Mi spiace ma devo dissentire: l'obbligo di registrazione in qualunque struttura ricettiva di qualunque categoria è sempre obbligatorio a meno che non ci si limiti alle parti comuni come la hall, il ristorante o le sale eventi.
ALBERGHI: REGISTRAZIONE DEGLI OSPITI OBBLIGATORIA ANCHE PER BREVI SOSTE
La corretta interpretazione della normativawww.ascom.vi.it
Poi, che molti se ne infischino è un altro discorso.
Vedo, si tratta comunque di una interpretazione di Confcommercio Veneto suffragata "dalla Polizia di Stato" (mah). Il punto è capire se le locuzioni "dare alloggio" e "alloggiare", che sono quelle usate dalla norma qui citata, possono essere impiegate per una permanenza di poche ore.
Infatti mentre in italiano ognuno di noi direbbe, se ospita un parente in casa propria per la notte, che gli ha "dato alloggio", nessuno parlerebbe di "dare alloggio" ad un amico che viene due ore per una birra in terrazzo. "Alloggiare" è, nel linguaggio corrente, fornire la possibilità di pernotto.
Parimenti, alla domanda "dove alloggia?", nessuno dice "all'albergo Rivoli fino alle 10, poi ho alloggiato a casa del mio amico Mario dalle 12 alle 14, poi abbiamo alloggiato entrambi dalla nostra amica Maria per il caffè e per vedere un film, ma da stasera alle 19 rialloggio all'albergo Rivoli".
Inoltre la ratio della norma risiede nel fatto che la Prefettura vuole sapere dove è alloggiata la gente, cioè dove dorme, dove ha dimora. Una persona che sta due ore ospite di una prostituta in un albergo a ore, ma alloggia in città in un altro albergo, ha già la comunicazione rilevante fatta da quell'altro albergo. L'interpretazione per cui la Prefettura possa ricostruire tutti i movimenti di una persona in città pare assurda: cioè dal punto di vista strettamente funzionale, la Prefettura non ha alcuna pretesa di sapere che una persona stia scopando in albergo più che a sapere che una persona sta scopando in casa, o stia scopando nella stanza sua o in quella dell'amante in separato albergo, o stia bevendo una birra nel terrazzo dell'albergo anziché nel terrazzo di casa. La Prefettura ha diritto di sapere dove dormi, non dove prendi l'aperitivo.
Comunque a noi quello che interessa è che la gran maggioranza degli alberghi che fanno alloggio senza pernotto chiedono il documento solo a chi paga la stanza. Alcuni sono strutturati in modo che l'ingresso alle camere sia indipendente dalla portineria.
Art. 109 testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS)
1. I gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive, comprese quelle che forniscono alloggio in tende, roulotte, nonché...
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