<div class="bbWrapper"><b>alla fine è arrivato.</b><br />
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<a href="http://www.repubblica.it/salute/2016/11/30/news/hiv_in_farmacia_il_test_diagnostico-153148339/?ref=HREC1-8" target="_blank" class="link link--external" rel="nofollow ugc noopener">http://www.repubblica.it/salute/201...ia_il_test_diagnostico-153148339/?ref=HREC1-8</a><br />
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Minchia la notizia è forte, vi confesso che è forte, oggi mentre in ufficio aprivo la prima pagina di molti quotidiani online, quasi non riuscivo a seguire il mio collega che continuava a parlarmi di lavoro, mentre venivo totalmente catturato dalla notizia.<br />
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Da oggi in molte farmacie, è disponibile il test hiv, al costo di un paio di bottiglie di vino di buona marca...<br />
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addio ad asl, centri prelievi e compagnia bella, addio file.<br />
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Nessuno di noi ha più scuse, punter e pay.<br />
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la notizia è tremendamente forte, e dai risvolti che ancora non riesco ad immaginare per i frequentatori del nostro mondo.<br />
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E' una notizia forte..si lo so ci sono già discussioni nel reparto cartella clinica, ma qui mi interessa cogliere i risvolti più psicologici e meno clinici, di questa svolta..a dir poco epocale, a dir poco epocale.<br />
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Lo farete voi? lo farete fare (pagandolo voi) ad alcune vostre fidelizzate?? pur continuando ad usare ogni precauzione, ma per maggior tutela??.<br />
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E soprattutto quanti di coloro che vi si sottoporranno a casa, terranno per se la eventuale brutta notizia, quando invece se non sbaglio, in una struttura clinica si viene registrati?<br />
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Insomma..una notizia a "a ciel sereno" che non mi sarei mai aspettato, e con risvolti che non riesco ancora a ponderare appieno.</div>