se non esistessero.
Gli americani dicono anche "What happens in Vegas remains in Vegas": non cambia di molto la sostanza.

Vale anche per i maschi, italiani.

Ne ho visti e sentiti parecchi concedersi all'estero cose che mai farebbero in patria e men che meno nel raggio di pochi km da casa.
E badata non sto neanche parlando di cose formalmente illegali in Italia (ma magari legali all'estero).
Parlo anche e semplicemente di cose al massimo "immorali" o comunque vagamente malviste in italia (che pure però si potrebbero fare anche tranquillamente in Italia).

Io su questo do ancora la colpa alla nostra mentalità, sotto sotto, un po' bigotta che non riusciamo a toglierci di sotto.

Io, passata la "sbornia" giovanile di provare cose "proibite" che mi ha portato appunto lontano da casa o all'estero a fare "cose discutibili", ho invece ormai invertito il principio.

Se devo fare cazzate preferisco farle in patria e paradossalmente vicino a casa proprio perchè, anche se può sembrare assurdo, se poi finiscono male le conseguenze penso siano più limitate quando al contrario dovessero capite all'estero dove hai voglia a spiegare cosa è successo a persone che: non parlano la tua lingua, magari non vedono di buonissimo occhio gli stranieri e/o gli italiani, non gli passa minimamente per la mente che quello che hai combinato non lo hai fatto apposta.
Però questa è una mia personalissima scelta.
 
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rimini
@smith

sì, ci offri un punto di vista senz'altro interessante: in effetti ho visto anche alcuni miei coetanei maschi fare all'estero cose che in Italia, vicino a casa loro, mai si sarebbero sognati di fare.
Sicché il discorso potrebbe ampliarsi, e non so dunque se sarebbe corretto circoscriverlo alla sola Italia: ad esempio negli USA ciò che viene fatto dai giovani durante lo Spring Break - senza distinzione tra maschi e femmine - è un dedicarsi ad eccessi ai quali i più di loro mai si dedicherebbero durante il resto dell'anno.
Varrebbe dunque la pena di approfondire ciò che alcuni sociologi ho udito definire come una necessità di eccesso che sembra permeare l'intera società occidentale ( altro contenitore che però rischia di essere troppo circoscritto e limitato) nei momenti di svago, fino a dilatare gli stessi ed a istituirne di nuovi appena ciò sia possibile.
In questo senso andrebbe analizzata pure la dimensione del weekend in parecchie zone dell'Inghilterra, e quindi la necessità di creare sempre nuove zone franche nelle quali liberarsi da ogni vincolo e/o inibizione.
Arriveremmo probabilmente a trattare anche di quanto accaduto in zona San Siro alcuni giorni fa: un grande Fight Club ove sfogare ogni pulsione, a cominciare da quella distruttiva ed autodistruttiva.
E pensare che quando Euripide scrisse Le Baccanti sembrò riservare tali intenti in via principale alle donne.
Sembrò, ecco il verbo giusto: a questo punto ci vorrebbe l'intervento di qualcuno bravo davvero; che so, il Prof Infizz ad esempio.
:hi:
 
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:rofl::rofl::rofl: buona questa infizz!
certo poca cosa, rispetto a certi terapeuti che, come ho sentito dire qua sul forum, consigliano alle loro pazienti di fare tanti pompini per sfuggire alla depressione..., ma tu, per caso, ne sai qualcosa? :sarcastic_hand:
 
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E pensare che quando Euripide scrisse Le Baccanti sembrò riservare tali intenti in via principale alle donne.

Nella mitologia antica gli eccessi femminili coinvolgevano mente e corpo, mentre gli eccessi maschili erano prerogativa dei centauri, con testa umana e cazzo di cavallo.
Chissà se è possibile trarre indicazioni per l'oggi.:umnik2::umnik2::umnik2: Infizz?
 
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smith

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@smith

sì, ci offri un punto di vista senz'altro interessante: in effetti ho visto anche alcuni miei coetanei maschi fare all'estero cose che in Italia, vicino a casa loro, mai si sarebbero sognati di fare.
Sicché il discorso potrebbe ampliarsi, e non so dunque se sarebbe corretto circoscriverlo alla sola Italia: ad esempio negli USA ciò che viene fatto dai giovani durante lo Spring Break - senza distinzione tra maschi e femmine - è un dedicarsi ad eccessi ai quali i più di loro mai si dedicherebbero durante il resto dell'anno.
Varrebbe dunque la pena di approfondire ciò che alcuni sociologi ho udito definire come una necessità di eccesso che sembra permeare l'intera società occidentale ( altro contenitore che però rischia di essere troppo circoscritto e limitato) nei momenti di svago, fino a dilatare gli stessi ed a istituirne di nuovi appena ciò sia possibile.
In questo senso andrebbe analizzata pure la dimensione del weekend in parecchie zone dell'Inghilterra, e quindi la necessità di creare sempre nuove zone franche nelle quali liberarsi da ogni vincolo e/o inibizione.
Arriveremmo probabilmente a trattare anche di quanto accaduto in zona San Siro alcuni giorni fa: un grande Fight Club ove sfogare ogni pulsione, a cominciare da quella distruttiva ed autodistruttiva.
E pensare che quando Euripide scrisse Le Baccanti sembrò riservare tali intenti in via principale alle donne.
Sembrò, ecco il verbo giusto: a questo punto ci vorrebbe l'intervento di qualcuno bravo davvero; che so, il Prof Infizz ad esempio.
:hi:

Il paragone tra l'antica Grecia e oggi é senz'altro dotto ma potrebbe essere fuori luogo in quanto alla fine si paragonano società ed epoche profondamente diverse.
Vuoi perché l'eccesso dell'antica Grecia era di fatto circoscritto ad una dimensione molto rituale e codificata (e nella nostra società non più), vuoi perché la dimensione collettiva era altrettanto importante (mentre nella società odierna la dimensione collettiva é sempre meno importante mentre é preponderante quella individuale. Su questo ha una responsabilità enorme il cristianesimo ma é un'altra storia...)

No, penso che la cultura dell'eccesso contemporanea sia piuttosto derivante dalla morale protestante di derivazione anglosassone (dove peraltro la confessione dei peccati di fronte ad un sacerdote ha valore più relativo rispetto al cattolicesimo) che ormai é stata portata e diffusa dalla società dei consumi in tutto l'occidente (oltre che per il fatto che americani ed inglesi avevano vinto la guerra e quindi hanno imposto la loro cultura per più di 50 anni).

Basti pensare che più di 50 anni fa, la cultura dell'eccesso nei paesi cattolici era quasi del tutto assente.
Il cattolicesimo, sembra paradossale, ma con il suo meccanismo della confessione e pentimento, portava ad una maggiore moderazione degli stili di vita, al contrario del protestantesimo dove la faccenda del peccato é molto più privata ed intima essendo una relazione strettamebte diretta tra l'individuo e Dio.
 
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