Il triangolo di viale Marconi, la profumiera, la babbiona, Katia la mora ed Elena la moldava (primi anni del 90)
La profumiera era una bella signora (dico era perché ho saputo che non è più tra noi) che gestiva una profumeria su viale Marconi e che nel locale sottostante, oltre a trattamenti estetici (è stata tra le prime ad usare la luce pulsata per depilazione) effettuava massaggi con finale felice; era molto disponibile, coinvolgeva e si faceva coinvolgere, al punto che una volta che eravamo proprio al limite, mi sono alzato dal lettino e abbiamo consumato una delle pecorine più eccitanti della mia vita, mentre negli altri stanzini continuava l'attività professionale. Purtroppo la gente chiacchierava troppo su un sito che allora andava forte (non ricordo il nome, ma punter di una certa età se lo ricorderanno) e la presenza di troppi uomini fuori dal negozio attirò l'attenzione dei Puffi. A quel punto l'attività extra cessò e fu disattivato il numero telefonico dedicato all'extra, ma i soliti volponi continuarono a chiamare sul numero del negozio chiedendo ancora massaggi. Una volta rispose la figlia, gran bella ragazza assolutamente all'oscuro dell'attività extra ed a quel punto, dopo un po' il negozio chiuso. Io avevo il suo numero privato e mi raccontò queste cose, quando provai a chiamare, il numero era stato disattivato.
La babbiona, Silvana di via Roiti. Chi si fece prendere dalla curiosità dei massaggi, a metà anni 90 non può non essere passato da qui e non ricordare location e personaggio. Lei, come il numero 1 di Alan Ford, aveva un'età indefinita, e ti riceveva fasciata in un kimono nero, alle pareti vari attestati ed un paio di inquietanti katane, il soffitto decorato con la volta celeste, ti sottoponeva ad un piccolo rituale prima di iniziare un massaggio davvero super che terminava con un'opera di falegnameria di ottima qualità, purtroppo eseguito con un guantino in lattice. Al termine di nuovo un piccolo rituale di saluto. Nello stesso studio c'erano alle sue dipendenze due donne, Katia la morona ed Elena la moldava. Credo per scelta gestionale, le due si allontanarono dalla casa madre per mettersi in proprio, poco distanti in una traversa di viale Marconi.
Con Katia non mi è mai scattato il feeling, a differenza di Elena che ho seguito per tutto il suo peregrinare in varie zone di Roma. Di Elena mi piaceva molto il suo massaggio ed anche le sue abbondanti tette dove spesso versavo il finale del massaggio; lei era abbastanza disponibile durante il massaggio e non disdegnava i miei approcci intimi. Ho un solo rammarico con lei, non aver mai provato decisamente a scoparla. Solo una volta, in via macedonia, ultima location nota, poiché la stanza con il lettino era occupata, mi fece il massaggio in una stanza dove c'era un letto matrimoniale; quella volta ci sono andato davvero vicino, ma ho avuto l'impressione che se l'avesse fatto, non lo avrebbe fatto volentieri. Lasciatemi l'illusione che non sono stato un coglione e che nessuno l'ha scopata.
Ormai alla soglia dei 70, ad imperitura memoria di tempi che non ritorneranno